INTERAZIONE SOCIALE E VITA QUOTIDIANA

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La natura della relazione dipende dalla punteggiatura delle sequenze di comunicazione tra i comunicanti La punteggiatura riguarda l’interazione (scambi.
Advertisements

Comandi, divieti e regole Chiara Morozzi
Cinesica Insieme di movimenti utilizzati per completare un discorso e aggiungere un significato maggiore all’argomento trattato. LA CINESICA SI SUDDIVIDE.
Comunicazione interpersonale
Prof. De Giorgio Luciano

Significati dell’esperienza lavorativa
PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONE Felice Carugati e Patrizia Selleri
LA COMUNICAZIONE E’ un’attività eminentemente sociale
Definire la comunicazione
Alunni e insegnanti in classe: la comunicazione Luisa Molinari Università di Parma.
DIFFICOLTA’ DEL LINGUAGGIO
Università della Calabria Corso di laurea: Scienze della Formazione Primaria anno accademico Università della Calabria Corso di laurea: Scienze.
dell’esistenza quotidiana
Approfondimenti del corso di Sociologia della devianza 2008/09 Prof.ssa Anna Maria Leonora Università di Catania Facoltà di Scienze della Formazione.
Modi e strategie della comunicazione: differenze tra uomini e donne
IL PEDAGOGISTA CLINICO UTILIZZA IL COLLOQUIO DIAGNOSTICO
Cultura e Comunicazione
Tratto dal commento di Diego Fusaro Chiara Mangirini
Barbara Sini - Dipartimento di Psicologia - Università di Torino
Teoria trasformativa: i fondamenti
FONDAMENTI DI INFORMATICA III A2A2-1 CARATTERISTICHE E MODELLIZZAZIONE DEL LAVORO DUFFICIO Argomento 2 Approfondimento 2 CARATTERISTICHE E MODELLIZZAZIONE.
COMUNICAZIONE INTERCULTURALE
LA COMUNICAZIONE SOCIALE BELLARIA 19 MAGGIO 2007.
Dott.ssa Elisabetta Razzaboni
INTERAZIONE SOCIALE E VITA QUOTIDIANA
L’organizzazione del programma:
Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2005 Capitolo 12. Mass media e comunicazione 1 MASS MEDIA E COMUNICAZIONE.
LA LETTERATURA Metodo di studio.
La Comunicazione Umana in campo pragmatico:
Lingua italiana (CT) La comunicazione (1)
Argomenti della prima lezione (parte introduttiva) Sociologia ed esperienza Ruolo sociale Lo sguardo sociologico ed il senso comune.
Chomsky La grammatica/sintassi è una proprietà della mente Distinta dalla capacità di comunicare E una facoltà autonoma ed innata La comunicazione è solo.
Zarepta di Sidone Onlus
CARATTERISTICHE CARATTERISTICHE offre una marcia in più in qualsiasi campo, accademico e professionale permette di comprendere e interpretare mentalità
Rapporto tra giovani e mondo del lavoro Incontro del 7 marzo 2013.
per una adesione consapevole
1- Della prospettiva culturalista 2- Della prospettiva innatista
LA PROGETTAZIONE EDUCATIVA
Il materiale verbale nello spettacolo
Che cos’è Il Quadro comune europeo di riferimento?
Corso di Laurea in Management dello sport Le organizzazioni sportive
RITUALITÀ LA COMUNICAZIONE È DETERMINATA DA REGOLE SOCIALMENTE STABILITE PER OGNI PARTICOLARE SITUAZIONE. IN CERTE.
Labotatorio negozIazione e tecniche di vendita
Marina Mura GLI APPROCCI INTENZIONALI ALLA COMUN ICAZIONE LA C. è UNO SCAMBIO DI INTENZIONI COMUNICATIVE TRASMESSE CON I MESSAGGI se.
La comunicazione interpersonale
LA COMUNICAZIONE NON VERBALE
In età prescolare il bambino impara a
Il Processo comunicativo
Ruolo, azione e interazione sociale
Psicologia dei gruppi e delle organizzazioni
Magnacca Rossella Tricca Chiara Finaguerra Maria-Augusta
INTERAZIONE SOCIALE.
Prof. Barbara Pojaghi Psicologia sociale Prof. Barbara Pojaghi
La comunicazione efficace
LA COMUNICAZIONE EFFICACE. “ Capacità di usare più linguaggi possibili per mettere in relazione se stessi con gli altri” “La componente fondamentale di.
Ruolo, azione e interazione sociale
Il ruolo della Comunità:
Sociologia dei Processi Culturali R. Ghigi - Sociologia dei Processi Culturali – Scienze della Formazione – (5CFU) Corso di Sociologia dei processi culturali.
IL CORPO E’ UNA FORMA LINGUISTICA
Tutto il problema della vita è dunque questo:
SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole C31 -2 MODULO C Unità didattica CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs.
COMUNICAZIONE NON VERBALE
LIFELONG LEARNING = APPRENDIMENTO PERMANENTE Colui che crede di essere qualcosa ha smesso di diventare qualcosa.
L’ANALISI DEI BISOGNI DI FORMAZIONE Laboratorio per la formazione Spi Atto Primo Gruppo Arancio Lido di Camaiore 1- 3 febbraio 2011.
Bruner Psicologo statunitense che si è occupato di problemi educativi dagli anni 50 ad oggi Di indirizzo cognitivista, ha una dotazione culturale molto.
Caratteristiche distintive dell’approccio contestualista sono:
Osservazione partecipante 1. coinvolgimento diretto del ricercatore con l’oggetto studiato 1. interazione del ricercatore con gli attori sociali siamo.
Autenticità (o congruenza)  “Tutti noi conosciamo individui di cui ci fidiamo perché sentiamo che essi sono realmente come appaiono, aperti e trasparenti;
INTERAZIONE SOCIALE E VITA QUOTIDIANA
Transcript della presentazione:

