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1 valutazione degli apprendimenti e certificazione delle competenze a cura di maurizio tiriticco.

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Presentazione sul tema: "1 valutazione degli apprendimenti e certificazione delle competenze a cura di maurizio tiriticco."— Transcript della presentazione:

1 1 valutazione degli apprendimenti e certificazione delle competenze a cura di maurizio tiriticco

2 2 apprende a apprende a educa forma istruisce educa il cittadino a partecipare forma la persona a essere istruisce il lavoratore a conoscere/fare io sono io partecipo io faccio il docente…l’alunno… io pure!

3 3 lavoratore istruzione io e le cose persona formazione il Sé cittadino educazione io e gli altri un Sistema finalizzato a educare istruire formare identità responsabilità autonomia

4 4 Le otto competenze chiave per l’esercizio della cittadinanza attiva da conseguire al termine dell’obbligo di istruzione (Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18/12/06) - Comunicazione nella madre lingua - Comunicazione nelle lingue straniere - Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologie - Competenza digitale - Imparare ad imparare - Competenze interpersonali, interculturali e sociali e competenza civica - Imprenditorialità - Espressione culturale

5 5 La scelta italiana – ambiti e definizioni delle competenze chiave di cittadinanza Costruzione del sé Imparare ad imparare Progettare Relazioni con gli altri Comunicare comprendere rappresentare Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo e responsabile Rapporto con le cose Risolvere problemi Individuare collegamenti e relazioni Acquisire ed interpretare l’informazione La persona una e trina Il sé Il sé e gli altri Il sé e le cose

6 6 il curricolo… ovvero la metafora della carriola ● Il nuovo nato cresce, si sviluppa e apprende nella misura in cui il suo ORGANISMO è investito dagli STIMOLI che sono lanciati dall’ambiente e dalle persone. A ogni stimolo deve organizzare una risposta. Pertanto, ciascuno di noi spinge per tutta la vita una carriola invisibile (il CURRICULUM) in cui altri lanciano mattoni (stimoli). Se gli stimoli sono significativi, bene, altrimenti… ● La scuola lancia i suoi stimoli e dà luogo, appunto, al curricolo scolastico! s t i m o l i organismo s t i m o l i L’organismo reagisce agli stimoli, li fa propri e apprende

7 7 conoscenza/e da acquisire mediante contenuti disciplinari abilità usare uno “strumento” per fare un qualcosa di “semplice” competenza fare un qualcosa di “mirato”, ma…anche in équipe!

8 8 Conoscenze – insieme organizzato di dati e informazioni relative a oggetti, eventi, principi, teorie, tecniche, regole che il soggetto ap-prende, com-prende, archivia e utilizza in situazioni operative procedurali e problematiche. Abilità – atti concreti singoli che il soggetto compie utilizzando date conoscenze; di fatto un’abilità è un segmento di competenza Competenza – “la capacità dimostrata da un soggetto di utilizzare le conoscenze, le abilità e le attitudini (atteggiamenti) personali, sociali e/o metodologiche in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale. Nel Quadro Europeo delle Qualifiche le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia”

9 9 Valutazione degli apprendimenti * la valutazione decimale il rapporto aggettivo/voto ??? * la valutazione di criterio e poi… oltre gli apprendimenti disciplinari * la certificazione delle competenze

10 10 L’imprecisione dei… mille aggettivi! (in ordine alfabetico) … accettabile – adeguato – buono – corretto – discontinuo – discreto – distinto – eccellente – generico – incerto – insufficiente – lodevole – mediocre – modesto – ottimo – passabile – pessimo – scarso – soddisfacente – sufficiente – superficiale – valido … E’ possibile dare un ordine valoriale, dal “più” al “meno” agli aggettivi dell’elenco?

