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I Diritti Nascosti : Salute e Genere 12 giugno 2012 Amelia Ceci

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Presentazione sul tema: "I Diritti Nascosti : Salute e Genere 12 giugno 2012 Amelia Ceci"— Transcript della presentazione:

1 I Diritti Nascosti : Salute e Genere 12 giugno 2012 Amelia Ceci

2 La maggior ingiustizia è trattare in modo uguale persone disuguali”
ALCUNE DOMANDE La maggior ingiustizia è trattare in modo uguale persone disuguali” (Don Milani) I bisogni delle persone non sono neutri per cui non possono essere neutre: le politiche; l'allocazione delle risorse; i servizi erogati ?

3 UNA SECONDA DOMANDA Uomini e donne appaiono sempre più diversi per la scienza e lo sono anche rispetto alla sensibilità a certe malattie e alla risposta a determinate terapie ?

4 Salute della donna. Perché ? Salute dell’uomo . Perchè ?
UNA TERZA DOMANDA…. Salute della donna. Perché ? Salute dell’uomo . Perchè ?

5 Come si è giunti alla Salute e Genere ?
Un percorso storico

6 NOZIONI DI UGUAGLIANZA

7 UGUAGLIANZA FORMALE LA LEGGE DEVE ESSERE APPLICATA IN MODO UGUALE A TUTTI COLORO CUI SI RIFERISCE UGUAGLIANZA FORMALE TRA INDIVIDUI nel 1800 (libertà

8 2. DIVIETO DISCRIMINAZIONE/ UGUAGLIANZA DI TRATTAMENTO NELLA LEGGE
LA LEGGE NON DEVE OPERARE ALCUN TIPO DI DISTINZIONE DI SESSO,RAZZA,CONDIZIONE SOCIALE,ECC

9 UGUAGLIANZA SOSTANZIALE Nel 1900
UGUAGLIANZA TRA GRUPPI SOCIALI PER RAGGIUNGERE UGUAGLIANZA TRA INDIVIDUI 3) PARI OPPORTUNITA’ UGUAGLIAMENTO DELLE CONDIZIONI DI PARTENZA NELLA COMPETIZIONE NEL MERCATO DEL LAVORO

10 4) UGUAGLIANZA DI RISULTATI (POSTI
LAVORO,CARRIERE, RISORSE) PRESENZA EQUILIBRATA IN TUTTI GLI AMBITI UGUAGLIANZA DELLE RISORSE ECONOMICO-SOCIALI 5) UGUAGLIANZA DI CAPACITA’ DI AVERE VITA LUNGA E SANA, DI CONOSCERE , DI ACCEDERE A BENI E SERVIZI ESSENZIALI, DI AVERE TEMPO LIBERO, DI AUTONOMIA, ECC

11 DONNE/DIRITTI UMANI: I DIVERSI APPROCCI NELL’EVOLUZIONE STORICA
Discriminazione e tutela ; Dalla tutela al divieto di discriminazione/uguaglianza di trattamento nei diritti umani universali ; Dalla parita’ ai diritti umani delle donne e alla prospettiva di genere nei diritti umani universali. I diritti umani delle donne parte inalienabile integrale e indivisibile dei diritti umani universali

12 1946 CSW- ONU Commissione per la condizione della donna istituita nel 1946 con il compito specifico di monitorare l’uguaglianza di genere ed il progresso delle donne

13 Dichiarazione Universale dei Diritti della Persona Umana 1948
Art.1 Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti … Art.2 Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita, o di altra condizione

14 ANNI ‘60-’70 LE LOTTE La storia di Rita O'Grady, che nel 1968 guidò lo sciopero delle 187 operaie della fabbrica Ford nell'Essex (Inghilterra) che pose le basi per la legge sulla parità di diritti e di salario tra uomo e donna

15 Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione della donna (CEDAW),1979
L'approvazione da parte dell'Assemblea Generale ONU della Convenzione per l'Eliminazione di Tutte le Forme di Discriminazione contro le Donne (CEDAW) avvenne il 18 dicembre del 1979, e segnò una svolta storica nel percorso dei diritti umani delle donne. 

16 CEDAW dal diritto al lavoro ai diritti nel lavoro (art.11); dai diritti relativi alla salute e alla pianificazione familiare (art.12) all'eguaglianza di fronte alla legge (art. 15), La CEDAW è il più importante strumento internazionale giuridicamente vincolante in materia di diritti delle donne.  Indica moltissime misure per eliminare la discriminazione: 

17 nella famiglia e nel matrimonio (art
nella famiglia e nel matrimonio (art.16), nell’educazione e nell’istruzione (artt. 5 e10), nella partecipazione alla vita politica (artt. 7 e 8), nello sport, nell'accesso al credito (art.13), nella concessione o perdita della nazionalità (art. 9).

