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Saggio sull’intelletto umano

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Presentazione sul tema: "Saggio sull’intelletto umano"— Transcript della presentazione:

1 Saggio sull’intelletto umano
John Locke Scrive il Saggio sull’intelletto umano con l’intento di “indagare sull’origine, la certezza e l’estensione della conoscenza umana”

2 IL Saggio è diviso in quattro libri
Primo Libro: Critica dell’innatismo Secondo libro: Le idee Terzo libro: Il linguaggio Quarto libro: La conoscenza

3 La critica all’innatismo
Locke nega che possano esistere idee innate come l'idea di Dio o dell'infinito, i principi logici, come quello di non contraddizione, o i principi morali universali, per questo si trova in netto contrasto con i cartesiani e con i platonici della scuola di Cambridge. Tutto quello che ritroviamo nella nostra mente deriva dall‘esperienza e non esistono idee che si riscontrino nella conoscenza senza un'origine empirica.

4 Le idee Le idee complesse Le idee semplici
sono quelle che l' intelletto riceve , del tutto passivamente , dalla sensazione o dalla riflessione : come dice il loro nome , esse non sono ulteriormente scomponibili in altre idee. Le idee complesse Più idee semplici possono , essere combinate tra loro in modo da comporre idee complesse . Se nel ricevere le idee dall' esperienza l' intelletto è puramente passivo , nella rielaborazione delle idee semplici e nella loro composizione in idee complesse esso si rivela una facoltà conoscitiva attiva .

5 Il Linguaggio Il linguaggio nasce per la comunicazione ed è costituito da parole, che sono segni convenzionali delle idee. I nomi non si riferiscono alla realtà, ma alle idee esistenti nel nostro intelletto, e dunque il linguaggio non serve per lo studio della realtà ma solo a porre ordine nel pensare. La stragrande maggioranza delle parole che formano tutte le lingue sono termini generali e questo avviene mediante il procedimento dell‘astrazione secondo il quale noi cogliamo gli elementi comuni di idee semplici mettendo da parte quelli particolari e formuliamo così questi termini generali che non esprimono l‘essenza reale delle cose, che non si può conoscere, ma solo l'essenza nominale.

6 il cui oggetto è il MONDO
La conoscenza certa Per Esperienza sensibile il cui oggetto è il MONDO Per intuizione il cui oggetto è l’IO Per dimostrazione il cui oggetto è DIO

7 (come le idee di percezione, pensare, volere)
idee semplici sono materiali direttamente forniti dall’esperienza, la mente è passiva di fronte a loro, ovvero non è in suo potere averle o meno Si dividono in: idee di sensazione siano esse date da un unico senso , siano esse date da più sensi idee di riflessione (come le idee di percezione, pensare, volere) idee di sensazione e riflessione insieme (come le idee di piacere, dolore o esistenza)

8 Quel che conosciamo è l’essenza nominale
idee complesse sono prodotte dall’intelletto mediante la composizione di più idee semplici. SI DIVIDONO IN: idee di modi sono quelle idee che in qualunque modo risultino composte sono considerate affezioni delle sostanza. Ad esempio le idee di spazio e di tempo: lo spazio nasce dalle idee semplici che provengono dalla vista e dal tatto; il tempo nasce dall’interiore esperienza di un flusso continuo di idee che si succedono l’una all’altra idee di relazioni nascondo dal confronto delle idee fra loro e dalla comparazione che l’intelletto istituisce fra di esse. Ciascuna idea può essere messa in relazione con altre cose in infiniti modi. Importanti esempi di idee di “relazioni” sono di causa ed effetto e di identità. idee di sostanza si riferiscono ad una realtà considerata in sé sussistente. Ciò che chiamiamo sostanza è quel qualcosa a cui le varie proprietà delle cose fanno riferimento. Ma noi conosciamo solo quelle proprietà non quell’oscuro sostrato in cui viene fatta consistere la sostanza. Quel che conosciamo è l’essenza nominale


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