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Cristo rivela l’uomo all’uomo Il desiderio di felicità

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Presentazione sul tema: "Cristo rivela l’uomo all’uomo Il desiderio di felicità"— Transcript della presentazione:

1 Cristo rivela l’uomo all’uomo Il desiderio di felicità
Gesù Cristo vero Dio e vero uomo Cristo rivela l’uomo all’uomo L’uomo interiore Il desiderio di felicità

2 le tristezze e le angosce degli uomini d'oggi,
Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d'oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore … (GS 1)

3 di scrutare i segni dei tempi
…è dovere permanente della chiesa di scrutare i segni dei tempi e di interpretarli alla luce del vangelo, così che, in un modo adatto a ciascuna generazione, possa rispondere ai perenni interrogativi degli uomini sul senso della vita presente e futura e sul loro reciproco rapporto. Bisogna infatti conoscere e comprendere il mondo in cui viviamo nonché le sue attese, le sue aspirazioni e la sua indole spesso drammatiche… (GS 4)

4 …Ecco come si possono delineare alcune caratteristiche
più rilevanti del mondo contemporaneo… (GS 4)

5 Conquiste e contraddizioni
(Cf. GS 4) · Aumenta la ricchezza, possibilità e potenza economica continua il dramma della fame, della miseria e dell’analfabetismo. ·        Cresce un senso acuto della libertà sorgono sempre nuove schiavitù sociali e psichiche. ·        Si avverte l’unità del mondo e la mutua interdipendenza dei singoli in una necessaria solidarietà si alimenta una forza centrifuga che spinge il mondo in direzioni diverse attraverso contrasti politici, sociali, economici, razziali, ideologici e pseudo-religiosi. ·        Si moltiplicano gli scambi di idee attraverso i mezzi di comunicazione le stesse parole con cui si esprimono i più importanti concetti, assumono nelle più differenti ideologie significati assai diversi ·        Ci si sforza di costruire un’organizzazione temporale più perfetta Senza che cammini di pari passo il progresso spirituale.

6 Se questo è un uomo “Voi che vivete sicuri Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera Il cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomo Che lavora nel fango Che non conosce pace Che lotta per mezzo pane Che muore per un sì o per un no. Considerate se questa è una donna, Senza capelli e senza nome Senza più forza di ricordare Vuoti gli occhi e freddo il grembo Come una rana d’inverno. Meditate che questo è stato: Vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore Stando in casa andando per via, Coricandovi alzandovi; Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, La malattia vi impedisca, I vostri nati torcano il viso da voi.” (Primo Levi, Se questo è un uomo, Einaudi, Torino, 1976, p.1) Se questo è un uomo

7 Prima parte «Che cos' è l' uomo perché ti ricordi di lui?
Che cos'è il figlio d'uomo, ché di lui ti prendi cura?» (Salmo 8,4) L’uomo in ricerca della sua identità tra vocazione e realtà

8 nel progetto del Creatore
L’uomo - figlio di Dio – nel progetto del Creatore (Gn 1-2) L’uomo vertice della creazione (Gn 1,26) L’uomo «immagine e somiglianza di Dio» (Gn 1,27) L’uomo “dominus”, partecipe della regalità di Dio, custode dell’ordine creaturale (Gn 1,28) L’uomo in “pace”, nella pienezza dei doni (Gn 1,29-31) L’uomo “essere vivente” perché partecipe dello “Spirito di Dio” (Gn 2,7-8) L’uomo “libero” e “limitato” (Gn 2,15-17)

9 nel progetto del Creatore
L’uomo - figlio di Dio – nel progetto del Creatore (Gn 1-2) Essere con Dio, essere per Dio, per essere in Dio Essere in dialogo con l’altro, essere dono per l’altro, per essere uno con l’altro

10 L’uomo e il dramma del male
(Gn 3-4) L’uomo non accetta il limite della sua libertà, non nutre più fiducia verso Dio visto come “padrone” Presta ascolto a chi presenta “menzogne lusinghiere” (Gn 3,1-6) Conseguenza della trasgressione «aprire gli occhi», non per gloriarsi del raggiungimento della “divinità rapinata”,ma per cadere nel baratro della vergogna e del nascondimento come unica arma di difesa. (Gn 3,7). rompe l’armonia con Dio, perché ci si nasconde, non si regge il peso di guardare in faccia alla Verità. ( Gn 3,8.10) Si rompe l’armonia tra gli uomini: ci si accusa a vicenda. (Gn 3,11-13) Il dolore della vita quotidiana in cui la natura spesso ti è ostile. (Gn 3,16-19) La lotta fratricida. (Gn 4, 1-16)

