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Valutazioni applicate alle decisioni di investimento Analisi Benefici-Costi Arch. Francesca Torrieri.

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Presentazione sul tema: "Valutazioni applicate alle decisioni di investimento Analisi Benefici-Costi Arch. Francesca Torrieri."— Transcript della presentazione:

1 Valutazioni applicate alle decisioni di investimento Analisi Benefici-Costi Arch. Francesca Torrieri

2 Analisi economica

3 Progetti e benessere collettivo Oggetto dell’analisi economica è il contributo del progetto al benessere economico nazionale (o regionale, o locale, se l’ottica è quella dei livelli decentrati di governo). La più comune approssimazione del benessere economico di un paese è il prodotto interno lordo (PIL), ma si possono considerare altre grandezze di reddito nazionale, quali il reddito nazionale o il consumo aggregato. Tutte queste grandezze ricorrono alla ponderazione delle quantità di beni e servizi prodotti con i relativi prezzi. Tali prezzi possono essere di mercato o al costo dei fattori (depurati dalle imposte indirette), correnti o costanti. L’impostazione dell’analisi economica dipende dagli obiettivi che l’analisi persegue. ANALISI ECONOMICA

4 Radici teoriche L’ACB trova le sue radici nell’alveo dell’economia del benessere e deriva la sua razionalità dal concetto di “Miglioramento paretiano", nel senso che l'intervento è raccomandabile se l'incremento del valore sociale dei beni e dei servizi disponibili è tale che qualcuno possa aumentare il suo benessere senza che diminuisca quello di qualche altro.

5 Problematica Valore Economico Totale di un progetto (VET)

6 Teorie sul valore economico Mercantilismo Valore di scambio Scuola classica Valore di scambio A. Smith Valore d’uso Ricardo-Marx Valore di costo Marginalisti Marshall Valore di scambio Valore d’uso ?

7 Marginalisti Il principio marginalista si basa sulla generalizzazione per la quale il consumatore raggiunge la propria posizione di equilibrio quando il prezzo che paga per ciascuno dei beni che acquista è proporzionale all’utilità marginale che ritrae dall’ultima unità di ciascun bene

8 Marshall: relazione tra Valori d’uso e valori di scambio Rendita o surplus del consumatore VU= VS+R

9 VET VET = Valore d’uso totale (Vut) + Valore indipendente dall’uso (Vnu)

10 Step dell’analisi 1.Individuazione dei costi e benefici economici; 2.Valutazione dei costi e benefici economici; 3.Valutazione degli indicatori di efficienza economica.

11 Costi e benefici economici 1.Costi e benefici primari che ricaviamo dall’analisi finanziaria applicando opportune “correzioni” per tener conto dei costi non sostenuti dalla collettivit à (imposte e tasse) e delle imperfezioni del mercato (monopoli, cartelli, ecc.); 2.costi e benefici secondari ovvero cambiamenti indotti direttamente dal progetto sul sistema economico-sociale o ambientale, ad esempio i posti di lavoro generati sia in fase di cantiere che di esercizio; l’incremento del valore e dei redditi immobiliari, ecc. 3.costi e benefici indiretti che sono i cambiamenti indotti dalle attività “impattate” dal progetto, ad esempio posti di lavoro creati da attività terze stimolate dal progetto; 4.costi e benefici esterni, sono gli effetti per i quali non vi è una corrispettiva transazione di mercato (non è possibile definire un prezzo di mercato), ad esempio l’inquinamento.

12 Valutazione dei costi e benefici Correzione dei prezzi di mercato (stimati nell’ambito dell’analisi finanziaria) per effetti fiscali; Definizione di un sistema di “prezzi ombra” che rispecchiano il costo opportunità ed il valore delle risorse utilizzate ed i beni e servizi prodotti dal progetto hanno per la collettività;.Stima degli effetti esterni.

13 Effetti fiscali Oneri fiscali sulla produzione (Imposta Valore Aggiunto); oneri fiscali sulle persone fisiche (IRPEF) e giuridiche (IRPES-IRAP); tasse su specifici prodotti; tariffe per servizi prodotti da terzi; accise.

14 La tecnica di calcolo comporta di: individuare categorie di risorse con oneri di trasferimento analoghi; definire per ciascuna categoria di opera, l’incidenza delle categorie di cui sopra; calcolare l’incidenza dei trasferimenti su ciascuna categoria di risorse e sull’intera opera.

15 Esempio

16 Prezzi ombra I prezzi ombra costituiscono un sistema di prezzi in grado di riflettere, in modo pi ù fedele di quelli di mercato, il “valore economico” dei beni e dei servizi; in altri termini sono un indice della scarsit à relativa delle risorse e delle preferenze dei consumatori.

17 Guida alle analisi B-C UE X, Mimportazioni e le esportazioni Tdazi e sussidi relativi ad importazioni ed esportazioni Qquantit à Piprezzi internazionali alla frontiera Pnprezzi nazionali.

18 NUUV Regionali

19 Costi e benefici esterni Un esternalit à si manifesta quando l’attivit à di produzione o di consumo di un soggetto influenza, negativamente o positivamente, il benessere di un altro soggetto, senza che quest’ultimo riceva una compensazione o paghi un prezzo pari al costo o al beneficio sopportato/ricevuto.

