ANALISI DELLA POTENZIALITÀ ECONOMICO-STRUTTURALE

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ANALISI DELLA POTENZIALITÀ ECONOMICO-STRUTTURALE

ANALISI DELLA POTENZIALITÀ ECONOMICO-STRUTTURALE: gli obiettivi Partendo dall’analisi dell’andamento di costi e ricavi, consente di individuare le relazioni tra “volume di produzione ottenuta e venduta” e “risultato economico”. Si può individuare, inoltre, la leva operativa.

ANALISI DELLA POTENZIALITÀ ECONOMICO-STRUTTURALE: le fasi Stimare e classificare i costi Determinarne l’andamento Stimare i ricavi Individuare il quantitativo che consente di eguagliare costi totali e ricavi totali Distinguere le aree di profitto e perdita Individuare i margini di sicurezza e di deficit

CLASSIFICAZIONE DEI COSTI Fissi: il loro ammontare è indipendente * dalla quantità prodotta Variabili: il loro ammontare varia al variare della quantità prodotta COSTI Semivariabili: presentano una componente fissa ed una variabile

Costo acquisto materie prime Acquisto macchinari Consumi energetici Acquisto automezzi Fitti fabbricati Costi per servizi Costi lavoro dipendente Costi materiale di consumo FISSI VARIABILI SEMIVARIABILI

Costi della produzione B.6)   B.6) Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 192.668.195 B.7) Servizi - costi di distribuzione/spese di trasporto 7.113.069 - spese pubblicitarie 5.846.287 - costi di vendita 1.401.765 - spese generali 33.671.978 - compensi per amministratori 3.471.603 - spese per consulenze 2.051.123 - spese per servizi informatici 1.642.167 - spese per utenze 1.888.960 - spese varie 459.859 B.8) Godimento di beni di terzi 4.460.452 B.9) Personale a) salari e stipendi 20.106.862 b) oneri sociali 6.538.516 c) trattamento di fine rapporto 487.446 d) trattamento di quiescenza e simili 1.705.431 B.10) Ammortamenti e svalutazioni - ammortamento altre immobilizzazioni immateriali 1.485.409 - ammortamento fabbricati strumentali 1.524.612 - ammortamento impianti e macchinari 6.584.587 - ammortamento attrezzature industriali 376.709 - ammortamento altri beni 188.350 totale ammortamenti e svalutazioni 10.159.667 B.12) Accantonamenti per rischi 100.000

PUNTO DI PAREGGIO o BREAK-EVEN POINT Il punto di pareggio rappresenta il volume della produzione ottenuta e venduta che permette di eguagliare costi totali e ricavi totali Può essere determinato in maniera analitica o graficamente

DETERMINAZIONE ANALITICA DEL B.E.P. RT = CT P * Q = CF + CV P * Q = CF + CVu * Q CF = P * Q – CVu * Q CF = (P – CVu ) * Q CF Q (P – Cvu) = Quantità di pareggio = Qp Margine di contribuzione

DUE ALTERNATIVE DI CALCOLO CF = Qp (P – CVu) CF = Fp (1 – a) Se espressi in termini monetari: PUNTO DI PAREGGIO IN VOLUME (o quantità/volume di pareggio) Se espressi in termini percentuali: PUNTO DI PAREGGIO IN VALORE (o fatturato di pareggio)

Se espressi in termini percentuali: PUNTO DI PAREGGIO IN VALORE ESEMPIO Costi fissi = 200.000 € a = 0,33 Margine di contribuzione = 0,67 Costi fissi = 200.000 € Prezzo unitario = 12 € Costi variabili = 4 € Se espressi in termini percentuali: PUNTO DI PAREGGIO IN VALORE Se espressi in termini monetari: PUNTO DI PAREGGIO IN VOLUME 200.000 (0,67) 298.507,46 € 200.000 (12 – 4) 25.000 unità = = : PREZZO = VOLUME DI PAREGGIO : 12 = 24.875

IPOTESI SEMPLIFICATRICI Costanza dei ricavi unitari Invariabilità della gamma Proporzionalità dei costi variabili Invariabilità dei costi

DETERMINAZIONE GRAFICA DEL B.E.P. RT € Costi/ricavi CT Area dei profitti CV B.E.P. in valore CF Massima capacità produttiva Area delle perdite B.E.P.in volume Quantità

EFFETTO RIDUZIONE DEI PREZZI RT € Costi/ricavi RT dopo riduzione prezzi EFFETTO RIDUZIONE DEI PREZZI CT CV CF Quantità B.E.P. B.E.P. dopo riduzione prezzi

EFFETTORIDUZIONE DEI COSTI RT € Costi/ricavi EFFETTORIDUZIONE DEI COSTI CT CT dopo riduzione costi CV CV dopo riduzione costi CF Quantità B.E.P. dopo riduzione costi B.E.P.

DETERMINAZIONE GRAFICA DEL B.E.P. RT € Costi/ricavi CT Se Q2 < B.E.P. Q 2 – B.E.P. = Margine di deficit CV Se Q1 > B.E.P. Q 1 – B.E.P. = Margine di sicurezza CF Quantità Q 2 B.E.P. Q 1

Indica la contrazione massima che possono subire le vendite, consentendo comunque di restare nella condizione per cui RT = CT Se Q1 > B.E.P. Q 1 – B.E.P. = Margine di sicurezza Se Q2 < B.E.P. Q 2 – B.E.P. = Margine di deficit Indica l’incremento che deve verificarsi nelle vendite per raggiungere la condizione per cui RT = CT

LEVA OPERATIVA È la riduzione dei costi globali unitari all’aumentare del volume produttivo, per la miglior ripartizione dei costi fissi. All’aumento dell’incidenza dei costi fissi sul costo totale cresce il rischio, ma cresce anche il vantaggio ottenibile.

Sulla base dei dati indicati nel seguito individuare se i 3 volumi di vendita presenti nella tabella comportano per l’impresa un margine di deficit o di sicurezza e di quale entità in €. Costi fissi = 531.000 € Prezzo di vendita = 9,00 € Coefficiente di variabilità dei costi variabili dell’impresa = 0,48 Qbep = Vbep /P Vbep = Costi fissi/(1 – a) = = 531.000 €/(1-0,48) = = 531.000 €/(0,52) = = 1.021.154 € Qbep = 1.021.154 € / 9,00 € = 113.461 unità Qbep = 113.461 unità = (113.461-22.000)*9 = 823.149 € = (113.461-27.000)*9 = 778.149 € = (113.461-32.000)*9 = 733.149 €

Rappresentare graficamente il diagramma di redditività e sulla base dei dati indicati nel seguito individuare quale volume produttivo garantisce il verificarsi delle due seguenti ipotesi: - un margine di sicurezza pari a 14.000 unità; - un margine di deficit pari a 48.000 €. Costi fissi = 420.000 € Prezzo di vendita = 16,00 € Coefficiente di variabilità dei costi variabili dell’impresa = 0,44 Qbep = Vbep /P Vbep = Costi fissi/(1 – a) = = 420.000 €/(1-0,44) = = 420.000 €/(0,56) = = 750.000 € Qbep = 750.000 € / 16,00 € = 46.875 unità margine di sicurezza pari a 14.000 unità : QA = 46.875 unità + 14.000 unità = 60.875 unità margine di deficit pari a 48.000 €: 48.000 € = 3.000 unità (dato da 48.000 € / 16,00 €) QB = 46.875 unità - 3.000 unità =43.875 unità