La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

L.Innocente La sfida di una scuola che insegna per competenze Quarto d’Altino 2013 Lucia Innocente.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "L.Innocente La sfida di una scuola che insegna per competenze Quarto d’Altino 2013 Lucia Innocente."— Transcript della presentazione:

1 L.Innocente La sfida di una scuola che insegna per competenze Quarto d’Altino 2013 Lucia Innocente

2

3 Normativa di riferimento Competenze Curricoli Programmazione e Progettazione Proposta di un format per la progettazione del curricolo Di cosa parleremo oggi

4 L.Innocente La scuola è sotto stress

5 Dove eravamo ?

6 MORATTI ( Bertagna) “LE INDICAZIONI NAZIONALI” legge n. 53 28 marzo 2003, D.Lgs 59/04 Iscrizione scuola dell'infanzia a bambini con 28 mesi compiuti(anziche' 36) Iscrizione scuola primaria a bambini dai 5 anni e mesi 4 compiuti Abolizione dell'esame di 5°elementare Osa monoenni bienni( conoscenze e abilità) Uda Portfolio, Pecup, Tutor, Piani di studio personalizzati. Convivenza civile (affettività salute stradale ambientale alimentare cittadinanza) Certificazione delle competenze ( manca modello) Obbligo 15 anni 8 licei e sistema professionale 2004

7 FIORONI (Ceruti) “INDICAZIONI PER IL CURRICOLO“ Direttiva n° 68 del 3/8/2007 Impianto pedagogico ( Morin) Enfasi sull’autonomia scolastica Campi d’esperienza, le aree disciplinari, le discipline Traguardi per lo sviluppo delle competenze 3, 5 anno primaria 3 secondaria Cittadinanza interna alle discipline Obbligo 16 anni Competenze chiave di cittadinanza nell’obbligo Gruppo classe ( diversità, percorsi in laboratori,esplorazione e scoperta, personalizzazione) Certificazione delle competenze (manca modello) Debiti Visione unitaria per la scuola di base (primaria, secondaria): costruzione di un curricolo verticale. Progettazione didattica e non più programmazione 2007

8 GELMINI ATTO DI INDIRIZZO “ARMONIZZAZIONE” Fine delle compresenze, maestro unico/prevalente a 24 ore Riduzione del tempo scuola primaria: modelli a 24, 27, 30 40 ore Secondaria 1 grado: modelli a 29 33 36 40 ore Diminuzione del tempo prolungato solo mat e italiano Riduzione orario Secondaria 2 grado: 27 ore 6 licei classico scientifico artistico linguistico musicale coreutico scienze umane ore di 60 minuti Ritorno ai voti Voto di comportamento Tagli all’organico e ai finanziamenti 2009

9

10 Regolamento PROFUMO “INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO“ D.M. 254 del 16 novembre 2012 2012

11 www.indicazioninazionali.it Obbligatorie dal 1 settembre 2013 Dirigente promotore Formazione da parte delle scuole anche in rete per “accompagnare …” Progetti di ricerca Sviluppo Innovazione

12 documento Cultura scuola persona Finalità generali: Costituzione, Europa 8 Competenze chiave INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO Infanzia- primaria- secondaria di 1°

13 L.Innocente La prima: ”La scuola nel nuovo scenario” promuovere il successo scolastico di tutti gli studenti evitando le differenze e disuguaglianze in una società complessa in continuo cambiamento. Attenzione alle diversità, all’intercultura, al singolo. La seconda: “Centralità della persona” mette al centro del processo formativo lo studente con la sua rete di relazioni. Attenzione all’ambiente di apprendimento: star bene a scuola La terza: “Per una nuova cittadinanza” contiene le regole del vivere e del convivere, dentro una linea formativa verticale (una formazione che continua per tutta la vita) e orizzontale (i rapporti con l’extrascuola a partire dalla famiglia, spesso in difficoltà a svolgere il suo ruolo educativo) La quarta: “Per un nuovo umanesimo” contiene un invito a superare le frammentazioni culturali e disciplinari e a integrarli in nuovi quadri d’insieme in cui tutte le discipline concorrono alla consapevolezza e alla responsabilità documento “Cultura Scuola Persona” Edgar Morin

