“CORSO DI FINANZA AZIENDALE” anno accademico

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“CORSO DI FINANZA AZIENDALE” anno accademico 2004 - 2005 Le idee principali del corso Professor Eugenio Pavarani L - Z Professor Giulio Tagliavini A - K Testo di riferimento: Analisi finanziaria (a cura di E. Pavarani) McGraw-Hill 2002

SITO INTERNET DEL CORSO DI FINANZA: http://www. unipr prove d’esame (testi dei compiti; soluzioni; esiti) orario di ricevimento, date esami in BOOKSITE : lucidi esercitazioni e fogli elettronici INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA: eugenio.pavarani@unipr.it

LA FINANZA AZIENDALE regole di comportamento propone regole di comportamento per una gestione razionale del fattore capitale QUALI SONO I VALORI IN GIOCO ? La “solidita’” delle imprese rispetto alle dinamiche del ciclo economico La percorribilità delle opportunità di sviluppo potenziale delle imprese Lo sviluppo del sistema economico (efficienza allocativa)

Come si misura il “successo” dell’impresa nella logica della finanza aziendale ? Utili netti elevati ? ROE più alto del tasso passivo ? ROA più alto di quello dei concorrenti ? Fatturato in sviluppo ? Debito in regresso ? Dividendi in crescita ? NO, la logica della finanza ci suggerisce che l’impresa è ben gestita se mantiene condizioni di equilibrio finanziario e se crea valore. Gli aspetti citati non sono né sufficienti né, spesso, necessari.

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LA “RAZIONALITÀ” DELLA FINANZA AZIENDALE La logica della finanza aziendale guida il management a mantenere l’equilibrio finanziario e ad accrescere il valore delle imprese. E’ costituita da un sistema di regole per il governo dell’impresa Ai fini indicati, è fondamentale: saper analizzare i bilanci per verificare il grado di equilibrio finanziario saper superare la logica contabile per adottare una logica value-driven.

LA LOGICA CONTABILE Non è finalizzata a costituire un sistema informativo per guidare le scelte di impresa Occorre saperla usare e occorre superarla: è una base di partenza per le analisi finanziarie Si può essere in utile e in grave tensione finanziaria Si può essere in utile e distruggere valore. Governare l’impresa con una logica contabile non consente di valutare la convenienza delle opportunità di sviluppo e di ristrutturazione.

RIPARTIZIONE DEGLI ADDETTI PER AREE DI ATTIVITÀ AZIENDALE IN PROVINCIA DI PARMA (fine anni novanta) Produzione 69,86% Commerciale 8,98% Amministrazione 5,69% Gestione materiali 5,34% Ricerca e sviluppo 4,22% Personale 1,99% Elaborazione dati 1,73% Direzione aziendale 1,23% Finanza 0,90% Totale 100 % fonte: U.P.I.

FINANZA DI IMPRESA E DIMENSIONE AZIENDALE La finanza d’impresa interessa solo la GI o anche la PMI ? La finanza d’impresa suggerisce i percorsi logici corretti per il governo del valore di ogni impresa. Le GI dedicano maggiori risorse e hanno un approccio più formalizzato. Le PMI, generalmente, si allontanano molto dalla logica finanziaria.

ALCUNI QUESITI CUI LA FINANZA FORNISCE RISPOSTE FINANZA AZIENDALE Qual è (dovrebbe essere) il campo d’azione della direzione finanziaria? Come si definisce l’equilibrio finanziario ? Come si imposta l’analisi finanziaria del bilancio ? Come si valuta la performance finanziaria di un’impresa ? Come si imposta la pianificazione finanziaria ? Come si misura lo sviluppo sostenibile ? Come si misura il rischio ? Come si misura il costo del capitale ? Come si misura il rendimento del capitale ? Come si imposta la valutazione di un investimento ? Come si governa il valore dell’impresa ? PIANIFICAZIONE FINANZIARIA

IMPOSTAZIONE DEL CORSO E’ un “corso base” sensibilizzazione sulla logica della finanza focalizzazione sulle metodologie di analisi familiarizzazione con uno strumento di lavoro (EDP) L’obbiettivo è fornire un quadro di riferimento del campo d’azione del management finanziario dei criteri e metodi per monitorare l’equilibrio finanziario Il “focus” è sulle metodologie previsionali per orientare la gestione verso la capacità di cogliere le opportunità di crescita mantenendo condizioni di equilibrio reddituale e di solvibilità

PRINCIPALI ARGOMENTI TRATTATI NEL CORSO DI FINANZA AZIENDALE LA FUNZIONE FINANZIARIA compiti - evoluzione - giudizi di qualità L’ANALISI DEGLI EQUILIBRI FINANZIARI criteri guida - indicazioni di metodo L’ANALISI FINANZIARIA DEL BILANCIO riclassificazione del bilancio e indici flussi finanziari e autofinanziamento redazione del rendiconto finanziario LA PIANIFICAZIONE E LA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA costruzione dei bilanci prospettici costruzione del budget di cassa previsione del fabbisogno finanziario Cap.li 1 e 2 Cap. 3 Cap. 4,5,6 Cap. 8

IMPOSTAZIONE DEL CORSO Alla fine del corso saprete riclassificare un bilancio per le analisi finanziarie interpretare un sistema di quozienti misurare il risultato finanziario della gestione quantificare il fabbisogno finanziario prospettico individuare una composizione equilibrata delle fonti utilizzare EDP e avrete imparato a fare queste cose sapendo posizionarle in un quadro concettuale che definisce il background culturale di base del manager finanziario e dell’analista finanziario