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IL MEDICO DI FAMIGLIA Definizione del ruolo e della funzione Orientamento per gli studenti.

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Presentazione sul tema: "IL MEDICO DI FAMIGLIA Definizione del ruolo e della funzione Orientamento per gli studenti."— Transcript della presentazione:

1 IL MEDICO DI FAMIGLIA Definizione del ruolo e della funzione Orientamento per gli studenti

2 DEFINIZIONE 2002 WONCA EUROPA(World Organization of Family Doctors ) E’ il primo contatto medico all’interno del sistema sanitario; offre un accesso diretto e illimitato ai pazienti; si occupa di tutti i problemi di salute, indipendentemente dall’età, sesso e di ogni altra caratteristica; fa un utilizzo efficiente delle risorse sanitarie attraverso il coordinamento delle cure;lavora con altri professionisti e si interfaccia con altre specialità assumendo anche il ruolo di difensore del paziente; sviluppa un approccio centrato sulla persona, orientato all’individuo, alla sua famiglia e alla comunità, si avvale di una consultazione continuativa mantenuta da un’efficace relazione e comunicazione medico-paziente; ha il compito di erogare cure longitudinali e continuative in base ai bisogni paziente; ha un processo decisionale specifico determinato dalla prevalenza e incidenza delle patologie che si presentano nella comunità; gestisce malattie che si presentano in modo specifico o in fase iniziale aspecifica e che potrebbero richiedere un intervento urgente; promuove la salute e il benessere della comunità; ha responsabilità specifiche della salute della comunità; si occupa di problemi di salute nella loro dimensione fisica,psicologica,sociale, culturale ed esistenziale

3 MEDICINA GENERALE: definizione E’ una disciplina medica a pieno titolo che svolge un’ assistenza primaria continua, completa e coordinata orientata alla prevenzione, diagnosi e alla cura delle malattie di una comunità. Il Medico di Medicina Generale (MMG) ha una gran mole di conoscenze mediche e l’arte della comunicazione Murtagh J. Professione:Medico di Medicina Generale ed Mc Graw Hill

4 DEFINIZIONE 2002 WONCA EUROPA(World Organization of Family Doctors ) E’ un’assistenza «di primo contatto» ed è il punto di ingresso dei pazienti nel Sistema Sanitario; Ha carattere continuativo, poiché si occupa degli individui sani o malati, per un lungo periodo di tempo e perfino di tutta la vita; Ha un approccio globale ai problemi e una dimensione bio-psico- sociale e mutua i suoi contenuti da tutte le tradizionali discipline mediche ; Svolge una funzione di coordinamento per tutte le necessità di cura e prevenzione; Ha la responsabilità di farsi carico continuativamente di problemi sanitari del singolo e della comunità nel suo complesso Ha un approccio altamente personalizzato ai problemi di salute e malattia e di contesto in riferimento all’ambiente di vita del paziente

5 In tutta Europa cresce la domanda di camici bianchi. Ma soprattutto cresce la domanda di medici di famiglia. Se ne vanno dall'attività più medici di quanti ne entrino sul mercato. E ciò accade soprattutto nei paesi come Italia e Gran Bretagna, che ospitano grandi servizi sanitari nazionali convenzionati. l'Unione Europea sta cercando di abbattere i vincoli che tuttora ostacolano il medico di uno stato membro Ue nell'esercizio della professione in un altro stato membro. L'idea è di concordare i requisiti minimi che consentiranno a ventisette stati membri di accogliere agevolmente reciprocamente gli specialisti in medicina di famiglia.

6 LA DIVERSITÀ DEGLI INSEGNAMENTI Il medico di famiglia non si è sviluppato in tutto il mondo allo stesso modo. Ci sono sistemi sanitari in cui è un libero professionista convenzionato con un servizio sanitario nazionale, come il nostro o quello britannico o catalano; altri sistemi in cui è convenzionato con mutue pubbliche e assicurazioni private (Germania, Olanda, Francia); e altri ancora in cui è dipendente, come in Scandinavia, Spagna (tranne la Catalogna) e Portogallo; ci sono infine sistemi misti dipendenza-convenzionamento (Grecia, Malta).

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8 CONTESTO CARATTERIZZANTE ASSISTENZA PRIMARIA ASSISTENZA FAMILIARE ASSITENZA DOMICILIARE ASSISTENZA CONTINUATIVA IL PAZIENTE E’ CONSIDERATO NELLA SUA INTEREZZA E CIO’ IMPLICA UNA AMPIA CONOSCENZA DELL’INDIVIDUO, DELLE MALATTIE E DELLA COMUNITA’

9 ELEMENTI CARATTERIZZANTI Primo contatto Metodologia diagnostica Diagnosi precoce di malattie gravi che si presentano all’esordio Continuità e disponibilità dell’assistenza Intervento terapeutico personalizzato Terapia di malattie acute e croniche Terapia domiciliare Terapia d’urgenza con tempestivo intervento a domicilio e nella comunità Assistenza familiare Terapia palliativa (a domicilio) Prevenzione Promozione della salute Approccio olistico Coordinamento dell’assistenza

10 PERCORSO FORMATIVO Il MMG ha affrontato un Tirocinio generale ufficialmente riconosciuto ( Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale). Il corso consente di conseguire il diploma necessario per l'iscrizione nelle graduatorie regionali di medicina generale e di esercitare l'attività di medico chirurgo in medicina generale convenzionato con il Servizio Sanitario Regionale

11 PERCORSO FORMATIVO Il corso di formazione specifica in medicina generale è triennale. Prevede la frequenza obbligatoria. Possono partecipare al concorso pubblico per esami, attraverso cui sono selezionati coloro che parteciperanno al corso di formazione, i laureati in medicina e chirurgia già abilitati all'esercizio della professione, cittadini italiani o dell'Unione Europea, iscritti all'Ordine dei medici.

