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PubblicatoAmando Giuliani Modificato 6 anni fa
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FORMAZIONE DOCENTI PNFD 2016-2019 Ambito PIE04-TO04 /priorità PNFD 4
FORMAZIONE DOCENTI PNFD Ambito PIE04-TO04 /priorità PNFD 4.8 Progetto: Progettiamo l’Alternanza Prof.ssa Rita Ponsetto Prof.ssa Caterina Broso Prof.ssa Tiziana Laganà
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Progetto: Progettiamo l’Alternanza
Orientamento e Alternanza scuola-lavoro dalla Legge Treu del 1997… … alla Legge 107 del 2015 Progetto: Progettiamo l’Alternanza
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Legge “Treu” n. 196 del 1997 Articolo 18
Realizzare momenti di alternanza tra studio e alternanza Agevolare momenti di alternanza tra studio e lavoro Obiettivo: avvicinare scuola e mondo del lavoro Finalità di orientamento
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Decreto Interministeriale n. 142 del 1998
Introduce le modalità esecutive dell’alternanza che sono tuttora in vigore: definizione della scuola “soggetto promotore” definizione dell’azienda “soggetto ospitante” stipula della convenzione tra scuola e azienda stesura di un progetto formativo e di orientamento (in raccordo con i percorsi formativi della scuola) individuazione del tutor interno individuazione del responsabile aziendale
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Decreto Legislativo n. 77 del 2005
Alternanza per l’acquisizione di competenze spendibili sul mercato del lavoro finalità di orientamento dei ragazzi realizzare collegamento tra scuola e mondo del lavoro svolgimento dei periodi di alternanza su richiesta dello studente
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L’alternanza nella Riforma Gelmini
D.P.R. n del 2010 Valore formativo dell’alternanza equivalente dei percorsi in azienda o a scuola Alternanza obbligatoria per gli istituti professionali nella transizione tra gli ordinamenti (132 ore/anno) Alternanza come metodologia didattica per tutti i percorsi, anche per i licei
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L’alternanza nella Legge n. 107 del 2015
alternanza obbligatoria per 400 ore nel secondo biennio e nel V anno degli istituti tecnici e professionali alternanza obbligatoria per 200 ore nel secondo biennio e nel V anno dei licei inserimento dell’alternanza nel PTOF possibilità di realizzare alternanza mediante attività di impresa formativa simulata Carta dei diritti e doveri degli studenti in alternanza Registro nazionale per l’alternanza
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L’ alternanza scuola lavoro
Si configura come Attività formativa che comporta l’acquisizione di competenze, conoscenze e abilità valutabili in ambito disciplinare Si connota come Metodologia didattica, di cui la scuola ha la responsabilità, che fa conseguire, attraverso il lavoro, le medesime competenze acquisibili con la formazione d’aula
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L’ alternanza scuola - lavoro come metodologia didattica
Progetto: Progettiamo l’Alternanza
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Una nuova modalità di fare scuola per assicurare ai giovani, oltre alle conoscenze di base, l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro, “utilizzando l’azienda come aula” L’alternanza scuola-lavoro rappresenta una metodologia propria della “nuova scuola”, non più centrata sulle conoscenze disciplinari ma sulle competenze personali degli studenti, quelle che consentono loro di affrontare in modo consapevole e attivo le responsabilità della vita adulta Tale metodologia consente di alternare attività presso la scuola, con particolare rilevanza dei laboratori e dei progetti, ad attività esterne sotto forma di visite, ricerche, compiti reali in azienda In tal modo si persegue una formazione efficace e si colloca l’attività formativa entro situazioni di apprendimento non più rivolte a saperi inerti, ma inserite nella cultura reale della società
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Progettazione triennale delle attività
co-progettazione dell’intero percorso, aula ai tirocini curricolari in azienda dalle attività in coinvolgimento dello studente integrazione tra dimensione curricolare e dimensione esperenziale individuazione personalizzata delle competenze attese alla fine del percorso dimensione curriculare: le discipline devono essere contestualizzate e coniugate con gli apprendimenti in alternanza
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Il Progetto TITOLO FILIERA A CUI E’ DESTINATO IL PROGETTO
PROGETTO INSERITO NEL PTOF DELIBERA COLLEGIO DOCENTI DESTINATARI TOTALE ALUNNI COINVOLTI
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Il progetto e il territorio
E’ necessario tener conto delle politiche di sviluppo del territorio Prendere contatti con le realtà economiche del territorio Stipulare l’accordo con le aziende dove vengono stabiliti: ruoli, accoglienza alunni, modalità di svolgimento, valutazione, certificazioni finali.