11 L’uomo e il dramma del male
(Gn 3-4) Essere senza Dio, Essere contro Dio, Essere lontano da Dio Essere senza l’altro, Essere contro l’altro, Essere lontano dall’altro

12 Per la riflessione personale…
Liberi nella fedeltà o nella trasgressione?

13 «Che cercate?… …Chi cercate?» Seconda parte
(Gv 1,38;18,4.8) «Ti Conoscevo per sentito dire…» (Gb 42,5a) La fede falsa e vera dell’uomo

14 Gesù manifesta la sua autorità
Marco annota: «Il sabato, Gesù, entrato nella sinagoga, insegnava. (La gente) si stupiva del suo insegnamento, perché egli insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli scribi » (Mc 1,21-22) L’autorità di Gesù non è superiorità, ma servizio per il bene. L’autorità di Gesù è vera autorità perché, secondo l’etimologia latina “augeo”, egli “fa crescere”.

15 Gesù manifesta la sua autorità
Sulle forze del male «Che cos' è mai questo? È un nuovo insegnamento dato con autorità! Egli comanda perfino agli spiriti immondi, ed essi gli ubbidiscono!». La sua fama si divulgò subito dappertutto, nella circostante regione della Galilea» (Mc 1,23-28) Esorcismo sulle forze del male: Ed essi furono presi da gran timore e si dicevano gli uni gli altri: «Chi è dunque costui, al quale persino il vento e il mare ubbidiscono?» (Mc 4:35-41) Tempesta sedata

16 Gesù manifesta la sua autorità Nel perdono dei peccati
«Figliolo, i tuoi peccati ti sono perdonati». Erano seduti là alcuni scribi e ragionavano così in cuor loro: «Perché costui parla in questa maniera? Egli bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non uno solo, cioè Dio?» (Mc 2,1-12) Paralitico guarito sulle forze del male: Gesù disse alla donna: «I tuoi peccati sono perdonati». Quelli che erano a tavola con lui, cominciarono a dire in loro stessi: «Chi è costui che perdona anche i peccati?» (Lc 7,36-50) La peccatrice

17 Il “fenomeno” Gesù attira la curiosità
Poi, fattosi sera, quando il sole fu tramontato, gli condussero tutti i malati e gli indemoniati; tutta la città era radunata alla porta. Egli ne guarì molti che soffrivano di diverse malattie, e scacciò molti demòni e non permetteva loro di parlare, perché lo conoscevano. Poi, la mattina, mentre era ancora notte, Gesù si alzò, uscì e se ne andò in un luogo deserto; e là pregava. Simone e quelli che erano con lui si misero a cercarlo; e, trovatolo, gli dissero: «Tutti ti cercano». (Mc 1:32-37) sulle forze del male: La gente

18 Il “fenomeno” Gesù attira la curiosità
Erode, il tetrarca, udì parlare di tutti quei fatti; ne era perplesso, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risuscitato dai morti»; altri dicevano: «È apparso Elia»; e altri: «È risuscitato uno degli antichi profeti». Ma Erode disse: «Giovanni l' ho fatto decapitare; chi è dunque costui del quale sento dire queste cose?» E cercava di vederlo. (Lc 9,7-9) Erode

19 Il “fenomeno” Gesù attira la curiosità
Un uomo, di nome Zaccheo, il quale era capo dei pubblicani ed era ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non poteva a motivo della folla, perché era piccolo di statura. Allora per vederlo, corse avanti, e salì sopra un sicomoro, perché egli doveva passare per quella via. (Lc 19,2-4) Zaccheo

20 Il “fenomeno” Gesù attira la curiosità
Tra quelli che erano saliti per adorare durante la festa c' erano alcuni Greci. Essi abbordarono Filippo, quello di Betsàida di Galilea, e gli chiesero: «Signore, vorremmo vedere Gesù». (Gv 12,20-21) I Greci

