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Toronto, 6-8 Maggio 2010Maurizio Vito -- Wesleyan University1.

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Presentazione sul tema: "Toronto, 6-8 Maggio 2010Maurizio Vito -- Wesleyan University1."— Transcript della presentazione:

1 Toronto, 6-8 Maggio 2010Maurizio Vito -- Wesleyan University1

2 Non soltanto approfondimento: il Livello 2 rappresenta una possibilità di interazione, un'occasione per lavorare insieme alla creazione del mondo di Manituana, di cui il romanzo è certo l'asse portante ma non l'intera architettura. Il Livello 2 è pensato per chi ha già terminato la lettura di Manituana, così da poter discutere in piena libertà senza rovinare sorprese a nessuno. Per accedere, devi rispondere a una domanda sul libro. La risposta è la password da inserire, uguale per tutti. Dopo che avrai indovinato la password pubblica, ti verrà chiesto di registrarti, scegliendo un nome utente e una tua password personale. Comunicare col pubblico in tutti i modi è una fatica d'amore. Charles Dickens Qual è il primo degli spettri che compaiono a Philip Lacroix dopo la battaglia di Oriskany? Toronto, 6-8 Maggio 20102Maurizio Vito -- Wesleyan University

3 Spettri, spin-off - Quindi esistono gli spiriti? E se sì, cosa sono? […] - Gli spiriti, nel senso di fantasmi, esistono come esistono le fissazioni della mente. Hanno lo stesso grado di realtà. Il belga incalzò: - E bisogna averne paura? Il vecchio asceta annuì. - Alle volte sarebbe sensato. Esistono spiriti di svariate categorie. Classi di spiriti, fantasmi di morti, larve psichiche, come preferisci chiamarle. Ma ti dirò quali di questi esseri - quali delle fissazioni della tua mente - possono essere davvero pericolosi. Il vecchio yogin bevve un sorso d'acqua e proseguì. - Esseri nati da preghiere distorte. Adulati come esseri santi, in realtà spiriti terreni, facilissimi da compiacere, ancora più facile farli adirare. Morti violente, e prima lunghe pratiche meditative, facoltà psichiche acquistate con anni di dura pratica, ma motivazioni errate. Vagano qui, nel dominio della materia, a pochi metri dal suolo, e vedono tutto dall'alto, ma non così dall'alto. Esseri più potenti di un uomo, instabili, imprevedibili, infelici come bambini viziati lasciati soli in casa per troppo tempo. Il vecchio sorrise di nuovo. - La vita dei fantasmi non è così eccitante. Toronto, 6-8 Maggio 2010Maurizio Vito -- Wesleyan University3

4 Spettri, spin-off Fu allora che una voce nascosta mormorò: “Se ti lanci nel solito modo, il deserto non ti permetterà di attraversarlo. Potrai solo sparire o diventare uno stagno.” […] “II vento attraversa il deserto; il fiume può fare altrettanto, se permette al vento di trasportarlo” […] Allora il fiume innalzò i suoi vapori verso le braccia accoglienti del vento, che li sollevò e li portò a Oriente, lasciandoli ricadere come neve sulla cima… Toronto, 6-8 Maggio 2010Maurizio Vito -- Wesleyan University4

5 Toronto, 6-8 Maggio 20105Maurizio Vito -- Wesleyan University "nihil potest homo intelligere sine phantasmate." De sensu, tr. 2 l. 2 n. 4, Tommaso d'Aquino “As I went into this subject, I found that my interpretation of the expression in Aristotle and St. Thomas, 'No idea without a phantasm', was wrong. I found it was not only true that there is no idea without a corresponding phantasm, but that furthermore the corresponding phantasm must always accompany the idea in consciousness. Whenever we are conscious of an idea, a sensible representation of that idea must be present also in consciousness.” (H. Carr, The Function of the Phantasm in St.Thomas Aquinas, 179)

