L’autovalutazione della scuola 5 marzo 2013
LE RAGIONI DELLA VALUTAZIONE Quali azioni per gestire un’organizzazione? Definire e perseguire gli obiettivi programmare le attività pianificare le operazioni gestire le risorse controllare i risultati e i processi valutare il grado di conseguimento degli obiettivi ?!
LE RAGIONI DELLA VALUTAZIONE La programmazione comincia con il controllo; la definizione e il raggiungimento degli obiettivi cominciano con la valutazione Controllo e valutazione non stanno in coda al processo, ma ne alimentano la continuità PLAN DO ACT CHECK
L’AUTOVALUTAZIONE Che cos’è Un’analisi esauriente, sistematica e periodica delle attività e dei risultati di un’organizzazione con riferimento a un modello di Total Quality Management Scopo Individuazione delle debolezze e delle forze, come punto di partenza per il miglioramento continuo delle performance, così da mantenere nel tempo l’organizzazione adeguata ai fini (mission)
Il processo di autovalutazione, che consente di definire chiaramente L’AUTOVALUTAZIONE Il processo di autovalutazione, che consente di definire chiaramente i punti di forza e le aree potenziali di miglioramento deve tradursi in azioni di miglioramento pianificate e monitorate nel tempo per verificarne l’andamento (Definizione EFQM)
OBIETTIVI DELL’AUTOVALUTAZIONE Valutare l’adeguatezza del modello organizzativo adottato dalla scuola Coinvolgere e motivare tutto il personale Conoscere i punti forti e le aree deboli Sviluppare progetti di miglioramento a partire dalle priorità Misurare i progressi nel tempo Migliorare l'efficienza della gestione Migliorare i servizi per i clienti
I VANTAGGI DELL’AUTOVALUTAZIONE Identificazione del modello strategico Necessità di definire o rivedere mission e obiettivi strategici come punto di partenza o di arrivo dell’autovalutazione Presa di coscienza del concetto di miglioramento Miglioramento incrementale (continuo) Cambiamento sostanziale, innovativo (breakthrough) Miglioramento come processo guidato dai risultati Comparazione tra risultati e obiettivi Ricerca delle cause degli eventuali scostamenti Sviluppo dei progetti di miglioramento per eliminare i problemi Impatto del miglioramento sui risultati
LO SCENARIO DI RIFERIMENTO Autovalutazione Priorità Miglioramento DELEGATE’S NOTES 8
IL RISULTATO DELL’AUTOVALUTAZIONE Alla fine dell’autovalutazione, qualunque sia l’approccio utilizzato, l’organizzazione dovrà disporre di un documento di autovalutazione contenente i risultati della diagnosi: Punti di forza Aree di debolezza Punteggi L’analisi di questi risultati consente all’organizzazione di avviare il Ciclo di miglioramento
IL MIGLIORAMENTO Il rapporto di autovalutazione viene presentato alla Direzione e i risultati vengono analizzati e discussi. La Direzione decide come integrare i risultati nel ciclo di pianificazione modificando, se necessario, obiettivi, strategie e piani operativi. La Direzione sceglie le aree prioritarie su cui intervenire, quelle cioè che più contribuiscono al conseguimento degli obiettivi strategici dell’organizzazione Sulla base delle priorità vengono infine sviluppati e attuati i progetti di miglioramento.
COME GUIDARE IL MIGLIORAMENTO: UN PROCESSO E UN MODELLO Per guidare il miglioramento/adeguamento continuo occorrono due strumenti: Un processo euristico, per correggere la rotta quando necessario e per dirigerla verso obiettivi sfidanti: il ciclo PDCA Un modello organizzativo e di gestione, che operi come una “bussola”: che aiuti a individuare i fini di maggior valore e a dirigere l’organizzazione verso di essi
L’USO DEI MODELLI TQM fungono da “bussola” per aiutare il management a trovare le vie che guidano all’eccellenza. indirizzano la comprensione dei meccanismi organizzativi e delle relazioni causa/effetto fra fattori/azioni organizzative e risultati guidano il processo di cambiamento delle organizzazioni con una sequenza continua di fasi di miglioramento e di consolidamento (stabilizzazione)
IL MODELLO CAF – I CRITERI FATTORI ABILITANTI RISULTATI RISULTATI RELATIVI AL PERSONALE GESTIONE DEL PERSONALE PERSONALE RISULTATI RELATIVI AL CLIENTE/CITTADINO PERFORMANCE CHIAVE RELATIVI ALLE RISULTATI POLITICHE E STRATEGIE LEADERSHIP PROCESSI RISULTATI RELATIVI ALLA SOCIETA’ PARTNERSHIP E RISORSE INNOVAZIONE E APPRENDIMENTO Fattori abilitanti e Risultati hanno la stessa importanza
IL MODELLO CAF E IL CICLO PDCA Il Ciclo di Deming PDCA è alla base del Modello CAF e rappresenta lo strumento con cui si pianifica, attua, verifica e riesamina il proprio miglioramento. La logica PDCA è alla base sia della struttura del modello sia della metrica CAF CHECK l’autovalutazione come “check-up” dell’organizzazione, mirato al miglioramento continuo in relazione ai fini dell’organizzazione ACT le azioni sul sistema (strategie, risorse, processi, …) PLAN la pianificazione del miglioramento, integrata nella pianificazione generale DO l’esecuzione integrata del piano operativo e dei progetti di miglioramento PLAN DO ACT CHECK
I PRINCIPALI LEGAMI TRA I CRITERI PERSONALE INDICATORI DEI RISULTATI RELATIVI AL PERSONALE GRADO SODDISFAZIONE E MOTIVAZIONE DEL PERSONALE CRIT. 5 CRIT. 6.2 CRIT. 6.1 CRIT. 1 CRIT. 2 PROCESSI INDICATORI DI ORIENTAMENTO A CITTADINI/CLIENTI GRADO SODDISFAZIONE CITTADINI/CLIENTI LEADERSHIP POLITICHE E STRATEGIE CRIT. 9.1 CRIT. 4 CRIT. 9.2 RAGGIUNGIMENTO OBIETTIVI (OUTPUT E OUTCOME) PARTNERSHIP E RISORSE RISULTATI INTERNI CRIT. 8.2 CRIT. 8.1 RISULTATI PERFORMANCE SOCIALE PERCEPITI DAI PORTATORI D’INTERESSE RISULTATI PERFORMANCE SOCIALE DELL’ ORGANIZZAZIONE FATTORI ABILITANTI RISULTATI
IL MODELLO CAF – LA METRICA SISTEMA CLASSICO Adatto per prime esperienze di applicazione del modello per autovalutazione SISTEMA AVANZATO Adatto per autovalutazione di organizzazioni con un certo grado di maturità SISTEMA PER LA VALUTAZIONE NEI PREMI PPAA Adatto per valutazioni dei premi o di organizzazioni mature gennaio 2013 16
R.A.D.A.R. METRICA DEL CAF: LOGICA RADAR IDENTIFICARE I RISULTATI VOLUTI PLAN VALUTARE (ASSESS) E RIESAMINARE GLI APPROCCI PIANIFICARE E SVILUPPARE GLI APPROCCI CHECK & ACT DO DO DIFFONDERE GLI APPROCCI
IL QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE
IL RADAR
IL CRUSCOTTO
IL CRUSCOTTO
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