Quale strada verso l’autonomia e l’adultità della persona disabile?

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
E TU? SEI UN TIPO DELLA DOMENICA?
Advertisements

La mia famiglia!.
OBIETTIVI, PROGETTI E METODO
A cura delle ragazze del Liceo Classico Rosa di Susa
I bisogni dei bambini ISTITUTO COMPRENSIVO “E. PATTI”
INSEGNANTI: Liberatore- Taruffi
Io sono... Lorenzo! Questo sono io, che mi diverto a parlare e a giocare con i miei amici, ma non mi va più di venire a scuola e di fare i compiti.
Raccontiamo storie.
HO IMPARATO... CHE IGNORARE I FATTI NON CAMBIA I FATTI...
Lo sport è un diritto Carta dei diritti delle bambine e dei bambini nello sport Comitato UISP del Trentino Provincia Autonoma di Trento.
Con questo nostro saggio vogliamo dimostrare che i sogni si possono realizzare e talvolta aiutano a crescere e a diventare migliori.
CdL in Scienze della Formazione nelle organizzazioni
Definizione di Dimenticanza: Definizione di Dimenticanza: 1. Cessazione della memoria che si aveva. 1. Cessazione della memoria che si aveva. 2. Cessazione.
Noi siamo… siamo Noi Scuola dell’Infanzia Sez. G LATINA
PROGETTARE L'AUTONOMIA L'esperienza dell'Associazione Italiana Persone Down Dott.ssa Angela Barattelli.
Stage: un primo passo verso un eventuale inserimento lavorativo dott.ssa Italia Olivieri.
Come ti chiami? Mi chiamo
Alcuni … trucchi In questa presentazione riassumiamo le chiavi di lettura, i bisogni dei bambini e relativi obiettivi educativi che già abbiamo esplorato.
Qual e’ la domanda? “Sono di Roma.” “Di dove sei?” “Ho 17 anni.”
Persone con sindrome di Down al lavoro: un obiettivo possibile
LE PAROLE “CALDE” DELLE DONNE
Antonio Sarò bravo e bello..
Tappe dello sviluppo nel bambino con Sindrome di Down
BENE CON ME, BENE CON GLI ALTRI
Le persone con sindrome Down al lavoro: esperienze e riflessioni nel cammino dellAIPD Anna Contardi Associazione Italiana Persone Down
Il Papa ai catechisti: siate creativi, non abbiate paura
La Mia Casa Carina Curtolo.
Progetti di avviamento alla residenzialità VOLTERRA, 19 giugno 2009 Inizio di un processo lungo e differente per ognuno Associazione Italiana Persone Down.
Adolescenza e prossimita’
Fra moglie e marito By Bluette.
Quando ti sei svegliato questa mattina ti ho osservato e ho sperato che tu mi rivolgessi la parola anche solo poche parole, chiedendo la mia opinione o.
Realizzato dagli alunni della Scuola Primaria “F.Crispi” di Canicattì
NELLA PIAZZA DEI DIRITTI
Dedica due minuti della tua vita a questa lettura, è molto bella..
Lettere dei bambini a Gesù
Formulare le domande P. 91.
caregiving familiare e disabilità gravissima- una ricerca a Torino
ASSOCIAZIONE DOPO DI NOI. Le finalità dellassociazione Dal 2003 lassociazione affronta il problema della disabilità adulta vissuta in famiglia e lavora.
Spazio adolescenti e famiglia: tu e la tua famiglia di fronte allimpegno di crescere. Parlare di sostanze è possibile insieme DGR del 30/03/09.
By: Ana Zdilar Italian III Period 6
7 Giorni 7 Mesi 7 Anni
Classe 5°a Scuola elementare spirito santo
12° incontro.
Scuola media “L.Coletti” Treviso
Mass Media, il Tempo Libero e la Cultura Giovanile Foundation level
Bisogno di autonomia e iperprotezione svalutativa
PRESENTAZIONE Mi chiamo Erika Marchesini, sono nata a Milano il 25 ottobre Vivo ad Assago da qualche anno insieme ai miei genitori e a mia sorella.
PRESENTE INDICATIVO.
La mia gita di fine anno Di Paganelli Alberto.
Viviamo in un’epoca di rapide, anzi rapidissime trasformazioni sociali; tutto cambia, tutto si evolve, tutto si trasforma. Non è cambiato fortunatamente,
L’inserimento lavorativo delle persone con sindrome di Down: esperienze e buone prassi Mantova 08/10/2014 Monica Berarducci Osservatorio sul Mondo del.
Carissimo, mio unico bene,
Cerca di essere più buono, perchè tutti quelli che incontri
“Essere figli, una sfida e un’avventura”
Un giorno:.
Mi presento: Ho cercato una foto recente in cui ci fossi solo io… e ho scoperto di non averne… forse perché la mia famiglia è troppo importante… mi chiamo.
La “solita” coppia.
ARTURO.
Quali frasi si sentono veramente nel video? Β. Ποιες φράσεις ακούγονται πραγματικά στο βίντεο? 1a intervista Ma gli studenti ravennati cosa fanno nel.
Autonomia, scuola ed extrascuola 2015
Fare – to make / to do Io faccio Tu fai Lui/lei fa Noi facciamo
Mario Arrivo a casa da scuola. Mia madre è in cucina. Guardo dove è il padre. Lui non è nel suo studio. Domando alla madre: „Dove è il padre?“ Lei non.
Liceo Duca D’Aosta - Padova. Ho partecipato al Job day perché pensavo fosse una bella e utile esperienza, inoltre con essa ho potuto avere e farmi un’
 (A) 가 (B) 에게 같이 갈것을 권유하는 표현  A: Vieni in discoteca con noi?  = Andiamo in dicoteca.  (B) 가 수용하는 경우  Sì, volentieri.  Certo è una buona idea. 
“Passo dopo passo…” buone pratiche per muoversi e crescere nella nostra città Il piedibus e l’autonomia delbambino Comitato Genitori Istituto Comprensivo.
Educazione alla sicurezza stradale PROGETTO per i BAMBINI MEZZANI delle sezioni gialla – blu - arancio condotto dalle insegnanti GALERI G. – REZZOAGLI.
Passo dopo passo… buone pratiche per muoversi e crescere nella nostra città La voce dei “passeggeri” e degli “autisti” Comitato genitori – Istituto Comprensivo.
... perchè vi voglio bene!.
Per scoprire l’anno della misericordia!
STRATEGIE DI FACILITAZIONE E ACCOMPAGNAMENTO NELLO SVILUPPO 0-3 anni.
Transcript della presentazione:

