STOP AL BULLISMO ! Il progetto di “Prevenzione al bullismo” è finalizzato a fare in modo che i processi di inserimento nel gruppo e l’intreccio di relazioni con i coetanei all’interno della scuola avvengano in modo positivo allo scopo di prevenire episodi di prepotenze e di vittimismo. A tal fine si mira a potenziare negli alunni una crescita sociale attraverso un approccio ai problemi comportamentali di tipo “empatico”, il cui fine è promuovere una riflessione sulle dinamiche relazionali , sui segnali di disagio, sullo star bene a scuola.
Destinatari del progetto Classi IV E V della Scuola Primaria Scuola Secondaria di I Grado DISCIPLINE COINVOLTE Scuola primaria- ed. all’immagine, italiano, matematica, inglese ,ed. musicale, ed. motoria, storia, geografia, tecnologia informatica Scuola secondaria di primo grado : italiano, storia, geografia, matematica, scienze, ed. musicale, ed. fisica, ed.artistica
Struttura metodologica del progetto FINALITA’ Promuovere il benessere . Prevenire comportamenti di prepotenza e di vittimismo tra i bambini. Prevenire il disagio scolastico. OBIETTIVI FORMATIVI Costruire un sistema di regole, di comportamenti, di atteggiamenti che aiutino a vivere bene con se stessi e con gli altri. OBIETTIVI SPECIFICI Rafforzare l’autostima e l’identità personale Riconoscere le proprie emozioni ed esprimerle in modo adeguato Sapersi relazionare in modo positivo con coetanei ed adulti Promuovere interventi di collaborazione, tutoring, supporto e aiuto reciproco Riconoscere l’importanza delle regole per la convivenza democratica
Le tre tappe del Progetto I tappa: “Dall’io individuale all’io collettivo” L’obiettivo delle attività di questa prima fase è quello di promuovere la conoscenza di sé, che implica di lavorare sulle personificazioni o sulle rappresentazioni che il ragazzo ha di sé e di sé con l’altro; lo scopo è, quindi, di sostenere il ragazzo nel passaggio evolutivo che lo porta a divenire parte decisamente più attiva della comunità umana. II tappa: “ L’altro: l’incontro/scontro con i pari e gli adulti significativi (i genitori, gli insegnanti, l’esperto)” L’obiettivo delle attività di questa seconda fase è quello di fornire ai ragazzi strumenti per una migliore conoscenza di sé con “l’altro” quando essi si trovano all’interno di relazioni significative. III tappa: “Noi: le dinamiche di gruppo” L’obiettivo delle attività di questa fase del progetto è quello di stimolare negli alunni riflessioni sui propri comportamenti all’interno di relazioni via via in evoluzione e in situazioni emotive sempre più complesse in modo da contribuire alla crescita di individui capaci di stabilire relazioni di gruppo corrette e positive per il benessere individuale e collettivo.
I Tappa Strumenti Operativi Proiezione del film “Il ragazzo dai capelli verdi” e visione di Cortometraggi Discussione guidata sul film. Somministrazione di un questionario relativo al film/Cortometraggi Realizzazioni di disegni relativi al film/Cortometraggi Indagine statistica relativa all'indice di gradimento del film da parte degli alunni. Lezione frontale del docente sulle seguenti tematiche: a) differenza tra bullismo, scherzo e litigio; b) differenza tra bullismo, teppismo e vandalismo; c) i vari tipi di bullismo (fisico, verbale, psicologico, cyberbullying). Realizzazione di un cartellone sulle regole comportamentali da rispettare a scuola, regole individuate, approvate e controfirmate dagli alunni stessi. Collocazione di una “cassetta per le lettere e i messaggi” in un angolo dell'aula in modo tale che ogni alunno, anonimamente, possa denunciare eventuali azioni di prevaricazione subite o anche solo per comunicare agli insegnanti una situazione di disagio. Discussione collettiva sui bigliettini trovati nella cassetta al fine di far capire agli alunni quali sono i comportamenti corretti e quali invece sono sbagliati o da evitare.
II TAPPA L’obiettivo delle attività di questa seconda tappa è quello di fornire ai ragazzi strumenti per una migliore conoscenza di sé con “l’altro” quando essi si trovano all’interno di relazioni significative. In questa fase è previsto l’intervento delle psicologhe dello “sportello di ascolto” . La lettura di alcuni brani, la stesura di un tema oppure di nuovo con l’uso di “bigliettini anonimi” che i ragazzi sono invitati a scrivere dall’insegnante prima dell’incontro con l’esperto (“Cosa vi piacerebbe chiedere allo psicologo sul tema che abbiamo introdotto?). Il film, il tema, i bigliettini rappresentano il punto di partenza per le riflessioni con lo psicologo, dalle quali possono emergere particolari problematiche della classe (l’accettazione di un compagno, la gestione di situazioni di conflittualità con i compagni e gli adulti, le difficoltà nel lavoro scolastico…), approfondite in successivi gruppi di discussione coordinati dall’esperto e dall’insegnante. Elezione “democratica” di un capo-classe e di un vice, un'esperienza di partecipazione attiva alla vita della classe . Attività finalizzate all'acquisizione della consapevolezza e del controllo delle emozioni attraverso l’espressione corporea, la drammatizzazione e il teatro.
III Tappa Lavori di gruppo per la realizzazione di cartelloni sulla tematica del bullismo. Somministrazione di un questionario per verificare se gli alunni sono in grado di individuare situazioni collegabili al bullismo e di scartare invece situazioni che non hanno nulla a che vedere con esso. Redazione di un elaborato scritto in cui ciascun alunno racconta la propria esperienza sulle attività finalizzate a contrastare il fenomeno del bullismo svolte durante l'intero anno scolastico. Realizzazione di un piccolo portfolio personale che raccolga tutti i lavori svolti dagli alunni nel corso dell' anno scolastico sulla tematica del bullismo. Rappresentazione teatrale Realizzazione di un Cortometraggio che sarà pubblicato sul sito della scuola.
Monitoraggio Rilevazione di coerenza tra attività svolte e il progetto predisposto ( tipologia/ tempi/ modalità) ; realizzazione finale di prodotti ( ad es. cartelloni sul tema, relazioni delle attività , testi di esperienza personale, espressione dei propri vissuti attraverso elaborati grafici, teatrali, musicali, prodotti multimediali, testi regolativi..) osservazione negli alunni di una maggiore sensibilità ai fenomeni di prevaricazione ; - aumento di comportamenti prosociali - diminuzione di episodi di conflitto