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Un saluto di benvenuto – Daniele Il Progetto Europa in breve – Francesco & Claudia Il Cambiamento Climatico – Giacomo R. & Beatrice Ridurre le emissioni.

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Presentazione sul tema: "Un saluto di benvenuto – Daniele Il Progetto Europa in breve – Francesco & Claudia Il Cambiamento Climatico – Giacomo R. & Beatrice Ridurre le emissioni."— Transcript della presentazione:

1 Un saluto di benvenuto – Daniele Il Progetto Europa in breve – Francesco & Claudia Il Cambiamento Climatico – Giacomo R. & Beatrice Ridurre le emissioni – Bruno & Simone Da Kyoto alla Cop21 – Giacomo & Vladimiro Impegnarsi per realizzare le promesse – Daniele Il NOSTRO impegno – Francesco Social - Giacomo

2 L’Europa che vorrei. Ambasciatori dei giovani da Ventotene a Bruxelles.

3 Perché questo progetto?  Divenire protagonisti del nostro futuro.  Rappresentare la nostra generazione e le sue aspettative.  Impegnarci concretamente per il bene comune.  Presentare, come ambasciatori dei giovani, le nostre idee e richieste alle più alte cariche istituzionali nazionali ed europee.

4 Ventotene e il “Manifesto degli Ambasciatori dei giovani”: un impegno per la costruzione del bene comune.

5 Bruxelles, proposte per un futuro sostenibile.

6 La sfida che non si può perdere… L’UNIONE EUROPEA INQUINA IL 10% E L’ITALIA IL 2%... PERCHÈ ALLORA BISOGNA IMPEGNARSI? 1) GLI STATI CHE EMETTONO IL 90% DI GAS SERRA SONO 30 SU 190 E STATI COME L’ITALIA CHE HANNO UN CONSUMO PIÙ BASSO RISPETTO AL RESTO DELL’EUROPA SONO TANTI LA CUI SOMMA POTREBBE DAR TANTO 2) L’UNIONE EUROPEA È IL SECONDO MERCATO DEL MONDO QUINDI PUÒ AIUTARE E INFLUENZARE SUI PRODOTTI CHE ACQUISTA. CI SONO DUE TIPOLOGIE DI PENSIERO SU QUANTO AUMENTERÀ LA TEMPERATURA: GLI OTTIMISTI PENSANO CHE ENTRO IL 2100 LA TEMPERATURA CRESCERÀ DEL 2%, MENTRE I PESSIMISTI RITENGONO CHE L’AUMENTO SARÀ DEL 4%. DAL PROTOCOLLO DI KYOTO SI È RITENUTO NECESSARIO AVERE UN PIANO DI SVILUPPO PIÙ DEFINITO POSSIBILE, CHE CI CONSENTA DI TRASFORMARE LA PRODUZIONE DEL NOSTRO PIANETA. CHE TOCCA TUTTI I SETTORI DELLA SOCIETÀ, TRA CUI L’AGRICOLTURA, L’ORGANIZZAZIONE DELLA CITTÀ, LA PRODUZIONE, IL TURISMO ECC.

7 IL CAMBIAMENTO CLIMATICO I gas serra permettono la conservazione del Calore emesso dal sole all’interno dell’atmosfera (effetto serra) Il cambiamento climatico è causato da un’esagerata emissione di gas serra prodotti dall’uomo ogni giorno Che comportano un innalzamento delle temperature.

8 Rischi per l’ecosistema Agricoltura Turismo Salute Rischi per l’ecosistema

9 Agricoltura La maggior parte delle conseguenze del cambiamento climatico sono le seguenti:  ritiro dei ghiacciai  Aumento del livello dei mari  rallentamento della corrente nord- atlantica  piogge e uragani  acidificazione degli oceani  estinzione di specie vegetali ed animali  migrazioni di massa  uno spostamento delle zone di produzione e una trasformazione delle rotte commerciali

10 Salute 1. proliferazione di insetti e parassiti. 1. Il caldo e alcuni agenti inquinanti sono responsabili dell’aumento di allergie e asma. 3.Malnutrizione 3.Degradazione della qualità dell’aria 4.Innalzamento dell’incidenza delle malattie a trasmissione alimentare, allergie e malattie respiratorie

11 Turismo 1. Danni economici soprattutto in Australia e in Florida. 2. Limitazione del turismo sciistico e balneare 3. Deterioramento della barriera corallina 4. Si stima che al 2050 la perdita delle ricchezze dovuta all’impatto sul settore turistico, si collochi fra lo 0,25% e 1,05% del PIL nazionale

12 Il 97% dell’aumento della temperatura è causato dall’uomo, dal quale quindi dipenderà il futuro di questa sfida.

13 Il mondo ad ora si è basato su un modello primitivo, il modello che sfrutta la combustione di carbon fossili come il petrolio, il carbone ed i gas. Queste primitive combustioni hanno causato un livello di inquinamento inaccettabile. Il cambiamento energetico è inevitabile e indispensabile e dovrà essere attuato a livello globale e non locale L’inquinamento raggiunto è una fase critica per questo molti enti spingono al cambiamento energetico, primo fra questi l’Unione Europea. Si è visto dall’attuale crisi del 2008 che l’unico fattore in crescita è quello dell’energia rinnovabile