18 CONFERENZA MONDIALE SUI DIRITTI UMANI (VIENNA 1993) DICHIARAZIONE FINALE
Nel corso degli anni ’90 il riconoscimento pieno dell’appartenenza dei diritti delle donne ai diritti umani ha permesso di rilanciare la questione dei meccanismi di giustiziabilità dei diritti delle donne nel corso della Conferenza di Vienna del 1993 e poi in una Commissione del 1994

19 I diritti umani delle donne e delle bambine sono parte inalienabile, integrale e indivisibile dei diritti umani universali. La piena e pari partecipazione delle donne alla vita politica civile, economica, sociale e culturale …….e lo sradicamento di tutte le forme di discriminazione sulla base del sesso sono obiettivi prioritari della comunità internazionale…

20 “La violenza di genere e tutte le forme di molestia e sfruttamento sessuale, incluse quelle derivanti da pregiudizi culturali e dal traffico internazionale, sono incompatibili con la dignità e il valore della persona umana e devono essere eliminate”.

21 LE CONFERENZE MONDIALI SULLE DONNE PRIMA DI PECHINO
1975, Città del Messico : il riconoscimento del valore economico delle donne 1980, Copenaghen : nuova definizione uguaglianza eliminazione ogni discriminazione - 1985, Nairobi : appello alla comunità internazionale per varare le leggi sulla parità delle donne, soprattutto sull’accesso all’istruzione e formazione

22 PECHINO 1995 IDEE GUIDA Valorizzare la differenza di genere :
Empowerment Mainstreaming Equity Equality Networking Gender Accountability

23 La prospettiva gender mainstreaming
significa che il principio delle pari opportunità dovrà essere integrato in tutte le politiche e azioni comunitarie e che tutte le decisioni dovranno essere valutate anche nel loro impatto differenziato sulla vita delle donne e degli uomini.

24 Mainstreaming Definizione della Commissione Europea
“il genere comporta che non bisogna limitare le azioni di promozione della parita’ alla realizzazione di misure specifiche a favore delle donne ma bisogna invece mobilitare esplicitamente sull’obiettivo della parita’ il complesso delle azioni e politiche generali “…………..

25 NETWORKING: è stata la parola d’ordine delle precedenti conferenze, e soprattutto dei Forum non governativi, e significa mettersi in rete. Sin dalla Conferenza di Copenaghen del 1980, infatti, le organizzazioni delle donne hanno capito che per crescere e rafforzarsi era essenziale il rapporto e la collaborazione con altre organizzazioni, del proprio e di altri paesi.

26 EMPOWERMENT E’ una parola d'ordine, non solo per Pechino, ma per il movimento internazionale delle donne in generale. Capire il senso di questo termine è più semplice se si parte dal verbo to empower, cioè dare, o darsi e quindi acquisire, potere. Il sostantivo caratterizza quindi tutte le azioni da cui le donne, e soprattutto le loro organizzazioni,traggono un aumento della propria forza, del proprio potere, del valore contrattuale in un determinato contesto o nella società in generale..

27 L’empowerment è quindi considerato un obiettivo in sé, una caratteristica che deve accompagnare tutte le rivendicazioni e le iniziative. uno strumento per meglio perseguire altri obiettivi. Per empowerment delle donne, si intende l’accrescimento di capacità, la partecipazione attiva ai processi decisionali e l’acquisizione di potere da parte delle donne,caratteristica a sua volta necessaria per accrescere le proprie abilità ed opportunità

28 EQUALITY è l'uso di questo termine, in contrapposizione con equity . La traduzione è : uguaglianza. Nel caso della Piattaforma di Pechino, i paesi che sostengono l'uso di questo termine (in prima fila l'Unione Europea) non lo intendono come negazione delle differenze, ma come pari opportunità nell'accesso a tutti i diritti: politici, sociali, economici, umani, riproduttivi, legali, etc

29 EQUITY ovvero equità, cioé trattamento equo e giusto, ma all'interno di un diverso ruolo "naturale". I governi che la sottoscrivono si impegneranno a garantire alle proprie cittadine un trattamento non iniquo, ma non gli stessi diritti di cui godono i cittadini maschi.

30 GENDER accettare l'uso di questo termine significa accettare che i ruoli delle donne non siano "naturalmente" precostituiti e che le iniziative volte a modificare i rapporti di genere in una determinata società siano legittime e non "contro natura".

31 ACCOUNTABILITY traduzione difficile di un termine che riassume la rivendicazione da parte delle cittadine e dei cittadini di avere da parte del proprio governo trasparenza e mantenimento degli impegni.

