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13 Ottobre 2008 LA NUOVA PROGRAMMAZIONE 2007/2013 PROGRAMMA di SVILUPPO RURALE - PSR della REGIONE BASILICATA per il periodo 2007-2013.

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1 13 Ottobre 2008 LA NUOVA PROGRAMMAZIONE 2007/2013 PROGRAMMA di SVILUPPO RURALE - PSR della REGIONE BASILICATA per il periodo 2007-2013

2 13 Ottobre 2008 OBIETTIVI DEL SEMINARIO Analizzare il Piano di Sviluppo Rurale della Basilicata 2007/2013 Evidenziare misure e azioni di interesse comune Individuare linee politiche strategiche da sottoporre all’attenzione delle autorità competenti

3 13 Ottobre 2008 POLITICA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 Il 56% della popolazione dei 27 Stati membri dell'Unione Europea (UE) vive in zone rurali e queste ultime rappresentano il 91% del suo territorio; Lo sviluppo rurale costituisce un settore di vitale importanza; L'agricoltura e la silvicoltura rimangono le forme prevalenti di utilizzazione del suolo e di gestione delle risorse naturali nelle zone rurali dell'UE, oltre a costituire un'importante piattaforma per la diversificazione delle attività economiche nelle comunità rurali; Il rafforzamento della politica di sviluppo rurale dell'UE è, quindi, ormai una priorità generale dell'UE.

4 13 Ottobre 2008 INFORMAZIONI GENERALI - 1 Il Programma di Sviluppo Rurale costituisce il principale strumento di programmazione ed attuazione della strategia regionale in materia di agricoltura e sviluppo rurale; Le principali disposizioni riguardanti la politica di sviluppo rurale dell’UE per il periodo 2007-2013 e le misure che possono essere prese dagli Stati Membri e dalle Regioni sono stabilite nel Regolamento (CE) n.1698/2005 e sul Regolamento (CE) n.1290/2005 del Consiglio; È co-finanziato dal FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale); Integra in un solo documento tre diversi programmi attivi nel periodo 2000/2006: il POR-FEOGA, il PSR e il Programma LEADER PLUS; Il nuovo sistema di programmazione per lo Sviluppo Rurale si caratterizza per una forte semplificazione rispetto al precedente periodo

5 13 Ottobre 2008 INFORMAZIONI GENERALI - 2 Programmazione 2000-2006 Regioni fuori Ob. 1 14 PSR (FEAOGA-G) 14 Programmi LEADER e relativi CdP (FEOGA-O) Regioni Ob.1 1QCS:/POR e relativi CdP (FEOGA–O/FSE/SFOP) 7 PSR (FEOGA-G) 7 Programmi LEADER e relativi CdP (FEOGA-O) Programmazione 2007-2013 1 Documento strategico della CE 1 PSN del MiPAF 21 PSR (FEASR) * Non è prevista la redazione del Complemento di Programmazione Il nuovo sistema di programmazione per lo Sviluppo Rurale Semplificazione rispetto al precedente periodo

6 13 Ottobre 2008 INFORMAZIONI GENERALI - 3 Approccio strategico Necessità di rendere coerenti le politiche di sviluppo rurale con: le priorità politiche comunitarie per la coesione economica e sociale; le politiche a sostegno dei mercati e dei redditi agricoli finanziate dal FEAGA La programmazione è orientata su più livelli: 1.orientamenti strategici comunitari per lo sviluppo rurale: garantiscono la coerenza della politica dello sviluppo rurale rispetto alle priorità comunitarie 2.piano strategico nazionale: garantisce la coerenza tra il sostegno comunitario e gli orientamenti strategici comunitari, nonché il coordinamento tra le priorità comunitarie, nazionali e regionali. E’ stato attivato un tavolo di concertazione nazionale (D.M.960/st). Deve essere elaborato “in stretta collaborazione” con la Commissione ed il partenariato. Non è oggetto di approvazione da parte della Commissione 3.Programma di Sviluppo Rurale: elaborato al livello ritenuto opportuno dallo Stato Membro (in Italia – Regionale)

7 13 Ottobre 2008 SFIDE &PROBLEMI SFIDE & PROBLEMI Le sfide ed i problemi a cui la nuova politica di sviluppo rurale deve rispondere riguardano i seguenti ambiti: 1)Economico: reddito inferiore alla media, popolazione attiva di età avanzata, forte dipendenza dal settore primario; 2)Sociale: elevata disoccupazione, densità demografica bassa, spopolamento, rischio di esclusione sociale; 3)Ambientale: gestione degli equilibri agricoltura-spazio naturale.

