Gli alunni della scuola Canna raccontano … “IL REGNO DELLA FANTASIA … DIVENTA REALTA’ ” C’era una volta una scuola con un giardino incantato in cui i bambini potevano correre e giocare felici e ascoltare il canto degli uccelli, seduti all’ombra di un magico albero che, in primavera, rallegrava tutti con i suoi colori e il suo profumo.
Il mago Inverno, invidioso, decise di distruggere tanta bellezza e mandò venti gelidi che spezzavano i rami degli alberi più vecchi e rovesciavano i contenitori per la raccolta differenziata, spargendone il contenuto in ogni angolo del parco. Aveva anche chiesto aiuto a cornacchie e gazze dispettose, che rovistavano nei cestini e si contendevano pezzi di merenda e cartacce colorate, lasciate nel prato da bambini poco attenti.
Non appena la neve si sciolse, bambini e genitori presero una decisione: avrebbero unito le loro forze per ripulire il parco della scuola Canna e prepararlo all’arrivo della primavera e … degli alunni! E gli insegnanti …? Avrebbero aiutato i piccoli e lavorato con loro, naturalmente!
Alcuni bambini e adulti toglievano rami pericolosi, foglie secche e rifiuti vari … … Altri preparavano il terreno per creare un giardino per le farfalle .. … Altri ancora ripianavano le buche pericolose per i compagni che amavano scatenarsi nella corsa.
Pensarono anche di piantare profumate erbe aromatiche, con cui preparare deliziosi pranzetti e rendere più appetitosi i cibi della mensa.
Ecco le primule … pronte ad essere poste nel giardino da piccole mani armate di paletta e rastrello.
L’antico glicine era la dimora di un gufo vecchio e saggio, amico dei libri e dei bambini. Il rapace chiese ai genitori di salire sull’albero e parlò loro: “Perché non sistemate anche la biblioteca? Leggere è divertente come giocare e poi … anche la casa dei libri deve essere un luogo accogliente e invitante come questo giardino”
Alcuni libri erano veramente molto malandati e soffrivano di solitudine perché nessuno li sfogliava più da tanto tempo, ma ora, grazie alle cure dei bambini potevano tornare ad essere pulitissimi e vivaci. Occorreva solo un po’ di pazienza per spolverarli, aggiustarli e sistemarli, ma nessuno di loro fu trascurato.
Già da qualche giorno persone misteriose, vestite in modo strano, si aggiravano per la biblioteca con scale, pennelli e grandi secchi di vernice.
I libri erano spariti dentro grossi scatoloni o dormivano su scaffali di ferro in corridoio. C’era un’ atmosfera di attesa generale. Ora si trattava di darsi da fare per trasformare in realtà un progetto molto ambizioso …
I genitori avevano comperato degli scaffali nuovi, ma occorreva montarli e sistemarli al posto giusto e i papà si misero subito al lavoro. Le mamme si occuparono di rimettere a nuovo i vecchi divanetti e le sedie gialle come il sole che dovevano arredare la biblioteca. Nell’atmosfera di allegria generale, fra cumuli di libri e visi attenti, ci fu una magia: i genitori erano tornati un po’bambini desiderosi di leggere qualche bella storia e forse anche di giocare con i piccoli.. Gli scolari di classe prima non volevano essere considerati troppo piccoli per lavorare: perciò prepararono bellissimi segnalibri e disegni per abbellire le pareti. Grande o piccolo, ciascuno aveva partecipato con il proprio lavoro e ora tutti sorridevano soddisfatti del risultato ottenuto; anche i libri erano contenti perché da quel momento avrebbero avuto i bambini vicino.
Gli alunni della scuola Questa può anche sembrare una fiaba, ma è solo il racconto di una giornata molto speciale per noi e per il nostro ambiente. Gli alunni della scuola Giovanni Canna