Quale strada verso l’autonomia e l’adultità della persona disabile? Anna Contardi Associazione Italiana Persone Down Viale delle Milizie 106 - Roma www.aipd.it

In Italia 1 bambino ogni 1200 nasce con la Sindrome di Down Fino a non molti anni fa la maggior parte delle persone si riferiva alle persone Down chiamandole mongoloidi e l’idea più diffusa era quella di persone ritardate mentalmente che sarebbero state per sempre dipendenti dai loro genitori. Oggi è possibile incontrare bambini con SD nelle scuole e ai giardinetti, ragazzi che si muovono da soli fuori casa per incontrare gli amici e qualche adulto sul posto di lavoro. Qualcosa sta cambiando.

Da bambino ad adulto: un cambiamento anagrafico Negli ultimi anni è cambiata moltissimo l’aspettativa di vita Per la Sindrome di Down Anni ’40 = 12 anni Oggi = 62 anni Su 38.000 persone con la SD 25.000 sono maggiorenni

Da bambino ad adulto: un cambiamento di prospettiva Un adulto, anche con disabilità intellettiva, non è un eterno bambino, ma un adulto “semplice” Bisogni da adulto: casa, lavoro, occupazione, affetti, tempo libero Linguaggio da adulto

La crescita è passaggio dalla dipendenza all’autonomia, ma.. Un bambino con disabilità incontra due tipi di ostacoli: I limiti imposti dal deficit Le ambivalenze dell’ambiente: “non sei capace a far questo allora … non sei capace e faccio io per te” “mi dispiace non poter eliminare la disabilità e allora ti faccio più coccole”

PERCHE’ EDUCARE ALL’AUTONOMIA PER IL PIENO INSERIMENTO SOCIALE PREREQUISITO PER IL LAVORO VITA ADULTA INDIPENDENTE

AUTONOMIA NON È FARE TUTTO DA SOLI Autonomia è integrare le proprie competenze con quelle degli altri Esiste un’autonomia possibile per tutti

(lavarsi, vestirsi, mangiare da solo..) (spostamenti, acquisti) dalla NASCITA AUTONOMIA personale (lavarsi, vestirsi, mangiare da solo..) ruolo centrale della FAMIGLIA In ADOLESCENZA AUTONOMIA esterna (spostamenti, acquisti) FAMIGLIA col supporto degli EDUCATORI

NEL 1989 NASCE IL CORSO DI EDUCAZIONE ALL’AUTONOMIA DELL’AIPD ADOLESCENTI (15-20 ANNI) CON SINDROME DI DOWN O DISABILITA’ INTELLETTIVA

CHE COSA? ACQUISIRE COMPETENZE UTILI NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI “SAPERSELA CAVARE” COSTRUIRE LA PROPRIA IDENTITA’ ADULTA

LE AREE EDUCATIVE COMUNICAZIONE saper chiedere, saper dare i propri dati personali, usare i telefoni… ORIENTAMENTO leggere e seguire indicazioni stradali, individuare punti di riferimento, fermate

USO DEI NEGOZI , DEI MEZZI E DEI SERVIZI COMPORTAMENTO STRADALE attraversamento, semafori, atteggiamenti corretti coi passanti.. USO DEL DENARO valore, riconoscimento, conteggio, resto, previsioni di spesa USO DEI NEGOZI , DEI MEZZI E DEI SERVIZI negozi, supermercati, mezzi di trasporto, locali pubblici, uffici postali...