8 13 Ottobre 2008 NOVITÀ INTRODOTTE DAL REGOLAMENTO 1698/2005 PER LO SVILUPPO RURALE ASPETTI FINANZIARI; SISTEMA DI PROGRAMMAZIONE; APPROCCIO STRATEGICO; STRUTTURA DEI PROGRAMMI E OBIETTIVI; APPROCCIO LEADER.

9 13 Ottobre 2008 STRUTTURA DEI PROGRAMMI ED OBIETTIVI Miglioramento della competitività del settore agricolo attraverso il sostegno alla ristrutturazione; Protezione dell’ambiente attraverso il sostegno alla gestione sostenibile del territorio; Miglioramento della qualità della vita nelle aree rurali e sostegno alla diversificazione.

10 13 Ottobre 2008 ASSE 1: COMPETITITVITÀ Risorse umane: formazione ed azioni di informazione; giovani agricoltori, prepensionamento, servizi di consulenza aziendale (ricorso e avviamento); Risorse fisiche: investimenti nelle aziende, investimenti per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli e forestali, infrastrutture; Miglioramento della qualità: rispetto delle norme, partecipazione a sistemi di qualità, promozione; Norme transitorie per i nuovi Stati Membri.

11 13 Ottobre 2008 ASSE 2: AMBIENTE E GESTIONE DEL TERRITORIO Uso sostenibile dei terreni agricoli: indennità compensativa per zone di montagna, altri svantaggi naturali, Natura 2000, Agro-ambiente e Benessere animale, investimenti non produttivi; Uso sostenibile delle foreste: imboschimento delle superfici agricole e non agricole, sistemi agro-forestali, Natura 2000, premi ambientali, ricostituzione potenziale produttivo e prevenzione, investimenti non produttivi;

12 13 Ottobre 2008 ASSE 3: DIVERSIFICAZIONE E QUALITÀ DELLA VITA Diversificazione dell’economia rurale: diversificazione verso attività non agricole, creazione e sviluppo di micro- imprese, attività turistiche, valorizzazione del patrimonio naturale; Miglioramento della qualità della vita: servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale, rinnovamento e sviluppo villaggi; Formazione, acquisizione di competenze animazione. * Evitare sovrapposizioni con il sostegno di altri strumenti di finanziamento comunitari.

13 13 Ottobre 2008 ASSE 4: APPROCCIO LEADER Attuazione di strategie di sviluppo locale che perseguono uno o più obiettivi di uno o più degli Assi 1, 2 e 3; Realizzazione di progetti cooperazione; Gestione dei Gruppi di Azione Locale, acquisizione di competenze e animazione territoriale.

14 13 Ottobre 2008 EQUILIBRIO FINANZIARIO TRA GLI ASSI Per ogni Asse prioritario è previsto un budget minimo: ASSE 110 % ASSE 225% ASSE 310% ASSE 45%

15 13 Ottobre 2008 INTENSITÀ DEGLI AIUTI E SOSTEGNO DEL FEASR Intensità degli aiuti: è dettagliata nell’allegato 1 del regolamento 1698/05 Sostegno del FEASR: distinto per Asse e per Area Asse 1 e 3 75% della spesa pubblica ammissibile nelle aree Ob. Convergenza 50% della spesa pubblica ammissibile nelle altre aree Asse 2 e 4: 80% della spesa pubblica ammissibile nelle aree Ob. Convergenza 55% della spesa pubblica ammissibile nelle altre aree Forma di aiuto: il contributo può essere realizzato in forme diverse dagli aiuti a fondo perduto

