Le crisi finanziarie dellumanità, ieri ora e sempre.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
IL NO INGLESE SALTA LACCORDO A 27 9 dicembre 2011 a cura di Renato Brunetta 13.
Advertisements

IL POPOLO DI SEATTLE D' AGOSTINO ILARIA.
INFLAZIONE, PRODUZIONE E CRESCITA DELLA MONETA
European Union Emissions Trading Scheme (EU-ETS): Direttiva 2003/87/CE
Consiglio dei ministri dell’U.E. Commissione Europea
La storia dell’Europa.
IL FASCISMO a cura prof.sse Marilena Esposito e Liliana Mauro
L’UNIONE EUROPEA.
La crisi Irlandese Relazione eseguita da: Valeria De Santis
Il monitoraggio della Congiuntura A cura di: Giuseppe Capuano - Economista Treviso, 7 maggio 2010.
L’UNIONE EUROPEA.
Unione Europea.
Unione Europea.
LO STATO NEL SISTEMA ECONOMICO
L’Unione Europea.
Lezione 5 I MERCATI FINANZIARI
Lezione 7 IL MERCATO DEL LAVORO
Parte Ia LUnione europea. Cosè? Una struttura sovranazionale costituita da varie istituzioni che interagiscono tra loro Una sorta di proto-stato europeo.
Disposizioni varie. 1 C – AGENTI IMMOBILIARI Gli agenti immobiliari sono SOLIDALMENTE tenuti al pagamento dellimposta per le scritture private.
L’Unione Europea e le sue Istituzioni: un’introduzione
EPA 02/03 XIII / 1 LUnione Europea e le sue Istituzioni: unintroduzione un po di storia… alcune informazioni di base sui paesi membri le istituzioni dellUE.
preparato da Thomas Bishop (adattamento italiano di Rosario Crinò)
LEuro è il nome della valuta europea che è stato adottato dal Consiglio europeo nel vertice di Madrid del Sostituirà la lira e le monete nazionali.
ESERCITAZIONE 2.
Economia politica II – Modulo di Macroeconomia
Tutela Giudiziaria Innovativa
Luigi Bidoia Scenari strategici per le imprese italiane produttrici di piastrelle in ceramica Sassuolo, 17 dicembre 2007.
La storia dell’ UNIONE EUROPEA dalla CECA(1957) ad oggi (2010)
Procedure Decisionali La parte del processo di formazione di una politica con la quale le istituzioni che svolgono la funzione legislativa approvano formalmente.
3 marzo 2011.
Dalla Lira all’ €uro, la moneta unica di fronte alla crisi dell’economia europea e mondiale
AMERICA: LA CRISI DEL 1929 Porro Giulia 3°C RIM.
Il dopoguerra e le origini del fascismo PP
L’INTRODUZIONE DI TEORIE KEYNESIANE NELLA POLITICA ECONOMICA AMERICANA
Gli effetti di una bolla speculativa mondiale
La crisi del 1929 in Europa.
L’UNIONE EUROPEA LA STORIA.
MACROSOGGETTI DEL SISTEMA (Riceci Barbara - Talacci Andrea)
La cosiddetta Onepercent law: una panoramica europea Valerio Melandri Philanthropy Centro Studi, ( Università di.
IL TRATTATO DI LISBONA Università di Pavia
Lintegrazione dei mercati di Italia e Russia: attrattive reciproche Forum di dialogo Italo-Russo Milano, 26 aprile 2005 Palazzo delle Stelline Gerlando.
L’Unione Europea.
KARL MARX Scaccini Chiara, Scaccini Francesca, Gardi Anna Sofia, Trinchi Francesca, Valente Beatrice, Franceschini Enya, Carbone Loris.
Introduzione Capitolo 1 adattamento italiano di Novella Bottini
1 Energia e industria in Italia Davide Tabarelli Cisl Civitavecchia 9 marzo 2011 marzo 2011.
Il pericolo deflazione
1) Il vicolo cieco della crisi Il vicolo cieco della crisi 2) I criteri di cui dovrebbero tener conto le banche per i prestiti I criteri di cui dovrebbero.
L’Integrazione europea
ATTRAVERSO IL MERCATO UNICO EUROPEO: SISTEMA DI COOPERAZIONE TRA I PAESI MEMBRI - PER ESSERE COMPETITIVI SUL MERCATO MONDIALE -PER RIDURRE LE.
I PROBLEMI DELL’ITALIA DOPO L’UNITÀ
Il sistema feudale Il villaggio contadino La riserva signorile
Università di Pavia I FATTORI CHE HANNO FAVORITO IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE VOLONTÀ DEGLI EUROPEI DI TROVARE UNA SOLUZIONE CHE ASICURASSE LA PACE DOPO.
Lo schema di questa relazione
Lavoro realizzato dalla. E’ vero che i cuccioli imparano dagli adulti! Gli adulti ci insegnano che la storia è “ maestra”. Nel nostro piccolo abbiamo.
La crisi del ‘29.
L’Italia dopo l’unità.
Corso di Formazione per Revisori, Professionisti, Segretari e Dirigenti Enti Locali Copyright © 2003 ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI DI IVREA, PINEROLO.
1 Carlo Salvatori Banca e Finanza Università degli Studi di Parma Prof. Carlo Salvatori.
Regimi di cambio Lezione 20 Corso di Macroeconomia (L-Z)
The European Union L’INTEGRAZIONE EUROPEA. The European Union Cos’è l’Unione europea? Valori condivisi: diritti umani, pace, democrazia. Politiche comuni.
ISTITUTO PROFESSIONALE SASSETTI-PERUZZI Sede coordinata di Scandicci A
ISTITUTO PROFESSIONALE SASSETTI-PERUZZI Sede coordinata di Scandicci A.S Classe VA Economia politica Prof.ssa Nicoletta Grossi.
NOTIZIE GENERALI Capitale: Reykjavík Forma di governo: Repubblica Moneta: Corona islandese Lingua: Islandese Religione: Protestante.
L’INTERVENTO PUBBLICO NELL’ECONOMIA Prof. Fabio Asaro.
L’ITALIA IN EUROPA: dati economici a confronto L’ITALIA IN EUROPA: dati economici a confronto A cura della Direzione Affari Economici e Centro Studi.
Diocleziano 1. Le origini
La “Grande depressione” e la “Grande recessione” Una comparazione PROF. RICCARDO FIORENTINI.
Blanchard Amighini Giavazzi, Macroeconomia – Una prospettiva europea, Il Mulino 2011 Capitolo XIX. Regimi di cambio Capitolo XIX. Regimi di cambio.
Transcript della presentazione:

