La comunicazione multimediale nella direzione d’orchestra

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La comunicazione multimediale nella direzione d’orchestra
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La comunicazione multimediale nella direzione d’orchestra IV Giornata della Didattica Museale Albergo dei Poveri, Palermo Giovedì 20 Aprile 2012 La comunicazione multimediale nella direzione d’orchestra L’Arte Musicale a differenza delle arti statiche (scultura, pittura, architettura) è un’arte “mediata”. L’opera musicale esiste in modo “virtuale” e per essere fruita necessita di uno “strumento musicale” e di un “esecutore” che la “interpreta”. Il Direttore d’orchestra : “intermediario” tra il suo strumento (l’orchestra) ed il pubblico fruitore finale dell’opera d’arte musicale. Egli è l’unico consapevole della compiutezza dell’opera ( lui ha la “partitura” mentre gli orchestrali di solito conoscono solo la loro parte, lo “spartito”) e visto che la notazione musicale è, volenti o nolenti, imprecisa, e quindi il Direttore ne è soprattutto “interprete”. Chi decide infatti quanto forte deve suonare un ff (fortissimo) ? E un mf (mezzo forte) ? quanto lento un Adagio o per esempio l’indicazione “un poco sostenuto” del 1° mov della 1° sinf di Brahms? ). CLICK E’ infatti nella fase delle prove che si trasforma la anarchia latente dell’orchestra in sublime Armonia è lì che si misurano COMPETENZA ed AUTORITA’ del Direttore Nella sua autobiografia Franz STRAUSS sostiene che gli orchestrali erano in grado di capire il direttore già da come entrava in scena : “non appena saliva sul podio e apriva la partitura, prima ancora di impugnare la bacchetta sapevamo subito se avrebbe comandato lui o l’orchestra ! “ Aneddoto 2 : Quando una signora chiese all’oboe dei Wiener Philarmoniker cosa dirigesse il direttore “X”, questi rispose : “non so cosa diriga, NOI suoneremo la 7° di Beethoven”! ” La figura del direttore d’orchestra, come lo conosciamo oggi, si è formato intorno nel XIX secolo con lo sviluppo della orchestra “moderna”. E’ un mito ottocentesco, poi diventato leggenda nel Novecento. E prima? storia e importanza del gesto nella direzione d’ orchestra di Francesco Guttadauro

PREMESSA il ruolo del DIRETTORE La musica è un’ arte mediata Il Direttore è l ’ interprete cioè l ’ intermediario Il suo strumento è l ’ Orchestra Il vero compito del direttore consiste nel rendersi superfluo ! (F. Listz) Dvorak: Sinfonia n.2 (manoscritto)

Guidare la musica : l’ Egitto & la chironomia Il gesto musicale : I primi “complessi orchestrali” nascono in Mesopotamia ed in EGITTO dove si perfeziona un’ampia gamma di strumenti musicali arpe, lire, flauti, pifferi, tiorbe (una specie di chitarrone), crotali-piatti metallici, tamburi, ecc). si organizzavano grandi spettacoli musicali coordinati da un “direttore” che indica con gesti e movimenti della mano lo stacco ritmico e l’evolversi della melodia : è la tecnica chiamata “chironomia” (dal greco Xeir = mano). Il gesto musicale Hathor Dea della Musica

Battere il tempo : la Grecia & il corifeo Battere il tempo : In GRECIA nel teatro classico fra i coordinatori della rappresentazione c’è la figura del CORIFEO, che, da una posizione più elevata, si assume l’onere di guidare il coro ed ii danzatori presenti nell’ Orchestra (la zona antistante la scena) durante la rappresentazione scandendo il tempo con il proprio passo (da cui l’unità ritmica del verso nella metrica classica nota come “piede”). L’ orchestra ovvero il luogo dove si esibivano il coro ed i danzatori guidati dal corifeo

Guido d’Arezzo & la notazione musicale Ut queant laxis Resonare fibris Mira gestorum Famuli tuorum Solve polluti Labii reatum Sancte Iohannes (Paolo Diaconus – 8° sec.) Graduale del 1200 Mano Guidoniana

Dal Papierrolle alla Bacchetta Direzione nel Duomo di Salisburgo Direzione con il “papierrolle” Daniel Turk (1810)

Deve comunicare ed interagire ! Galvanizzare orchestrali e pubblico ! Il Direttore non è un metronomo vivente ! Deve comunicare ed interagire ! Interpretare l’opera indicando agli orchestrali le scelte di tempi e le dinamiche ! Galvanizzare orchestrali e pubblico !

elemento determinante IL CARISMA & LA TECNICA L’ importanza del “gesto” del Direttore, elemento determinante per la produzione e la qualità del suono

Ed ecco infine un concreto esempio di come il gesto possa condizionare l’esecuzione !!

Cosa è la Tecnica “direttoriale” ? La tecnica degli strumenti musicali, consiste nell’imparare ad eseguire in maniera molto precisa una serie di movimenti a ciascuno dei quali corrisponde una ben determinata reazione sonora. Il direttore usa in maniera analoga determinati gesti, ma essi possono essere eseguiti in modi diversi e, in genere, a ciascuno di essi corrisponde una reazione differente da parte dell’orchestra. Una forma di linguaggio universale cui bisogna dedicare una particolare cura e attenzione, e la genialità di Ilya Musin sta nell’avere codificato le regole che stanno alla base di esso

di tanti strumenti suono di un solo strumento: l’orchestra La “tecnica della Direzione d’Orchestra” ha regole che vanno studiate, assimilate ed applicate per coinvolgere, emozionare ed appagare non solo l’ascoltatore ma anche gli orchestrali stessi. Il gesto del direttore è elemento determinante di supervisione e di comando che guida gli orchestrali per rendere il suono di tanti strumenti suono di un solo strumento: l’orchestra Il direttore deve sapere quale reazione sonora otterrà dall’orchestra in conseguenza dei propri gesti, per conseguire un maggior controllo dello strumento “orchestra” dando al tempo stesso agli orchestrali la sensazione di suonare a proprio agio e in massima libertà.

Pubblicato nel 1967

Esempi di schemi in “tempo staccato”

L’ importanza della mano sinistra come cambia il “modo” di suonare in funzione del gesto

Come si impugna la bacchetta L’ uso della bacchetta Come si impugna la bacchetta