LA STRUTTURA del CORSO Nel tempo libero 1 pomeriggio a settimana in piccoli gruppi 6-10 ragazzi divisi in sottogruppi di 2/3 con un educatore e un volontario attività di stile ricreativo che offrono occasioni per sviluppare abilità nelle aree educative del progetto il club dei ragazzi come contenitore che rinforza l’identificazione e aumenta la motivazione

LO STILE METODOLOGICO Un rapporto basato su MOTIVAZIONE e VERITA’ PROTAGONISMO dei ragazzi considerazione e riconoscimento esplicito del loro ESSERE GRANDI Percorsi e strategie PERSONALIZZATI

Lo stile metodologico Approccio progettuale Strumenti facilitanti obiettivi, analisi della situazione, risorse scelta dell’attività Strumenti facilitanti portafoglio, biglietti, marsupio, forbici… Strumenti di lavoro per lo staff schede di osservazione e raccolta dati schede di attività lavoro di gruppo

LO STAFF 1 COORDINATORE EDUCATORI in rapporto 1 a 2/3 rispetto ai ragazzi VOLONTARI stabili nei sottogruppi

Alcuni dati Partecipanti Roma triennio2006-2009 (22 persone con SD)

Chiedere informazioni

In strada

Sui mezzi pubblici

In giro da soli

Nei negozi

Denaro - riconoscimento

Denaro - acquisto

Il telefono

Oltre ai risultati in termini di abilità Crescita di Autostima Capacità di relazione Consapevolezza della propria identità

Dal corso di autonomia nascono altri progetti che guardano al mondo degli adulti CORSO DI AUTONOMIA E PROGETTI TEMPO LIBERO VACANZE INSERIMENTO LAVORATIVO PROPOSTE ASSISTENZIALI/ OCCUPAZIONALI RESIDENZIALITÀ TEMPORANEA RESIDENZIALITÀ PERMANENTE

Autonomia è anche … vivere fuori casa Essere adulti si esprime anche nel distacco dalla casa genitoriale Uscire di casa come una scelta possibile e non solo come necessità Sotto ogni progetto di residenzialità c’è il progetto di vita di ogni persona

E a proposito di residenzialità.. Nella maggior parte dei casi si va verso residenzialità assistita La tipologia dei bisogni Soluzioni residenziali permanenti Soluzioni residenziali di emergenza Soluzioni residenziali in cui prepararsi

Verso una vita autonoma Dal corso di autonomia …alle vacanze …ai week end in città (Casapiù) …a periodi di convivenza (Casa settimane) …alla vita in comunità alloggio (max 5 persone)

E lascio le conclusioni a Luca… Buongiorno, sono Luca Lorenzi e voglio raccontare un’esperienza molto bella

Divento grande, nella mia vita ci sono attività belle. La scelta è un’attività bella. Mi piace scegliere cosa fare nel pomeriggio: agenzia del tempo libero, teatro, scout, ballare e casapiù.

Mi piace perché è bello stare insieme. A Casapiù ci vado il sabato e la domenica, faccio la spesa, porto i soldi, li conto, si va a mangiare la pizza, andiamo in discoteca, stiamo fuori con gli amici, ci facciamo il caffè. Mi piace perché è bello stare insieme.

Mamma e papà non vengono, papà è un bravo ragazzo, mamma è carina però ci vuole un pochino d’aria. Mamma e papà stanno a casa loro

Ci sono persone Down, è una bella idea, vai verso gli altri con amicizia.

Il mio futuro lo immagino in un’altra casa, i miei rimangono a via Pasquale II a casa loro, poi forse quando sono anziani vanno a Santa Marinella o al centro anziani.

Per andare via di casa c’è bisogno di lavoro, di crescere, mia sorella è diventata grande, troverà il ragazzo e il marito, io sto un po’ in famiglia, un po’ con gli amici

La persona adulta deve stare bene, si deve comportare bene, sono felice di stare insieme ai ragazzi dell’agenzia dell’AIPD, sono contento di conoscere le persone, l’agenzia è piena di amici.

Crescere significa il cromosoma verso gli altri, conosco altre persone Down, sono cresciuto, sono diventato grande, sono autonomo e lavoro, il mio mestiere è il magazziniere

Ho dei sogni: rispetto gli altri, io rispetto le persone e le ascolto, vado a lavorare, ci sono i colleghi che si comportano bene. Il mio futuro lo immagino a Fiordaliso, a Girasoli o a Primula perché sono i progetti del mio futuro.