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ALIMENTAZIONE E SALUTE
COME IL CIBO INFLUENZA IL NOSTRO STATO DI SALUTE QUALI MALATTIE SONO LEGATE AL CIBO COSA SONO INTOLLERANZE ED ALLEGIE
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Nutrirsi è fondamentale
OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità): nutrizione adeguata e salute vanno considerati diritti umani fondamentali
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PREVENIRE (prima) GESTIRE e TRATTARE (dopo)
Una dieta corretta aiuta a molte malattie GESTIRE e TRATTARE (dopo)
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Benessere fisico e mentale dipendono da QUALITA’ QUANTITA’
come è il cibo quanto è il cibo da dove proviene in misura eccessiva come viene preparato in misura insufficiente come è conservato mancante di alcuni nutrienti - in misura adeguata del cibo che consumiamo
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QUALITA’ Cibo sano, di buona qualità Cibo malsano, cibo spazzatura
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QUALITA’ (contaminazioni alimentari) vedi diapo n.
Cibo contaminato Cibo non contaminato
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QUALITA’ (conservazione) vedi diapo n.
Cibo mal conservato Cibo conservato correttamente anche una alimentazion
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QUANTITA’ la quantità giornaliera di cibo dipende da diversi fattori
sesso età Attività svolta ETA’ SESSO clima
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Kcal giornaliere medie per un adulto sano che svolge meno di 30 minuti di movimento al giorno (da mettere sempre in rapporto anche all’età e alle condizioni climatiche del posto in cui si vive) UOMO: circa kcal/giorno DONNA: kcal/giorno
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DI CIBO DISTURBI MALATTIE ECCESSO INSUFFICIENZA o CARENZA PROVOCANO
Questa foto di Autore sconosciuto è concesso in licenza da CC BY-NC-ND
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ECCESSO (PIU’ COMUNE NEI PAESI OCCIDENTALI ED INDUSTRIALIZZATI)
GRASSI (soprattutto saturi) ZUCCHERI (soprattutto semplici) IPERCOLESTEROLEMIA DEPOSITO DI GRASSO ALL’INTERNO DEI VASI, CAUSA DI OSTRUZIONE DIABETE AUMENTO DEL LIVELLO DI GLUCOSIO NEL SANGUE
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ECCESSO (PIU’ COMUNE NEI PAESI OCCIDENTALI ED INDUSTRIALIZZATI)
GRASSI E PROTEINE (animali) SALE (e aumento di peso) IPERTENSIONE AUMENTA IL RISCHIO DI ICTUS CEREBRALE, INFARTO CARDIACO, INSUFFICIENZA RENALE TUMORI
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LA CARENZA RENDE DIFFICILE LA COAGULAZIONE DEL SANGUE
CARENZA SOPRATTUTTO DI VITAMINE (IPOVITAMINOSI cioè mancanza parziale – AVITAMINOSI cioè mancanza totale) LA CARENZA DETERMINA UNA MALATTIA CHIAMATA SCORBUTO LA SUA MANCANZA DETERMINA PERDITA DI FORZA NELLE OSSA FINO AL RACHITISMO LA CARENZA ALTERA LA VISIONE DEI COLORI E RENDE DIFFICILE LA VISIONE NOTTURNA CHIAMATA ANCHE B3 LA CARENZA DA’ LA MALATTIA CHIAMATA 3D (dermatite, diarrea, demenza) TIPICA DELLE ZONE DOVE CI SI CIBA ESSENZIALAMENTE DI MAIS CHE CONTIENE LA VITAMINA CHE NON SI ASSIMILA LA CARENZA RENDE DIFFICILE LA COAGULAZIONE DEL SANGUE
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CARENZA SOPRATTUTTO DI ALCUNI SALI MINERALI
FERRO L FERRO COMPONE I GLOBULI ROSSI CHE TRASPORTANO L’OSSIGENO AI TESSUTI. UNA SUA CARENZA PROVOCA L’ANEMIA CALCIO IL CALCIO E’ IL PRINPALE COSTITUENTE DELLE OSSA, DEI DENTI, DELLE UNGHIE. UNA SUA CARENZA PORTA ALL’INDEBOLIMENTO DELLA STRUTTURA OSSEA E ALL’OSTEOPOROSI IODIO LO IODIO VIENE SECRETO DALLA TIROIDE. UNA SUA CARENZA PORTA AL GOZZO E A CONSEGUNETI PROBLEMI DI RESPIRAZIONE E DEGLUTIZIONE
