U.O.C. ISTOLOGIA PATOLOGICA E CITODIAGNOSTICA

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Direttore Prof. Bruno Galletti
Transcript della presentazione:

U.O.C. ISTOLOGIA PATOLOGICA E CITODIAGNOSTICA TUMORE DI ABRIKOSOFF DELL’ESOFAGO, CON QUADRO ENDOSCOPICO ESOFAGO DI BARRETT-LIKE: DESCRIZIONE DI UN CASO. Giuseppe Palumbieri U.O.C. ISTOLOGIA PATOLOGICA E CITODIAGNOSTICA OSPEDALE “Mons. R.Dimiccoli” Barletta ASL - BAT

Introduzione Il Tumore di Abrikosoff o Tumore a cellule granulose - neoplasia usualmente, ma non sempre, benigna - sorge solitamente nella regione testa-collo, mentre raramente interessa l’esofago.

Caso clinico Il caso descritto è sorto in uomo di 42 anni che - all’esame endoscopico dell’esofago distale, presso la giunzione esofago-cardiale - presenta lesione piana irregolare, interpretata in prima istanza dall’endoscopista come Esofago di Barrett.

Metodi I frammenti bioptici sono stati fissati in formalina tamponata al 10%, processati secondo routine ed inclusi in paraffina. Le sezioni così ottenute sono state colorate con E.E. e utilizzate per le indagini immunoistochimiche.

Quadro istopatologico All’esame istologico della biopsia endoscopica esofagea, si osserva - in posizione subepiteliale - proliferazione cellulare epiteliomorfa, costituita da elementi poligonali con citoplasma granulare eosinofilo e piccoli nuclei rotondi, con associata iperplasia pseudoepiteliomatosa del sovrastante epitelio squamoso esofageo.

Fig. 1. (EE x100)

Fig. 2. (EE x200)

Fig. 3. (EE x400)

Reperto immunoistochimico La neoplasia è risultata immunoreattiva per S-100 protein e Vimentina, mentre è negativa per la pan-citocheratina CK-MNF116 (positiva invece nella sovrastante iperplasia pseudoepiteliomatosa dell’epitelio esofageo) e per CD68 (consentendo pertanto di escludere una lesione ad istogenesi istiocitaria ).

Fig. 4. (S-100, x400)

Fig. 5. (PAN-CK x400)

Conclusioni Dal caso osservato si desume che nella diagnosi differenziale endoscopica dell’Esofago di Barrett va considerato anche il Tumore a cellule granulose dell’esofago; inoltre in caso di biopsia superficiale/tangenziale potrebbe essere prelevata solo la proliferazione pseudoepiteliomatosa reattiva associata, e la lesione potrebbe pertanto essere erroneamente interpretata come carcinoma a cellule squamose dell’esofago.