IL DIBATTITO SULLA PRESENZA DELLO STATO

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
(TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA)
Advertisements

Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009
Notes on Growth Accounting
ECONOMIA SANITARIA Prof Fabio Miraglia.
Organizzazione e dimensione della forza di vendita
6. Il Capitale Il calcolo del Reddito
IL MERCATO.
IL MERCATO.
LO STATO NEL SISTEMA ECONOMICO
Lezione 2 Ripesa dei temi trattati : grafici obiettivo
Lezione 4 IL RISCHIO D’IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO/RENDIMENTO. IL COSTO DEL CAPITALE.
Economia e Gestione delle Imprese
Studio della politica turistica
LINEE GUIDA SECONDO BIENNIO E ULTIMO ANNO
Lezione 7 La rivoluzione industriale Conseguenze più ampie
Capitolo 3 Il reddito nazionale: da dove viene e dove va
Capitolo 3 Il reddito nazionale: da dove viene e dove va
Indebitamento, debito e vincoli internazionali
Indebitamento, debito e vincoli internazionali Lezione 3 Scienza delle finanze I – CLEP a.a
Indebitamento, debito e vincoli internazionali Lezione 3 Scienza delle finanze – CLEP a.a
INFERENZA NEL MODELLO DI REGRESSIONE LINEARE MULTIPLA (parte 1)
Gli Indici di Produttività di Divisia
Istituzioni di Economia prof. Leonardo Ditta
L’azienda, attraverso la gestione, svolge le operazioni necessarie per raggiungere gli obiettivi prefissati. Alcune operazioni si svolgono all’interno.
Teoria dei Sistemi - Esercitazioni TEORIA DEI SISTEMI Dalla descrizione generica di un fenomeno alla costruzione di un modello SD 1. Front office / back.
Laurea in Ingegneria Gestionale Specializzazione settoriale Meccanica.
Conferenza Economica della Provincia di Ravenna “ L’impresa e il soggetto pubblico per la pianificazione territoriale integrata” Alessandro Lanza PhD,
La separazione tra politica e amministrazione
RELAZIONI FRA TIPI DI FABBISOGNO E TIPI DI FINANZIAMENTO
Esercitazione.
Le condizioni di equilibrio
Le 5 forze del modello competitivo di Porter
Capitolo 10 La determinazione del prezzo Comprendere e cogliere
Gestione Operativa Conseguimento delle finalità tipiche, ordinarie dellorganizzazione Reddito operativo = indicatore economico globale dellattività dellorganizzazione.
Beni culturali: produttività, domanda di lavoro e valore economico
1 Perugia 11 gennaio 2013 Benedetto Vertecchi, Valutare il sistema dell'istruzione è necessario: la questione è come farlo contesto sociale evoluzione.
La produzione e i fattori produttivi
Trieste, 16 aprile 2004 POLITICA MONETARIA E ANDAMENTO DEI MERCATI FINANZIARI Giuliano Gasparet www
Che cosa è È un documento che esplicita l’idea imprenditoriale sia dal punto di vista strategico che economico-finanziario e deve consentire di valutare.
Istituzioni di economia
ECONOMIA DEI TRASPORTI E DEI SISTEMI LOGISTICI
IL SISTEMA PENSIONISTICO
Laboratorio dell’Istruzione Tecnica e Professionale Presentazione dei lavori dei gruppi.
L’ABC DELL’ECONOMIA AZIENDALE
Basics di microeconomia
Realizzazione dott. Simone Cicconi CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo Lezione n. 1 II SEMESTRE A.A
Realizzazione dott. Simone Cicconi CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente Prof.ssa M.. Bevolo Lezione n. 2 II SEMESTRE A.A
I costi di produzione Unità 10.
I costi di produzione.
L’elasticità e le sue applicazioni
Modello Domanda-Offerta Aggregata (AD-AS)
Il reddito e la sua struttura per gestioni
FUNZIONI MARGINALI ED ELASTICITA’
Politiche per lo sviluppo economico
L ’ imposta regionale sulle attività produttive Teramo dicembre 2015.
I costi di produzione Nelle lezioni precedenti abbiamo considerato il funzionamento di un sistema di mercato. In questa lezione considereremo i costi di.
PRODOTTO E REDDITO NAZIONALE Prof. Fabio Asaro. TRA LE GRANDEZZE AGGREGATE PIU’ IMPORTANTI ELABORATE DALLA CONTABILITA’ ECONOMICA NAZIONALE CI SONO.
ISTITUTO PROFESSIONALE SASSETTI-PERUZZI Sede coordinata di Scandicci A
Lezioni di Ricerca Operativa Corso di Laurea in Informatica
1 Costi variabili e costi fissi Si distinguono i C in funzione del loro grado di variabilità (o elasticità) rispetto a una variabile indipendente di solito.
Entrate pubbliche Originarie - derivate Somiglianza con i prezzi che si formano sul mercato Le entrate derivano o meno dalla gestione diretta di risorse.
Ires Corso di Scienza delle Finanze Cleam Università Bocconi a.a Riccardo Puglisi.
Le operazioni di gestione: Il circuito della produzione.
I costi e i ricavi della produzione. L’imprenditore per avviare la produzione dovrà prima di tutto procurarsi le risorse necessarie. Successivamente,
Nella lezione precedente abbiamo introdotto dieci principi economici che regolano le decisioni individuali, le interazioni tra gli individui e il funzionamento.
Un confronto tra didattica attiva e didattica cognitiva LA FORMAZIONE DIDATTICA DEGLI INSEGNANTI.
Transcript della presentazione:

IL DIBATTITO SULLA PRESENZA DELLO STATO Da “L’impresa culturale” di Ludovico Solima

Legge della crescita sbilanciata I temi quali il finanziamento del settore culturale con particolare riferimento alle questioni connesse all’opportunità dell’intervento pubblico sono di particolare interesse per gli economisti. Uno dei principali contributi che analizza a fondo le problematiche dell’intervento pubblico nel settore culturale è quello di Baumol e Bowen (1956) che formulano la cosiddetta “legge della crescita sbilanciata”.

Secondo tale impostazione il settore culturale è caratterizzato da una funzione di produzione a coefficienti fissi poiché il rapporto tra i fattori di produzione è costante, essendo in linea di principio stabilito dall’autore dell’opera. E’ chiaro che un certo margine di manovra è lasciato all’istituzione produttrice, perché se è vero che l’opera viene creata da un autore , è concretamente prodotta da un’orchestra, da una compagnia teatrale, in cui il direttore, il regista possono –entro determinati limiti- apportare degli adattamenti.

Esempio: Sinfonia di Beethoven: la durata più o meno sempre la stessa, e se vogliamo mantenere alto il livello qualitativo, il numero degli orchestrali non può che rimanere il medesimo.

La produttività fissa del settore culturale Il settore artistico è definito, dai due autori, stagnante rispetto alla possibilità di beneficiare dei miglioramenti intervenuti sul fronte scientifico e tecnologico, idonei a far conseguire quegli aumenti di produttività che si verificano invece all’interno del settore denominato progressivo. Sottolineano che indipendentemente dalla variazione della produttività la remunerazione degli artisti cresce invece in dipendenza con l’andamento dei salari degli altri settori dell’economia, nei quali l’aumento della produttività consente di distribuire un reddito superiore.

Il deficit permanente L’andamento incrementale della remunerazione del fattore lavoro, unito alla stabilità della produttività ed ai conseguenti costi unitari di produzione crescenti, genera nel settore stagnante un deficit permanente tra costi e ricavi, tendente all’aumento. La produzione artistica e culturale genera un fabbisogno costante di risorse, occorre pertanto porsi il problema del contenimento del deficit, la cui dimensione potrebbe essere ridotta agendo alternativamente sui costi e sui ricavi.

La valutazione Altra problematica dei criteri e delle metodologie di valutazione della spesa pubblica, rispetto ai quali è possibile stabilire il peso da attribuire ai diversi settori verso i quali indirizzare i flussi di ricchezza disponibili. Infatti al settore dei beni culturali concorre nell’attribuzione di risorse pubbliche, ad esempio con la sanità e la scuola che soddisfano altrettanti bisogni primari quali la salute e la scuola.

Importante in questo senso è la Valutazione di Impatto Economico una metodologia di analisi per valutare i riflessi connessi alla presenza di imprese culturali all’interno di uno specifico ambito territoriale. Complementare a questa è la Valutazione di Impatto Sociale, che mira a identificare gli effetti “culturali” sulla collettività indotti dalla presenza di un bene e/o di una attività culturale.