Le crisi finanziarie dellumanità, ieri ora e sempre

In un contesto macroeconomico si è in presenza di una crisi finanziaria quando la domanda di denaro sotto forma di capitali da parte delle aziende è superiore all'offerta da parte delle banche e degli investitori. Se in passato la si associava ad una crisi bancaria, oggi può anche prendere la forma di una crisi valutaria o finanziaria, visto il peso che il mercato dei capitali riveste oggi e considerata la mobilità di capitali derivante dalla graduale rimozione delle restrizioni al movimento dei capitali avvenute negli ultimi 20 anni.capitalicrisi bancaria

Mezzo di produzione Le tecniche che oggigiorno vengono utilizzate dovrebbero rispondere ai requisiti: razionalità (grandezze concettualmente valide), obiettività (praticamente applicabile partendo da basi credibili), neutralità (non essere influenzabile da interessi specifici) e stabilità (utilizzo di grandezze medio- normali).

Tutti ritirano i propri soldi dai conti bancari

Esercito Inflazione Lavoro Malcontento

Roma Humiliores (meno ricchi e poveri) VS Honestiores (ricchi) Gli Humiliores si spostano e lavorano come coloni e servi della glebaservi della gleba Italia Piccole imprese e artigiani VS Corporation & co Le piccole imprese chiudono e si spostano Il lavoro si sposta… ma Disprezzo lavoro manuale

La servitù della gleba, molto diffusa nel medioevo (già colonato al tempo dei Romani), era una figura giuridica che legava i contadini ad un determinato terreno (gleba, in latino, è propriamente la "zolla" di terra). I servi della gleba coltivavano i terreni che appartenevano ai proprietari terrieri, pagando un fitto. Inoltre dovevano pagare le decime (qualora il proprietario facesse parte del clero o fosse un ente ecclesiastico) ed erano obbligati a determinate prestazioni di lavoro (corvées). I servi della gleba erano tali per nascita, e non potevano (lecitamente) sottrarsi a tale condizione senza il consenso del padrone del terreno.

Manifestazioni, problemi di vario genere. Ogni catastrofe influisce sulleconomia e sulla politica. Manifestazioni Sperperii, culti sconosciuti e provocatori, mescolanza di popoli. Tutto porta a conseguenze che possono essere innocue o fatali.