16 13 Ottobre 2008 RETE RURALE NAZIONALE L’art. 68 del Regolamento (CE)1698/05 prevede che ogni Stato Membro istituisca una Rete Rurale Nazionale (RRN) che riunisca le amministrazioni e le organizzazioni impegnate nello sviluppo rurale; Il Programma Rete Rurale Nazionale 2007/2013 è stato approvato con decisione C(2007)3824 del 13/08/2007; Il Piano di Azione del Programma Rete Rurale Nazionale 2007-2013 è stato approvato dal Comitato di Sorveglianza tramite procedura scritta in data 1 aprile 2008.

17 13 Ottobre 2008 OBIETTIVI E FUNZIONI DELLA RRN Miglioramento della governance; Rafforzamento della capacità progettuale e gestionale; Diffusione delle buone pratiche e delle conoscenze; Accompagnamento e sostegno all’attuazione dei 4 Assi prioritari ovvero strumento trasversale di accompagnamento e di collegamento dei 4 Assi strategici PSN/PSR.

18 13 Ottobre 2008 IL PSR DELLA BASILICATA

19 13 Ottobre 2008 DATE IMPORTANTI PER LA BASILICATA 23 Gennaio 2008: approvazione da parte della Commissione Europea del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) della Regione Basilicata 2007-2013 18 Febbraio 2008: C(2008)736 recante approvazione del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Basilicata (Italia) per il periodo di programmazione 2007/2013 4 marzo 2008: deliberazione 288 – Presa d’atto della decisione della Commissione Europea C(2008)736 del 18/2/2008 che adotta il Programma di Sviluppo Rurale della Regione Basilicata per il periodo 2007/2013

20 13 Ottobre 2008 PSR BASILICATA: ZONIZZAZIONE La metodologia adottata dal Piano Strategico Nazionale, sulla base delle indicazioni comunitarie, ha portato a classificare la Basilicata interamente rurale indicando “Area rurale con problemi complessivi di sviluppo”(D) - la montagna e la collina “Aree rurali ad agricoltura intensiva specializzata”(B) - la pianura I due comuni capoluogo di provincia sono stati classificati entrambi rurali Matera ha una densità abitativa inferiore a 150 ab/kmq ed è quindi da considerarsi rurale in base alla classificazione del PSN basata sulla densità di popolazione. Potenza, pur avendo una densità abitativa superiore a 150 abitanti per Kmq, si ritiene debba essere inserito nell'area D sia perché la maggior parte del territorio comunale (74,2%) è destinato ad uso agricolo e forestale (rispettivamente il 61,2% e il 13%), sia perché è un'area fortemente appoderata.

21 13 Ottobre 2008 PSR BASILICATA: ZONIZZAZIONE

22 13 Ottobre 2008 PSR BASILICATA: ZONIZZAZIONE Area B “Pianura del Metapontino” Necessità di migliorare l’aspetto competitivo delle filiere agroalimentari, anche mediante un adeguamento strutturale sia della singola impresa che della logistica e della infrastrutturazione, aspetti questi ultimi sui quali intervenire in coordinamento con il FESR. In questa area diviene, quindi, prioritario promuovere l’introduzione di innovazioni e il rafforzamento di alcuni nodi della filiera, ai fini di una maggiore valorizzazione commerciale delle produzioni agricole. Infine non va trascurato il patrimonio turistico-culturale oltre che naturalistico che deve essere potenziato attraverso la valorizzazione delle emergenze e la diffusione di attività economiche nuove e diversificate. Area D. 1 – “Area ad agricoltura con modelli organizzativi più avanzati” Necessità di migliorare l’aspetto competitivo delle filiere agroalimentari con interventi di adeguamento strutturale sulla singola azienda e lungo tutta la filiera. Il tessuto sociale ed economico si avvantaggerà delle azioni a favore del ricambio generazionale e della creazione di nuove opportunità lavorative. Infine, la presenza di ampie superfici boscate e di aree protette, con elevata presenza di biodiversità, richiama alla necessità di interventi legati alla tutela del patrimonio naturale. Area D. 2 – “Aree interne di collina e montagna” I fabbisogni di questa area sono riconducibili a due grandi temi: le esigenze di riconversione economica degli operatori agricoli e delle aziende, particolarmente sensibili agli impatti della riforma della PAC e la necessità di arginare il depauperamento demografico ed il degrado ambientale conseguente, attraverso azioni a favore dell’attrattività dei territorio.