11 11 L’imprecisione dei… mille aggettivi! (in ordine alfabetico) … accettabile – adeguato – buono – corretto – discontinuo – discreto – distinto – eccellente – generico – incerto – insufficiente – lodevole – mediocre – modesto – ottimo – passabile – pessimo – scarso – soddisfacente – sufficiente – superficiale – valido … Non è possibile! Si tratta di aggettivi che riguardano una SCALA NOMINALE! Ogni aggettivo ha il suo contrario: sufficiente/insufficiente

12 12 scale di misurazione: esempi nominale – insegnante, promosso, analfabeta… ● ordinale – mettere in ordine alunni per altezza a intervalli – ordinare secondo intervalli precisi di rapporti – misurazione di un test da 1 a… x ● attribuzione dei voti a un tema

13 13 Classe A Classe B

14 14 SCALA ORDINALE Il secondo o terzo arrivato in una corsa non corrisponde, in quanto ai tempi, al secondo o al terzo arrivato in un’altra! voti 8 9 9 10

15 15 Aggettivi generici non indicano posizioni certe! Lo stesso accade con i voti! La scala decimale dei voti deve essere una SCALA a INTERVALLI REGOLARI

16 16 La scala a intervalli si ha quando tra una posizione e quella precedente o successiva l’intervallo è identico La sesta mela ha la stessa posizione della sesta pera!!!

17 17 Calcolare la media aritmetica di una distribuzione di voti è pedagocicamente errato! 2, 3, 4, 5, 6 media 4 ??? 6, 5, 4, 3, 2 media 4 ???

18 18 Si ha la scala di rapporti con i punteggi assegnati ai test (vero/falso, esatto/errato) Il numero degli item è eguale per tutti gli alunni. Un item esatto vale 1 ed uno errato zero! Oppure 1 e -1! Oppure 2 e zero! Le variabili sono infinite, ma quella adottata è eguale per tutti i soggetti!

19 19 La scelta dei 5 valori! Oppure dei 4, o dei 3, o dei 2… promosso o bocciato!!! … e i 5 valori un po’ “strani” adottati nel primo ciclo prima del ritorno ai voti…

20 20 non sufficiente un solo valore negativo ??? sufficiente buono distinto ottimo quattro valori positivi ??? si noti l’incongruenza Cm 7 agosto 1996, n. 491

21 21 1 Nullo 2 PessimoE 3 InsufficienteDXX Basso no 4 Scadente 5 MediocreX 6 SufficienteCXX Medio sì 7 Buono 8 DistintoBXX Alto 9 OttimoA 10 Eccellente scelta MPI ’96 X quante scale ? 5 4 3 2

22 22 Scelta Miur del 2008-09 legge 30 ottobre 2008, n. 169 dpr 22 giugno 2009, n. 122 ritorno ai voti decimali!!!

23 23 Dalla scuola della programmazione alla scuola delle competenze: * valutazione degli apprendimenti * certificazione delle competenze dal Quadro Europeo delle Qualifiche (Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio europeo del 5.9.06) LA COMPETENZA: “è la capacità dimostrata di utilizzare le conoscenze, le abilità e le attitudini personali, sociali e/o metodologiche in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale. Nel QEQ le COMPETENZE sono descritte in termini di responsabilità e autonomia”

24 24 Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (DSA) 1. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove di esame, sono adottati gli strumenti compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. 2. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove. Dpr 122/09, articolo 10

25 25 misurare e/o valutare???

26 26 Area della misurazione con punteggi: costituisce un sottoinsieme dell’area della valutazione Area della valutazione: si adottano criteri di giudizio che vanno oltre i criteri adottati per misurare Attenzione! Un giudizio valutativo può anche sconfermare l’esito di una misurazione: quante volte abbiamo arrotondato un quattro o un cinque per non bocciare? O un sette o un otto per “non rovinare la media” di un alunno meritevole? Attenzione! Nella nostra tradizione valutativa il voto viene utilizzato indifferentemente sia per misurare che per valutare!