14 I CAMBIAMENTI CLIMATICI SONO UN' ESTERNALITA' NEGATIVA E gli aspetti economici?

15 Insieme di tutti gli strumenti economici volti a contrastare i cambiamenti climatici I.C.A. carbon tax C.D.M. emission trading

16 STRUMENTI ECONOMICI

17 Il mondo attorno al quale ruotano i climate changes è un'enorme reazione a catena fatta di esternalità Andiamo ad analizzare gli strumenti

18 carbon tax Tassa che fissa un'aliquota da pagare per ogni tonnellata di CO2 rilasciata nell'atmosfera durante la combustione di fonti fossili. Tale tassa mira a diminuire l'esternalità negative di una determinata attività economica, indirizzando il comportamento dell'operatore economico verso investimenti a bassa impronta carbonica

19 emission trading Fissato un tetto massimo (CAP) alle emissioni degli impianti più inquinanti, l'emission trading stabilisce un mercato del carbonio nel quale ogni impresa può decidere se rispettare il limite di emissioni e vendere la restante quota, o acquistarla da altre aziende

20 I.C.A. L' imposta carbonica aggiunta ( I.C.A. ) è un'imposta indiretta proporzionata all'anidride carbonica emessa nell'intero ciclo produttivo, nel trasporto, fino al consumo di un determinato prodotto. Tale imposta indirizzerebbe il consumatore verso quei prodotti più eco-sostenibili aventi un prezzo più competitivo

21 Clean Development Mechanism Il Meccanismo di Sviluppo Pulito o CDM, permette di realizzare progetti che mirano alla riduzione delle emissioni di gas serra nei paesi in via di sviluppo senza vincoli di emissione. Le emissioni evitate dalla realizzazione dei progetti generano crediti di emissioni o CERs

22 Il funzionamento è il seguente: 1.Un'azienda privata od un soggetto pubblico realizza un progetto in un paese in via di sviluppo mirato alla limitazione delle emissioni di gas serra; 2. La differenza fra la quantità di gas serra emessa realmente e quella che sarebbe stata emessa senza la realizzazione del progetto, è considerata emissione evitata ed accreditata sotto forma di CERs; 3. I crediti CERs possono poi essere venduti sul mercato e/o accumulati.

23 Protocollo di Kyoto

24 Il Protocollo di Kyoto è un accordo internazionale per contrastare il riscaldamento ed è stato sottoscritto l’11 dicembre 1997 durante la Conferenza delle parti di Kyoto.

25 Quali sono gli obiettivi? Il Protocollo di Kyoto impegnava i Paesi sottoscrittori (le Parti) ad una riduzione quantitativa delle proprie emissioni di gas ad effetto serra

26 Attualmente la CO2 è comunque il principale e più rilevante gas ad effetto serra contribuendo per oltre il 55% all’effetto serra odierno

27 Cop21 Cosa prevede l’accordo? Aumento della temperatura entro i 2° rispetto ai livelli preindustriali del 1990. Consenso globale. Controlli ogni cinque anni. Fondi per l’energia pulita.

28 COP21 L’IMPEGNO DEGLI STATI PER REALIZZARE LE PROMESSE

29 Oltre l’Europa… Secondo un sondaggio del Pew Research Center solo il 54% della popolazione globale ritiene che il cambiamento climatico sia un problema serio! Molti paesi europei hanno adottato programmi nazionali finalizzati alla riduzione delle emissioni. Varie politiche e misure sono state adottate anche a livello comunitario attraverso il programma europeo per il cambiamento climatico, per esempio: 1.maggiore utilizzo di energia rinnovabile; 2.miglioramenti nell'efficienza energetica; 3.riduzione delle emissioni di anidride carbonica; 4.prodotte dalle nuove autovetture; 5.misure di riduzione nell'industria manifatturiera; 6.misure per ridurre le emissioni delle discariche.

30 Infatti è stata stilata una lista di punti quasi completamente uguali per la Cina e per gli Stati Uniti contenente restrizioni e misure da INTRAPRENDERE contro il cambiamento climatico:  accelerare l’installazione di apparecchiature di controllo e contenimento dell’inquinamento nelle raffinerie di carbone.  frenare la crescita delle industrie energivore  migliorare gli indicatori utilizzati per valutare l’impatto ambientale dei nuovi  utilizzare misure legali per costringere le industrie ad aggiornare i controlli dell’inquinamento e stabilire o rivedere le norme sulle emissioni a livello industriale.  sviluppare i trasporti pubblici.  accelerare l’adeguamento della struttura energetica.

31 E noi? Cosa possiamo fare per aiutare il cambiamento?

32 Grazie per l’attenzione

33 COME E DOVE SEGUIRCI /LastGeneration www.ambasciatorideigiovani.altervista.org


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