14 PROFILO DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI 1° OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO SPECIFICI prescrittivo Descrive le competenze riferite alle discipline + cittadinanza Ogni ragazzo deve dimostrare di averlo raggiunto Assegna un ruolo preminente agli Istituti comprensivi Prescrittivi al termine di.. costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese La scuola si impegna perché ogni alunno possa conseguirli Sono il fine dell’azione didattica l’itinerario lo sceglie la scuola Individuano conoscenze e abilità indispensabili per raggiungere i traguardi Costituiscono la progettazione Definiti per periodi lunghi Triennio infanzia quinquennio primaria triennio secondaria

15 L.Innocente …. a colpo d’occhio Sono del tutto assenti le scelte metodologiche ed organizzative (determinazione dei tempi, dei modi, ipotesi di modelli organizzativi) Forte richiamo alla personalizzazione Non vengono privilegiati contenuti (le tre “i”) C’è la proposta di un modello di competenza definito (Profilo in uscita) Attenzione alla trasversalità tra le discipline Meno rigore nell’elencazione degli obiettivi Testo aperto alle scelte progettuali: autonomia didattica riconosciuta alle singole comunita’ professionali

16 L.Innocente Quattro semplici domande Perché parlare di competenze? Come promuoverle? Che cosa sono? Come valutarle?

17 L.Innocente Dalla scuola dell’insegnamento alla scuola dell’apprendimento RAPPORTO FAURE del 1972 “Ogni uomo è destinato ad essere un successo e il mondo è destinato ad accogliere questo successo” La Costituzione “ la Repubblica assicura il pieno sviluppo della persona umana” Regolamento dell’autonomia scolastica D.P.R. 275/1999 “garantire ad ogni alunno il successo formativo con interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo” ‘Libro Bianco’ di Delors 1985 e della Cresson 1995 Impegni di Lisbona 2000 -2010 Apprendimento lungo l'arco della vita (Lifelong Learning)

18 L.Innocente EDITH CRESSON Verso la società conoscitiva Mondializzazione degli scambi, società dell’informazione, progresso scientifico e tecnico..... Ogni giorno possiamo renderci conto dei cambiamenti prodotti da questi fenomeni. Nuove forme di lavoro esigono nuove forme del sapere. Le imprese hanno difficoltà a reperire la totalità dei candidati idonei ad occuparle per via della mancanza di qualifiche sufficienti, mentre d’altro canto in Europa si contano diciotto milioni di disoccupati. Libro bianco 1995

19 L.Innocente Obiettivi di LISBONA 2010 Insegnare e apprendere In tale contesto, l’istruzione e la formazione svolgono evidentemente un ruolo chiave. Come formare CITTADINI qualificati, in possesso delle necessarie competenze ed in grado di adattarle rapidamente a nuove esigenze ? Attraverso un’azione comune degli Stati Membri: garantire la mobilità degli studenti e dei lavoratori, indispensabile per elevare il livello generale; avvicinare la scuola al mondo del lavoro ; sostenere nel rispetto della diversità linguistica e culturale, lo sviluppo di una vera e propria industria europea del software educativo e multimediale, effettivo strumento pedagogico di domani. obiettivo: preparare gli europei ad una transizione verso una società fondata sull’acquisizione di conoscenze e nella quale non si smetta di apprendere ed insegnare per tutta la vita. In altri termini, verso una società conoscitiva.