12 I bandi per le domande di partecipazione al concorso per l'ammissione al Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale sono indetti dalle singole Regioni sulla base del fabbisogno regionale e sono pubblicati sul Bollettino Ufficiale delle singole Regioni (BUR) in genere con scadenza aprile dell’anno medesimo. Alla prova di concorso sono ammessi tutti coloro che hanno i requisiti previsti dal bando. Sono ammessi al corso gli idonei, a partire dal vertice della graduatoria, nel numero previsto dal bando.

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17 Dal IV al VI anno corso di Laurea È possibile frequentare gli studi della Medicina di Famiglia sparsi su tutto il territorio dove siano presenti Tutor ufficialmente riconosciuti dalla Facoltà e dai differenti Corsi di laurea. L’attività di tirocinio Tutoriale viene svolta nello studio del MMG al V e VI anno per un totale di 5-6 presenze pari a 25 ore ed è considerata Internato Elettivo (ADE) ATTRIBUISCE 1CFU

18 Lo studente comincerà ad apprendere l’organizzazione dell’assistenza primaria e l’approccio «problem solving» nei differenti bisogni alla persona. Inoltre dovrà: Esercitarsi nel rilevare i parametri vitali (in persone di diverse età; conoscere i valori normali) Osservare come raccogliere l’anamnesi in regime ambulatoriale (possibilmente orientata per problemi) Esercitarsi nell’identificare il problema di salute dominante tra tutte le informazioni che il paziente riferisce al medico Osservare come vengono conservati i dati sensibili dei pazienti nel database Imparare a gestire i problemi burocratici e prescrittivi. INTERNATO ELETTIVO V-VI anno (Valutato con libretto-diario)

19 Al termine del Tirocinio lo studente : a) avrà compreso l’importanza del modello organizzativo della Medicina Generale; b) acquisito competenze in problemi medico-legali specifici; c) sarà capace di applicare uno stile di comunicazione orientato al paziente; comunicare, stabilire le priorità ed agire in alleanza; negoziare le decisioni;usare il tempo come strumento; convivere con l’incertezza e con problemi non selezionati; promuovere l’aderenza; d) sarà in grado di applicare i principi della Evidence Based Medicine alle cure primarie; e) avrà acquisito competenze nella prevenzione, diagnosi, terapia e follow up delle patologie tipiche del territorio; f) avrà compreso il concetto di multimorbidità; g) sarà capace di promuovere la salute ed il benessere applicando strategie di promozione della salute e prevenzione; h) sarà capace di fornire cure in coordinamento con altri professionisti sul territorio e con gli specialisti; i) avrà conoscenza dei bisogni di salute della comunità, in rapporto alle risorse disponibili, alle disuguaglianze sociali, all’emarginazione, alla povertà; l) sarà capace di applicare un modello bio-psico-sociale tenendo conto delle dimensioni socio-economiche, culturali ed assistenziali TIROCINIO VALUTATIVO OBBLIGATORIO POST-LAUREA, PREABILITAZIONE VALUTATO CON LIBRETTO + VOTO e GIUDIZIO SINTETICO

20 EVOLUZIONE E FUTURO ORGANIZZATIVO DEL TERRITORIO La Regione Lazio nel 2013 ha dato avvio ad un riordino del Sistema Sanitario Regionale sull’offerta ospedaliera e territoriale, diversificando fortemente le funzioni dell’area ospedaliera riservata ai pazienti acuti e potenziando i percorsi della cronicità cui deve far fronte il territorio, inteso come rete di servizi alla persona nei suoi bisogni sanitari e anche socio-assistenziali.

21 ACCORDO CASE DELLA SALUTE Decreto commissario ad Acta 428/2013 La conseguenza è che si trasferiranno sul territorio molte attività a media intensità assistenziale che prima erano svolte negli Ospedali (chirurgia minore, rete del dolore e palliazione, ricerche diagnostiche finalizzate al chiarimento di problemi clinici non urgenti, gestione di eventi morbosi a bassa intensità assistenziale..). Sorgeranno a questo scopo strutture intermedie di ricovero(Case della Salute) e unità di cure primarie (UCP) gestite dalla medicina generale che garantiranno assistenza sul territorio H 24-12 rispettivamente, 7 giorni su 7 integrati con la rete ospedaliera per la continuità ospedale-territorio.

22 COSA DEVONO GARANTIRE LE CASE DELLA SALUTE Accoglienza pazienti per orientamento ai servizi sanitari e sociali (PUA) anche di persone non autosufficienti e anziane con attivazione dell’Unità di Valutazione Multidimensionale Distrettuale Accesso ai percorsi assistenziali Ospedale- Territorio (PDTA) Gestione di patologie croniche e assistenza medica e infermieristica che evitino il ricorso improprio ai ricoveri Diagnostica strumentale Area di ricovero e sorveglianza Raccordo con 118 24 ore su 24

23 ASSISTENZA TERRITORIALE Nelle Case della Salute, è prevista la presenza di Medici di Famiglia organizzati in Unità di Cure Primarie (UCP) questa organizzazione è materia di accordo integrativo regionale secondo quanto previsto dall’ACN per la medicina convenzionata. Tali UCP sono previste anche sparse a pioggia su tutto il territorio e dovranno garantire assistenza primaria 7 giorni su 7, per 12 ore al giorno (H12)integrate con il medico della continuità assistenziale. Non sparisce l’attività del Medico di Famiglia anche in studio singolo ma si integrerà con la nuova rete assistenziale.


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