23 13 Ottobre 2008 PSR BASILICATA: OBIETTIVO PRECIPUO Il PSR lucano si pone l’obiettivo precipuo di contribuire allo sviluppo del settore agro-forestale e delle aree rurali e in particolare di quelle marginali, nel rispetto dei principi di sostenibilità, di tutela e di valorizzazione in chiave economica delle risorse naturali e di miglioramento della qualità della vita nelle aree rurali.

24 13 Ottobre 2008 PSR BASILICATA: APPROCCIO Tale finalità si concretizza attraverso un obiettivo generale di tipo metodologico, dove il ricorso all’approccio “bottom up” induce allo sviluppo di progetti integrati gestiti tramite diverse forme di partenariato

25 13 Ottobre 2008 PSR BASILICATA: STRATEGIE Attuazione degli interventi necessari a sostenere lo sviluppo del settore agricolo, alimentare e forestale Conservazione e valorizzazione dell’ambiente e sviluppo sostenibile dei territori rurali della Regione Aumento della dotazione di servizi per la popolazione e l’economia rurale Sostegno alla multifunzionalità Diffusione di azioni di marketing territoriale Maggiore integrazione all’interno delle filiere produttive Valorizzazione della Montagna, del patrimonio storico culturale ed enogastronomico Implementazione della qualità dei prodotti tipici e di qualità

26 13 Ottobre 2008 PSR BASILICATA: IMPOSTAZIONE Il Programma si articola in 26 Misure organizzate in 4 Assi: 1.Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale: ristrutturazione e innovazione; 2.Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale: protezione dell’ambiente attraverso il sostegno alla gestione sostenibile del territorio; 3.Interventi sulla qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell'economia rurale: miglioramento della qualità della vita e sostegno alla diversificazione dell’economia rurale; 4.Attuazione dell’approccio Leader: partenariato, riprendendo come previsto dal REG.CE1698/2005, l’esperienza LEADER, precedentemente afferente ai Fondi Strutturali.

27 13 Ottobre 2008 PSR BASILICATA: IN SINTESI Il Piano di Sviluppo Rurale della Regione Basilicata 2007-2013 riprende questi Assi, ovvero macro obiettivi, articolando i relativi pagamenti in una serie di misure, sottoposte a diverse tipologie di controllo ed alle quali corrisponde un Piano Finanziario. La strategia integrata di attuazione prevede differenti responsabilità per le singole misure e per ognuna di esse il PSR specifica una serie di voci.

28 13 Ottobre 2008 ASSE 1: Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale Le Misure previste dall'Asse 1 sono finalizzate a sostenere la componente agricola e forestale in grado di creare reddito e di concorrere alla crescita economica, sostenendo, in particolare, le imprese in grado di impegnarsi nell’innovazione produttiva, organizzativa e commerciale. L'ottenimento di una significativa ricaduta sul sistema agricolo, indipendentemente dalle risorse finanziarie assegnate, si deve basare non soltanto sulla definizione di adeguati contenuti da attribuire alle singole azioni che verranno proposte, ma sull'adozione di una nuova strategia di programmazione e di attuazione. La strategia attuativa su cui inserire le singole azioni dell'Asse si basa sull'approccio territoriale, sostenendo al contempo, con l'azione regionale di animazione sul territorio, il coinvolgimento attivo di tutte le fasi dalla produzione alla trasformazione e commercializzazione al fine di promuovere l'approccio integrato (di filiera e collettivo). Questo approccio garantisce, inoltre, coerenza con gli obiettivi d'Asse in quanto permette di concentrare il sostegno su concreti fabbisogni di intervento, individuati attraverso un'analisi quantitativa e territoriale dei singoli contesti.

