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Soggetti politici e istituzionali al tempo della globalizzazione

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Presentazione sul tema: "Soggetti politici e istituzionali al tempo della globalizzazione"— Transcript della presentazione:

1 Soggetti politici e istituzionali al tempo della globalizzazione
Corso di Storia e Geografia 2

2 La globalizzazione i suoi protagonisti

3 Tra mercato e politica MERCATO globalizzazione
Negli ultimi 15 anni globalizzazione Crisi ONU (11 set) Mondo della politica (lento) Costituzione Europea (2005) Regolamentazione mercato finanziario / bancario Unificazione politico-economica (post 2°G.M.) MERCATO Rafforzamento di organismi internazionali militari ed economici (NATO e G8-G20)

4 La guida dell’economia mondiale
W.T.O. Organizzazioni economiche internazionali Economia mondializzata F.M.I. Banca mondiale Ruolo di guida nell’economia mondiale OBIETTIVO Sviluppo economico dei paesi aderenti Vero scopo Ruolo di controllo dei Paesi più potenti (USA) sul resto del mondo FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE: concessione di prestiti ai paesi membri BANCA MONDIALE: finanzia progetti di sviluppo WORLD TRADE ORGANISATION (Organizzazione mondiale del Commercio): favorire l’integrazione economica tra gli stati *** Vero ruolo di questi organismi: FMI: finanziamento di processi di ristrutturazione delle economie in crisi (Messico, Brasile, Russia) che potrebbero compromettere la stabilità dell’intera economia globale WTO: ruolo fondamentale, promuovendo accordi di commercio internazionale di vasta portata e la progressiva abolizione delle barriere doganali. Ristrutturazione di economie in crisi (Messico, Brasile…) accordi di commercio internazionale progressiva abolizione delle barriere doganali

5 neoliberismo  Indirizzo recente di pensiero economico che si oppone alla tendenziale riduzione della libertà di mercato operata dalle concentrazioni monopolistiche e soprattutto dall’intervento statale nell’economia, e chiede pertanto, in linea con gli orientamenti dei Paesi occidentali più progrediti, che lo stato si limiti a ripristinare le condizioni di concorrenzialità, astenendosi da altre forme di azione economica che sono considerate inefficaci, tardive, facili a degenerare in un dirigismo costrittivo.

6 globalizzazione Estensione delle politiche neoliberiste
Paesi in via di sviluppo imposte adottate tutti i paesi più sviluppati Rimozione di dazi doganali, misure fiscali utilizzati dagli Stati per proteggere le produzioni nazionali rispetto ai prodotti di importazione o come limitazione all’esportazione di capitali all’estero. NEOLIBERISMO: Completa libertà degli operatori nelle scelte economiche (COME, CHE COSA, QUANTO produrre, DOVE vendere e A QUALE PREZZO) Libertà di commercio internazionale Libertà di movimento di capitali Privatizzazione dell’apparato produttivo globalizzazione

7 2. Unione Europea nuovo polo mondiale

8 Cee € Verso l’integrazione Ceca 2° G.M.
Trattato di Parigi 1953 Assicurare all’Europa maggiore autonomia, forza economica e politica Unità economica Unità politica e militare Ceca Mercato comune europeo Cee Trattato di Roma 1957 Attrazione sui paesi dell’Europa centrale ed orientale Trattato di Maastricht 1992 Unificazione monetaria e finanziaria TRATTATO DI PARIGI: CECA ( Belgio, Francia, Germania Ovest, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi) Questo trattato introduce la libera circolazione dei prodotti in questione, senza diritti doganali né tasse, vietando pratiche discriminatorie, sovvenzioni o aiuti imposti dagli Stati. Delinea la nascita delle istituzioni comunitarie TRATTATO DI ROMA: CEE Italia, Francia, Belgio, Lussemburgo, Olanda, Rep.Fed.Ted. Trattato di Maastricht: sancisce un grandissimo mercato governato da un insieme di Paesi di consolidata struttura produttiva e da una moneta forte in grado di competere sui mercati internazionali. Trattato di Amsterdam 1997 Globalizzazione Terrorismo e criminalità internazionale Squilibri ecologici Rischi per la salute Politica comune Trattato di Lisbona 2007