20 L.Innocente rivalutare la cultura generale Lo sviluppo della cultura generale, cioè della capacità di cogliere il significato delle cose, di capire e di creare, è la funzione di base della scuola, nonché il primo fattore di adattamento all’economia e all’occupazione. Non quella di accumulare informazioni. Valutazione, autovalutazione e decisione sono alla base di tutto il processo. “Cultura è tutto quello che ti ricordi quando hai dimenticato quello che ti hanno insegnato”

21 L.Innocente

22 La Scuola non puo’ piu’ insegnare TUTTO!

23 L.Innocente

24 Da Lisbona 2010 a UE 2020 Prosecuzione della strategia di Lisbona che aiuta l'Unione ad attraversare la la recente crisi. Il nuovo programma di tutti gli Stati membri, vecchi e nuovi, caratterizzata da diversi livelli di sviluppo e quindi da esigenze diverse, è modulata in funzione di punti di partenza diversi, al fine di promuovere la crescita per tutti. Tre priorità: 1- Una crescita basata sulla conoscenza come fattore di ricchezza: in un mondo in cui i prodotti e i processi si differenziano in funzione dell’innovazione, le opportunità e la coesione sociale vanno potenziate valorizzando l’istruzione, la ricerca e l’economia digitale; 2- un’economia competitiva, interconnessa e più verde: l’UE dovrà essere più efficace in termini di competitività e produttività riducendo e razionalizzando il consumo delle energie rinnovabili e delle risorse e di conseguire gli obiettivi ambientali. Tutti i settori tecnologici ne trarranno beneficio. - riduzione degli oneri amministrativi - maggiore rapidità dei mercati - sfruttare le innovazioni. 3- Coinvolgimento dei cittadini in una società partecipativa: l’acquisizione di nuove competenze, l’accento sulla creatività e l’innovazione, lo sviluppo dell’imprenditorialità e la possibilità di cambiare lavoro ;

25 L.Innocente COMPETENZE CHIAVE UE APPRENDIMENTO PERMANENTE raccomandazione UE 18/12/2006 Il quadro del riferimento delinea le seguenti competenze chiave 1 Comunicazione nella madrelingua 2 comunicazione nelle lingue straniere 3 competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia 4 competenza digitale 5 imparare a imparare 6 competenze sociali e civiche 7 Spirito di iniziativa e imprenditorialità 8 consapevolezza ed espressione culturale

26 L.Innocente AGIRE IN MODO AUTONOMO SERVIRSI DI STRUMENTI IN MODO INTERATTIVO FUNZIONARE IN GRUPPI SOCIALI Capacità di difendere e affermare i propri diritti, interessi, limiti e bisogni Capacità di utilizzare la lingua, i simboli e i testi Capacità di stabilire buone relazioni con gli altri Capacità di definire e realizzare programmi personali Capacità di utilizzare le conoscenze e le informazioni per le proprie azioni Capacità di cooperare Capacità di agire in un contesto ampio Capacità di utilizzare nuove tecnologie Capacità di gestire e risolvere conflitti Le competenze di base “costituiscono il tessuto” per l’acquisizione delle 9 competenze chiave di cittadinanza (coerenti con le Raccomandazioni Europee) Rapporto DeSeCo dell’OCSE del 2003

27 L.Innocente ALCUNE DEFINIZIONI DI COMPETENZA

28 L.Innocente La vera competenza si vede …… quando non bisogna mostrare a nessuno la propria competenza! Vecchio adagio del competente

29 L.Innocente

30

31

32

33

34

35 COMPETENZE saperesaper fare conoscenze abilità

36 L.Innocente OCSE: “Fronteggiare efficacemente richieste e compiti complessi comporta non solo il possesso di conoscenze e di abilità ma anche l’uso di strategie, nonché emozioni e atteggiamenti adeguati e un’efficace gestione di tali componenti.”