29 13 Ottobre 2008 ASSE 1: Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale L’Asse 1 si articola in tre sottosezioni: Le misure afferenti alla sottosezione 1 – Misure intese a promuovere la conoscenza e sviluppare il potenziale umano, sono le seguenti: Misura 111 –“Azioni nel campo della formazione professionale e dell’informazione” Misura 112 – “Insediamento di giovani agricoltori” Misura 114 –“Ricorso ai servizi di consulenza agricola e forestale” Le misure riguardanti la sottosezione 2 – Misure intese a ristrutturare e sviluppare il capitale fisico e promuovere l’innovazione, sono le seguenti: Misura 121 – “Ammodernamento delle aziende agricole” Misura 122 – “Migliore valorizzazione economica delle foreste” Misura 123 – “Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali” Misura 124 – “Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e settore forestale” Misura 125 – “Infrastrutture connesse allo sviluppo e all’adeguamento dell’agricoltura e della silvicoltura” Le misure riguardanti la sottosezione 3 – Misure intese a migliorare la qualità della produzione e dei prodotti agricoli, sono le seguenti: Misura 132 –“Partecipazione degli agricoltori ai sistemi di qualità alimentare” Misura 133 –“Attività di informazione e promozione”

30 13 Ottobre 2008 ASSE 1 Asse 1 - Allocazione di bilancio e obiettivi prioritari Dotazione finanziaria: 171,1 mil EUR – Partecipazione FEASR: 98,7 mil EUR – Peso finanziario dell’asse: 29% Priorità principali: Misure intese a promuovere la conoscenza e sviluppare il potenziale umano (23,8% della spesa totale dell’asse); Misure intese a ristrutturare e sviluppare il capitale fisico e a promuovere l’innovazione (65%); Misure intese a migliorare la qualità dei prodotti agricoli (11,3%).

31 13 Ottobre 2008 ASSE 1

32 13 Ottobre 2008 ASSE 2: Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale L'obiettivo dell'Asse 2 è il miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale, attraverso misure tese a promuovere l'utilizzo sostenibile dei terreni agricoli e delle superfici forestali. Il sostegno dell’Asse, come indicato negli Orientamenti Strategici Comunitari, è indirizzato verso le seguenti tematiche prioritarie: la biodiversità, la conservazione e lo sviluppo dell'attività agricole e dei sistemi forestali ad elevata valenza naturale e dei paesaggi agrari tradizionali, il regime delle acque ed i cambiamenti climatici. Il sostegno alla diffusione dell'utilizzo sostenibile dei terreni agricoli e forestali riveste una importanza prioritaria per le aree regionali sottoposte a sistemi agricoli intensivi e pertanto maggiormente a rischio di degrado dei suoli e di destabilizzazione del regime idrico. Le azioni di tutela del patrimonio forestale e di miglioramento dei livelli attuali di biodiversità implicano un ruolo attivo delle comunità rurali nell'opera di creazione e conservazione del paesaggio agrario e degli habitat.

33 13 Ottobre 2008 ASSE 2: Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale L’Asse 2 si articola in 2 sottosezioni. Gli interventi contemplati nella sottosezione 1 – Misure finalizzate a promuovere l’utilizzo sostenibile dei terreni agricoli, sono le seguenti: Misura 211 - “Indennità compensative degli svantaggi naturali a favore degli agricoltori delle zone montane” Misura 214 – “Pagamenti agroambientali” Misura 216 – “Sostegno agli investimenti non produttivi - terreni agricoli” La sottosezione 2 di questo Asse comprende Misure finalizzate a promuovere l’utilizzazione sostenibile delle superfici forestali, come di seguito elencate: Misura 221 – “Imboschimento dei terreni agricoli” Misura 223 – “Imboschimento di superfici non agricole” Misura 226 – “Ricostituzione del potenziale forestale e interventi preventivi Misura 227 – “Sostegno agli investimenti non produttivi - terreni forestali”.