27 27 Misurare quantificare ( il quantum ) una prova/prestazione con determinati punteggi esito della misurazione: un numero, da 1 a… Si misura l’esito di un salto, di una corsa, di una partita di calcio, ecc. sulla base di dati oggettivi e condivisi precedentemente stabiliti (le “regole” del gioco). Le prove oggettive sono misurabili. Le prove non oggettive non sono misurabili: quando sullo stesso “compito scritto” o interrogazione o colloquio ciascun insegnante attribuisce un voto diverso, non si ha misurazione.

28 28 Valutare attribuire un valore ( il quale ) ad una o più misurazioni si considerano altri criteri che vanno oltre la misurazione * altre misurazioni * livelli di partenza e/o prerequisiti * ritmi e stili di apprendimento * interesse impegno partecipazione * potenzialità attitudini attese * contesto socioeconomico e culturale * interventi compensativi * condizioni in cui si è effettuata la prova * pre-giudizi dei docenti * …

29 29 La misurazione si effettua su prove ad hoc secondo criteri certi e condivisi afferenti alle prove stesse e indipendenti dall’alunno. La valutazione si effettua sull’alunno e su variabili emotivo/affettive che lo riguardano (impegno, volontà, attenzione, attese, motivazione, disimpegno, disattenzione, ecc.). Per questo di dice che un sei non è uguale a un altro sei! Ad esempio, in un sei c’è un alunno bravo che non si è impegnato; in un altro sei c’è un alunno non bravo che ce l’ha messa tutta! La valutazione considera variabili che non hanno a che fare con la prova e con il suo esito.

30 30 Il “limite” del voto è dato dal fatto che viene da sempre usato indiscriminatamente sia per misurare una prova che per valutare un insieme di prove o altre caratteristiche dell’alunno. Si dà sei a un compito in classe e si dà sei anche per promuovere da una classe a un’altra. Due operazioni distanti anni luce “mal valutate” con gli stessi dieci voti!!!

31 31 DPR 275/99, art. 4, comma 4: “…Le istituzioni scolastiche individuano le modalità e i criteri di valutazione degli alunni nel rispetto della normativa nazionale e i criteri per la valutazione periodica dei risultati conseguiti dalle istituzioni scolastiche rispetto agli obiettivi prefissati”.

32 32 Giudizi di misurazione o di valutazione? è bello è alto è alto uno e novanta è una stanza troppo grande questo locale è piccolo la Roma ha vinto tre a uno che granne scuadra ‘sta Romaaaa!!! è un errore grave Antonio sa leggere Napoli è magnifica! Laura è molto studiosa

33 33 Tipologia delle prove Le prove tradizionali non strutturate criterio: ok/non ok sono prove “reattive”: non esistono due esiti eguali Le prove strutturate – i test criterio: vero/falso vero/falso - scelta multipla – corrispondenza – completamenti: gli esiti sono solo quelli attesi Le prove semistrutturate criteri multipli

34 34 le competenze… non si valutano! si individuano si definiscono si descrivono si osservano e si incentivano nel loro formarsi si accertano si certificano non si sottopone il candidato a un esame finale l’esame vale per le conoscenze, non per le competenze!!!

35 35 Le prove nell’esame di Stato prima prova scritta A e B) innovative, C) e D) tradizionali A) analisi e commento di un testo B) sviluppo di un argomento storico-politico, socio-economico, artistico- letterario, tecnico-scientifico come saggio breve o articolo di giornale C) sviluppo di un argomento storico D) trattazione di un tema generale

36 36 Le prove nell’esame di Stato terza prova scritta A) trattazione sintetica di argomenti non più di 5 B) quesiti a risposta singola da 10 a 15 C) quesiti a risposta multipla da 30 a 40 B) e C) insieme non meno di 8 B e non meno di 16 C D) problemi a soluzione rapida non più di 2 E) casi pratici e professionali non più di 2 F) sviluppo di progetti non più di uno

37 37 Ed ora… si vedano le griglie di correzione… … e le si utilizzinooooo!

38 38


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