21 Lasciamoci interrogare
da Gesù «Perché mi cercavate?» (Lc 2,49) «La folla, dunque, quando ebbe visto che Gesù non era là e che non vi erano i suoi discepoli, montò in quelle barche, e andò a Cafarnao in cerca di Gesù. Trovatolo di là dal mare, gli dissero: «Rabbì, quando sei giunto qui?» Gesù rispose loro: «In verità, in verità vi dico che voi mi cercate, non perché avete visto dei segni miracolosi, ma perché avete mangiato dei pani e siete stati saziati» (Gv 6,24-26)

22 “Sondaggio di opinione”
«Poi Gesù, giunto nei dintorni di Cesarea di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «Chi dice la gente che sia il Figlio dell' uomo?» Essi risposero: «Alcuni dicono Giovanni il battista; altri, Elia; altri, Geremia o uno dei profeti». (Mt 16,13-14)

23 “Sondaggio di opinione”
Cesarea di Filippo centro di una delle zone più popolari del paganesimo greco-romano. Sorgeva su un enorme massiccio di roccia rossastra Aveva due meraviglie architettoniche Il santuario del dio Pan Il tempio dedicato all’imperatore Augusto

24 “Sondaggio di opinione”
L’opinione della gente Gesù è il Profeta messianico promesso dalle Sritture Giovanni il Battista, profeta di una radicale conversione per una giustizia più umana Elia, profeta restauratore della fede israelitica contro le contaminazioni idolatriche Geremia, profeta propugnatore di una religione senza compromessi e ipocrisie

25 “Sondaggio di opinione” il Figlio del Dio vivente»
E voi, chi dite che io sia? «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente» (Mt 16,15-16)

26 “Sondaggio di opinione” chiesa, e le porte del soggiorno del morti
Gesù, replicando, disse: «Tu sei beato, Simone, figlio di Giona, perché non la carne e il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli. E anch' io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte del soggiorno del morti non la potranno vincere. Io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che legherai in terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai in terra sarà sciolto nei cieli». Allora ordinò ai suoi discepoli di non dire a nessuno che egli era il Cristo» (Mt 16,17-20)

27 Pietro/pietra: Simone aveva un soprannome “Cefa” che in aramaico significa “roccia”; probabilmente non glielo aveva affibbiato Gesù. Gesù conferma il nome dopo la sua professione di fede e ne svela il senso. Si noti quasi un senso sacramentale. L’identità del discepolo di Gesù dipende dal modo con cui egli si relazione con il suo Maestro. Vocazione e identità sono strettamente congiunte. Per ogni cristiano il “nome” (identità e vocazione) viene dato nel battesimo, viene confermato da Dio quando egli fa la sua professione di fede (nella cresima). Il discepolo di Cristo viene confermato nella sua identità e vocazione ad ogni passo della sua crescita spirituale di associazione e conformazione al mistero di Cristo.

28 Non è Pietro la roccia. La sua fede testimoniata nella vita diventa roccia su cui edificare il tempio di Dio che è la Chiesa, comunità di credenti. Si noti la sottile ironia: il tempio di Cesare Augusto sorgeva su una roccia rossastra immensa, ma il tempio è stato abbattuto; la Chiesa si fonda sulla fede di Pietro e di quelli come lui, testimoni dell’amore di Dio, su cui non avrà potere la morte distruttrice.

29 Per la riflessione personale…
Quale idea abbiamo di Gesù Cristo? Che significa per me oggi che Gesù è il Figlio di Dio?

30 Terza parte «Guardate a Lui e sarete raggianti, i vostri volti non dovranno arrossire» (Salmo 33,6) Signore, tu sei la mia luce; senza di te cammino nelle tenebre, senza di te non posso neppure fare un passo, non so dove vado, sono un cieco che pretende di guidare un altro cieco. «Ora i miei occhi ti hanno visto…» (Gb 42,5b) Il volto umano di Gesù rivela il volto di Dio

31 La Trasfigurazione Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello, e li condusse sopra un alto monte, in disparte. E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto risplendette come il sole e i suoi vestiti divennero candidi come la luce. Mt 17,1-2 Signore, tu sei la mia luce; senza di te cammino nelle tenebre, senza di te non posso neppure fare un passo, non so dove vado, sono un cieco che pretende di guidare un altro cieco.

