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Maria Alessandra Rossi

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Presentazione sul tema: "Maria Alessandra Rossi"— Transcript della presentazione:

1 Maria Alessandra Rossi E-mail: alessandra.rossi@unisi.it
Innovazione, Incentivi e Politiche della Concorrenza Modulo del corso di: Politica Economica e Industriale (9 ore) Maria Alessandra Rossi

2 Obiettivi delle politiche antitrust
Concorrenza perfetta? Obiettivi di second-best: Assicurare la diffusione del potere di mercato (e quindi la libertà di accesso al mercato); Assicurare la libertà economica dei partecipanti al mercato (e quindi difendere il funzionamento del meccanismo concorrenziale); Difendere la concorrenza (ma non i concorrenti); Favorire un’allocazione efficiente delle risorse Chi è protetto? Imprese concorrenti, potenziali entranti, piccole imprese, consumatori…

3 Due criteri di second-best
T1 = minDWL Minimizzazione dell’inefficienza allocativa causata dal potere di monopolio T2 = min(DWL + ) Minimizzazione dei danni ai consumatori causati dal potere di monopolio minT1 => minT2 minT2 => min T1 (ma con eccezioni, es. discriminazione perfetta di prezzo)

4 Struttura delle normative antitrust
Norme in materia di abuso di posizione dominante; Norme in materia di intese e forme di comportamento coordinato; Norme in materia di concentrazione; Creazione di un organismo tecnico di applicazione della politica della concorrenza

5 Esiste una “teoria antitrust”?
Il paradigma struttura-condotta-performance struttura di mercato => comportamento agenti economici => risultati economici La “rivoluzione” di Chicago; efficienze nei risultati economici => struttura di mercato La Nuova Economia Industriale; Interazioni e feed-back fra i diversi livelli La teoria dei mercati contendibili Ma esiste davvero un “mercato contendibile” ?

6 La legislazione antitrust
Negli Stati Uniti Sherman Act 1960 Difesa delle piccole imprese contro i trust - caso Standard Oil Scarso enforcement da parte del DoJ Nessuna azione preventiva Clayton Act e Federal Trade Commission Act 1914 Identificazione di pratiche illegali che riducano in modo sostanziale la concorrenza o contribuiscano alla creazione di un monopolio (azioni preventive) Discriminazioni di prezzo; Exclusive dealing e tying; Fusioni e concentrazioni Istituzione di una agenzia antitrust con poteri di azione immediata (ingiunzioni cease-and-desist)

7 La legislazione antitrust/2
Robinson-Patman Act 1936 Divieto di sconti su grandi volumi di vendita Il Wheeler-Lea Act 1938 Autorizzazione per la FTC a perseguire non soltanto comportamenti dannosi per i concorrenti ma anche dannosi per i consumatori (caso Raladam&co.) Celler-Kefauver Amendment 1950 Anche l’acquisto di impianti può costituire una acquisizione vietata Nella valutazione di fusioni e acquisizioni rileva sia la concorrenza fra le imprese coinvolte che il grado di concorrenza generale sul mercato

8 La legislazione antitrust/3
Agenzie governative preposte all’applicazione della normativa antitrust: Federal Trade Commission (Clayton Act e sez.5 FTC Act) Antitrust Division del Department of Justice (Clayton Act) Potere di iniziativa dell’azione antitrust Antitrust Division del DoJ FTC Procuratore generale di uno stato Denuncia di parte

9 La legislazione antitrust/4
In Europa Trattato di Roma (Parte III, Titolo I, Capo I) Regole di concorrenza applicabili alle imprese (artt ) Pratiche di Dumping (art.91) Aiuti di Stato (art.92) Organismo preposto all’azione in difesa della concorrenza: Commissione europea + DGIV Organismo proposto alla valutazione dei ricorsi: Corte Europea di Giustizia