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La cLa cattiva alimentazione causa ogni anno un numero sempre crescente di malattie quali diabete, malattie cardio-vascolari, obesità e tumori.a ttiva alimentazione causa ogni anno un numero sempre crescente di malattie quali diabete, malattie cardioLe patologie che possono manifestarsi con una cattiva alimentazione sono: Obesità L’obesità rappresenta uno dei principali problemi di salute pubblica a livello mondiale sia perché la sua prevalenza è in costante e preoccupante aumento non solo nei Paesi occidentali ma anche in quelli a basso-medio reddito sia perché è un importante fattore di rischio per varie malattie croniche, quali diabete mellito di tipo 2, malattie cardiovascolari e tumori. Osteoporosi Osteoporosi significa letteralmente porosità dell’osso ed è una malattia caratterizzata, sia da una riduzione della massa ossea, cioè della quantità dell'osso, che da un’alterazione della sua architettura, cioè della qualità. Questo porta a una maggiore fragilità dell’osso e lo espone al rischio di fratture. Diabete Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) e dovuta a un’alterata quantità o funzione dell’insulina. L’insulina è l’ormone, prodotto dal pancreas, che consente al glucosio l’ingresso nelle cellule e il suo conseguente utilizzo come fonte energetica. Quando questo meccanismo è alterato, il glucosio si accumula nel circolo sanguigno La cattiva alimentazione causa ogni anno un numero sempre crescente di malattie quali diabete, malattie cardio-vascolari, obesità e tumori.
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Mangiare troppo e in maniera non corretta può causare sovrappeso, ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa, diabete e quindi aumentare il rischio di malattie cardiovascolari» L'iponutrizione e la malnutrizione sono tra i problemi più devastanti per le masse di poveri e bisognosi del mondo. Circa il 30% dell'umanità soffre di una o più forme di malnutrizione e anche se il problema va, nel complesso, gradualmente migliorando, permangono ancora gravi situazioni di carenza alimentare, che minano seriamente la salute sin dalla vita fetale. La malnutrizione è responsabile, oltre che del ritardo nella crescita, anche di patologie dovute a carenze specifiche, in particolare di vitamine A (che può provocare cecità), B2 (riboflavina) e C, nonché di ferro e di iodio. La carenza alimentare di micronutrienti è ancora largamente diffusa nei Paesi in via di sviluppo. Le carenze di ferro, iodio e vitamina A sono le più gravi per conseguenze e diffusione. Carenze meno diffuse, o forse meno conosciute nella loro estensione, sono quelle di vitamina C, che può provocare lo scorbuto, di vitamina B12 e di acido folico, con le conseguenti anemie llergeni. Le allergie di natura alimentare sono oggetto di crescente attenzione anche perché stanno divenendo sempre più frequenti. Il fenomeno allergico si scatena quando un componente di un alimento ‒ in particolare una proteina o carboidrati complessi legati a una proteina ‒ normalmente innocuo è riconosciuto come dannoso da parte dell'organismo. Il sistema immunitario reagisce allora producendo anticorpi specifici, per cui tutte le volte che quell'alimento viene ingerito si scatena una serie di sintomi allergici che coinvolgono il sistema respiratorio, il tratto gastrointestinale, la pelle o il sistema cardiovascolare. La risposta è individuale e quindi può essere causata da qualsiasi alimento (i più comuni sono il latte, le uova, il frumento, la soia e i crostacei); quando coinvolge diffusamente una popolazione richiede un'attenta vigilanza. La celiachia è una malattia genetica; nei soggetti predisposti l'assunzione di gliadina, uno dei due costituenti del glutine di frumento, provoca un danno della mucosa intestinale con conseguente grave deficit nell'assorbimento dei nutrienti e una deficienza secondaria della lattasi. Una risposta analoga si verifica anche con l'orzo e l'avena.