34 13 Ottobre 2008 ASSE 2 Asse 2 - Allocazione di bilancio e obiettivi prioritari Dotazione finanziaria: 350 mil EUR – Partecipazione FEASR: 201,2 mil EUR – Peso finanziario dell’asse: 57%. Priorità principali: Misura agroambientale (59,9% della spesa totale dell’asse); Indennità zona svantaggiata (5,1%); Imboschimento delle superfici agricole (15,74%); Ricostituzione del potenziale forestale e interventi preventivi (18%).

35 13 Ottobre 2008 ASSE 2

36 13 Ottobre 2008 ASSE 3: Interventi sulla qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell'economia rurale Le Misure dell'Asse 3 sono finalizzate a migliorare la qualità della vita nelle aree rurali ed a sostenere le azioni a favore della diversificazione delle attività economiche. Le risorse destinate a questi obiettivi dovranno rispondere alle priorità relative alla creazione di posti di lavoro aggiuntivi e alla promozione delle condizioni di crescita economica e sociale. Le Misure dell'Asse 3 dovranno essere applicate in particolare per promuovere lo sviluppo delle capacità e l'acquisizione di competenze tecniche e organizzative mirate allo sviluppo di strategie locali nel rispetto del patrimonio rurale. Le criticità emerse dall'analisi di contesto richiamano l’attenzione sul rischio di marginalizzazione del settore agricolo nelle aree interne e montane a seguito del continuo esodo dalle aree rurali: in tali aree permane il problema della scarsa mobilità ed accessibilità, e della insufficienza dei servizi essenziali, che contribuisce ad aggravare i fenomeni di spopolamento e marginalizzazione di questi territori. Il potenziale delle zone rurali a fini turistici resta ancora sottoutilizzato, con una presenza insufficiente di strutture in rapporto alle opportunità offerte dal territorio. La marginalizzazione dell'agricoltura in queste aree comporta dei rischi elevati rispetto alla tutela del paesaggio e del patrimonio culturale ed edilizio dello spazio rurale. Il potenziale produttivo è limitato dall'inadeguatezza dei canali di commercializzazione dei prodotti legati alle tipicità locali e al mancato adeguamento delle aziende e dei sistemi di commercializzazione alle innovazioni tecnologiche e alle nuove strategie di marketing.

37 13 Ottobre 2008 ASSE 3: Interventi sulla qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell'economia rurale Considerata l'estensione dei territori rurali e le esigenze di miglioramento della capacità progettuale locale, l'attuazione del presente Asse sarà realizzata prioritariamente attraverso l'approccio Leader, che consentirà di ottimizzare la partecipazione locale alla definizione delle scelte di sviluppo capitalizzando l'esperienza pregressa dei partenariati regionali in tale ambito. Nelle strategie di sviluppo locale, nell'ambito della Misura 4.1, i GAL potranno dunque realizzare "Azioni a sostegno della qualità della vita e della diversificazione dell'economia rurale" attraverso tutte le Misure dell'Asse 3 oggetto di finanziamento (311 – 312 – 313 – 321 – 323 e 331). Nella procedura valutativa del PSL (Piano di Sviluppo Locale), la Regione, verificata la coerenza e la fattibilità delle specifiche proposte dei GAL (Gruppi di Azione Locale) rispetto al PSR, adotterà gli accorgimenti necessari ad evitare la duplicazione di azioni su uno stesso territorio. A tale scopo, la Regione disciplinerà le condizioni ed i tempi per la pubblicazione, da parte dei GAL, dei bandi sui rispettivi territori. Dopo l'approvazione dei PSL di competenza dei GAL, la Regione non interverrà più per Misure ed Azioni previste nei PSL. In ogni caso la Regione verificherà che in favore dello stesso soggetto non vi sia duplicazione di intervento.

