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Piero Calamandrei, Discorso sulla Costituzione, 1955

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Presentazione sul tema: "Piero Calamandrei, Discorso sulla Costituzione, 1955"— Transcript della presentazione:

1 Piero Calamandrei, Discorso sulla Costituzione, 1955
LA LIBERTA’ La libertà è condizione ineliminabile della legalità; dove non vi è libertà non può esservi legalità. Piero Calamandrei, Discorso sulla Costituzione, 1955

2 Che cos’è la libertà? Stato di chi è libero; condizione di chi ha la possibilità di agire senza essere soggetto all'autorità o al dominio altrui. Diritto di operare le proprie scelte e di agire secondo le proprie convinzioni senza ledere gli altrui diritti e rispettando le regole di un sistema organizzato. Condizione di chi è libero da vincoli, da impedimenti, da costrizioni.

3 Il valore della libertà
La libertà è un valore che l’uomo ha conquistato arduamente nel corso della storia, ottenendo il riconoscimento di questo diritto a lui inalienabile. È stata una lotta naturale perché l’uomo ha bisogno di essa per vivere bene. In molti hanno dato la propria opinione su che valore ha per loro la libertà, ecco alcuni esempi: “La libertà non è una cosa che si possa dare; la libertà, uno se la prende, e ciascuno è libero quanto vuole esserlo”. James Baldwin “La mia libertà finisce dove comincia la vostra”. Martin Luther King “Possiamo essere liberi solo se tutti lo sono”. Georg Hegel

4 Ecco la testimonianza di Francesco:
A volte però l’uomo considera la libertà che gli è stata concessa una cosa scontata e spesso finisce per abusarne compiendo atti che vanno contro le leggi. La conseguenza di questo abuso nella maggior parte dei casi è il carcere. In questo luogo ci si immagina che la perdita della libertà significhi soprattutto perdita degli affetti, impossibilità di muoversi, di svolgere un'attività, di vedere il mondo. In realtà, quelli che mancano davvero a volte sono elementi apparentemente insignificanti, che nessuna persona libera si sognerebbe mai di mettere tra le cose che rendono insopportabile la galera. Ecco la testimonianza di Francesco:

5 Una voce dal carcere… "Qualche volta mi pare che la cosa che mi manca di più, da quando sto in carcere, sia una sedia, una normale sedia con lo schienale. Sedie per tutti i detenuti! Vorrei potermi prendere il lusso di fare una battaglia per avere delle sedie al posto degli sgabelli. Sono anni che studio, leggo, scrivo lettere seduto su uno sgabello di legno, che costituisce uno dei pochi arredi che passa l'amministrazione; oppure uso il letto come sedile, ed ho la schiena rotta a forza di stare in quella posizione. Mi è capitato anche di sognare di stare sprofondato in poltrona a guardare la televisione, o di scrivere seduto su una normalissima sedia. Non avrei mai pensato, prima, che la libertà potesse essere rappresentata da una sedia. Eppure quando alcuni studenti durante un incontro ci hanno chiesto di che cosa sentivamo la mancanza, mi sono ritrovato a parlare con nostalgie di sedie o di bicchieri di vetro e posate di acciaio sostituiti qui da stoviglie e coltelli di plastica che ti si spaccano quando cerchi di tagliare della carne di pessima qualità. Forse li abbiamo delusi, quegli studenti, o forse hanno capito che la libertà è preziosa perchè è fatta anche di tante sensazioni, tante emozioni, tanti piccoli piaceri ai quali non sai dare il giusto valore finchè di colpo non ne sei privato". Francesco P.

6 Quindi la libertà è… “Non c'è vera libertà se non al servizio del bene e della giustizia. La scelta della disobbedienza e del male è un abuso della libertà e conduce alla schiavitù del peccato”. Catechismo della Chiesa Cattolica E per noi, che cos’è la libertà? Essere liberi all’interno di un assetto sociale è realizzare ogni desiderio ma senza entrare in conflitto con i diritti di chi ci circonda, poiché la libertà di un altro è uguale alla mia. La libertà è indispensabile per vivere una vita felice e per questo dobbiamo essere consapevoli che non vale la pena perderla per una svista adolescenziale. Dobbiamo essere consapevoli che in carcere tutti quei piccoli mattoncini che costruiscono la libertà vengono distrutti e la voglia di vivere rinchiusi fra quelle mura che significano “limite” si affievolisce sempre di più.

7 …e dopo il carcere? Ma dopo che si esce dal carcere come è mutata la loro libertà? Un testimone diretto ci racconta la sua esperienza dopo aver scontato la pena: “È un cammino difficile che spesso inizia con il sentirsi emarginati dalla società che ci circonda. Diventa difficile inserirsi di nuovo nel mondo del lavoro perché ormai sei stato etichettato come persona non affidabile. Per questo molti di noi vogliono cercare di iniziare una vita completamente nuova trasferendosi in altre città o addirittura nuovi Paesi”.

8 La libertà va tutelata poiché è un grande valore di cui è difficile, se non impossibile, fare a meno.


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