IL SOGGETTO IN STATO DI Dr. Roberto L. Ciccone.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Lemorragie Croce Rossa Italiana VdS Roma Nord. Si chiama emorragia la fuoruscita di sangue dai vasi sanguigni. Quando per emorragia un soggetto perde.
Advertisements

PEDIATRIC BASIC LIFE SUPPORT
PATOLOGIE DA AGENTI FISICI
Patologie Mediche d’Urgenza.
Apparato cardiocircolatorio -
PEDIATRIC BASIC LIFE SUPPORT
Valutazione dei pazienti affetti da Scompenso Cardiaco
SHOCK ANAFILATTICO: DEFINIZIONE
Dott.ssa Elisabetta Muccioli
L’ACQUA.
IL SISTEMA CIRCOLATORIO UMANO
MISERICORDIA DI ROMA APPIO TUSCOLANO
Misericordia di Roma Appio - Tuscolano
Misericordia di Roma Appio - Tuscolano
SHOCK Enrico Obinu “E.O. Ospedali Galliera Genova”
L’Apparato Cardiovascolare
APPARATO URINARIO E URGENZE RELATIVE
Divisione di Cardiologia Ospedale di Careggi- Firenze
REAZIONE DI DIFESA (fear fight flight response)
IL SISTEMA CARDIOCIRCOLATORIO E' un sistema di trasporto che mette in movimento un tessuto liquido (sangue), specializzato per la distribuzione di: gas.
Febbraio 14 1 imma dardo. SNC =coma Cuore = ridotta compliance,ipocontrattilità Sistema Gastrointestinale=ulcera da stress,perdita della barriera anitibatterica.
ALTERAZIONI DELLA VOLEMIA
Supporto di base delle funzioni vitali.
IL SISTEMA CARDIOCIRCOLATORIO Anatomia e fisiologia
Emergenze Ambientali RegioneLombardia 2006 Capitolo 7.
LO STATO DI SHOCK.
L’APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO e la donazione
TRAUMI TORACICI E ADDOMINALI
Istruttore V.d.S. Baratto Mauro
Annegamento e rischio di annegamento: epidemiologia e fisiopatologia
Malattie cerebrovascolari 1a parte - A
LO SHOCK.
QUANTI TIPI DI TRAUMA CONOSCETE ? TRAUMI CONTUSIVI TRAUMI PENETRANTI.
IL MICROCLIMA.
IL SISTEMA CIRCOLATORIO
L’apparato respiratorio
EMERGENZE CARDIACHE.
RIDUZIONE DEL FLUSSO EMATICO AGLI ORGANI VITALI
ANNEGAMENTO L’ annegamento è uno stato di asfissia acuta di tipo occlusivo, che provoca una ridotta ossigenazione del sangue fino alla anossia che a livello.
Colpo di Calore Congelamento.
IL DIABETE E LE SUE COMPLICANZE
Prof. Massimo Campieri IBD Unit Università di Bologna
Shock Sindrome caratterizzata da ipoperfusione tissutale sistemica dovuta ad ipotensione grave che se prolungata nel tempo determina alterazioni diffuse.
GESTIONE E TRATTAMENTO PAZIENTE IN EMERGENZA
Fisiopatologia Dell’Annegamento
CROCE VERDE PORTO S ELPIDIO ARGOMENTI ARGOMENTI IL CUORE IL CUORE EMERGENZE EMERGENZE CARDIACHE CARDIACHE STATO DI SHOCK STATO DI SHOCK EDEMA POLMONARE.
Apparato Circolatorio
NOI E L’ACQUA.
Urgenze ed Emergenze Respiratorie
Urgenze ed Emergenze Neurologiche
Le Emergenze Ambientali
Ventilazione e perfusione polmonare
PATOLOGIE TRAUMATICHE
a cura della Commissione Centrale Medica
APPARATO CARDIO-CIRCOLATORIO
LO SHOCK OBIETTIVI Definire il significato di shock;
RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE
Obiettivi: conoscenza delle più comuni urgenze/emergenze in età pediatrica acquisizione di percorsi teorico-pratici per l’orientamento diagnostico delle.
MONITORAGGIO RESPIRATORIO
Angina pectoris sindrome clinica caratterizzata dalla comparsa d’un sintomo, il dolore precordiale, che si manifesta tipicamente durante attività fisica.
I PARAMETRI VITALI P.A. Croce d'oro Sampierdarena
Università degli Studi di Pavia
PRIMO SOCCORSO PEDIATRICO
PRESSIONI PARZIALI E DIFFUSIONE DI O2 e CO2 TRA ALVEOLI E CAPILLARI
Norme basi di Primo Soccorso I Livello Formazione Volontari Gruppo Misericordia di Livorno.
Assistenza alla persona con Insufficienza Arteriosa Periferica Menici Riccardo.
“Croce Rossa Italiana”
BASIC LIFE SUPPORT BASIC LIFE SUPPORT RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE DI BASE RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE DI BASE.
LE EMORRAGIE DELLE VENE VARICOSE CAUSA: Malfunzione delle “VALVOLE A NIDO DI RONDINE” delle vene VALVOLE A NIDO DI RONDINE: permettono al sangue di fluire.
LE CAUSE DI PERDITA DI COSCIENZA CARDIOGENE (INFARTO, VALVULOPATIE, MIOCARDIOPATIE, ARITMIE) NEUROGENE (EPILESSIA, TRAUMI CRANICI, EDEMA CEREBRALE) RESPIRATORIE.
Transcript della presentazione:

IL SOGGETTO IN STATO DI Dr. Roberto L. Ciccone

Apparato cardiocircolatorio

DEFINIZIONE Lo shock è un grave stato patologico, caratterizzato da un'ipoperfusione tissutale sistemica: L’INCAPACITA’ DEL SISTEMA CARDIOVASCOLARE DI FORNIRE UN SUFFICIENTE APPORTO DI SANGUE E QUINDI DI OSSIGENO A TUTTI I TESSUTI VITALI.