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La domanda di competenze: tecniche e comuni
(necessarie per eseguire il lavoro assegnato) + COMPETENZE COMUNI (che evidenziano il possesso di potenzialità idonee a un successivo sviluppo di carriera; particolari attitudini e atteggiamenti che favoriscono il positivo inserimento in azienda) La domanda aziendale presuppone sempre la padronanza dell’intero processo produttivo, del contesto in cui si lavora e di conoscenze metodologiche di base
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Rilevanti le competenze relative a:
autonomia nella ricerca di informazioni adattabilità di fronte ai cambiamenti, assunzione di responsabilità nel conseguimento degli obiettivi aziendali e di fronte ai problemi, adozione di comportamenti collaborativi e improntati al rispetto delle regole aziendali.
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LA SCELTA DELLE COMPETENZE-DELL’ALTERNANZA OBIETTIVO
Quali sono le competenze che le aziende ritengono decisive per un positivo inserimento in azienda dei neo- diplomati? REPERTORI INTERVISTE ESAME DELLE ESPERIENZE PRECEDENTI DI ALTERNANZA
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Obiettivi formativi Completare ed arricchire la formazione scolastica con la maturazione di una esperienza in un contesto lavorativo che possa orientare gli allievi nelle scelte successive di formazione e lavoro Realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e la società civile Correlare l’offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio. Favorire l’apprendimento di capacità operative riferite allo svolgimento di specifici ruoli lavorativi. Favorire l’acquisizione e lo sviluppo di sapere tecnico – professionale in contesti produttivi. Favorire l’acquisizione di competenze relazionali, comunicative, organizzative
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Obiettivi specifici ( settore chimico –analitico)
Favorire il rafforzamento di saperi e competenze professionali formando profili professionali specializzati nel settore delle analisi chimiche ambientali. Favorire il rafforzamento di saperi e competenze professionali formando profili professionali specializzati nel settore della frode e contraffazione delle merci. Favorire il rafforzamento di saperi e competenze professionali formando profili professionali specializzati in indagini di prodotti inquinati Favorire il rafforzamento di saperi e competenze professionali nel settore petrolifero e petrolchimico. Favorire il rafforzamento di saperi e competenze professionali formando profili professionali specializzati in analisi chimiche alimentari
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Architettura metodologica e didattica
ORE DISTRIBUZIONE ORARIA Attività in aula (orientamento) Attività in strutture ospitanti / aziende Visite guidate/ osservazione attiva
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Aspetti metodologici e organizzativi dell’ASL
Dal punto di vista metodologico: è necessario definire un piano formativo unitario, con competenze mirate, definire le attività in azienda e a scuola, valutare le acquisizioni. Dal punto di vista organizzativo: è necessario individuare il tutor scolastico-formativo, le aziende disponibili ed i tutor aziendali/interaziendali, coinvolgere tutto il consiglio di classe, definire una procedura di cooperazione formativa (progettazione, gestione, valutazione).
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Il ruolo del Consiglio di classe
L’alternanza scuola-lavoro, a differenza delle esperienze di stage, assegna un ruolo determinante ai due soggetti chiamati a coprogettare l’intero percorso formativo, al fine di erogare azioni formative equivalenti a quelle dei percorsi istituzionali Azienda S Scuola Importanza della collegialità del C.d.c.: tutti i membri partecipano alla progettazione, al monitoraggio delle attività e alla valutazione delle competenze acquisite (pur con diversi gradi di coinvolgimento) Necessità di valorizzare l’apporto delle aziende nel momento della progettazione del percorso (e non solo nelle fasi di gestione, monitoraggio e valutazione delle attività in situazione)
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Attività formative e ASL
L’alternanza si concretizza in: Formazione in aula con esperti Visite guidate in azienda Osservazione attiva in azienda Attività in azienda Project work commissionato dall’azienda Tecnici: osservazione strutturata dell’organizzazione e dei processi Professionali: svolgimento, in autonomia, di compiti di realtà Licei: Ricerca, interviste, lezioni con esperti dell’azienda
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Realizzazione La realizzazione richiede una revisione dell’orario scolastico? Sono previste attività dentro la scuola? Come avviene l’integrazione dei contenuti del progetto di Alternanza con i contenuti delle aree disciplinari? ( potenziando o riducendo alcune parti del programma) Gruppi di studenti o classe intera?