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l diabete è una malattia in cui i valori di glucosio nel sangue (glicemia) assumono valori molto elevati. Il glucosio, dal punto di vista chimico, è uno zucchero che serve come nutrimento per le cellule e il suo livello varia durante la giornata. Dopo un pasto abbondante la glicemia tende ad aumentare e questo aumento stimola la produzione di insulina, un ormone prodotto dal pancreas, che riporta la glicemia al giusto livello. Dopo qualche ora di digiuno, il glucosio viene trasferito dal sangue ai tessuti per fornire energia alle cellule e la glicemia si abbassa. A questo punto entra in funzione un altro ormone che rende utilizzabile il glucosio immagazzinato e ne provoca il rilascio nel flusso sanguigno, ripristinando il giusto livello di glicemia. Come vedi il circolo si chiude perfettamente ma è sufficiente che l’insulina venga prodotta in quantità troppo bassa o poco efficace dal punto di vista biologico e il livello del glucosio nel sangue aumenta troppo. er poter discutere di come su questa malattia influisca l’alimentazione devi considerare innanzitutto la differenza esistente tra diabete di tipo 1 e di tipo 2. Il primo deriva dalla distruzione delle cellule del pancreas che producono insulina causata da sostanze prodotte dal proprio sistema immunitario (si definisce infatti malattia auto-immune) ed è la forma della malattia che richiede la terapia effettuata con iniezioni di insulina. Il secondo, che si manifesta in un periodo più lungo, dipende da fattori genetici o ambientali, tra cui molta importanza hanno quelli legati all’alimentazione. In molti casi chi soffre di diabete 2 avrà problemi di obesità e viceversa chi è obeso ha un rischio di contrarre questa malattia 10 volte più alto delle persone di peso normale. Chi mangia grandi quantità di cibo e predilige i cibi ricchi di zuccheri semplici, come merendine, dolciumi e bevande gassate, e di grassi animali, come gli insaccati, le carni grasse, lo strutto e i latticini, ha un maggior rischio di contrarre il diabete rispetto a chi ha una dieta ricca di fibre, contenute, ad esempio, in cereali integrali, legumi e vegetali.
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per poter discutere di come su questa malattia influisca l’alimentazione devi considerare innanzitutto la differenza esistente tra diabete di tipo 1 e di tipo 2. Il primo deriva dalla distruzione delle cellule del pancreas che producono insulina causata da sostanze prodotte dal proprio sistema immunitario (si definisce infatti malattia auto-immune) ed è la forma della malattia che richiede la terapia effettuata con iniezioni di insulina. Il secondo, che si manifesta in un periodo più lungo, dipende da fattori genetici o ambientali, tra cui molta importanza hanno quelli legati all’alimentazione. In molti casi chi soffre di diabete 2 avrà problemi di obesità e viceversa chi è obeso ha un rischio di contrarre questa malattia 10 volte più alto delle persone di peso normale. Chi mangia grandi quantità di cibo e predilige i cibi ricchi di zuccheri semplici, come merendine, dolciumi e bevande gassate, e di grassi animali, come gli insaccati, le carni grasse, lo strutto e i latticini, ha un maggior rischio di contrarre il diabete rispetto a chi ha una dieta ricca di fibre, contenute, ad esempio, in cereali integrali, legumi e vegetali.