(Reuters) - La crisi finanziaria globale ha suscitato proteste in molte parti d'Europa quest'anno. Durante il weekend ci sono state manifestazioni in Portogallo, Russia, Ungheria e Bulgaria. Ecco alcuni dettagli: BOSNIA - Il Parlamento croato-musulmano della Bosnia ha cancellato la sessione prevista per il 26 febbraio piuttosto che affrontare i manifestanti che protestavano contro i piani per il taglio dei benefici per restringere l'enorme gap di bilancio. GRAN BRETAGNA - I lavoratori britannici hanno indetto una serie di proteste presso alcuni impianti di produzione elettrica contro l'utilizzo di imprenditori stranieri in alcuni siti energetici strategici. I manifestanti hanno concordato di sospendere gli scioperi il 5 febbraio dopo che la Total ha acconsentito ad assumere più lavoratori britannici nella sua raffineria di Lindsey. BULGARIA - Centinaia di lavoratori della fabbrica di acciaio Kremikovtzi hanno manifestato, il 9 marzo, contro i previsti licenziamenti ed i salari non pagati, chiedendo al governo socialista di trovare degli acquirenti per l'impianto insolvente. Migliaia di agenti di polizia hanno manifestato per le strade di Sofia, la scorsa domenica, per chiedere un aumento salariale del 50% e migliori condizioni lavorative. REPUBBLICA CECA - Migliaia di contadini provenienti da Repubblica Ceca, Germania, Austria, Slovacchia, Slovenia e Polonia hanno manifestato attraverso le strade di Praga il 12 marzo per richiedere prezzi del latte più alti e sussidi per favorire le entrate, colpite dalla crisi economica. FRANCIA - Fino a 2,5 milioni di persone hanno manifestato in tutta la Francia il 29 gennaio per i salari e la difesa del posto di lavoro. Il 5 marzo le autorità e i sindacati hanno firmato un accordo per mettere fine a uno sciopero generale di sei settimane dovuto agli stipendi e ai prezzi che ha paralizzato l'isola di Guadalupe. Un leader sindacale è stato ucciso, alcuni negozi sono stati bruciati e saccheggiati durante le proteste. Migliaia di lavoratori hanno manifestato nell'Isola di Reunion, territorio francese nell'Oceano Indiano, il 5 e il 10 marzo in una campagna di scioperi e proteste per richiedere aumenti salariali. Le otto sigle sindacali francesi hanno indetto un giorno di protesta per il 19 marzo per chiedere al governo e alle imprese di fare di più per proteggere i posti di lavori ed i salari durante la crisi economica. GERMANIA operai della Opel si sono radunati il 26 febbraio davanti al quartier generale della loro azienda, chiedendo alla General Motors di rivedere i piani di chiusura degli impianti in Europa. GRECIA - L'uccisione di un quindicenne da parte della polizia a dicembre ha scatenato i peggiori disordini degli ultimi dieci anni, alimentati dalla rabbia per le difficoltà economiche del paese e la disoccupazione giovanile. Gli anarchici e i gruppi di guerriglia dell'estrema sinistra hanno continuato con una serie di attacchi verso banche e uffici di polizia. I sindacati greci, che rappresentano circa 2,5 milioni di lavoratori, hanno organizzato ripetute proteste contro il governo, sostenendo che le misure anticrisi siano a carico solo dei più poveri. UNGHERIA - La polizia ha utilizzato lacrimogeni per disperdere un gruppo di manifestanti che stava contestando il governo il 15 marzo a Budapest e ha fermato un totale di 35 persone. IRLANDA - Circa persone hanno manifestato per le strade di Dublino il 21 febbraio per protestare contro i tagli del governo a dispetto di una recessione sempre più profonda e dei salvataggi delle banche. LETTONIA - Il nuovo primo ministro lettone è stato nominato il 26 febbraio dopo che la coalizione di governo è crollata, la seconda a pagare la crisi finanziaria dopo l'Islanda. Il ministro dell'agricoltura si è dimesso il 3 febbraio dopo le proteste dei contadini per il calo delle entrate. LITUANIA - La polizia ha fatto ricorso ai lacrimogeni il 16 gennaio per disperdere i manifestanti che avevano lanciato pietre contro il parlamento per protestare contro i tagli alla spesa sociale. Il primo ministro Andrius Kubilius si è impegnato a portare avanti un piano di austerity. MONTENEGRO - I lavoratori del settore alluminio hanno richiesto, il 9 febbraio, il pagamento degli arretrati e l'immediata ripresa della produzione nello stabilimento, di proprietà russa, Kombinat Aluminijuma Podgorica. POLONIA - Fino a lavoratori, la maggior parte dei quali appartenenti all'industria delle armi, hanno manifestato il 6 marzo contro i licenziamenti dopo che la Polonia ha annunciato tagli alla difesa. A Gdansk lavoratori hanno protestato contro i piani di tagli all'occupazione previsti da Energa, produttore di energia. PORTOGALLO - Decine di migliaia di lavoratori hanno manifestato a Lisbona il 13 marzo contro le politiche del governo socialista che, secondo i sindacati, sta facendo aumentare la disoccupazione e favorendo i ricchi in un momento di crisi. RUSSIA - Circa dimostranti hanno chiesto le dimissioni del governo durante una manifestazione pacifica che si è tenuta il 15 marzo a Vladivostok, la più recente protesta collegata alla crisi economica russa. Circa russi hanno perso il loro lavoro tra dicembre e gennaio, portando il numero di disoccupati oltre i 6 milioni, l'8,1% dei lavoratori. Sedici lavoratori dell'acciaieria ESTAR a Zlatoust hanno interrotto uno sciopero per i salari il 14 marzo dopo che il management ha accolto parte delle richieste, ma hanno minacciato di riprendere le manifestazioni di dissenso dinanzi ad altre avversità economiche. UCRAINA - Centinaia di cittadini ucraini hanno manifestato il 23 febbraio, alcuni chiedendo le dimissioni del presidente Viktor Yushchenko, altri chiedendo indietro i propri soldi alle banche, colpite duramente dalla crisi finanziaria.

