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Desiderio di conoscenza e stupore

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Presentazione sul tema: "Desiderio di conoscenza e stupore"— Transcript della presentazione:

1 Desiderio di conoscenza e stupore
Il ruolo dei genitori e il compito della scuola nell’educazione all’osservazione

2 1 - Legittimità ed urgenza 3 - Linee operative
2 – Caratteristiche 3 - Linee operative La meraviglia dell’adulto 3.2 – Fattori Bibliografia

3 1 - Legittimità ed urgenza
Atteggiamento ludico, turista frettoloso, consumatore superstizioso e sempre meno investigativo. Anche nello studio.

4 Nemici :apparenza e consumo
Legittimità ed urgenza 2 Ci si ferma alla superficie delle cose. Si scambia la realtà con il deposito delle sensazioni, più o meno piacevoli, e con le risposte, più o meno valide, seguendo un "pensiero debole", soggiogato a ciò che si vede e si sente momentaneamente. Davvero la realtà non suggerisce nulla? Davvero le cose vanno solo consumate da buoni clienti e godute da buoni spettatori ? Davvero il desiderio di conoscere si sta spegnendo?

5 Il contrario dello stupore: la chiusura mentale
Legittimità ed urgenza 3 “ Si dice chiusura anticipata perché l’individuo, ad un certo punto del suo cammino deve chiudere il pensiero, deve cioè operare una sintesi. Se l’individuo la mette in atto da subito, si preclude la possibilità di scoprire il nuovo: utilizza cioè il suo apparato mentale ed affettivo per confermare ancora una volta le precedenti acquisizioni, così non incontra mai niente ( Scabini, 1994, pag.9). Non incontriamo qualcosa di nuovo se noi chiudiamo anticipatamente, cioè se non ci lasciamo interrogare da quello che incontriamo, ma utilizziamo delle risposte che abbiamo immagazzinato precedentemente, le appiccichiamo a mo’ di etichetta al nuovo.

6 Meno realtà = meno uomini
Legittimità ed urgenza 4 “ Il mondo ben più grande, più profondo e più autentico delle essenzialità, invisibile come è, non è nemmeno sospettato..." (J.Pieper, 1971, p. 75). Si prende il mondo delle proprie impressioni e delle proprie credenze per qualcosa di definitivo, di compatto e solido.

7 Legittimità ed urgenza 5
Scienza e stupore Legittimità ed urgenza 5 Lo stupore è la molla della conoscenza, la condizione del pensiero (Guitton 1986), la porta della comprensione artistica, tecnica e scientifica della realtà. " Tutta la scienza ha inizio con la meraviglia: la ricerca scientifica, infatti, prende avvio da problemi pratici e teorici,cioé da aspettazioni deluse, da scoppi di meraviglia" (Antiseri 1985, pag. 16 ).

8 Un'impresa, oltre che necessaria, difficile
Legittimità ed urgenza 8 Come combattere il sonnambulismo, che non è un male solo della scuola? E' possibile educare allo stupore? Si può insegnare l'arte dell'ammirazione? E’ "la cosa più alta cui l'uomo possa arrivare". (Goethe

9 2 – Caratteristiche E' un'emozione di fronte all'oggetto interessante, fatta di impressione e di desiderio: l' impressione di non comprendere e il desiderio di capire.

10 Studium&punctum Caratteristiche 1 Etimologicamente stupore significa reazione ad un qualcosa d'imprevisto, di inaspettato, da cui siamo stati come battuti, colpiti.

11 Visita di un imprevisto
Caratteristiche 2 " Qualcosa che irrompe dall'esterno. E' questo il metodo supremo della conoscenza. Bisogna ridare all'avvenimento la sua dimensione ontologica di nuovo inizio. E' un'irruzione del nuovo, che rompe gli ingranaggi, che mette in moto un processo" (Finkielkraut 1992, p.58). “Uno choc del conoscere in un trasalimento del corpo" (Ricoeur 1990, p.250),

12 Mossa della ragione Il vero stupore è
Caratteristiche 3 Mossa della ragione Il vero stupore è una specie di " innocenza ritrovata, una maniera verginale di concepire e di sentire " (Guitton 1986, p.14), una '"grazia essenziale dell'intelligenza" (G. Marcel), cioé di guardare in profondità (intus-legere). L'effetto -"puntura" (stimolo, etimologicamente richiama il verbo "pungere) della realtà sull'io che subendo attiva il suo desiderio di incontro e di esperienza;

13 Due forme di stupore La meraviglia passiva
Caratteristiche 4 La meraviglia passiva L'ammirazione attiva (Guitton, 1986, p.15).

