INTERCONTESTUALITA SCUOLA-FAMIGLIA
Tuomin, Grohn e Engestrom definiscono tale situazione come una «boundary zone» ( zona di confine) tra il territorio della scuola e quello della famiglia. Momento di contatto «interculturale» in cui gli «attori» genitori e gli «attori» insegnanti diventano oggetto di un confronto sociale, non prevedibile a priori poiché strettamente legato ai processi di attribuzione di senso che gli autori danno alla situazione dellincontro. Contatto tra due «mondi» ciascuno con proprie regole e specifiche routine. CONSEGNA DEI GIUDIZI SCOLASTICI
Famiglia e scuola costituiscono due importanti contesti di relazione allinterno dei quali si realizza lo sviluppo sociale (Bronfenbrenner, 1979). E importante esplorare lo spazio sociale che emerge dallinterazione famiglia-scuola ponendo attenzione alle dinamiche di regolazione che hanno origine da situazioni di incontro tra gli «attori» protagonisti dei due sistemi.
Si confrontano punti di vista diversi di adulti che si contendono il diritto di dire la propria sui processi educativi e sulla crescita del figlio/alunno. Il giudizio scolastico assume significati simbolici aggiuntivi per gli attori coinvolti: il successo o linsuccesso del figlio può essere ad esempio percepito come una valutazione delle loro competenze educative o come forma di posizione sociale che riguarda allievo e famiglia.
Gli incontri scuola- famiglia prevedono un «copione» che nella sua struttura narrativa è noto agli attori Esempio: I genitori vanno a scuola per capire se il figlio è un «buono» o «cattivo» studente. Gli insegnanti a loro volta comunicano i risultati del percorso formativo dellallievo.
Incontro/confronto tra due voci: Voce «ufficiale» dellistituzione pubblica. E meno unitaria di quanto ci si aspetterebbe in quanto gli insegnanti esibiscono una pluralità di modelli educativi che intrecciandosi a elementi della biografia umana e professionale e alle culture organizzative e specifiche dei vari contesti educativi, determinano una molteplicità di concezioni educative. Voce della famiglia a volte accordante, altre volte dissonante rispetto alla voce scolastica. E altrettanto polifonica e forse ancor più complessa della scuola. La famiglia è un « mondo sociale» che svolge un ruolo fondamentale nellelaborazione di rappresentazioni dello sviluppo e dei processi di apprendimento che costituiscono uno sfondo esplicativo dellesperienza scolastica e sociale dei figli in funzione delle vicende caratterizzanti il ciclo di vita del nucleo familiare. Inoltre si deve tener conto dellancoraggio della famiglia al sistema culturale che influenza in modo determinante ciò che avviene al suo interno.
Ricerca: osservazione di 22 incontri tra genitori e docenti di una scuola media della provincia di Salerno. Strumenti: Audioregistrazione degli eventi e annotazione di eventuali elementi «salienti» dellincontro. UN ESPERIENZA PRATICA…
Principali modalità di interazione negli incontri genitori-insegnanti: Modalità consensuali: alleanza. Adattamento passivo alla valutazione dellallievo proposta dall insegnante : acquiescenza. Modalità conflittuale :opposizione. Per comprendere quali sono le condizione in cui vi è una maggiore probabilità che emergano i conflitti piuttosto che alleanza o acquiescenza è interessante valutare le dinamiche in relazione ad alcuni elementi precursori tra cui la performance scolastica dellallievo e il livello socioeconomico.
E più probabile che si presenti nei casi in cui un ragazzo è percepito come «buon allievo». E presente negli incontri con famiglie di livello medio e soprattutto di livello alto probabilmente perché ad un livello socioeconomico più alto in genere corrisponde unesperienza formativa più articolata che spiega una maggiore affinità di queste famiglie alla cultura scolastica. Non emerge mai negli incontri che coinvolgono famiglie di livello socioeconomico basso. Esempio: -Docente: «.. ecco perché ci vuole la famiglia e la scuola.. cioè due entità che li guidano..» -Madre : «…sicuramente…» -Docente: « quindi quando cè sinergia tra scuola e famiglia le cose vanno..» -Madre : «.. vanno meglio…» ALLEANZA
Prevale nelle situazioni scolastiche problematiche. E frequente negli incontri con famiglie di livello socioeconomico basso o poco rappresentate nei livelli alti. E riconducibile ad una sorta di autopercezione dellasimmetria sociale presente nella relazione. Esempio: -Docente: «...va bene, con la signora abbiamo già parlato,quindi già sa la situazione …» -Madre: [( )] -Docente: «...deve studiare di più..vediamo il comportamento..è corretto però chiacchera molto…» -Madre: [( )] -Docente: «… la faccio firmare, ora vi lascio…» -Madre: «...si…» ACQUIESCENZA
Si presenta con frequenza moderata e soprattutto in situazioni scolastiche problematiche. In maniera simile allalleanza la frequenza dellopposizione cresce nei livelli socioeconomici più alti. Esempio: -Docente:»…lui il tempo che ha, che spende in casa, se lo spende solamente per il calcio…» -Padre: «...no, io vi dico una cosa…» -Docente: «…si dà uno spazio per il calcio, ma non deve essere calcio tutta la giornata…» -Padre: «…professore, no no, su questo vi posso assicurare che io a lui ho detto anche unaltra cosa.. la gestione del tempo.. per la mia azienda a me insegnano la gestione del tempo..» -Padre: «…voi dovete avere un confronto più democratico coi ragazzi nel senso che devono capire il piacere di studiare..questa è la cosa fondamentale…» OPPOSIZIONE
CONCLUSIONI Linsuccesso o il successo scolastico divengono la posta in gioco che talvolta vede in antagonismo le rappresentazioni educative dei genitori e degli inseganti. Influenza dellancoraggio socioculturale del nucleo primario nelle modalità di interazione. Difficoltà della scuola ( e parzialmente della famiglia ) di far fronte ad un cambiamento sociale che sembra averla privata in parte di quella autorevolezza tipica della sua scuola istituzionale. Incontri sono delle vere e proprie forme di negoziazione sociale in cui emerge la necessità di difendere la propria posizione.