32 La Trasfigurazione Signore, tu sei la mia luce; senza di te
Gesù conduce alcuni discepoli su un monte alto. Non si specifica il nome, ma solo una caratteristica, la sua altezza. Il monte è il segno delle “teofanie” cioè degli incontri tra Dio e l’uomo. Nel Primo Testamento era impossibile vedere il volto di Dio. Esso considerato un mistero troppo grande per l’uomo era come il sole che non poteva essere fissato, pena la cecità. Signore, tu sei la mia luce; senza di te cammino nelle tenebre, senza di te non posso neppure fare un passo, non so dove vado, sono un cieco che pretende di guidare un altro cieco.

33 La Trasfigurazione Signore, tu sei la mia luce; senza di te
«Dio nessuno mai l’ha potuto vedere, il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato» (Gv 1,18) «Gesù è immagine visibile del Dio invisibile» (Col 1,15) Signore, tu sei la mia luce; senza di te cammino nelle tenebre, senza di te non posso neppure fare un passo, non so dove vado, sono un cieco che pretende di guidare un altro cieco.

34 Nel volto di Gesù risplende il volto di Dio con noi per noi in noi
nella solidarietà e misericordia per noi nel libero sacrificio della sua vita in noi nella comunione realizzata nel dono dello Spirito Santo Signore, tu sei la mia luce; senza di te cammino nelle tenebre, senza di te non posso neppure fare un passo, non so dove vado, sono un cieco che pretende di guidare un altro cieco.

35 Signore, tu sei la mia luce; senza di te
Dio non è semplicemente il “totalmente altro”, ma si mostra come Padre quando entra nella storia per condividere con l’uomo il travaglio della sua crescita e la difficoltà nel pellegrinaggio verso la meta della nostra esistenza. Quella di Dio non è una “solidarietà pietistica”, ma una vera e propria compartecipazione dall’interno delle vicende umane. Con molta efficacia si attribuiscono a Dio sentimenti che sono propri del cuore di un uomo. I sentimenti umani vissuti da Dio diventano un grande insegnamento per l’uomo che si trova a vivere situazioni particolari come la dipendenza, la vita matrimoniale, l’esperienza della maternità e della paternità, e tante altre. Signore, tu sei la mia luce; senza di te cammino nelle tenebre, senza di te non posso neppure fare un passo, non so dove vado, sono un cieco che pretende di guidare un altro cieco.

36 Il bambino avvolto in fasce
Nel volto di Gesù solidale con l’uomo si rivela il mistero della misericordia di Dio Signore, tu sei la mia luce; senza di te cammino nelle tenebre, senza di te non posso neppure fare un passo, non so dove vado, sono un cieco che pretende di guidare un altro cieco. Il bambino avvolto in fasce Dio si lascia avvolgere nella debolezza umana Lc 2,1-20

37 Il battesimo di Gesù Nel volto di Gesù solidale con l’uomo si rivela
il mistero della misericordia di Dio Signore, tu sei la mia luce; senza di te cammino nelle tenebre, senza di te non posso neppure fare un passo, non so dove vado, sono un cieco che pretende di guidare un altro cieco. Il battesimo di Gesù Dio si mette in fila con gli altri uomini Mt 3,13-17

38 Nel volto di Gesù solidale con l’uomo si rivela
il mistero della misericordia di Dio Signore, tu sei la mia luce; senza di te cammino nelle tenebre, senza di te non posso neppure fare un passo, non so dove vado, sono un cieco che pretende di guidare un altro cieco. Il regno di Dio si è fatto prossimo Gesù passa lungo il lago di Galilea e chiama i discepoli e i peccatori Entra nelle loro case e cena con loro si avvicina agli emarginati e li accoglie Mt 3,13-17

39 Gesù si lascia consegnare dagli uomini agli uomini
Nel volto di Gesù che si offre in sacrificio si rivela il mistero dell’amore oblativo di Dio Gesù si lascia consegnare dagli uomini agli uomini Gesù si fa debole con i deboli subendo la prevaricazione di quelli che credono di essere più forti

40 si lascia consegnare da Dio Padre agli uomini come segno del Suo Amore
Nel volto di Gesù che si offre in sacrificio si rivela il mistero dell’amore oblativo di Dio Gesù si lascia consegnare da Dio Padre agli uomini come segno del Suo Amore «Così Dio ha amato il mondo: ha dato il suo Figlio Unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna» (Gv 3,16)

