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Organizzazione del Partito Liana Avanzini Programma mozione Casadei Emilia Romagna.

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Presentazione sul tema: "Organizzazione del Partito Liana Avanzini Programma mozione Casadei Emilia Romagna."— Transcript della presentazione:

1 Organizzazione del Partito Liana Avanzini Programma mozione Casadei Emilia Romagna

2 SITUAZIONE PRESENTE

3 La struttura del Partito si basa su elementi di eccellenza che sono il Codice Etico lo Statuto la capillarità rappresentata dai circoli presenti su tutto il territorio nazionale La lettura dello statuto e, soprattuto, del Codice Etico che sottendono alla nascita del Partito Democratico dovrebbe essere fatta in ogni circolo dai Segretari. Troppo spesso si è potuto constatare che gli stessi Segretari non ne avevano completa conoscenza. Il Codice Etico del nostro partito è un documento assolutamente condivisibile che recita a voce alta tutti i sentimenti di democrazia ai quali aspiriamo. La laicità, la parità di genere, il rispetto per gli altri (tutti, qualsiasi lingua parlino, qualsiasi sia il colore della pelle) la democrazia come ragion d'essere della organizzazione del partito. La riflessione parte da qui. PUNTI DI ECCELLENZA

4 PUNTI CRITICI Le criticità sono strettamente legate ai punti di eccellenza, perché nascono dal mancato o dallo scarso rispetto di questi: pari condizioni: è una regola che dovrebbe permettere a tutti coloro che sono interessati di portare valori all'interno del partito: ad oggi, in molte situazioni non è rispettata parità di genere: nei primi articoli del codice etico viene ribadita a più riprese la necessità che la parità di genere sia rispettata quale valore aggiunto alla politica del partito: ad oggi le donne devono esserci perchè la regola lo impone strutture decentrate, I CIRCOLI: l'organizzazione dei circoli sul territorio di ogni provincia è diversificata e risente fortemente della ricchezza di partenza. Ogni circolo ha più o meno ricchezza di strutture, materiali, strumenti a seconda della sua origine a tal punto che esistono circoli ambulanti, senza sede, senza alcuna possibilità di interagire o lavorare su territorio offrendo un punto di ascolto. La sede di circolo rappresenta una vera ricchezza nel momento in cui offre, al territorio al quale appartiene, un punto di ascolto, un luogo di confronto, di dibattito, dove si raccolgono le idee e dove chiunque, se interessato, può arricchire il percorso comune. gli incarichi: nonostante le primarie abbiano fortemente limitato rispetto al passato le nomine calate dall'alto, la gestione delle cariche ad oggi è ancora fortemente penalizzata da una gestione accentrata del potere politico: griglie di nominativi blindati, venduti come conosciuti, più spesso calati da chissà dove, appaiono nelle assemblee offendendo l'impegno di tutti coloro che presenziano, si impegnano e propongono.

5 OBIETTIVI E METODI

6 COME RESTITUIRE CREDIBILITÀ AL PARTITO Un nuovo metodo Il meccanismo che ha permesso, finora, di riciclare gli eletti fino allo sfinimento deve essere riparato o rifondato: il ruolo del politico è sicuramente un ruolo che va esercitato da persone scelte per la loro capacità, conoscenza, disponibilità, esperienza ma anche, come valore aggiunto e prerequisito, professionalità e professione alla quale deve tornare una volta scaduto il suo mandato. La politica ha bisogno di linfa nuova, di persone giovani che, cresciute a fianco dei loro predecessori, ne proseguano il lavoro apportando via via quelle innovazioni che il ricircolo generazionale impone. La classe politica attuale, imbalsamata dai ruoli e paludata nel clientelismo non vede più qual è la realtà fuori dalle stanze del potere Il ruolo del territorio Deve essere valorizzata la dimensione locale nella sua ricchezza umana di contenuti, proposte, problematiche reali delle quali occuparsi per incrociare forti legami tra il territorio e gli obiettivi di carattere nazionale. Gli organi direttivi locali devono pesare tanto sui temi nazionali che territoriali, per restituire a questi organi collegiali un ruolo elettivo attivo e di rappresentanza politica. E' necessario che gli organi elettivi non siano più attori di una mera ratifica di mozioni, regolamenti e candidature già preconfezionati altrove Circolazione delle informazioni Prestando una particolare attenzione alla creazione di responsabili territoriali che si occupino di tematiche specifiche e offrano supporto laddove siano richieste informazioni, si organizzino dibattiti, si pongano quesiti, si costruisca il tessuto di una biblioteca vivente di informazioni e conoscenza delle realtà territoriali