37 L.Innocente (Nelson Winter, 1982) “La competenza è la capacità di dar luogo ad una sequenza regolare di comportamento coordinato, efficace rispetto agli obiettivi, dato il contesto in cui ha luogo”

38 L.Innocente Boyatzis, 1982 La competenza è una caratteristica intrinseca individuale, causalmente correlata ad una performance efficace

39 L.Innocente (Guion, 1991) “Le competenze sono caratteristiche individuali intrinseche che indicano i modi di comportarsi o di pensare che si ripetono nelle diverse situazioni e perdurano per un periodo di tempo lungo”

40 Di Marco, Biliotti 2002 1. Il sapere acquisito comunque, il “software” individuale posseduto (sapere); 2. La trasformazione del sapere in azione consapevole e positiva (saper fare); 3. Atteggiamento quale disponibilità puntuale e palese intenzione all’agire per sé, con gli altri e per gli altri (saper essere ideale); 4. Comportamento quale azione coerente all’atteggiamento intenzionale che tramuta la volontà in azione (saper essere agito)

41 L.Innocente C.M. 84/2005 La competenza è l’agire personale di ciascuno, basato sulle conoscenze e abilità acquisite, adeguato, in un determinato contesto, in modo soddisfacente e socialmente riconosciuto, a rispondere ad un bisogno, a risolvere un problema, a eseguire un compito, a realizzare un progetto. Non è mai un agire semplice, astratto, ma è sempre un agire complesso che coinvolge tutta la persona e che connette in maniera unitaria e inseparabile i saperi (conoscenze) e i saper fare (abilità), i comportamenti individuali e relazionali, gli atteggiamenti emotivi, le scelte valoriali, le motivazioni e i fini.

42 L.Innocente PUR NELLA LORO DIVERSITÀ, TUTTE LE DEFINIZIONI RUOTANO ATTORNO AD ALCUNI CONCETTI FONDAMENTALI.

43 L.Innocente LA COMPETENZA NON PUO’ESSERE PRECOCE

44 L.Innocente IL SAPERE NON SI ASTRAE DALL’ABILITA’

45 L.Innocente UN EQUILIBRIO DINAMICO DI RISORSE PERSONALI

46 L.Innocente SISTEMA ORGANIZZATO

47 L.Innocente RETE

48 L.Innocente CONTESTO

49 L.Innocente VERIFICA E VALUTAZIONE

50 L.Innocente Proposta di definizione della competenza

51 L.Innocente La competenza è l’insieme delle risorse individuali (e di gruppo) combinate e mobilitate per risolvere i problemi. E` la risultante di quattro nozioni: 1 Sapere: possesso delle conoscenze comunque acquisite, 2. Volere: capacità di comprensione del problema da risolvere, 3. Potere: acquisizione e controllo dei mezzi necessari, 4. Divenire: cambiamento agito attraverso l’apprendimento.

52 L.Innocente

53 “Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, sono descritte come teoriche “Abilità” indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how( sapere come) per risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti). _______________________________________________ “Competenze” indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia. Riferimento al sistema di descrizione previsto per l’adozione del Quadro europeo dei Titoli e delle Qualifiche (EQF - European Qualification Framework) + =

54 Certificazione delle competenze DdL FORNERO (27 stati europei) Fanno riferimento al quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente EQF Ci sono 8 livelli di competenza (abilità e conoscenza) conseguiti in modo formale ( scuola università..) e informale ( lavoro, tempo libero …) Standard professionali e formativi di tutte le figure professionali Alcune Regioni già emanate Libretto formativo del cittadino per le aree informatica, lingue straniere, italiano x stranieri.

55 L.Innocente 1 - Competenze per l'apprendimento Gli studenti devono: capire come apprendere, tenendo conto del loro stile di apprendimento, e capire come gestire l'apprendimento per tutta la vita; avere imparato, sistematicamente, a pensare; avere esplorato e avere capito quale è il loro talento creativo e come farne il miglior uso; avere imparato ad apprezzare ed amare l'apprendere per se stesso e come via per conoscere se stessi; avere conseguito alti standard nella lingua, nella matematica e nella comprensione globale; avere raggiunto alti standard di competenza nella gestione della tecnologia della comunicazione e dell'informazione e nella comprensione dei loro processi fondamentali.

