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“Organizzazione territoriale dei Centri Territoriali di Supporto”

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Presentazione sul tema: "“Organizzazione territoriale dei Centri Territoriali di Supporto”"— Transcript della presentazione:

1 “Organizzazione territoriale dei Centri Territoriali di Supporto”
Marzia Andreoni UST di Pistoia

2 Come Nascono i CTS? Nell’a.s. 2005/2006 è stato avviato dal MIUR il Progetto «Nuove tecnologie e disabilità».

3 Con le azioni 4 e 5 il Progetto ha istituito una rete pubblica di Centri per gli ausili denominati Centri Territoriali di Supporto - CTS

4 Quali compiti? Azione 4 : realizzare una rete territoriale permanente che consenta di accumulare, conservare e diffondere le conoscenze (buone prassi, corsi di formazione) e le risorse ( hardware e software ) Azione 5 : attivare sul territorio iniziative di formazione sull’uso corretto delle tecnologie

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6 IL NUMERO DEI CENTRI È stato richiesto ai Referenti di segnalare delle scuole che già si fossero distinte per attività simili Sono stati stanziati i fondi per poter istituire dei Centri Territoriali nelle province prive Sono stati istituiti i NUOVI Centri Territoriali di Supporto È stato richiesto ai Dirigenti Scolastici di sottoscrivere alcuni impegni

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8 I compiti sottoscritti con le scuole polo
Offrire alle scuole consulenza tecnica, in particolare nel momento della scelta e dell’acquisto di nuovi sussidi; Offrire alle scuole consulenza didattica; Costituire, in accordo con le scuole di un determinato territorio, “riserve” di sussidi da assegnare in comodato d’uso alle classi che di volta in volta ne hanno la necessità; Informare/formare i docenti sulle potenzialità che le nuove tecnologie offrono per la didattica e sulla loro possibile utilizzazione nella classe; Personalizzare gli ausili esistenti, adeguandoli a specifiche esigenze di alunni.

9 DIRIGENTE SCOLASTICO DOCENTI REFERENTI CTS REFERENTE INTEGRAZIONE UST

10 I CTS acquistano un ruolo fondamentale con :
DSA ( 2010 ) BES (2012 )

11 I CTS e i Disturbi Specifici dell’Apprendimento
Legge 170 del 8 ottobre 2010 «Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico.» D.M. 12 luglio 2011 – disposizioni attuative - Art. 8: Centri Territoriali di Supporto « (…) anche attraverso i Centri Territoriali di Supporto (CTS) istituiti con il progetto “Nuove Tecnologie e Disabilità”. I CTS possono essere impiegati come centri di consulenza, formazione, collegamento e monitoraggio ed essere interconnessi telematicamente. Gli operatori dei Centri, opportunamente formati, possono a loro volta essere soggetti promotori di azioni di formazione e aggiornamento.» Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento – 7 Formazione I CTS – Centri Territoriali di Supporto

12 CTS e Bisogni Educativi Speciali
Direttiva 27 dicembre 2012 «Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica». Nella premessa si enuncia l’importanza strategica dei CTS “(…) nella definizione di una rete di supporto al processo di integrazione, con particolare riferimento, secondo la loro originaria vocazione, al potenziamento nel contesto scolastico mediante le nuove tecnologie (…)”.

13 Compiti CTS (Direttiva 27 dicembre 2012)
Informazione e formazione; A docenti, genitori, alunni/studenti; Formazione sui temi dell’inclusione scolastica e sui BES; formazione in rete con altri CTS; Consulenza (soprattutto nei casi più complessi); Gestione ausili e comodato d’uso; Buone pratiche e attività di ricerca e sperimentazione.