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Malattie di natura cardiovascolare
Quando il tuo medico ti prescrive i controlli di routine, tra gli esami da fare ci sono sempre quelli che determinano i valori dei trigliceridi e del colesterolo. Valori troppo elevati di questi composti sono indicatori del rischio di ictus e di malattie cardiovascolari. Ti sei mai chiesto che cosa sono e in che modo essi dipendono dall’alimentazione? I trigliceridi sono grassi presenti nel sangue che in piccola parte vengono prodotti dal nostro stesso organismo, mentre la quantità maggiore la introduciamo attraverso l’alimentazione, assumendo zuccheri semplici e sostanze come l’alcol. Livelli troppo elevati di trigliceridi sono associati a ipertensione, glicemia elevata, colesterolo alto. Tutti questi fattori, che sono sempre collegati a un peso corporeo troppo elevato, determinano l’aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Per evitare problemi devi prestare molta attenzione ai grassi presenti nella tua dieta, aumentando la quantità di quelli insaturi rispetto a quelli saturi. La differenza tra grassi saturi e insaturi è data dalla loro diversa struttura chimica: i grassi saturi sono contenuti in carne, insaccati, uova e derivati del latte mentre i grassi insaturi sono nell’olio d’oliva, nel pesce azzurro, nella carne bianca. Tumori Anche il male più oscuro dei nostri anni, pur essendo derivato da molti fattori concomitanti, alcuni dei quali ancora sconosciuti, ha legami evidenti con l’alimentazione. Una dieta sana forse non riuscirà a evitare una malattia così subdola ma può aiutare a mantenere lo stile di vita più corretto. Frutta e verdura a foglia verde, cereali e legumi, pesce azzurro, olio d’oliva, pomodori, sono cibi ricchi di nutrienti, vitamine e antiossidanti; evita gli eccessi di carni rosse, di insaccati, di cibi confezionati di cui non puoi decidere gli ingredienti, né come qualità né come quantità. Non dimenticare l’importanza del metodo di cottura: ad esempio, per la carne è meglio la cottura a vapore rispetto a quella sulla griglia. Con la griglia o il barbecue infatti si raggiungono temperature molto alte e le proteine della carne liberano sostanze che possono essere pericolose. Naturalmente, non devi demonizzare questo metodo di cottura: il trucco sta nel limitare e nel non eccedere. Il consiglio è di controllare ciò che mangi e di integrarlo in un’alimentazione varia e bilanciata.
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Disturbi del comportamento alimentare
Si tratta di patologie, spesso con una grande componente di natura psicologica, caratterizzate da un’alterazione delle normali abitudini alimentari: colpiscono soprattutto le adolescenti che, improvvisamente, iniziano a considerare brutto e sbagliato il proprio corpo. Sono disturbi che si presentano sotto forma di una brusca interruzione del normale modo di alimentarsi, con l’inizio di diete rigidissime o con l’effettuazione di grandi abbuffate seguite da periodi di digiuno. In molti casi viene indotto il vomito o vengono presi lassativi in grande quantità per evitare l’assorbimento dei cibi. Sono malattie che si manifestano con disturbi alimentari ma che derivano da problemi di natura psichica. Le patologie più comuni sono l’anoressia, la bulimia e il binge eating o alimentazione compulsiva. L’anoressia è la patologia di chi si ritiene troppo grasso e rifiuta di alimentarsi, arrivando a considerare la magrezza assoluta come il proprio traguardo nella vita. Chi ne soffre perde la percezione reale del proprio corpo e si vede sempre in sovrappeso, continuando a fare diete rigidissime e non bilanciate che minano il fisico. La bulimia è il disturbo di chi fa grandi abbuffate e poi, per cercare di tacitare il senso di colpa per aver mangiato troppo, mette in atto i cosiddetti comportamenti compensativi, come il vomito autoindotto, per ripristinare la situazione precedente. Il binge eating o alimentazione compulsiva è simile alla bulimia per ciò che riguarda le abbuffate ma se ne discosta perché non è seguito dall’eliminazione. Chi soffre di questa patologia è quasi sempre obeso e, poiché tenta invano di seguire diete ipocaloriche, molto spesso è anche affetto da una profonda depressione che, nel classico giro vizioso, lo spinge ad alimentarsi in modo sempre più incontrollato. Tutte queste patologie psicofisiche legate all’alimentazione sono il risultato di un insieme complesso di cause. Motivazioni genetiche, biologiche, ambientali e sociali si intrecciano nel creare un quadro complicato da cui chi è affetto da questi disturbi si può liberare solo con l’aiuto di esperti e con la vicinanza dei familiari e degli amici. Gli effetti dei disordini alimentari sul fisico sono molto gravi: l’alimentazione gravemente scorretta può provocare danni a molti apparati dell’organismo e avere pesanti ripercussioni anche a livello psicologico. La maggiore difficoltà che chi è affetto da queste patologie deve superare sta, però, nel riconoscere e nell’accettare la propria malattia. Particolarmente colpiti sono gli adolescenti e i giovani che attraversano il momento di cambiamento dovuto all’età in un periodo storico come il nostro, caratterizzato da grande incertezza e insicurezza e in cui molto spesso viene data importanza soltanto all’aspetto esteriore. In tal modo i ragazzi non hanno la possibilità di crearsi una propria identità e vanno alla ricerca di soluzioni in grado di permettere loro di uniformarsi a quella che sembra l’identità di successo.
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