10 La legislazione antitrust/5
Intese - Art.85 (ora art.81) Divieto di intese e pratiche concertate che restringano la concorrenza all’interno del mercato comune e distorcano gli scambi fra paesi membri. Tuttavia, possono essere accettate se: L’intesa conduce a un miglioramento nella produzione o distribuzione di un prodotto o se promuove il progresso tecnico; I consumatori ricevono una quota dei benefici derivanti dall’intesa; Le imprese coinvolte non hanno complessivamente un potere di mercato sufficiente a ridurre la concorrenza in modo significativo sul mercato del prodotto Abuso di posizione dominante - Art. 86 (ora art.82) NB. La posizione dominante in se non rappresenta una violazione dei principi della concorrenza, ma solo: il metodo (illecito) di ottenimento della posizione dominante L’uso (illecito) della posizione dominante

11 La legislazione antitrust/6
Fusioni e concentrazioni - artt => regolamento 89/1989 Aiuti di Stato - art. 92 Vietati gli aiuti che “favorendo alcune imprese o alcune produzioni, falsino o minaccino di falsare la concorrenza” negli stati membri Tuttavia, possono essere accettabili: misure di carattere non selettivo o generale misure di sostegno all’innovazione, alle aree depresse, misure per la difesa ambientale ecc.

12 La legislazione antitrust/7
In Italia: L.287/ “Norme per la tutela della concorrenza e del mercato” Applicazione residuale della normativa Autorità preposte all’applicazione della normativa antitrust: Autorità Garante per l’Editoria Banca d’Italia Istituto di Vigilanza per le assicurazioni private e di interesse collettivo (ISVAP) Autorità Garante per la concorrenza e il mercato (AGCM)

13 La metodologia dell’intervento antitrust
Definizione del mercato rilevante Del prodotto Geografico Valutazione del potere di mercato Pratiche vietate “per se” e applicazione della “rule of reason” Discrezionalità

14 Il mercato rilevante/1 Def. Mercato Rilevante: il più piccolo contesto economico nel quale è possibile esercitare un potere di mercato (p > CM) la definizione del mercato rilevante non fa riferimento a caratteristiche intrinseche dei beni, ma all’insieme dei prodotti che esercitano un vincolo competitivo reciproco La definizione del mercato rilevante può variare a seconda della tipologia di indagine antitrust in oggetto > mercato rilevante => < quota di mercato

15 Il mercato rilevante/2 SSNTIP Test (!) - test del monopolista virtuale
Vincoli dal lato della domanda Vincoli dal lato dell’offerta Ma…Cellophane Phallacy Metodi per l’implementazione del SSNIP test: Elasticità della domanda rispetto al prezzo Ma la semplice osservazione statistica dell’elasticità non basta, un modello econometrico che tenga conto di tutte le altre variabili rilevanti è necessario Importanza del periodo temporale di riferimento Elasticità incrociate: sostituibilità fra prodotti percepita dai consumatori Eji = dqj/qj / dpi/pi Fornisce informazioni corrette solo se calcolata ai prezzi di concorrenza; Eji diverso da Eij Eji dipende dal livello dei prezzi

16 Il mercato rilevante/3 Test di correlazione di prezzo (Stigler e Sherwin) Se due prodotti appartengono allo stesso mercato i loro prezzi tendono a muoversi nella stessa direzione; Correlazioni spurie - fattori comuni influenzano prodotti non appartenenti allo stesso mercato Differenze di prezzo Differenziali di qualità Caratteristiche e uso del prodotto e preferenze dei consumatori

17 Il mercato rilevante/3 Il mercato geografico rilevante
SSNTIP test e relativi metodi di implementazione Test di Stigler e Sherwin Due aree appartengono allo stesso mercato rilevante se i prezzi degli stessi beni nelle due aree hanno lo stesso andamento e differiscono soltanto per quanto riguarda i costi marginali di trasporto Rapporto costi di trasporto/costi di produzione Test di Helzinga e Hogarty - importazioni Due aree appartengono allo stesso mercato se fra di esse avviene un notevole volume di scambi Importanza dei costi di trasporto in rapporto ai prezzi dei beni Gusti, lingua e altre caratteristiche