7 RIFORME STRUTTURALI I circoli devono avere una sede e, qualora non sia possibile fornire una sede ai circoli senza tetto deve essere organizzata la condivisione di spazi limitrofi (tra due o più circoli vicini territorialmente) così da poter dare una sede stabile ad ogni circolo Occorre fornire ad ogni circolo strumentazione informatica idonea ed efficiente tale da poter sfruttare la rete per la comunicazione, le convocazioni, la pubblicizzazione delle iniziative, la condivisione delle attività svolte dagli altri circoli, per una conoscenza circolare, veloce, ottimizzata dallo sfruttamento delle iniziative già intraprese altrove E' necessario pretendere dalle segreterie cittadine e provinciali la tempestiva comunicazione a tutti i circoli o loro rappresentanti dei documenti (regolamenti, liste, candidature per vari ruoli interni da ricoprire) da votare. I documenti devono essere chiari, eventualmente accompagnati da schede esplicative sulla finalità degli stessi, esposti con un linguaggio semplice e sintetico che avvicini ed interessi tutti i componenti del circolo

8 INTERVENTI SPECIFICI Rivedere la dinamica elettiva interna: i candidati alle cariche regionali devono essere pescati da griglie di nominativi provenienti dal territorio di appartenenza, devono essere conosciuti a livello locale/territoriale e portare con sé la stima documentata dei circoli di provenienza. I candidati alle cariche provinciali seguano lo stesso percorso e non siano merce di scambio in misere ripartizioni secondo il tanti alla corrente x, tanti alla corrente y. Siano giovani, siano di pari genere e nelle liste sia prima la componente femminile (questo vale anche per le regionali) Ridare vigore ai circoli dando visibilità ai segretari, quali portavoce assolutamente privilegiati nell'ascolto da parte delle direzioni. I circoli, attraverso la voce del segretario, devono fornire dati fondamentali per la direzione che il partito, a livello regionale, deve seguire. Questo permetterà alla direzione nazionale di argomentare, con dati ed esigenze documentati e non proiezioni berlusconiane, richieste forti da attivare ai diversi livelli. Creare una rete di informazione che coinvolga, attraverso il web, tutti gli organi del partito: dai circoli alla direzione nazionale. La dispersione ad oggi generata dalla innumerevole selva di siti del PD e affini non permette una reale comunicazione nella rete. Lo spirito che deve guidare la comunicazione all'interno del partito deve essere quello di consentire a tutti di avere, con la minima spesa e la massima resa, informazioni veloci, documentazioni complete e condivise, elenchi degli iscritti e degli eletti, materiali di approfondimento su tematiche di interesse generale, senza dover navigare per ore in siti diversi. Internet è un mezzo utile solo se il suo accesso è avvicinato a tutti e per tutti comprensibile.

9 INTERVENTI SPECIFICI Aprire un forum regionale per parlamentari e senatori eletti nel territorio che permetta, con un accesso semplice e veloce (facebook ad esempio) e con una iscrizione privilegiata per tutti i circoli, di avere un interfaccia rapida dove gli eletti possano confrontarsi con la base, acquisire in tempo reale dati e criticità del territorio per il quale sono stati eletti, avere costanti aggiornamenti sulla realtà interna del partito. Di contro i circoli avranno contezza dell'operato degli eletti e potranno verificare costantemente che non si perdano di vista le esigenze del territorio; Considerare la parità di genere un valore aggiunto mettendo SEMPRE per prime le donne nelle liste, così da garantire una percentuale minima del 40%; Realizzare un percorso di formazione aperto ai giovani che si avvicinano alla politica definendo progetti in collaborazione con le università presenti nel territorio (Parma, Modena, Bologna, Ferrara) con relatori che conoscano le realtà territoriali, avvalendosi dell'apporto di tutti gli ex eletti che hanno esaurito la possibilità di rielezione negli organismi dirigenti e/o amministrativi. Questo permetterà di mantenere la conoscenza della politica trascorsa permettendo una vigorosa iniezione di nuova linfa nel partito.

10 CONCLUSIONI Il Partito Democratico deve sostanzialmente voltare pagina e fare un inversione di rotta: occorre ripartire dal territorio per guardare alla nazione in modo reale, analizzando in modo efficace quli sono le reali difficoltà ed immediatamente cercare le soluzioni ai problemi. È giunta l'ora di agire perché gli iscritti, i simpatizzanti, gli italiani in genere anelano a risposte vere e concrete della serie scegliamo cosa fare, per aggiustare il tiro c'è tempo. In tutto questo l'organizzazione del Partito è il filo conduttore : senza trasparenza, rispetto di tutti, valorizzazione delle competenze e delle conoscenze del singolo, riconoscimento dei meriti, senza che vengano ascoltati i bisogni del territorio il percorso è senza via d'uscita. La nostra Regione offre un panorama di straordinarie competenze, ricco di persone che hanno vissuto la politica in prima persona e che ha cresciuto i figli passando, con il latte e gli omogeneizzati, la cultura della democrazia. Questi figli sono cresciuti e ci sono: diamo loro voce, ascoltiamoli, cediamo loro il passo come portavoce dei reali bisogni di un paese che ha cambiato faccia, che scivola velocemente nella scia di un economia difficile, di un mondo del lavoro mutato e mutevole, di un panorama di rapporti sociali difficili, spesso ottusi e limitati. Se la nostra Regione riesce a dare un forte segnale in questa direzione il PD ce la può fare.


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