32 IN ITALIA In Italia si sono susseguite numerose norme, tra cui la fondamentale Costituzione della Repubblica Italiana del 1948, gli articoli 3, 4, 29, 37, 51, 117, che garantiscono specificamente la tutela dei diritti e delle pari opportunità tra uomini e donne e la Legge n. 125 del 10 aprile 1991 ‘Azioni positive per la realizzazione della parità uomo-donna nel Lavoro ’.

33 ART. 51 La riforma dell’art. 51 della Costituzione, avvenuta in anni più recenti, afferma: “Tutti i cittadini dell’uno o dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge.

34 EQUITA’ NEL DIRITTO ALLA SALUTE

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44 IL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE E LE DIFFERENZE DI GENERE
Il Servizio Sanitario Nazionale italiano è un sistema “universalistico”, rivolto a tutta la popolazione di riferimento senza distinzioni di genere, residenza, età, reddito e lavoro

45 Art. 32 della Costituzione It.
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizioni di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

46 Diritti del cittadino Il godimento del miglior stato di salute raggiungibile costituisce, quindi, uno dei diritti fondamentali di ogni essere umano senza distinzione di razza, religione, opinioni politiche, condizione economica o sociale.

47 Il Servizio Sanitario Nazionale
Con l’approvazione della legge 833/78 e l’istituzione del SSN il concetto di salute veniva riconosciuto nella sua accezione più ampia e positiva; la tutela della salute diventa così elemento di uguaglianza e di giustizia sociale.

48 Diritto alla salute Il diritto alla salute deve essere garantito dal SSN ed esso non si esaurisce nella mera prestazione delle cure mediche, chirurgiche generali e specialistiche, ma include qualsiasi forma di assistenza che procuri il benessere psico-fisico di ogni cittadino.

49 Quindi il diritto alla Salute significa:
1. Diritto alla qualità delle prestazioni sanitarie 2. Diritto alla equità nella distribuzione dei costi

50 Il principio dell’universalismo
Il principio dell’universalismo, su cui si basa il Sistema Sanitario Nazionale, senza una reinterpretazione alla luce dei cambiamenti avvenuti all’interno della società italiana negli ultimi trenta anni, può portare ad una diminuzione dell’accessibilità e dell’efficacia delle prestazioni sanitarie di genere.

51 D.lgs. 502/1992 La riforma avviata dal D.lgs. 502/1992 ha modificato in maniera radicale il Sistema Sanitario Nazionale :aziendalizzazione,razionalizzazione, programmazione…...

52 Amartya Sen distingue "l’equità della salute" dalla semplice "equità delle cure", perché la prima non è la semplice disponibilità di servizi sanitari, ma è la reale possibilità di utilizzo degli stessi per raggiungere un effettivo stato di salute da parte dell’utente, in base ai suoi bisogni.

53 EQUITA’ DELLA CURA

54 EQUITA’ DI GENERE

55 UOMINI E DONNE SONO EQUAMENTE CONSIDERATI NEL TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE?

56 Differenze di genere nelle patologie? Differenze di genere nella cura?
Differenze di genere nella sperimentazione di nuovi farmaci?

57 Differenza di genere nelle patologie?
Uomini e donne appaiono sempre più diversi per la scienza e lo sono anche rispetto alla sensibilità a certe malattie e alla risposta a determinate terapie, tanto che si parla di medicina di genere.

58 APPROCCIO A TAGLIA UNICA
VIDEO

59 APPROPRIATEZZA DELLA CURA

60 Medicina di genere: una sfida per migliorare equità e appropriatezza delle cure
Per assicurare adeguatezza, appropriatezza ed equità alla cura è necessario: sviluppare protocolli di Ricerca che trasferiscano i risultati degli studi genere-specifici nella pratica clinica approfondire le conoscenze relative alle differenze fisio-patologiche tra i maschi e femmine valutare l’efficacia degli interventi diagnostici e terapeutici per genere E’, inoltre, prioritario condurre specifiche analisi di genere: nelle scienze di base e in quelle sociali L’integrazione degli aspetti della Ricerca pre-clinica e clinica fornisce strumenti innovativi per la tutela della salute e un valore aggiunto per strutturare efficienti programmi strategici di sanità pubblica.

61 Adeguatezza delle misure messe in pratica per trattare una malattia.
APPROPRIATEZZA Adeguatezza delle misure messe in pratica per trattare una malattia.