56 L.Innocente ACCOUNTABILITY responsabilità delle azioni

57 L.Innocente 2 - Competenze per la "cittadinanza" Gli studenti devono: avere sviluppato la comprensione delle etiche e dei valori, di come il comportamento personale dovrebbe ispirarsi a questi e di come dare il proprio contributo alla società: capire come funzionano la società, il governo e il mondo del lavoro, e l'importanza di un'attiva "cittadinanza"; capire le diversità culturali e sociali, nel contesto sia nazionale che globale, e come queste dovrebbero essere rispettate e valorizzate; capire le implicazioni sociali della tecnologia; avere sviluppato la comprensione di come gestire aspetti della propria vita personale, e le tecniche che possono essere utilizzate per farlo, compreso la gestione dei propri problemi.

58 L.Innocente PERSONALIZZAZIONE

59 L.Innocente 3 -Competenze per relazionarsi alle persone Gli studenti devono: capire come relazionarsi ad altre persone in contesti variabili; capire come operare in team e come ricoprire ruoli diversi nel team; avere sviluppato una gamma di tecniche per comunicare mediante mezzi diversi, e capire come e quando usarli; avere sviluppato competenze nel gestire relazioni personali ed emotive; capire, ed essere capaci di usare vari mezzi, per governare lo stress e i conflitti

60 L.Innocente CAMBIO DI PROSPETTIVA

61 L.Innocente 4 - competenze per gestire le situazioni Gli studenti devono: capire l'importanza di gestire il proprio tempo, e avere sviluppato tecniche specifiche per farlo; capire che cosa significa gestire il cambiamento, e avere sviluppato una gamma di tecniche da usare in diverse situazioni; capire l'importanza di valorizzare il successo e gestire le delusioni, e i modi per farlo capire cosa significa essere " imprenditori" e prendere iniziative, e come sviluppare queste capacità; capire come si gestisce il rischio e l'incertezza, l'ampia gamma di contesti nei quali si incontreranno, e le tecniche per gestirli.

62 L.Innocente FLESSIBILITA’

63 L.Innocente 5 - Competenze per gestire le informazioni Gli studenti devono: avere sviluppato una gamma di tecniche per accedere, valutare e differenziare le informazioni e avere appreso come analizzarle, sintetizzarle e applicarle; capire l'importanza di riflettere e applicare il giudizio critico, e avere imparato a farlo.

64 L.Innocente DOCUMENTAZIONE

65 L.Innocente QUALE SCUOLA PER LE COMPETENZE?

66 PROBLEMI APERTI tra primo ciclo e secondo ciclo Saldatura tra Indicazioni nazionali e Obbligo di istruzione (testi diversi) Definizione della valutazione del sistema (INVALSI INDIRE ISPETTORI) Assenza di standard e livelli nazionali per la valutazione Competenze trasversali Discipline come strumenti di formazione Certificazione delle competenze Il curricolo deve essere costruito: è necessario aprire una fase di dibattito per la progettazione

67 L.Innocente Quattro semplici domande Perché parlare di curricoli? Come promuoverli? Che cosa sono? Come costruirli?

68 Dagli anni ’70 destrutturazione dei programmi nazionali Anni 80 Paesi dell’Ocse non più divisione rigida delle discipline ma curriculi per Competenze (1971 Bernstein ) In Italia si inizia con gli obiettivi trasversali all’interno dei programmi La competenza fa il suo ingresso all’esame di Stato nel 1998 ” …accertare le conoscenze generali e specifiche, le competenze in quanto possesso di abilità…” DPR 275 del 99 “Nella definizione dei curriculi…le istituzioni scolastiche possono contribuire a definire gli obiettivi specifici di apprendimento e le competenze degli alunni ….”