18 Il potere di mercato Def. Capacità dell’impresa di innalzare i prezzi al di sopra dei costi marginali (ovvero al di sopra del livello concorrenziale dei prezzi) Ovviamente ogni impresa possiede un certo grado di potere di mercato Quale misura del potere di mercato deve essere utilizzata? Quale grado di potere di mercato deve attirare l’attenzione delle autorità della concorrenza? Misure dirette: Indice di Lerner - (pi - Cmi)/pi Difficoltà di stima dei costi marginali Alti costi possono essere essi stessi segnali dell’esistenza di potere di mercato Stima econometrica dell’elasticità inversa della domanda Limitata disponibilità di dati Problemi econometrici Misure indirette: valutazione della quota di mercato e di altre variabili, come: Posizione relativa dei concorrenti Esistenza di entranti potenziali Potere dei consumatori

19 La posizione dominante
Impresa in posizione dominante e price-leadership Impresa in posizione dominante e comportamento indipendente Rule of reason nella valutazione dell’abuso di posizione dominante Barriere strategiche all’entrata Strategie di prezzo Switching costs

20 Proprietà intellettuale e Antitrust: esiste un conflitto?
Sia la politica di protezione della PI che le politiche della concorrenza hanno come obiettivo l’aumento del benessere dei consumatori Ex-post: la politica della concorrenza è volta a contenere il potere di mercato connesso con l’esercizio dei diritti di proprietà intellettuale Ex-ante: la politica della concorrenza non deve determinare una diminuzione dell’incentivo ad innovare NB. Gli incentivi offerti dal sistema di proprietà intellettuale non sono facilmente adeguabili alla struttura di mercato, quindi l’applicazione della rule of reason nell’ambito della valutazione antitrust può contribuire a suoerare i limiti connessi alla natura “one-size-fits-all” del sistema di PI

21 L’interfaccia PI/Antitrust
Accordi ex-ante - Mergers e Research Joint Ventures (RJVs) Licensing Termini e restrizioni contrattuali esclusività Accordi ex-post - cross-licensing e patent pools

22 Antitrust Guidelines for the licensing of IP - 1995
Evoluzione delle politiche della concorrenza la proprietà intellettuale deve essere considerata come analoga ad ogni altra forma di proprietà ai fini dello scrutinio antitrust; Non esiste alcuna presunzione che la PI crei potere di mercato rilevante per l’indagine antitrust; La concessione di licenze deve essere considerata in generale pro- competitiva NB. Le Guidelines introducono il concetto di “innovation market” - restrizioni alla concorrenza nello sviluppo di nuove tecnologie possono essere oggetto di valutazione antitrust

23 Accordi ex-ante - RJVs Tipologie:
Alleanze fra due imprese (domestiche o internazionali) Alleanze fra imprese e università Consorzi di gruppi di imprese (con o senza sostegno governativo) Aumento della diffusione di questa forma di governance negli anni 1980/ ragioni: Internalizzazione degli spillover Riduzione della duplicazione degli investimenti Accesso alla ricerca ad un costo minore Monitoraggio degli sviluppi tecnologici Acquisizione di skills specializzati Superamento di barriere al commercio internazionale di natura non tariffaria Negli Stati Uniti, immunità dall’intervento antitrust dal 1982

24 Accordi ex-ante - RJVs/2
Effetti in termini di benessere sociale Costi Riduzione della diversità degli approcci di R&S Facilita l’adozione di comportamenti anticompetitivi (capacità di coordinamento nell’aumento di prezzo) Benefici Riduzione dei costi di R&S Facilita la realizzazione di grandi progetti per via dell’internalizzazione delle esternalità e della combinazione di risorse complementari

25 Accordi ex-ante - RJVs/3
Perché ricorrere alle RJVs e non ad altre forme di governance? Incertezza Opportunismo Razionalità limitata Investimenti specifici Chi forma RJVs? Grandi imprese in settori ad alta intensità di R&S Imprese in settori fortemente concentrati Imprese nei settori o nei paesi nei quali i brevetti non costituiscono un efficace mezzo di appropriazione Imprese nei paesi più piccoli