Vi sono diverse possibili cause dell'inflazione. L'aumento dell'offerta di moneta superiore alla domanda, stimolando la domanda di beni e servizi e gli investimenti, è unanimemente considerata dagli economisti una causa dell'aumento dei prezzi nel lungo periodo. Altre cause sono l'aumento dei prezzi dei beni importati, l'aumento del costo dei fattori produttivi e dei beni intermedi, in seguito all'aumento della domanda o per altre ragioni. Nell'ambito dell'aumento del costo dei fattori produttivi svolge altresì un ruolo l'aumento del costo del lavoro. L'aumento del livello generale dei prezzi determina una perdita di potere d'acquisto della moneta: con la stessa quantità di denaro si può cioè acquistare una minore quantità di beni e servizi. A titolo esemplificativo, 1 Lira italiana del 1861 (la lira coniata al momento della proclamazione del Regno d'Italia) equivale ad oltre lire del 1999, ad oltre 3 euro del 2006 e 5,17 del Tuttavia bisogna riconoscere che il fenomeno dell'inflazione permette al sistema di raggiungere alcuni obiettivi importanti ai fini dell'equilibrio economico. Generalmente infatti, questo processo risulta vantaggioso per i soggetti in posizione debitoria, ed in particolare per le imprese (che frequentemente attingono capitali per finanziamenti) che trae beneficio poiché lo stesso denaro avuto in prestito in precedenza, al momento di effettuare la restituzione ha un valore reale minore.

Caso pressoché unico nell'evo antico, la reale perdita di valore della moneta romana, occorso nei secoli, è concretamente e tangibilmente evidenziabile dalla decurtazione del titolo (percentuale di metallo nobile rispetto al peso totale della moneta) nell'arco dei secoli. Quando - come nell'antichità - il valore nominale di una moneta era legata direttamente al titolo (percentuale) di metallo prezioso di cui era costituita la moneta stessa, costituiva reato da pena capitale non solo falsare il titolo (altrare la quantità di metallo prezioso presente), ma anche la tosatura (alterarne il peso, limandone i bordi e recuperando la polvere di metallo prezioso medesimo da riutilizzare). Ancor oggi molte unità monetarie ricordano, nel loro nome, il legame al peso del metallo prezioso di cui erano costituite. Basti ricordare la Peseta spagnola, il Peso argentino, la Lira italiana - israeliana - turca, il Pound (Lira Sterlina inglese), il Punt irlandese, la Dracma greca, etc. Il termine "Lira" è una deformazione del vocabolo latino "Libra" ("bilancia"), così come il termine "Statere" deriva dal greco "Stadera" ("bilancia"), e "Dracma" dalla quantità di grano che poteva esser contenuto in un pugno. L'alterazione del titolo divenne la norma da parte dello stato romano a partire dal I° secolo d.C. per fronteggiare le ingenti spese militari (stipendio dell'esercito ed acquisto di armi sempre più sofisticate), le spese dell'apparato burocratico - statale e le spese per i generi voluttuari.

Come riportato in una direttiva generale del Ministero della difesa, le spese per la difesa dello Stato ammontano, per l'anno 2010, a ,00, di cui destinati alla difesa e sicurezza del territorio, alla ricerca e all'innovazione, ai servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche e da ripartire. La spesa totale rispetto all'anno 2009 è aumentata dello 0,3%.