69 Il vero punto di partenza è nel 1990 “dichiarazione mondiale sull’educazione per tutti“ dell’UNESCO in cui vengono definite le competenze essenziali : “Ogni persona dovrà poter beneficiare di opportunità educative progettate per rispondere ai bisogni fondamentali di apprendimento (litercy, espressione orale, numeracy e problem solving) sia i contenuti di base (conoscenze, abilità, valori e attitudini) necessari per poter sopravvivere,sviluppare le capacità,vivere e lavorare dignitosamente, partecipare pienamente allo sviluppo, migliorare la qualità della vita e continuare ad apprendere “ Nel 2000 l’Ocse con il progetto Eurydice che analizza i curriculi della scuola dell’obbligo dell’ UE rileva che non tutti hanno definito le COMPETENZE_CHIAVE ( CORE) cioè l’insieme delle competenze necessarie e indispensabili per un apprendimento che dura tutto l’arco della vita (LONG LIVE LEARNING) Curriculi per competenze Quebec francese 2001 Belgio 2002

70 Dalla Programmazione alla Progettazione Programmazione  eseguire un programma Progettazione  “gettare oltre”, stendere un’ipotesi che poi si verificherà nel tempo

71 1. esempio... QUANDO PARLIAMO DI: OBIETTIVO UNITA’ DIDATTICA MODULO......DOVE SIAMO?

72 Obiettivo Generale (disciplina) Sotto – obiettivo Sotto – obiettivo Sotto - obiettivo Obiettivo operativo Obiettivo operativo Obiettivo operativo (comportamento) (comportamento) (comportamento) Lavorare per obiettivi (Bloom ) Appartiene alla logica della Programmazione

73 2 esempio : QUANDO PARLIAMO DI : MAPPA CONCETTUALE CONVERSAZIONE CLINICA MATRICE COGNITIVA......DOVE SIAMO?

74 In Mappa concettuale Conversazione clinica Matrice cognitiva Rete concettuale Fasi del lavoro (attività) Valutazione finale Out Lavorare per concetti (Bruner) Appartiene alla logica della Progettazione feedback

75 3 esempio: QUANDO PARLIAMO DI: PROGETTO ANALISI DEI BISOGNI PRODOTTO STANDARD DI VALIDAZIONE......DOVE SIAMO?

76 Lavorare per progetti (Kilpatrick) Appartiene alla logica della Progettazione PRODOTTO Analisi dei bisogni educativi Standard di Validazione concordati e consapevoli Più prospettive di valutazione, compresa l’autovalutazione Comportamento

77 La via d’uscita un docente critico e riflessivo Perché in educazione per cambiare, occorre essere consapevoli del proprio modo di operare Perchè la normativa suggerisce scenari ampi e complessi ma è poi il docente/ scuola che decidono che cosa fare in autonomia Perchè bisogna integrare i saperi teorici con quelli pratici (competenze )

78 L.Innocente A che punto siamo, che lavoro ci aspetta ?

79 IL CURRICOLO “Le istituzioni scolastiche determinano, nel Piano dell'offerta formativa il curricolo obbligatorio per i propri alunni” E’ garantito il carattere unitario del sistema di istruzione ed è valorizzato il pluralismo culturale e territoriale, nel rispetto delle diverse finalità della scuola dell'obbligo e della scuola secondaria superiore.  Le scuole sono chiamate a sperimentare nuovi curricoli strutturati in obiettivi specifici di apprendimento relativi a competenze caratterizzati da: continuità, essenzialità, trasversalità ( DPR 275/99 ) Art. 8 del Regolamento dell’autonomia