38 13 Ottobre 2008 ASSE 3: Interventi sulla qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell'economia rurale L’Asse 3 comprende due sottosezioni Le misure della sottosezione 1 – Misure intese a diversificare l’economia rurale, sono le seguenti: Misura 311 – “Diversificazione in attività non agricole” Misura 312 – “Sostegno alla creazione e allo sviluppo di microimprese” Misura 313 – “Incentivazione di attività turistiche” Le misure della sottosezione 2 - Miglioramento delle condizioni economiche, sociali e ambientali delle aree rurali, sono le seguenti: Misura 321 – “Servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale” (art. 56) Misura 323 – “Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale” (art. 57) La sottosezione 3 - Formazione, acquisizione di competenze e animazione si articola nella seguente: Misura 331 – “Formazione ed informazione” (art. 58)

39 13 Ottobre 2008 ASSE 3 Asse 3 - Allocazione di bilancio e obiettivi prioritari Dotazione finanziaria: 64,8 mil EUR – Partecipazione FEASR: 37,3 mil EUR – Peso finanziario dell’asse: 15% Priorità principali: Diversificazione (56% della spesa totale dell’asse); Servizi di base per l’economia rurale (18%); Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale (10%); Incentivazione di attività turistiche (9%);

40 13 Ottobre 2008 ASSE 3

41 13 Ottobre 2008 ASSE 4: Attuazione dell’approccio Leader Gli Orientamenti Strategici Comunitari prevedono che le risorse destinate all'Asse LEADER debbano contribuire a conseguire le priorità degli Assi 1, 2 e, soprattutto, dell'Asse 3, ma anche a raggiungere la priorità comunitaria orizzontale del miglioramento della governance ed a mobilitare il potenziale di sviluppo endogeno delle zone rurali. In aggiunta ed a supporto degli Orientamenti Strategici Comunitari, cui si adegua, il Piano Strategico Nazionale assegna quali ulteriori obiettivi nazionali dell'Asse LEADER la realizzazione della capacità progettuale e gestionale locale ed il miglioramento della partecipazione locale alla definizione delle politiche. A partire dalle priorità comunitarie e nazionali, ma anche in coerenza con quanto sin qui maturato in termini di esperienza diretta attraverso l'Iniziativa Comunitaria LEADER, la Regione Basilicata intende esplicitare quali ulteriori obiettivi regionali: il miglioramento dei partenariati locali, sia in relazione alla loro composizione e rappresentatività, che in relazione alla loro capacità di definire politiche di sviluppo rurale coerenti con i territori di riferimento ed integrate con le altre politiche di sviluppo lo sviluppo di progetti di cooperazione (interterritoriale e transnazionale) finalizzati a rafforzare la crescita e la presenza sul mercato del mondo rurale lucano

42 13 Ottobre 2008 ASSE 4: Attuazione dell’approccio Leader L’Asse 4 concernente l’attuazione dell’approccio Leader nel contesto del presente PSR,comprende 3 misure: Misure 4.1 “Implementazione delle strategie di sviluppo locale” Misura 4.2 “Cooperazione” Misura 4.3 “Gestione dei Gruppi di Azione Locali e dei Piani di Sviluppo Locale”

43 13 Ottobre 2008 ASSE 4 Allocazione di bilancio per LEADER Dotazione finanziaria: 38,9 mil EUR – Partecipazione FEASR: 22,4 mil EUR – Peso finanziario dell’asse: 6% Priorità principali: Attuazione di strategie di sviluppo locale (32,5% della spesa totale dell’asse); Qualità della vita (52,5%); Competitività (15%).