14 Correlato : sintonia Caratteristiche 5 Le primissime esperienze del bambino avvengono nella docilità ed apertura. Egli impara in modo significativo una certa cosa grazie ad un’ accordatura, o capacità di entrare in sintonia con la cosa.

15 Come bambini "Lo studio e la ricerca della verità
e della bellezza rappresentano una sfera di attività in cui è permesso di rimanere bambini per tutta la vita" (A. Einstein)

16 3 - Linee operative Educare allo stupore non solo è necessario,
ma anche possibile dentro e fuori la scuola.

17 3.1 - La meraviglia dell’adulto
La prima modalità di educazione allo stupore è la meraviglia dell’adulto documentata nello stile di vita, nei rapporti con le persone, nel suo essere uomo, nella voglia di imparare e conoscere.

18 Desiderio di imitare " L’ammirazione e il desiderio d'imitare costituiscono le più potenti risorse dell'apprendimento scolastico " (Meireu, 1990, p.113 ). Ancor più suscita ammirazione l'insegnante la cui azione in classe nasce ed esprime stupore. Egli condivide, assegna e controlla i compiti di apprendimento, testimoniando curiosità ed attenzione, presentando il sapere con la convinzione di chi sa e vuole acquisire l'adesione, perché si fa discente del proprio sapere, non solo per "comprendere i tentennamenti e gli errori di chi non sa ancora" (Meireu, 1990, p.113), ma anche per continuare a guardare se stesso, la propria disciplina e gli alunni come se fosse appena arrivato da un lontano pianeta. Ha (si prende) il tempo e la libertà di stupirsi: di lasciarsi colpire, ricercare e verificare una sintonia, porre attenzione ai particolari, riformulare giudizi sintetici, mettere in atto dei paragoni, verificare l'intuizione e la validità del "colpo" ricevuto.

19 3.2 – Fattori dell’educazione dello stupore
Spontaneità ed osservazione, insieme alla significatività e all'autorevolezza, sono fattori dell’ incontro, vero e proprio ambito di educazione allo stupore.

20 Realtà o scetticismo e stupidità ?
Certe pratiche educative sembrano muoversi dietro un motto di Woody Allen: " Io credo che troppa realtà sia insopportabile per l'uomo, ci vuole qualcosa che la scongiuri; per questo è necessario un certo scetticismo". L'esito è un uomo che non sa rendere conto delle sue certezze in modo razionale, crede di essere critico e libero, in verità segue le mode e chi grida di più: non sa pensare, non sa incontrare la realtà.

21 Osservazione insistente, totale, globale, "gratuita", disinteressata
desiderio e capacità di impegnare tutti i propri sensi ( non solo quello della vista), la propria intelligenza e la propria energia nel rapporto con la realtà, oggetto di studio, argomento di conversazione –ricerca. In quanto tale è fondamento di ogni incontro, di ogni rapporto.

22 Osservare è immergersi nella realtà che ci circonda con tutto se stessi, facendo attenzione ai particolari, ai loro legami, al loro rapporto con il tutto, ai loro rimandi essenziali, in modo da non precludersi di andare oltre il dato, di cogliere il di più che che c'é nelle cose, di avvicinarsi al loro segreto.

23 Osservazione e comprensione
Osservare non è solo un registrare, ma un porre attenzione ed interrogare ogni particolare avendo presente con la coda dell'occhio tutto l'oggetto e il contesto in cui si trova

24 A che serve ? " A cosa serve quello che stiamo facendo? Dove sta la sua utilità pratica? Che cosa mi fa guadagnare?", domande formulate avendo già risposte declinate sui criteri di consumismo e di utilità immediata per bisogni indotti dal mercato e dal potere.

25 Figli di una mentalità che li penalizza fin da bambini doppiamente:
tacitando i bisogni reali sottrae loro una potente motivazione ad apprendere, inondandoli di cose bambini sono privati del piacere del nuovo e di quella "verginale sensibilità" che li conduce a fremere di fronte agli oggetti più banali come riscoperti per la prima volta (Xodo 1995, p. 63).