9 1992 – Con il trattato di Maastricht nasce l’Unione europea
1957 – 6 Stati fondano la CEE 1973 – allargamento 1979 – si vota per la prima volta per il parlamento europeo con sede a Strasburgo 1981 – allargamento 1986 – allargamento 1992 – Con il trattato di Maastricht nasce l’Unione europea 1996 – allargamento 1999 – nasce ufficialmente la moneta unica Nel 2017, a seguito di un referendum popolare, il Regno Unito fece appello alle clausole inserite nell'ultimo trattato per richiedere l'uscita dall'Unione europea da marzo del 2019 2002 – entra in vigore l’Euro 2004 – allargamento 2007 – allargamento 2013 – allargamento 2017 – uscita GB

10 Per costruire l’Unione europea

11 obiettivi sfide Gigante economico 3° posto nel mondo per popolazione
Grande mercato unico e qualificato Equità di regole Moneta unica obiettivi sfide Ridurre il divario tra lo sviluppo delle varie regioni europee Non ha una politica estera comune e un relativo esercito Promuovere la coesione economica e sociale Mantenere l’unità rispetto alle spinte nazionaliste

12 Organi politici ed istituzionali
Potere esecutivo Proposte legislative Consiglio dei ministri dell’U.E. Commissione europea Potere legislativo Parlamento europeo 7 Banca centrale europea Consiglio europeo Commissione europea: presidente e membri sono 28 (1 per stato) sono nominati dagli Stati membri previa approvazione del parlamento europeo; con sede a Bruxelles. dura in carica cinque anni. Consiglio dell’U.E. (o consiglio dei ministri): formato da un rappresentante di ciascuno Stato membro a livello ministeriale che si occupa della stessa materia a livello statale (ad esempio al Consiglio dei ministri convocato per urgenza economica parteciperanno tutti i ministri dell'economia, ambientale quelli dell'ambiente ecc.), con sede a Bruxelles. La presidenza è assegnata a uno Stato membro e ruota ogni 6 mesi. Detiene il potere legislativo insieme al Parlamento europeo, con funzioni simili a quelle di una «camera alta». Parlamento dell’U.E. composto dai rappresentanti dei cittadini degli stati membri eletti a suffragio universale diretto (prima dell'entrata in vigore del trattato di Lisbona si faceva riferimento ai popoli dell'unione) da tutti i cittadini dell'Unione ogni cinque anni, compreso il presidente che per prassi rimane in carica due anni e mezzo. Ai sensi del Trattato ha sede a Strasburgo, città della Francia, ma svolge i suoi lavori anche a Bruxelles (dove si trova un altro emiciclo) e a Lussemburgo (sede del segretariato). Ogni singolo Stato stabilisce in autonomia le modalità di svolgimento delle elezioni e il metodo di ripartizione dei seggi. Condivide il potere legislativo insieme al Consiglio dell'Unione europea, con funzioni simili a quelle di una «camera bassa» Consiglio europeo: comprende un rappresentante per ogni stato: il Capo di Stato (se si tratta di repubbliche semipresidenziali o presidenziali) o quello di Governo (se si tratta di monarchie o repubbliche parlamentari). I capi di Stato e di governo sono assistiti dai ministri degli esteri e da un membro della Commissione, con sede a Bruxelles. Il Presidente, nominato dal Consiglio europeo stesso, dura in carica due anni e mezzo. Ha la funzione di dare un indirizzo generale alle politiche europee; Corte di giustizia dell'Unione europea, vigila sull'applicazione del diritto dell'Unione europea, con sede a Lussemburgo; Corte dei conti europea, verifica il finanziamento delle attività dell'UE, con sede a Lussemburgo; Banca centrale europea, è responsabile per la politica monetaria europea, con sede a Francoforte sul Meno. Corte dei conti europea Corte di giustizia europea Potere giudiziario

