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WILLIAM SHAKESPEARE LA VITA E LE SUE OPERE
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William Shakespeare nasce il 23 Aprile del 1564 a Stratford-upon-Avon, nel Warwickshire.
L’ascesa al trono di Elisabetta I, segnò da vicino l’infanzia e l’educazione di William Shakespeare. Nel 1582 sposa Anne Hathaway con lei ebbe tre figli. E’ stato apprendista presso la bottega del padre e ha incontrato attori di Lord Strange, Conte di Derby.
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Si trasferisce a Londra dove inizia a scrivere i primi poemetti quali Venere e Adone e Il ratto di Lucrezia. Nel 1592 l’epidemia di peste scoppiata nella capitale inglese costringe le autorita’ cittadine alla chiusura dei teatri; ma questa situazione permise a Shakespeare di accedere all’ambiente di Corte e di essere apprezzato come poeta. Muore il 23 aprile del 1616 all’età di 52 anni.
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Shakespeare compose 37 opere teatrali, 154 sonetti e una serie di altri poemi tra cui tragedie, commedie, drammi storici e opere poetiche.
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Shakespeare dimostrò la non comune capacità di innovare la produzione teatrale e di riunire registri stilistici e nuclei tematici, capaci di intercettare l’interesse di pubblici molto differenti: la novità della prosa,le azioni cruente e la schietta comicità miravano a far breccia in un pubblico popolare. Di contro, l’eleganza dei suoi versi e il suo linguaggio artificioso era ammirato da un pubblico aristocratico.
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Nelle opere Shakespeariane va in scena una lotta tra la vita e la morte, una battaglia di parole dove trionfano la vita e l’amore sull’ipocrisia e sull’invidia. Lo si nota in modo chiaro nelle opere prodotte nel 1594, anno della riapertura dei teatri dopo la peste, e precisamente in “ Pene perdute d’amore”; “Romeo e Giulietta”, “ Molto rumore per nulla” “ Il mercante di Venezia”.
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Un’ulteriore fase ( ) della produzione teatrale shakespeariana ha come elemento significativo un’evidente carica tragica, sia quando si tratta di declinare momenti capitali della storia di Roma antica- “ Giulio Cesare”- sia quando si decide di affrontare il conflitto con se stessi “ Amleto” , “ Otello”, “ Macbeth”. In queste ultime opere , che insieme a Romeo e Giulietta compongono le grandi tragedie, emergono eroi controversi, dilaniati dai demoni corrosivi della menzogna e del tradimento.
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Nel suo ultimo periodo di produzione troviamo Shakespeare impegnato a comporre commedie fantastiche dove si consuma la dissoluzione degli ideali rinascimentali.
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WILLIAM BLAKE LA VITA E LE OPERE
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William Blake nasce a Londra il 28 novembre 1757, in una famiglia appartenente alla borghesia. Il padre di Blake era un venditore di calze e maglieria. Non frequentò mai la scuola ma fu educato in casa dalla madre. Blake è stato un poeta, incisore e pittore inglese. Iniziò ad avvicinarsi all’arte realizzando incisioni in cui copiava disegni di rovine greche. Iniziò ad avvicinarsi anche alla poesia. Anche se la sua pittura e la sua poesia sono state valutate separatamente, Blake spesso se ne servì per creare opere che sostituissero le convenzioni in uso.
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Blake si ispirava molto ad autori come Shakespeare, Milton, Spencer ma la sua vocazione però non veniva tanto dai libri quanto da una luce interiore che ne fece un veggente e un profeta. Egli sostenne di aver avuto visioni di DIO e degli angeli già da piccolo e, crescendo, si convinse di essere oggetto di visite da parte degli spiriti dei grandi uomini del passato quali Omero, Dante,Voltaire.
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Le sue opere più conosciute sono tre raccolte di componimenti: Poetical sketches del 1783; i Songs off innocence del 1789 e i Songs off experience del I primi parlano dell’infanzia come simbolo di un’innocenza intatta,condizione di una suprema felicità e libertà; i secondi dell’esperienza,quella del male e della schiavitù,conseguenza delle leggi e delle istituzioni create dall’uomo.
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Più complessi sono i Prophetic books dei quali fanno parte,The marriage of heaven and hell, The book of Urizen, Milton e Jerusalem. In queste opere confluiscono motivi gnostici e neoplatonici. Blake, a differenza di Shakespeare, che aveva una poetica raffinata e una non comune profondità filosofica, legato a fonti della tradizione romantica medievale e a poemi cavallereschi rinascimentali, intendeva essere portatore di un messaggio nuovo, in favore dell’istinto e della libertà, l’esuberanza e l’eccesso diventavano scopi da perseguire, non difetti da evitare .
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Il linguaggio di Blake è uniforme e ristretto:il suo fascino nasce,infatti,dalla novità prepotente degli accostamenti,dalla grandiosità delle immagini e dalla progressiva rottura della metrica e delle strutture stilistiche tradizionali.
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REALIZZATO DA DAVIDE FREZZA CLASSE II G
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