a.s. 2012-2013
"Nessun bambino dovrebbe impugnare mai uno strumento di lavoro "Nessun bambino dovrebbe impugnare mai uno strumento di lavoro. Gli unici strumenti di lavoro che un bambino dovrebbe tenere in mano sono penne e matite".
Iqbal Masih, bambino Pakistano,a causa di un debito di 16 dollari contratto dalla propria famiglia nei confronti di un commerciante di tappeti, è costretto a lavorare dall’alba al tramonto in un laboratorio per la tessitura di tappeti in condizioni disumane insieme ad altri bambini. Ogni giorno Hussain Khan,il padrone,cancella da una lavagnetta una crocetta indicante il tempo che manca all’estinzione del debito: le crocette non finiscono mai!
A causa del suo carattere ribelle Iqbal viene imprigionato più volte nella “tomba” ( una cisterna scura e senz’aria ) e Fatima con altri compagni gli porta cibo e acqua per sopravvivere, viene anche incatenato al telaio diverse volte.
Iqbal riesce a scappare dal laboratorio e incontra Eshan Khan, il fondatore del Fronte della Liberazione dalla schiavitù del lavoro minorile.
A nome del Fronte della Liberazione Iqbal parla alle folle illustrando le condizioni disumane in cui sono costretti a lavorare e vivere i bambini schiavi nelle fabbriche di tappeti e nelle fornaci di mattoni. Contribuisce inoltre a rivelare alle autorità l’esistenza di diversi luoghi di sfruttamento minorile.
Iqbal nel dicembre del 1994 a Boston ottiene un premio (sponsorizzato da un'azienda di calzature) di 15.000 dollari, con il quale decide di finanziare una scuola nel natìo Pakistan
“ La primavera prossima andremo a giocare con l'aquilone”: questa è la promessa che fece Iqbal a Fatima quando erano ancora prigionieri di Hussain Khan. Il 16 aprile 1995, Iqbal viene ucciso, vittima di un colpo di fucile, sparato da un assassino rimasto ignoto.