13 Trattato di Lisbona (2007) COMPETENZA ESCLUSIVA DELL’UNIONE EUROPEA
COMPETENZA CONCORRENTE COMPETENZA DI SOSTEGNO I singoli stati non possono imporre le proprie regole o agire indipendentemente. Esempio: l'unione doganale, la regolamentazione del mercato europeo comune, la politica monetaria per gli stati la cui moneta è l'euro, la conservazione degli ecosistemi marini e la conclusione di alcuni trattati internazionali. In questi settori, l'Unione europea negozia con un'unica voce e agisce come un unico blocco, prendendo decisioni a cui devono sottostare tutti gli stati membri senza eccezione. Gli stati membri possono agire dove l'Unione europea non lo ha già fatto, in materie principalmente riguardante la coesione sociale ed economica, le politiche ambientali, la protezione dei consumatori e la regolamentazione di servizi di infrastruttura come energia, trasporti, ricerca e sviluppo L'Unione europea può coordinare e sostenere le azioni degli stati membri in settori terzi dove non può legiferare o imporre un modus operandi. Questi settori comprendono il turismo, la tutela della salute, industria, cultura, istruzione, formazione giovanile, sport e altri simili. Per le politiche economiche, occupazionali e sociali l'Unione ha un ruolo di coordinamento e detta le linee guida (tramite il solo Consiglio) entro le quali ogni Stato ha la libertà di determinare le proprie peculiari politiche. TRATTATO DI LISBONA noto anche come Trattato di riforma e ufficialmente Trattato di Lisbona che modifica il trattato sull'Unione europea e il trattato che istituisce la Comunità europea, è il trattato internazionale, firmato il 13 dicembre 2007, che ha apportato ampie modifiche al Trattato sull'Unione europea e al Trattato che istituisce la Comunità europea. Rispetto al precedente Trattato, quello di Nizza, esso abolisce i "pilastri", provvede al riparto di competenze tra Unione e Stati membri, e rafforza il principio democratico e la tutela dei diritti fondamentali, anche attraverso l'attribuzione alla Carta di Nizza del medesimo valore giuridico dei trattati. È entrato ufficialmente in vigore il 1º dicembre 2009 COMPETENZA ESCLUSIVA: COMPETENZA CONCORRENTE: Nei settori della cooperazione allo sviluppo e degli aiuti umanitari, l'Unione ha competenza per condurre azioni e una politica comune, senza che l'esercizio di tale competenza possa avere per effetto di impedire agli Stati membri di esercitare la loro. Invece nei settori della ricerca, dello sviluppo tecnologico e aerospaziale, della cooperazione allo sviluppo e degli aiuti umanitari l'Unione e gli Stati agiscono entrambi con gli strumenti specifici che sono loro propri. L'Unione tutt'al più adotta delle politiche di coordinamento, senza però limitare in alcun modo l'azione statale

14 E LE SUE CONTRADDIZIONI
3. ONU E LE SUE CONTRADDIZIONI

15 Garantire il diritto di ogni popolo all’autodeterminazione
Gigante fragile globalizzazione Lotta al terrorismo appannano Ruolo dell’ONU Facilitare lo sviluppo e la conservazione di relazioni amichevoli tra gli stati obiettivi Garantire il diritto di ogni popolo all’autodeterminazione Promuovere la cooperazione internazionale in campo economico, sociale e culturale

16 Vota le risoluzioni per le missioni internazionali
5 permanenti con diritto di VETO Gestisce l’intero meccanismo amministrativo e burocratico dell’ONU Può sollecitare discussioni o risoluzioni in caso di guerre 10 non permanenti eletti ogni 2 anni Centro per il dibattito internazionale elabora segnalazioni e raccomandazioni per gli stati ASSEMBLEA GENERALE: Ogni Stato ha il diritto ad avere 5 rappresentanti nell'Assemblea ma dispone di un solo voto. L'Assemblea, secondo la Carta di San Francisco, non può fare uso della forza contro i Paesi ma può solo fare loro delle segnalazioni e raccomandazioni. Delibera in materia di controversie in diritto internazionale tra gli Stati Delibera in materia di interventi economici e sociali

17 Obiettivi ambiziosi e mezzi scarsi
Diritto di VETO dei 5 membri permanenti «CASCHI BLU» non sono un vero esercito Blocca le azioni dell’ONU Proteggere i civili Non possono intervenire direttamente in un conflitto Proteggere arrivo di aiuti umanitari INTERVENTO anglo-americano senza l’autorizzazione dell’ONU Interporsi tra i contendenti 2003 guerra in IRAQ Crisi dell’ONU

18 Soggetti politici e istituzionali al tempo della globalizzazione
fine Corso di Storia e Geografia 2 Fonte: Bettini et al., Ambiente Storia, vol.2, Mondadori-Pearson, 2013 Milano-Torino, pp


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