44 13 Ottobre 2008 ASSE 4

45 13 Ottobre 2008 PSR BASILICATA: STRUTTURA DELLE MISURE Per ognuna delle misure finanziate, il Piano di Sviluppo Rurale (PSR) della Regione Basilicata 2007-2013 prevede un insieme di voci: Il riferimento normativo: nella maggior parte dei casi questo sarà il Reg. CE 1698/2005, ma per le misure ad investimento non mancano i riferimenti agli Aiuti di Stato La giustificazione logica alla base dell’intervento Gli obiettivi della misura ed il collegamento con le strategie del relativo Asse Gli obiettivi operativi Una descrizione della misura che comprende le eventuali Azioni che la compongono, oggetto materiale del finanziamento La localizzazione, in particolare se la misura viene finanziata sull’intero territorio regionale, o su un sottoinsieme delle aree rurali omogenee individuate I beneficiari della misura Le condizioni di ammissibilità all’aiuto Gli eventuali vincoli, limitazioni e spese escluse dal finanziamento Le modalità attuative: nella maggior parte dei casi, tramite bandi pubblici regionali (con indicazione di massima delle priorità di selezione), a volte tramite progetti integrati e di filiera o programmi di sviluppo locale (PSL). Sono previste particolari modalità attuative per la Misura 226 (Ricostituzione del potenziale forestale e interventi preventivi) L’entità dell’aiuto, la sua intensità (intesa come percentuale della spesa che viene finanziata), e gli eventuali anticipi e garanzie richieste Le interrelazioni con altri interventi di sostegno pubblico I controlli da effettuare Gli indicatori di valutazione, giuste le linee-guida del Quadro Comune per il Monitoraggio e la Valutazione (QCMV)

46 13 Ottobre 2008 PSR BASILICATA: PIANO FINANZIARIO PER ASSE PER L’INTERO PERIODO

47 13 Ottobre 2008 PSR BASILICATA: COLLEGAMENTI CON GLI ALTRI PO -1 ASSE 1 Collegamento con le aree tematiche del POR FESR Basilicata 2007/2013: miglioramento dell’accessibilità; apertura del sistema Basilicata con lo sviluppo di reti di trasporto e logistiche; ricerca ed innovazione; sistema creditizio; promozione integrata, sistemi locali. Potenziamento degli interventi formativi tramite concorso del POR FSE Basilicata 2007/2013

48 13 Ottobre 2008 PSR BASILICATA: COLLEGAMENTI CON GLI ALTRI PO - 2 ASSE 2 Collegamento con le aree tematiche del POR FESR Basilicata 2007/2013: ricerca, biodiversità e sistema naturalistico, difesa del territorio, promozione di filiere

49 13 Ottobre 2008 PSR BASILICATA: COLLEGAMENTI CON GLI ALTRI PO - 3 ASSE 3 Collegamento con le aree tematiche del POR FESR Basilicata 2007/2013: società dell’informazione,coesione interna delle aree rurali, sistemi produttivi locali.

50 13 Ottobre 2008 PSR BASILICATA: STRUTTURA ORGANIZZATIVA Ai sensi dell’articolo 16, lettera i, punto i, del regolamento (CE) n. 1698/2005 sono autorità competenti e organismi responsabili l’Autorità di Gestione, l’Organismo Pagatore e l’Organismo di Certificazione Conformemente a quanto previsto dall’art. 74 del Reg. CE 1698/05 la Regione Basilicata ha designato: Autorità di Gestione: è il soggetto responsabile dell’efficace, efficiente e corretta gestione e attuazione del programma. Tale ruolo viene affidato al Direttore Generale del Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale, Economia Montana della Regione Basilicata. Organismo Pagatore: è il soggetto responsabile dell’autorizzazione, dell’e secuzione e della contabilizzazione del pagamento dei contributi comunitari. Nel rispetto delle condizioni di cui all’art. 6 del Reg. CE 1290/05, viene incaricata dello svolgimento di tale funzione l’Agenzia Regionale Basilicata per le Erogazioni in Agricoltura (ARBEA). Organismo di Certificazione: è il soggetto responsabile della certificazione dei conti dell’Organismo Pagatore in relazione alla veridicità, completezza e correttezza tenuto conto del sistema di controllo di gestione istituito. Ai sensi dell’art. 7 del Reg. CE 1290/05 è stato designato, quale organismo di certificazione, la società Pricewaterhouse Coopers S.p.a.

51 13 Ottobre 2008 Riferimenti: http://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/index_it.htm http://www.politicheagricole.it http://www.regione.basilicata.it/sportelloeuropa/ http://www.basilicatapsr.it/ http://www.legacoopbasilicata.it Info: Dr Caterina Salvia c.salvia@lecacoopbasilicata.it http://www.legacoopbasilicata.ithttp://www.legacoopbasilicata.it

52 13 Ottobre 2008 GRAZIE PER LA CORTESE ATTENZIONE


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