14 Regolamento ed organizzazione interna
Ogni CTS deve avere un proprio regolamento; Il Dirigente ha la responsabilità amministrativa per quanto concerne la gestione e l’organizzazione del Centro; Gli operatori sono un équipe di docenti curriculari e di sostegno: nominati per almeno 3 anni; Della scuola sede di CTS o di altra scuola; Sono tenuti a partecipare a momenti formativi; Hanno posti riservati nei corsi di specializzazione/Master organizzati dal MIUR;

15 PROFESSIONALITA’ OPERANTI NEI CTS
DOCENTI DI SOSTEGNO O CURRICULARI ESPERTI

16 Referenti CTS: 3 Referenti disabilità Referenti Dislessia
Si occupano prevalentemente delle problematiche legate a nuove tecnologie e disabilità L. 104/92 Si occupano prevalentemente delle problematiche legate a nuove tecnologie e dislessia L. 170/2010

17 Il referente Informazione informazione relativa alla normativa vigente
informazione sugli ausili (hardware e software) presentazione dei software free prodotti a seguito del Progetto "Nuove Tecnologie e Disabilità - Azione 6" del MIUR Formazione Tematiche relative all’inclusione Nuove tecnologie Sperimentazione e Consulenza consulenza didattica su hardware e software sperimentazione di software e ausili informatici consulenza metodologico - didattica sulle Nuove Tecnologie indicazioni bibliografiche e sitografiche Prestito

18 Progettazione CTS Piano annuale d’intervento;
Risorse economiche assegnate con fondi MIUR; Promozione di intese territoriali per l’inclusione;

19 Regolamento ed organizzazione interna
Ogni CTS può nominare un Comitato Tecnico Scientifico composto da: Dirigente scolastico: Rappresentante operatore CTS; Rappresentante designato da USR; Rappresentante servizi sanitari (ove possibile);

20 Regolamento ed organizzazione regionale e nazionale
Referente regionale CTS, in carica per 2 anni; Collabora con il referente regionale disabilità/H; Compito di: Raccordo, consulenza, coordinamento attività CTS; Proporre nuove iniziative a carattere regionale e nazionale

21 Regolamento ed organizzazione regionale e nazionale
Coordinamento Nazionale CTS istituito presso la Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione del MIUR; Il coordinamento si rinnova ogni 2 anni; Si articola in un comitato tecnico (rappresentanti MIUR, referenti CTS regionali, referenti disabilità/dsa regionali)

22 Regolamento ed organizzazione regionale e nazionale
Portale CTS; Sono previste le seguenti aree: Formazione; Forum; news anche a carattere europeo; Area riservata

23 Il CTSs a Pistoia Presso Istituto Professionale « L. Einaudi»
3 operatrici 1 consulente « Sportello autismo»

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25 L.170/2010

26 COME ? AZIONI DI SISTEMA: USR E REGIONE TOSCANA

27 Piano Regionale per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento

28 Tavolo Regionale USR e Regione Toscana (Assessorato alla Sanità e all’Istruzione)
La Regione Toscana, in accordo con l’USR, ha ritenuto opportuno avviare un lavoro di riflessione e scambio comune, al fine di sviluppare una proposta di Linee di indirizzo regionali (in ottemperanza all’art. 7, comma 1, della Legge 170/10) L’impegno condiviso è sintetizzabile nei seguenti 3 punti: Monitorare e analizzare le esperienze già avviate sul territorio in materia di Disturbi Specifici dell’Apprendimento; Sviluppare una proposta di linee di indirizzo regionali per favorire l’individuazione precoce del disturbo; Favorire la collaborazione tra servizi socio sanitari e istituzioni scolastiche in merito agli interventi per i DSA in toscana (dalla diagnosi alla formazione).

29 Istituzione del Gruppo di Coordinamento Regionale
Istituzione del Gruppo di Lavoro Regionale sui DSA con i referenti territoriali (nomina del referente, docente comandato, per i DSA).

30 Linee guida regionali - DSAp
Delibera della Giunta Regionale del 17 dicembre 2012; CTS quali componenti a supporto delle attività delle scuole; Strutture accreditate per la diagnosi

31 Osservatorio Regionale Permanente sui DSAp

32 Portale riservato raccolta dati alunni DSA
Elaborazione di un modello di rilevazione dati da sottoporre alle scuole tramite l’area riservata del portale USR. Tale modello deve mantenere aggiornato lo stato di fatto in merito a: alunni inseriti nelle classi con diagnosi di DSA (diagnosi pubblica o privata); interventi compensativi e dispensativi attivati e di recupero; valutazione ed esami di stato; formazione dei docenti; modalità di screening

33 Monitoraggio Osservazione Sportelli attivi

34 Strumenti di comunicazione scuola –famiglia
Aggiornamento vademecum


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