INTERAZIONE SOCIALE E VITA QUOTIDIANA

In sociologia si distinguono due diversi approcci: Microsociologia Macrosociologia Studio del comportamento quotidiano in situazioni di interazione diretta. Studio dei grandi sistemi sociali come quello politico o economico. L’analisi si sofferma al livello dell’individuo o dei piccoli gruppi. L’analisi si sofferma sui processi di cambiamento di lunga durata (es. sviluppo della società moderna).

‘disattenzione civile’ La microsociologia presta particolare attenzione all’interazione sociale, ossia al processo attraverso il quale agiamo e reagiamo nel rapporto con altri soggetti sociali. Di grande interesse è l’interazione sociale che Erving Goffman ha definito ‘disattenzione civile’ l’interazione in cui ciascuno segnala all’altro di aver preso atto della sua presenza, ma evita qualsiasi gesto che potrebbe essere interpretato come troppo invadente.

Nello studio della vita quotidiana si presta attenzione: alle routine: ripetizione di modelli di comportamento che conferiscono forma e struttura alla nostra attività; alla costruzione sociale della realtà: la realtà non è fissa o statica, ma viene creata continuamente attraverso le interazioni sociali; al modo in cui i modelli di interazione sociale influenzano i sistemi e le istituzioni di più ampie dimensioni.

La comunicazione non verbale è lo scambio di informazioni e significati attraverso: le espressioni facciali; i gesti; le posture; i movimenti del corpo. Tutti questi comportamenti sono usati per integrare e verificare la veridicità della comunicazione verbale. Infatti i gesti e le posture del corpo possono: amplificare le parole; contraddire il significato manifesto delle parole. Per questo motivo, nell’interazione con gli altri, tutti noi manteniamo abilmente, quasi senza accorgercene, uno stretto e continuo controllo della mimica facciale, dei gesti e della postura.

L’espressione facciale, i gesti e le posture sono fenomeni innati o ricondcibili all’individuo e alla sua cultura? Gli studi condotti da Paul Elkman con il ‘sistema di codificazione dell’attività facciale’ (Facs) e quello di Eibl-Eibesfeld su bambini ciechi e sordi hanno rilevato che i movimenti dei muscoli facciali sono innati negli esseri umani, poiché è possibile rintracciare le stesse espressioni in tutti gli individui. PERÒ altri studi hanno anche sottolineato che l’espressione finale del volto è fortemente condizionata da fattori culturali e individuali. In tutte le culture si sorride, ma variano ampiamente il modo in cui le persone sorridono, il preciso movimento delle labbra e dei muscoli facciali, la rapidità del sorriso.

La maggior parte delle interazioni sociali ha luogo attraverso lo scambio verbale occasionale nel corso di conversazioni informali. Il mezzo attraverso il quale questo scambio si realizza è il linguaggio e molti sociologi hanno incentrato i propri studi sul linguaggio. Il significato di una comunicazione verbale risiede sia nelle parole, sia nel modo in cui il contesto sociale struttura ciò che viene detto.

Harold Garfinkel è il fondatore dell’etnometodologia: lo studio degli etnometodi, cioè le pratiche di uso comune, radicate in una certa cultura, di cui ci serviamo per conferire senso a ciò che gli altri fanno, in particolare a ciò che gli altri dicono. La comprensione di ogni forma di conversazione quotidiana presume: comprensione condivisa aspettative inespresse supposizioni tacite che sorreggono lo scambio verbale condivisione di convenzioni culturali inespresse su quanto si dice e perché

Duneier e Molotch hanno studiato gli scambi verbali tra ‘gente di strada’ e passanti newyorkesi utilizzando la tecnica dell’analisi della conversazione: tecnica che esamina il significato di ogni elemento di una conversazione, dal più piccolo ‘riempitivo’ (“ehm”, “ah”) all’esatta tempistica degli scambi (comprese pause, interruzioni e sovrapposizioni). Questi scambi verbali si caratterizzano per il fatto di essere “tecnicamente incivili”, nel senso che violano le regole tacite della socialità, e l’espressione “vandalismo interazionale” indica le situazioni di disagio e incertezza da essi derivanti.