41 liberamente si consegna
Nel volto di Gesù che si offre in sacrificio si rivela il mistero dell’amore oblativo di Dio Gesù liberamente si consegna agli uomini per portare a pienezza il suo amore verso di loro «Or prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta per lui l' ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino al compimento» (Gv 13,1)

42 «Figlio di Dio mi ha amato e ha donato se stesso per me»
Nel volto di Gesù che si offre in sacrificio si rivela il mistero dell’amore oblativo di Dio Gesù rivela l’Amore di Dio Oblativo Gratuito Totale «Figlio di Dio mi ha amato e ha donato se stesso per me» (Gal 2,20)

43 che dona lo Spirito Santo, il mistero della comunione di Dio
Nel volto di Gesù che dona lo Spirito Santo, si rivela il mistero della comunione di Dio Gesù dona lo spirito sulla croce «Chinato il capo consegnò lo Spirito» Gv 19,30

44 che dona lo Spirito Santo, il mistero della comunione di Dio
Nel volto di Gesù che dona lo Spirito Santo, si rivela il mistero della comunione di Dio Gesù nel cenacolo alita su gli apostoli e dice: «ricevete lo Spirito Santo» Gv 20,22 Gesù compie lo stesso gesto di Dio nella creazione di Adamo. Egli diventa essere vivente quando Dio gli soffia lo Spirito. Il dono dello Spirito fatto da Gesù segna il compimento della creazione. L’uomo che riceve e accoglie il dono dello Spirito è una creatura nuova

45 che dona lo Spirito Santo, il mistero della comunione di Dio
Nel volto di Gesù che dona lo Spirito Santo, si rivela il mistero della comunione di Dio «…e voi non avete ricevuto uno spirito di schiavitù per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione mediante il quale gridiamo: Abbà, Padre…» Rm 8,15

46 che dona lo Spirito Santo, il mistero della comunione di Dio
Nel volto di Gesù che dona lo Spirito Santo, si rivela il mistero della comunione di Dio «Ti prego o Padre, che tutti siano uno; e come tu sei in me e io in te, anch’essi siano uno in noi» Gv 17,21 Lo Spirito colloca l’uomo nella piena armonia, comunione, con Dio e con gli uomini, infatti lo Spirito permette all’uomo di professare la sua fede, di testimoniare l’amore, perché esso è stato “riversato nei nostri cuori”, sede dei nostri progetti e decisioni. Sicché la lingua della carità unisce gli uomini in una comunità che è immagine di quella trinitaria in cui ognuno è con, per, nell’altro.

47 Per la riflessione personale…
Quale volto umano oggi assume Dio? Quando nel mio volto traspare quello di Dio?

48 «In Sicilia, il monaco Epifanio un giorno scoprì in sé un dono del Signore: sapeva dipingere bellissime icone. Voleva dipingerne una che fosse il suo capolavoro: voleva ritrarre il volto di Cristo. Ma dove trovare un modello adatto che esprimesse insieme sofferenza e gioia, morte e risurrezione, divinità e umanità?

49 Epifanio non si dette più pace: si mise in viaggio; percorse l'Europa scrutando ogni volto. Nulla. Il volto adatto per rappresentare Cristo non c'era. Una sera si addormentò ripetendo le parole del salmo: "Il tuo volto, Signore, io cerco. Non nascondermi il tuo volto".

50 Fece un sogno: un angelo lo riportava dalle persone incontrate e gli indicava un particolare che rendeva quel volto simile a quello di Cristo: la gioia di una giovane sposa, l'innocenza di un bambino, la forza di un contadino, la sofferenza di un malato, la paura di un condannato, la bontà di una madre, lo sgomento di un orfano, la severità di un giudice, l'allegria di un giullare, la misericordia di un confessore, il volto bendato di un lebbroso. Epifanio tornò al suo convento e si mise al lavoro.

51 Dopo un anno l'icona di Cristo era pronta e la presentò all'Abate e ai confratelli, che rimasero attoniti e piombarono in ginocchio. Il volto di Cristo era meraviglioso, commovente, scrutava nell'intimo e interrogava. Invano chiesero a Epifanio chi gli era servito da modello».


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