Per spiegare questo concetto immaginiamo l’apparato cardiocircolatorio LO SHOCK Per spiegare questo concetto immaginiamo l’apparato cardiocircolatorio come un … circuito idraulico chiuso che deve portare acqua calda a tutti i piani di un edificio.

Pompa = cuore Tubature = vasi sanguigni Acqua = sangue

La pompa si rompe o funziona male C’è una falla con perdita d’acqua L’acqua calda (quindi il sangue e l’ossigeno) NON arriverà a tutti i piani (cervello) se non c’è una pressione sufficiente: La pompa si rompe o funziona male C’è una falla con perdita d’acqua Le tubature si allargano in maniera eccessiva

Lo shock è un grave stato patologico, caratterizzato da un'ipoperfusione tissutale sistemica dovuta ad - ad un'incapacità del cuore di pompare una quantità adeguata di sangue - ad una diminuzione del volume del sangue e dei liquidi circolanti - ad un aumento del diametro dei vasi sanguigni

Classificazione fisiopatologica: 1. Ipovolemico: riduzione del volume intravascolare 2. Cardiogeno + Ostruttivo: insufficienza di pompa 3. Distributivo, o periferico, o vasculogenico: distribuzione anormale del volume ematico

DIMINUZIONE DEL VOLUME DI LIQUIDI: SHOCK IPOVOLEMICO DIMINUZIONE DEL VOLUME DI LIQUIDI: cause emorragie massive disidratazione per diarrea, vomito, sudorazione gravi ustioni

AUMENTO DEL DIAMETRO DEI VASI: SHOCK DISTRIBUTIVO AUMENTO DEL DIAMETRO DEI VASI: cause Neurogene Anafilassi Sepsi

a. SHOCK NEUROGENO I vasi hanno una certa tonicità controllata dal sistema nervoso. In seguito a traumi violenti il sistema nervoso può non essere più in grado di espletare questa funzione (es: traumi cranici, traumi del midollo spinale)

b. SHOCK ANAFILATTICO L’introduzione nell’organismo di una sostanza estranea fa scatenare una reazione che comporta la produzione di istamina, una sostanza con forte azione vasodilatatrice.

c. SHOCK SETTICO Batteri introdotti nel circolo sanguigno possono liberare tossine che danneggiano le cellule dei vasi provocando vasodilatazione.

DIMINUZIONE DELLA CAPACITA’ CONTRATTILE DEL CUORE: SHOCK CARDIOGENO DIMINUZIONE DELLA CAPACITA’ CONTRATTILE DEL CUORE: cause PATOLOGIE CARDIACHE In questo caso c’è un’ insufficienza della pompa cardiaca che non è più in grado di imprimere al sangue sufficiente spinta. (es. infarto massivo,aritmie,embolia polmonare massiva, pneumotorace iperteso, ecc)

FASI dello SHOCK Lo SHOCK progredisce attraverso una serie di fasi COMPENSATO PROGRESSIVO IRREVERSIBILE

COMPENSATO L’organismo mette in atto una serie di meccanismi per compensare la ridotta perfusione tissutale. SEGNI E SINTOMI: aumento della FC con polso rapido e filiforme aumento della FR cute pallida con estremità fredde lieve alterazione dello stato di coscienza

PROGRESSIVO I meccanismi di compenso non sono più in grado di far giungere agli organi nobili l’ossigeno e le sostanze nutritive e di eliminare le sostanze di scarto. SEGNI E SINTOMI: ipotensione tachicardia, polso rapido e quasi impercettibile respirazione rapida e superficiale cute fredda, sudata, tendente al cianotico alterazione dello stato di coscienza, sonnolenza, iniziale stato di incoscienza

IRREVERSIBILE Il danno agli organi nobili è talmente grave che il rischio di morte diventa molto alto. SEGNI E SINTOMI: grave ipotensione bradicardia respiro agonico cute grigia, marezzata, cerea, umida stato di coscienza deteriorato fino al coma

LO SHOCK E’ GRAVE E PROGRESSIVO ! ATTENZIONE !!! LO SHOCK E’ GRAVE E PROGRESSIVO ! SHOCK COMA MORTE

RICONOSCERE LO SHOCK E’ di FONDAMENTALE IMPORTANZA che il soccorritore sappia RICONOSCERE E SOSPETTARE l’instaurarsi dello STATO DI SHOCK già nelle sue prime manifestazioni

VALUTAZIONE VENTILAZIONE COLORAZIONE CUTANEA ALTERAZIONE DELLO STATO DI COSCIENZA VENTILAZIONE COLORAZIONE CUTANEA TEMPERATURA CUTANEA RIEMPIMENTO CAPILLARE PRESSIONE SANGUIGNA

COSA FARE ABC Ipotizzare le cause che hanno portato allo SHOCK Somministrazione OSSIGENO alti flussi (12 l/min) Posizione ANTISHOCK (se non controindicata) Tranquillizzare l’infortunato Richiesta precoce del SOCCORSO AVANZATO Valutazione continua dei PARAMETRI VITALI Mantenimento della temperatura corporea

POSIZIONE ANTISHOCK DISTESO SUPINO, con gli ARTI INFERIORI ALZATI rispetto al cuore COPERTO (coperta o metallina) CONTROINDICATA IN CASO DI: traumi e politraumi, traumi cranici patologie vascolari cerebrali (ICTUS, ischemie) insufficienza respiratoria

GRAZIE PER L’ATTENZIONE