Nelle situazioni interattive ci si aspetta costantemente quella che Goffman chiama la prontezza controllata: una dimostrazione di competenza nelle routine della vita quotidiana. Un tipico esempio di ‘prontezza controllata’ sono i gridi di reazione: espressioni linguistiche che hanno la forma di esclamazioni inarticolate (es. Oplà), che segnalano una capacità di controllo sui dettagli della vita sociale. Il significato e il modo di utilizzo dei gridi di reazione può variare al variare del contesto sociale, nonché della cultura di appartenenza.

Durante la comunicazione verbale si può incorrere in lapsus linguae: errori non accidentali di linguaggio o pronuncia commessi nel parlare e inconsciamente motivati. I lapsus linguae rivelano, per un breve attimo, cose che desideriamo tenere nascoste e mettono a nudo i nostri autentici sentimenti.

Erving Goffman distingue fra: Interazione non focalizzata Interazione focalizzata È regolata dalla disattenzione civile e si verifica ogni volta che, in un dato contesto, gli individui si limitano a mostrare reciproca consapevolezza dell’altrui presenza. Si verifica quando un individuo presta direttamente attenzione a ciò che altri dicono o fanno. Incontro è una ‘unità di interazione focalizzata’.

Le caratteristiche dell’incontro: prende avvio da un’apertura, che segnala il superamento della disattenzione civile ed è un momento che può risultare rischioso in quanto possibile fonte di fraintendimenti; necessità di parentesi, cioè di segnalatori che distinguono ogni episodio di interazione focalizzata dal precedente e dal successivo, nonché dall’interazione non focalizzata che avviene sullo sfondo.

Modello drammaturgico Goffman equipara la vita sociale a una rappresentazione teatrale, in cui il comportamento dell’individuo dipende dal ruolo che sta interpretando in un dato momento. Modello drammaturgico Ribalta Retroscena È costituita da quelle circostanze sociali in cui gli individui agiscono secondo ruoli formalizzati e codificati, allestendo delle “rappresentazioni sceniche”. È costituito da quegli spazi in cui gli individui approntano gli arredi scenici e si preparano all’interazione che avverrà nel contesto più formale della ribalta.

Le distanze tra soggetti considerate ‘opportune’ nei diversi tipi di interazione variano da cultura a cultura. Edward T. Hall distingue quattro tipi di distanza tra individui: distanza intima: (fino a 50 cm.) riservata ai soggetti con cui si ha una regolare confidenza fisica (es. genitori, amanti); distanza personale: (dai 50 ai 120 cm.) riservata agli incontro con amici e buoni conoscenti; distanza sociale: (dai 120 ai 350 cm.) riservata ai contesti formali di interazione (es. interviste); distanza pubblica: (oltre i 350 cm.) adottata da coloro che agiscono di fronte a un pubblico di spettatori.

Le forme della vita sociale sono strettamente legate alla gestione dello spazio e del tempo  le interazioni sociali sono situate, ossia: si svolgono in un luogo particolare; hanno una specifica durata. Nell’analisi delle interazioni è importante tenere conto: della convergenza spazio-temporale: fenomeno per cui lo spostamento nello spazio è associato a quello nel tempo (le distanze “si accorciano” se diminuisce il tempo necessario a percorrerle); della regionalizzazione: il modo in cui la vita sociale si colloca nello spazio-tempo.

Nelle società moderne la delimitazione delle attività è fortemente influenzata dal tempo cronometrico. Il sistema di riferimento temporale su scala planetaria fu introdotto nel 1884, quando il globo fu suddiviso in 24 fusi orari di un’ora ciascuno. Oggi la misurazione del tempo con orologi è standardizzata in tutto il mondo  è possibile quel complesso sistema di trasporti e comunicazioni che caratterizza la nostra vita.

Internet ha avuto un enorme impatto sulla gestione dello spazio e del tempo nella vita sociale. Questo cambiamento tecnologico ha provocato una: ristrutturazione dello spazio: da casa possiamo interagire con persone che si trovano in ogni angolo del mondo; diversa percezione del tempo: enorme facilitazione della comunicazione a distanza in tempo reale.

I rapidi sviluppi delle telecomunicazioni (posta elettronica, Internet, commercio elettronico) stanno accrescendo la tendenza a favorire interazioni di tipo ‘indiretto’. La lettura di questo fenomeno non è univoca: - alcuni osservano come la nuova tecnologia accresca l’isolamento degli individui; altri sottolineano le opportunità che la nuova tecnologia offre, permettendo una maggiore libertà di espressione e una maggiore attenzione al contenuto del messaggio.

La tecnologia sta rivoluzionando il modo di comunicare, ma ancora oggi gli essere umani continuano ad apprezzare il contatto diretto. Questo comportamento è spiegato dagli studi sulla ricerca della prossimità: il bisogno degli individui di incontrarsi in situazioni di interazione faccia a faccia. Gli individui ricercano la prossimità, perché l’interazione faccia a faccia offre un’informazione molto più ricca sui pensieri, i sentimenti e la sincerità degli altri.