62 WANTED ricerca Di genere

63 RIFLESSIONE Gli studi di genere sono necessari per raggiungere l’appropriatezza terapeutica e garantire la miglior cura possibile ai due generi. L’appropriatezza attiva un risparmio basato sull’equità

64 ALCUNI ESEMPI DI PSN PSN REGIONALE 2008-2010 TOSCANA
Nel PSR ci sono alcuni riferimenti alla salute di genere. “ Sostenere le aree “orfane” della ricerca e la ricerca di genere” contiene alcuni principi in tal senso (…) Un’importante funzione del soggetto pubblico è quella di limitare gli effetti distorsivi del mercato, e questo è particolarmente importante in un’area ad alto impatto sociale ed etico come la ricerca biomedica (…)

65 La Regione intende sostenere e promuovere la ricerca clinica indipendente e non–profit sul farmaco, la ricerca su farmaci orfani, l’inclusione nella ricerca di popolazioni normalmente non inserite nei trial clinici, quali i grandi anziani ed i bambini. È inoltre necessario sviluppare la ricerca di genere, perché vi è evidenza che le donne consumano più farmaci degli uomini, sono più soggette a reazioni avverse e sono sottorappresentate nei trials clinici. (…).”

66 PUGLIA PSN Nella premessa è stato inserito il principio che “ la specificità di genere non si limita alla sfera riproduttiva, ma riguarda la diffusione di fattori di rischio, l’incidenza di malattie e disabilità, la diversità nelle modalità di accesso ai servizi per la salute. Di tutto questo è necessario tener conto nella organizzazione della assistenza sanitaria”(p.11).

67 Inoltre, “La salute delle donne è stata definita come l’indicatore più efficace per valutare l’impatto delle politiche nazionali sulla salute e per rimuovere tutte le condizioni di disuguaglianza, economiche, sociali, ma anche di genere, in quanto coinvolge non soltanto la qualità dei servizi, ma anche la qualità del modello sociale complessivo di riferimento”(…p.16).

68 PSN REGIONE PIEMONTE DEDICA LA PARTE DEI DATI EPIDEMIOLOGICI ALLE DIFFERENZE TRA UOMINI E DONNE

69 Protocollo Regione Toscana e Inail su salute e Sicurezza sul lavoro in ottica di genere - 2010
Il progetto, “Salute e sicurezza sul lavoro, una questione anche di genere”, di cui questo quaderno costituisce il primo passo, intende fornire indicazioni e strumenti muovendo dallo studio delle differenze correlate ed indotte dall’appartenenza al genere femminile o a quello maschile, sia in termini di prevenzione che di conseguenze per la salute, a partire dalle malattie professionali e dall’incidenza infortunistica in ambito lavorativo. Non si tratta, quindi, di una attività di ricerca rivolta al solo universo femminile, ma di una complessa attività di indagine volta a mettere in evidenza le differenze tra uomini e donne nei contesti lavorativi, prendendo in considerazione tutti quei fattori sociali connessi all’ambiente di lavoro e di vita che possono diversamente incidere sulla sicurezza e sulla salute degli uni e delle altre.

70 Le determinanti della diseguaglianza
Le evidenze empiriche hanno dimostrato come le donne: Tali comportamenti sembrano legati a 3 fattori: - siano più propense a consultare i medici, - subiscano più operazioni ed accertamenti diagnostici, - siano più ospedalizzate e più probabilmente assumano farmaci e psicofarmaci La longevità femminile le donne sono più soggette a malattie inabilitanti. I fattori culturali Le ricerche dimostrano come, le donne, facciano uso dei servizi sanitari in misura maggiore rispetto agli uomini Diseguaglianze sociali e di genere

71 Risulta quindi necessario analizzare sia le determinanti sociali sia le determinanti di salute che caratterizzano la donna per comprendere le disuguaglianza di genere.

72 Le determinanti di salute
I fattori Per quanto riguarda la salute sul posto di lavoro, all’interno delle diverse ricerche svolte, sono state considerate esclusivamente le caratteristiche bio-psichiche e socio-economiche del lavoratore maschio l’8,3% delle donne italiane denuncia un cattivo stato di salute contro il 5,3% degli uomini. le malattie cardiovascolari Più alcool e fumo per le ragazze

73 la violenza sessuale, fisica, psicologica, contro le donne
- Ancora minore è l’attenzione data agli eventi patologici connessi con il lavoro domestico - Il tumore della mammella l'osteoporosi la violenza sessuale, fisica, psicologica, contro le donne

74 Le determinanti sociali
il tasso di attività delle donne il ruolo di care giver e schock absorber Il genere femminile è quello che viene maggiormente influenzato dai processi di globalizzazione a causa delle ricadute sulla salute riproduttiva e sui diritti delle donne

75 L’ OSTEOPOROSI: UN PROBLEMA FEMMINILE ?
Vincent van Gogh, I bevitori o Le quattro età dell’uomo Gustav Klimt, Le tre età della donna

76 Ma quante domande aperte…..

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