6 Toronto, 6-8 Maggio 2010 Maurizio Vito -- Wesleyan University6 6 “We must use particular examples when reasoning on universal truths. It is a fact and that settles it. Such is the way in which Aquinas expounds Aristotle's philosophy of the activity of thought in so far as it is connected with the phantasm. There is another exposition of Aristotle's meaning, diametrically opposed to this, holding that there is nothing in the intellect. The intellect sees the universal in the phantasms and takes nothing out of them. Remove the phantasms and thought ceases. The two opposing views are closely connected with the question of the unity of the intellect and immortality.” (H. Carr, 192)

7 Toronto, 6-8 Maggio 2010Maurizio Vito -- Wesleyan University7 “ Apprendre à vivre, se resta sempre da fare, non lo si può fare che tra vita e morte. […] Quel che accade tra due, e tra tutti i “due” che si vorrà, come tra vita e morte, non può che intrattenersi con qualche fantasma. Bisognerebbe allora apprendre les esprits. […] Apprendre à vivre con i fantasmi […]. E questo essere-con gli spettri sarebbe anche, non soltanto ma anche, una politica della memoria, dell’eredità e delle generazioni.” (J. Derrida, Spettri di Marx, 4)

8 Toronto, 6-8 Maggio 2010Maurizio Vito -- Wesleyan University8 “Spectrality does not involve the conviction that ghosts exist or that the past (and maybe even the future they offer to prophesy) is still very much alive and at work, within the living present: all it says, if it can be thought to speak, is that the living present is scarcely as self-sufficient as it claims to be; that we would do well not to count in its density and solidity, which might under exceptional circumstances betray us.” (F. Jameson, Ghostly Demarcations, 39)

9 Toronto, 6-8 Maggio 2010Maurizio Vito -- Wesleyan University9 “Why does the spectral come as a kind of new solution to the false problem of the antithesis between humanism (respect for the past) and nihilism (end of history, disappearance of the past)?” (F. Jameson, Ghostly Demarcations, 41)

10 Toronto, 6-8 Maggio 2010 Maurizio Vito -- Wesleyan University10Maurizio Vito -- Wesleyan University10 “the appearance of the ghost [in Hamlet …], calls, to be sure, for a revision of the past, for the setting in place of a new narrative (in which the king was murdered and the present king was in fact his assassin); but it does so by way of a thoroughgoing reinvention of our sense of the past altogether, in a situation in which only mourning, and its peculiar failures and dissatisfactions […] opens a vulnerable space and entry-point through which ghosts might make their appearance.” (F. Jameson, Ghostly Demarcations, 43)

11 Toronto, 6-8 Maggio 2010Maurizio Vito -- Wesleyan University11 “To speak of specters, the lexicon of ontology is insufficient. Ontology speaks only of what is present or what is absent; it cannot conceive of what is neither. Thus it is replaced by a ‘HAUNTOLOGY ’ adequate to the task of interrogating the spirit, that which neither living nor dead.” (Warren Montag, Ghostly Demarcations, 71)

12 Toronto, 6-8 Maggio 2010Maurizio Vito -- Wesleyan University12 “Da quando la macchina per far dogmi e gli apparecchi ideologici “marxisti” […] sono in via di estinzione, non abbiamo più scuse, solo alibi, per distoglierci da questa responsabilità.” “Il gesto di fedeltà a un certo spirito del marxismo è una responsabilità che in linea di principio incombe su chiunque. […] Non c’è eredità senza appello alla responsabilità. Un’eredità è sempre la riaffermazione di un debito, ma una riaffermazione critica, selettiva e filtrante” (J. Derrida, Spettri di Marx, 22, 118)

13 Toronto, 6-8 Maggio 2010Maurizio Vito -- Wesleyan University13 “È lo stesso sogno, sempre. La chiesa, la bara. Peter suona il violino, Joseph impugna il tomahawk. Un guerriero lo aiuta a scavare […] ­­ Chi c’è nella bara, William? Lui risponde, ma è una lingua sconosciuta. Un vento di tramontana porta via le parole” ( Manituana, 56)