26 Gratuità e distacco Educarli allo stupore è anche educarli ad una lettura dei loro bisogni, ad una "morigeratezza"( Xodo 1995, p. 64), alla " povertà" ovvero al distacco tra sé e le cose per meglio comprenderle e conoscerle. Per conoscere occorre, infatti, un distacco, una giusta distanza.

27 Senso del mistero Educare allo stupore è dunque anche educare al giusto distacco, ad uno sguardo capace di cogliere l'intero orizzonte umano e quindi di provare " la più bella e profonda emozione" che è il senso del mistero: "sta qui il seme di ogni arte, di ogni vera scienza" (Einstein). Distacco da se stessi, dai propri schemi, dalle proprie opinioni…

28 Osservazione e studio. 'Stupirsi'delle cose è tenere sgranati gli occhi sul reale e vedere le cose come per la prima volta, nel miracolo del loro esserci e della loro forma. Non per nulla lo stupore è stato definito "desiderio di vedere" (Heidegger) . "Chi non è più in grado di provare né stupore né sorpresa è per così dire morto; i suoi occhi sono spenti " ( Einstein 1982, p. 22). « Stupore è la circostanza in cui il vedere è costretto a diventare un guardare » (Petrosino, 88) Chi ha gli occhi spenti, non impara; e se viene dietro, è perché è trascinato.

29 3 - Sintesi e prospettive
Lo stupore è la prima caratteristica dello studio per almeno due ragioni. Innanzitutto perché lo stupore è la matrice dell’esperienza, la quale è meta e strada di ogni studio In secondo luogo perché lo stupore è la molla della conoscenza, verso cui lo studio tende come oggetto del desiderio, e spinta propulsiva del lavoro di comprensione e di memoria, che è il nucleo dello studio personale e creativo.

30 LA FONTE DELLA CONOSCENZA: LO STUPORE
“ E’ la meraviglia, più che il dubbio, la fonte della conoscenza” (A.J.Heschel) " La prima condizione per imparare a pensare e quella di coltivare in sé la facoltà dello stupore” (J. Guitton) “L' ammirazione e il desiderio d'imitare costituiscono le più potenti risorse dell'apprendimento scolastico” (J. Guillaumin)

31 Senza l'educazione allo stupore, senza l'insegnamento dell'arte dell'ammirare, non c'è introduzione alla realtà ( cioé educazione), non c'é insegnamento del metodo di studio, perché l'homo faber, trasformato in homo tecnologicus, non lascia spazio all'homo theoreticus. (Xodo 1995, p. 58), ovvero all'uomo appassionato del sapere puro, della conoscenza disinteressata (Reboul 1988, 59ss).

32 Come insegnare lo stupore?
Innanzitutto comunicandolo (mettendolo in comune) e pro-vocandolo in una relazione positiva, caratterizzata da umanità condivisa e da una mentalità capace di considerare tutti i bisogni e le esigenze dell'uomo.

33 Educare allo stupore fonte
Quadro sintesi Educare allo stupore fonte della conoscenza è educare l'attenzione sviluppare la "curiosità", promuovere motivazioni intrinseche, guidare all'osservazione (stima, intelligenza del particolare, giudizio sintetico, giusto distacco), favorendo il contatto con tutta la realtà mediante la con-segna di un'ipotesi esplicativa di essa ragionevole e affascinante. A questo punto qualcuno potrebbe obiettare che stiamo riportando la didattica indietro, alle stagioni dell'ingenuità e della spontaneità. Le cose non stanno così. Non si tratta di preferire gli studenti ingenui a quelli (di oggi) che vengono definiti smaliziati e critici. L'alternativa non è tra incanto e disincanto, tra "studenti che bevono tutto" e "studenti che ne sanno una più del diavolo". Non è, per dirla in termini più adeguati, tra le pedagogie della risposta e le pedagogie del problema. Queste sono due scogli simmetrici da evitare ( Meireu, 1990, p.212).

34 Bibliografia Bersanelli-Gargantini, Solo lo stupore conosce…, BUR, 2003 J. Guitton, L’arte di pensare, Ed.Paoline 1987 Xodo C., Stupore e conoscenza, In Scuola e didattica, n Mazzeo R., Insegnare un metodo a studiare, Il Capitello, 1997


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