80 Indicazioni Nazionali del 2012 …“Ogni scuola è chiamata ad elaborare il proprio curricolo, all’interno del piano dell’offerta formativa, esercitando l’autonomia che la Repubblica le attribuisce,art.117, nel rispetto degli obiettivi generali,dei profili d’uscita e dei traguardi di sviluppo delle competenze”… Costruzione di un curricolo verticale. Visione unitaria per la scuola di base (primaria, secondaria) Scuola autonoma nel progettare, fare scelte d’identità Il curricolo fa parte del POF e fa riferimento al PROFILO dello studente al termine del primo ciclo Curricolo come costruzione di percorso formativo,progetto e non programma, definito dalla scuola, nella sua autonomia, mediante l’elaborazione di contenuti, metodi, organizzazione e valutazione. IL CURRICOLO

81 COME UNA DISCIPLINA PUO’ PROGETTARE PER COMPETENZE ?

82 TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLA COMPETENZA Obiettivi specifici di apprendimento CURRICOLO Proposte operative unità didattiche Percorsi PROFILO DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL CICLO D’ ISTRUZIONE COSTITUZIONE LEGGI, REGOLAMENTI, INDICAZIONI Comunità Europea COMPETENZE CHIAVE

83 L.Innocente COMPETENZE CHIAVE UE APPRENDIMENTO PERMANENTE raccomandazione UE 18/12/2006 Il quadro del riferimento delinea le seguenti competenze chiave 1 Comunicazione nella madrelingua 2 comunicazione nelle lingue straniere 3 competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia 4 competenza digitale 5 imparare a imparare 6 competenze sociali e civiche 7 Spirito di iniziativa e imprenditorialità 8 consapevolezza ed espressione culturale

84 FORMAT PER I CURRICOLI 3 anno, fine primaria, fine secondaria SEZIONE A Competenza chiave europea; disciplina Definire le COMPETENZE specifiche il “core elements” della disciplina, ciò che definiamo i “saperi minimi” o essenziali o di base, competenze specifiche disciplinari Individuare obiettivi specifici per lo sviluppo di ogni competenza specifica suddivisi in conoscenze e abilità in correlazione tra loro Indicare i compiti significativi condivisi nei dipartimenti Ricercare una progressione e una continuità all’interno dei bienni/trienni dello stesso ordine di scuola e tra ordini diversi di scuola PER COSTRUIRE UN CURRICOLO VERTICALE 1 2 3

85 Per poter condurre un lavoro intenzionale e sistematico sulle competenze è necessario Individuare le competenze Declinarle in obiettivi specifici Definire lo standard di padronanza (risultato finale atteso o traguardo) Declinare questo a sua volta in livelli (di accettabilità e di padronanza) 3 1 2 4 5 Mettere in atto percorsi didattici (unità di app e/o compiti significativi (unità di app e/o compiti significativi)

86 L.Innocente Quali esperienze/situazioni possono essere proposte per promuovere l’acquisizione di competenza? “Le ‘buone pratiche’ o compiti significativi forniscono repertori utili che mettono in gioco la professionalità e la creatività degli insegnanti e delle scuole, sollecitati dal continuo mutare delle domande, delle aspettative e dei bisogni delle generazioni che di anno in anno si susseguono nelle aule”. M.Pellerey

87 L.Innocente IL POSTER DELLE COMPETENZE MOTORIE E DEGLI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDI MENTO

88 SEZIONE A CURRICOLO PER COMPETENZE Competenza chiave europea FontiRaccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio di Lisbona 2006 Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012 FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA ’ CONOSCENZECOMPITI SIGNIFICATIVI

89 SEZIONE B LIVELLI DI PADRONANZA DELLE COMPETENZE : Competenza chiave europea 123 Dai Traguardi per la fine della primaria 4 5 Dai traguardi per la fine del primo ciclo

90 CONCLUDENDO : PER CRESCERE BAMBINI PIU’ COMPETENTI….

91 L.Innocente è necessario compiere uno sforzo culturale!


Scaricare ppt "L.Innocente La sfida di una scuola che insegna per competenze Quarto d’Altino 2013 Lucia Innocente."

Presentazioni simili


Annunci Google