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Aziende/ strutture ospitanti
E’ presente un tutor esterno? Quali sono le sue funzioni ?( coprogettare il percorso con il tutor interno, accompagnare lo studente nell’ambiente di lavoro, assegnare compiti adeguati allo studente avendone individuati attitudini ed interesse, esprimere la sua valutazione, comunicare alla scuola l’eventuale necessità di variazione del percorso formativo progettato) Strumenti di accompagnamento allo stage: convenzione, documento di valutazione rischi, progetto formativo
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Chi è il tutor aziendale?
Il Tutor aziendale è una figura chiave nei percorsi di alternanza scuola/lavoro. Ha il compito di accompagnare e supportare i giovani inseriti in azienda e garantire un’efficace integrazione tra la formazione esterna al luogo di lavoro e la formazione interna all’azienda. E’ bene condividere con l’azienda l’approccio per competenze, ponendo l’accento su prodotti, processi e linguaggio,
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FUNZIONE DI ACCOGLIENZA E DI ACCOMPAGNAMENTO ALL’INSERIMENTO
Principali FUNZIONI del tutor aziendale a partire dalle azioni che concretamente svolge e dai suoi ambiti di azione FUNZIONE DI ACCOGLIENZA E DI ACCOMPAGNAMENTO ALL’INSERIMENTO è la figura cardine cui è deputata l'accoglienza dello studente, declinata secondo alcuni passaggi-chiave: - accoglienza iniziale - orientamento e guida per accompagnare lo studente nel percorso di scoperta dell'organizzazione aziendale - informazioni sulla realtà organizzativa nel suo complesso
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Funzione di FACILITAZIONE e SOSTEGNO all’APPRENDIMENTO
Il tutor aziendale interviene in qualità di facilitatore e sostenitore dell'apprendimento per tutta la durata del percorso di alternanza scuola/lavoro. Egli deve conoscere l'articolazione del progetto predisposto dalla scuola e contribuire alla definizione dello stesso, in modo da fungere da supporto anche per il tutor scolastico, nell’elaborazione progettuale.
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Valutazione delle competenze
Chi partecipa alla valutazione? In che termini viene riconosciuta all’interno dei percorsi scolastici? ( credito scolastico, integrazione al voto di determinate discipline) Con quali strumenti viene effettuata la valutazione? Quali competenze sono valutate? ( area di indirizzo, relazionali, comunicative, sociali, area di istruzione generale)
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Equivalenza formativa?
Il ruolo del Consiglio di classe nella valutazione La valutazione del percorso: il problema più spinoso Percorso ASL Percorso scolastico Equivalenza formativa? Equivalenza da intendere come “parità di valore”: formalizzazione da parte delle istituzioni scolastiche di apprendimenti acquisiti in ambienti “non formali ”.
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Certificazione delle competenze
Modello strutturato con: Indicatori di competenza Voti Livelli Giudizi
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Risultati attesi Per gli studenti: aumento delle capacità di apprendimento, sviluppo di competenze tecniche e relazionali Per i docenti: riorganizzazione aree disciplinari, adozione di metodologie innovative, integrazione tra scuola e mondo del lavoro
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Informazione Predisporre azioni per l’informazione con materiale informativo ( lettere alle famiglie, circolari, PTOF…..) Conferenze – seminari Sito della scuola
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Elementi di criticità dell’Alternanza Scuola - Lavoro
Limitata informazione in tema di ASL nelle scuole Limitata informazione in tema di ASL nelle aziende Difficoltà di dialogo tra il sistema scolastico ed il mercato del lavoro Mancanza di uno standard di riferimento per l’attuazione dei percorsi formativi
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Elementi di positività nell’ASL
Integrazione dei sistemi scuola – lavoro Attivazione di un sistema tutoriale Progettazione integrata Valorizzazione dei bisogni formativi dello studente Orientamento dei giovani alla scelta Arricchimento/integrazione della formazione scolastica
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“La disoccupazione giovanile in Italia?
Colpa di scuola e imprese: non si parlano” (Mckinsey, 22 gennaio 2014)
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