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Restauro statico delle strutture in cemento armato

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Presentazione sul tema: "Restauro statico delle strutture in cemento armato"— Transcript della presentazione:

1 Restauro statico delle strutture in cemento armato
Il restauro e il rinforzo di elementi strutturali in cemento armato si effettuano inserendo nuove armature e aumentando le sezioni in calcestruzzo Specialmente negli interventi di adeguamento sismico, può essere necessario inserire nuovi elementi strutturali. In ogni caso l'esito delle operazioni è legato alla trasmissione degli sforzi fra materiali esistenti e materiali di apporto o fra elementi strutturali nuovi ed esistenti. Le verifiche di resistenza delle sezioni restaurate devono essere condotte tenendo conto dei meccanismi di trasmissione degli sforzi.

2 Trasmissione degli sforzi cls/cls:
SFORZO DI TAGLIO per coesione per attrito per l'azione perno esercitata da armature perpendicolari all'interfaccia. La trasmissione per coesione e per attrito non sono affidabili. Pertanto per la trasmissione del taglio si ricorre all'impiego di connettori disposti ortogonalmente alla direzione dello sforzo da trasmettere.

3 Azione perno Si sviluppa quando le barre metalliche sono disposte perpendicolarmente al piano di scorrimento fra cls vecchio e nuovo il meccanismo di collasso può essere: schiacciamento del cls a contatto con la barra in prossimità dell'interfaccia e snervamento dell'acciaio del perno per frattura del cls

4 Verifiche verifica a taglio del perno nella sezione di interfaccia verifica a momento flettente del perno: in presenza di taglio, le superficie di contatto subiscono uno scorrimento relativo, l'armatura trasversale viene messa in trazione e, per l'equilibrio locale, il cls adiacente risulta compresso. Questo aumento di compressione può portare alla plasticizzazione del cls nelle zone di contatto. Il perno rimane così scoperto per un certo tratto con conseguente inflessione. verifica a compressione del cls: la plasticizzazione del cls all'interfaccia perno-cls, risulta nello scorrimento del perno.

5 Tecniche di intervento
LAVORAZIONI Iniezione delle lesioni non passanti: per ripristinare la coesione fra le due facce di una lesione

6 Rivestimento con rete elettrosaldata:
Ci devono essere sovrapposizione fra due parti di rete, e connettori fra rete e cls

7 LAVORAZIONI Applicazione di lamiere d'acciaio

8 PILASTRI: riparazione locale senza aumento di sezione
le vecchie barre devono essere scoperte fino a trovare una superficie sana e ci deve essere sovrapposizione fra barre vecchie e nuove

9 PILASTRI: aumento di resistenza a pressoflessione e taglio
Incamiciatura con nuove armature Le barre longitudinali devono essere collegate col cls delle travi inferiore e superiore, mediante spezzoni inghisati. Può essere opportuno inserire barre trasversali passanti

10 PILASTRI, rinforzo a pressoflessione e taglio: beton plaqué
Rinforzo con profilati d'acciaio ad L lungo gli spigoli del pilastro, uniti con calastrelli saldati. I calastrelli sulle facce opposte possono essere uniti da barre passanti in modo da solidarizzare traliccio d'acciaio e pilastro esistente.

11 TRAVI Riparazione locale senza aumento di sezione

12 TRAVI Incamiciatura totale con nuove armature

13 NODI Rinforzo con incamiciatura di cemento armato

14 TELAI Rinforzo con controventi in acciaio

15 INSERIMENTO DI NUOVI ELEMENTI STRUTTURALI
Soprattutto negli interventi di adeguamento sismico, occorre spesso inserire nuovi elementi strutturali. Nella progettazione occorre tener conto della effettiva distribuzione delle azioni fra gli elementi esistenti ed i nuovi. Es. 1: i carichi verticali, se non si adottano particolari accorgimenti (sollevamento in fase di realizzazione), graveranno solo in parte sulle nuove strutture Es. 2: particolare attenzione ad adottare la modellazione con diaframmi rigidi se i solai non sono ben collegati alle nuove strutture ed effettivamente in grado di sopportare le azioni derivanti dalla funzione di diaframma

16 INSERIMENTO DI NUOVI ELEMENTI STRUTTURALI
E’ fondamentale curare la progettazione e l’esecuzione delle connessioni fra nuovi e vecchi elementi, tenendo conto dei possibili meccanismi di trasmissione degli sforzi. In particolare, occorre prevedere un numero adeguato di barre di ancoraggio dei nuovi elementi a quelli esistenti. Di solito le barre di ancoraggio vengono inserite in fori trapanati ed inghisati con resine. La lunghezza di ancoraggio deve essere sufficiente a trasmettere gli sforzi.

17 Inserimento di setti in c.a. nei campi di telaio

18

19 Rinforzo travi

20 Inserimento controventi

21

22 Pilastri di edificio privato Bagolo in Piano (RE)
Fasciatura con CFRP di pilastri danneggiati da sisma Pilastri di edificio privato Bagolo in Piano (RE)

23 Stabilimento Complastex Lucca
Ripristino strutturale di una trave con CFRP per consentire l’eliminazione di un pilastro Stabilimento Complastex Lucca

24 Stabilimento Complastex Lucca
Ripristino strutturale di una trave con CFRP per consentire l’eliminazione di un pilastro Stabilimento Complastex Lucca

25 Riferimenti bibliografici
Avramidou N.: "Criteri di progettazione per il restauro delle strutture in cemento armato", Liguori Editore, 1990. Bibl. DIS, X II 19


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