14 Toronto, 6-8 Maggio 2010Maurizio Vito -- Wesleyan University14 “Spettro: Se mai tu amasti il tuo diletto padre […] tu devi vendicare, Amleto, il turpe, innaturale suo assassinio […].” “Amleto: Il mondo è fuor dei cardini; ed è un dannato scherzo della sorte ch'io sia nato per riportarlo in sesto.” Amleto, Atto I, Scena V

15 Toronto, 6-8 Maggio 2010 Maurizio Vito -- Wesleyan University15Maurizio Vito -- Wesleyan University15 “- Non pensate che agli scalpi, ma gli scalpi non vanno a caccia, non portano a casa il cibo, non coltivano gli orti. Siete tanto ubriachi di sangue da calpestare le nostre usanze? Oggi molte donne hanno perso figli e mariti. Vanno risarcite con molte braccia. […] Dobbiamo adottare i prigionieri come nuovi figli e fratelli, secondo la tradizione. […] Le donne si spostarono alle spalle della giovane. Insieme fronteggiarono i guerrieri. Gli uomini si scambiarono occhiate incerte, poi si allontanarono con finta indifferenza e molti borbottii.” ( Manituana, 10)

16 Toronto, 6-8 Maggio 2010 Maurizio Vito -- Wesleyan University16Maurizio Vito -- Wesleyan University16 “L’individuo o la comunità devono conservare la «responsabilità» (la condizione è l’assenza di criteri generali e di regole automatiche) di farsi carico della loro decisione in situazioni eccezionali, in casi straordinari e inauditi ( in ungeheuren Fällen )” (J. Derrida, Forza di legge, 128)

17 Toronto, 6-8 Maggio 2010 Maurizio Vito -- Wesleyan University17Maurizio Vito -- Wesleyan University17 “La ragazza bianca indica la via. Non è cosí, William? Tua nipote è venuta da me dicendo di ricordare. Ha decifrato le tue parole, quelle che io non riuscivo a sentire. «Nella bara c'è il cielo della Mohawk Valley e la cassa è fatta col legno della Lunga Casa». Dunque è questo che ci attende? […] È questo il tempo, William. Ora che il nostro mondo si consuma nel fuoco. Ora che il ciclo si compie. La quercia diventa cenere, la cenere alimenta nuove radici. Ancora questo devo fare. Salire sulla canoa. Cercare il Giardino.” (Manituana, 550)

18 Toronto, 6-8 Maggio 2010 Maurizio Vito -- Wesleyan University18Maurizio Vito -- Wesleyan University18 La mente di Joseph [Brant] si alzò sopra le macerie di Irochirlanda, risalí il fiume, volò oltre i laghi. La visione di [sua figlia] Christina che giocava nel sole gli alleggerì il cuore. Isaac raggiungeva la riva a nuoto e spruzzava la sorella d'acqua fresca, la faceva ridere, la inseguiva nella casa di legno. [..] E c'era lei, [Molly Brant] Degonwadonti, […] che raccontava ai piú piccoli la leggenda del Giardino di Dio e dei mille frammenti scampati alla distruzione. Mille gocce di Paradiso dove allevare la speranza. Sull'aia, una giovane donna dai capelli biondi sceglieva i semi da far germogliare a primavera. La discendenza di Pannocchia, Fagiolo e Zucca. ( Manituana, 612-613))

19 Maurizio Vito -- Wesleyan University19Toronto, 6-8 Maggio 2010Maurizio Vito -- Wesleyan University19Maurizio Vito -- Wesleyan University19Maurizio Vito -- Wesleyan University19 DEMETRA E PERSEFONE © Mary B. Kelly: "The painting shows the moment when mother and daughter are reconciled, and their first kiss. Persephone still holds the pomegranate, symbol both of fertility and of her fate as Dark Queen." Mary B. Kelly


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