26 Valutazione antitrust delle RJVs
Bilanciamento mediante rule of reason di: Effetti positivi: se le imprese competono sul mercato del prodotto, la combinazione degli sforzi innovativi può ridurre i costi senza innalzare i prezzi Delegazione più efficiente dello sforzo innovativo Riduzione della duplicazione degli investimenti Trasmissione di informazioni che sarebbero altrimenti tenute segrete Internalizzazione di spillover positivi Effetti negativi: sottoinvestimento in innovazione e riduzione del tasso di innovazione Riduzione della competizione ex-post sul mercato del prodotto e del numero di sostituti disponibili sul mercato In entrambi i casi la presenza di altre imprese non partecipanti alla RJV è decisiva: entrambi gli effetti sono in questo caso limitati NB. L’Autorità antitrust si trova nella difficile situazione di dover anticipare scenari ipotetici futuri nella valutazione della liceità dell’accordo!

27 Licensing Efficienza del licensing
Uso dagli asset intellettuali come input nel processo innovativo (research tools) Soluzione di situazioni di dipendenza e promozione dello sviluppo di invenzioni complementari Produzione efficiente di beni proprietari Struttura degli accordi di licenza: Royalty (incide sul prezzo e può contribuire alla ripartizione del rischio) Fixed fee (incide sulla divisione del profitto) Principio di riferimento nella valutazione antitrust: al licensor può essere consentito di imporre dei termini che lo rendono indifferente fra produrre direttamente e concedere la licenza - Neutralità di profitto rispetto all’organizzazione della produzione

28 Licensing/2 Clausole/restrizioni contrattuali rilevanti dal punto di vista antitrust: Refusals to license Restrizioni di prezzo Clausole di esclusività Exclusive licensing Exclusive dealing Exclusive territories Tying e estensione del diritto di proprietà Grant-backs

29 Licensing/3 Esistono ragioni di politica della concorrenza per limitare alcune pratiche legate all’esercizio della PI? E’ possibile che le imprese risolvano spontaneamente situazioni di conflitto connesse all’uso dei DPI? Esistono entranti potenziali? Quali sono gli effetti della concessione di licenze sull’innovazione?

30 La dottrina delle essential facilities
Un’impresa in posizione dominante su un mercato deve comportarsi in modo corretto nei confronti di concorrenti in mercati adiacenti che necessitano di accesso ad una essential facility Si definisce come essential facility un asset che: Costituisce un input essenziale per il processo produttivo/innovativo Non può essere facilmente replicato È posseduto da un’impresa in posizione dominante Non vi sono ragioni tecniche plausibili per negare l’accesso ad esso In presenza di una essential facility l’autorità antitrust può intervenire imponendo la concessione di una licenza obbligatoria

31 Accordi ex-post - patent pools
Definizione: Un patent pool è un accordo che sancisce il trasferimento congiunto (bundled) di licenze fra molteplici possessori di brevetti Esempi: Manufacturers Aircraft Association (1914) - Curtis&Wright RCA (anni 20) - Marconi/ATT/General Electric/Westinghouse Videocompressione MPEG-2 DVD-video e DVD-rom Summit Tech. Inc./VisX Inc.

32 Accordi ex-post - patent pools/2
Effetti positivi: Riduzione dei costi di transazione; Soluzione del problema dei monopoli complementari; Riduzione delll duplicazione degli investimenti necessari a realizzare l”inventig around” Effetti negativi: Facilitano la collusione Possono determinare la creazione di barriere all’entrata Possono ridurre l’incentivo a verificare ex-post la validità dei brevetti inclusi nel pool Possono ridurre l’incentivo ad innovare (free-riding - ogni membro beneficia degli sforzi innovativi degli altri membri)

33 Accordi ex-post - patent pools/3
La valutazione antitrust è legata alla natura dei brevetti inclusi nel pool: Complementi (+) Sostituti (-) Altri aspetti rilevanti per l’indagine antitrust: Concessione di licenze ad imprese esterne al pool Concessione di licenze individuali


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