20 Esternalità esternalit à di consumo, presenti nei casi in cui il consumo del bene da parte di un individuo influenza il livello di utilit à di un altro individuo. Possono essere negative se ad esempio il nostro vicino ascolta musica in piena notte, cos ì danneggiando la nostra utilit à “sonno ”, positive se ad esempio la musica risulta essere di nostro gradimento in quel particolare momento;consumo esternalità di produzione, rilevabili quando l’attività di produzione di un’impresa può danneggiare o avvantaggiare la produzione di un’altra. Un esempio classico di esternalità di produzione positiva può essere l’adiacenza di un frutteto ad un allevamento di api, uno negativo è l’inquinamento di un fiume ad elevata pescosità da parte di una fabbrica;produzione esternalità di reterete

21 Indicatori di rendimento economico La valutazione di efficienza economica di un progetto fa riferimento ai principi ed agli indicatori descritti nell’ambito dell’analisi finanziaria ovvero il V.A.N. il T.I.R. ed il rapporto C/B. Alcune differenze sono: nella stima del VAN e del TIR i flussi di cassa differenziali sono rappresentati dai benefici e costi economici e non dai costi e ricavi finanziari. Per tale motivo nell’ambito delle analisi economiche facciamo riferimento al VAN Economico (VANE) ed a un TIR Economico (TIRE) che riflette il costo opportunit à sociale di un progetto. il periodo temporale di riferimento può essere più esteso rispetto a quello utilizzato per l’analisi finanziaria. il tasso di interesse utilizzato come fattore di sconto all’attualità riflette le preferenze intertemporali della società, ed il costo opportunità sociale di un progetto

22 Tasso sociale di sconto Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ed il Ministero del Tesoro, hanno proposto un SSS da applicare ai progetti pubblici che varia tra l’8% ed il 12%, con la possibilit à di utilizzarne uno pari al 5% per il Mezzogiorno. La Guida all’analisi C-B dei progetti di investimento delll’UE propone un SSS pari al circa il 5%. Linee giuda emanate dai Nuclei Regionali di Valutazione dei progetti pubblici definiscono nell’ambito della redazione degli Studi di Fattibilit à l’uso di un tasso di sconto pari al 5% per il calcolo del VANE e del TIRE;

23 L’approccio Harberger-Mishan L’impostazione di Harberger-Mishan, largamente dominante in passato, deriva dalla teoria del benessere neoclassica e rifiuta le comparazioni interpersonali (esplicite) di benessere individuale. Assume che l’unico obiettivo rilevante per l’economista che realizza un progetto debba essere l’incremento intertemporale di consumo aggregato. Inoltre, gli obiettivi redistributivi non debbono influenzare l’analisi: spetterà eventualmente al sistema fiscale redistribuire quanto si produce. La priorità nella valutazione degli investimenti deve essere data al raggiungimento dell’efficienza nella produzione. ANALISI ECONOMICA

24 L’approccio Little-Mirrlees ed estensioni Il metodo di Little-Mirrlees differisce dall’approccio tradizionale Harberger-Mishan perché assume:  che il governo possa avere anche obiettivi redistributivi;  utilizza direttamente i prezzi alla frontiera come prezzi ombra, e quindi adotta come unità di conto una valuta convertibile, trasformando i prezzi interni in prezzi espressi in valuta estera con fattori di conversione plurimi, tendenti a catturare le distorsioni specifiche su ciascun mercato. Quando si tiene conto nell’ambito dell’analisi degli effetti redistributivi, l’analisi dei progetti deve ricorrere a prezzi ombra più elaborati di quelli invocati da Harberger e Mishan. L’analisi costi-benefici, in entrambi gli approcci (Little-Mirrlees e Harberger- Mishan), rappresenta uno strumento di valutazione delle politiche pubbliche da ancorare saldamente agli obiettivi e vincoli concreti di un dato governo. ANALISI ECONOMICA

25 L’approccio degli indicatori di programma Una terza impostazione metodologica assume che in prima approssimazione l’analisi economica dei progetti può essere condotta utilizzando in generale gli stessi prezzi rilevati nell’analisi finanziaria e che sono, in linea di principio, i prezzi della contabilità nazionale, depurati da imposte, sussidi e altri trasferimenti. Successivamente una riclassificazione contabile dei dati può fornire indicazioni sull’impatto del progetto, sugli obiettivi di programmazione macroeconomica e sugli altri obiettivi specifici delle politiche pubbliche prese in considerazione per la valutazione. Ad esempio si può cercare di determinare esplicitamente il contributo del progetto al valore aggiunto, alla distribuzione del reddito, all’occupazione, ecc. Alcuni di questi indicatori possono poi essere, in un terzo stadio di analisi, ponderati in relazione alle priorità che il governo assegna ai vari obiettivi. ANALISI ECONOMICA

26 Aspetti controversi dell’analisi costi-benefici La soluzione rigorosa del problema dell’analisi costi-benefici basata sull’impiego di prezzi ombra, implica tre passaggi:  Costruzione di una funzione di benessere sociale;  Individuazione dei vincoli esistenti alla massimizzazione di questa funzione;  Soluzione del problema di ottimizzazione, attraverso l’individuazione di un sistema di prezzi relativi che esprime i rapporti di scambio fra beni che rendono massima l’utilità socialmente ponderata degli agenti. ANALISI ECONOMICA

27 Le principali critiche che sono state mosse alla valutazione degli investimenti pubblici con l’impiego di prezzi ombra sono le seguenti:  I prezzi ombra dovrebbero incorporare tutte le interrelazioni fra obiettivi e vincoli che caratterizzano una data economia, ma le nostre conoscenze a riguardo sono troppo limitate.  Anche se conoscessimo tali relazioni la loro simulazione è praticamente impossibile;  Ammesso di superare a. e b., se obiettivi e vincoli cambiano nel tempo, come in effetti cambiano, un vettore di prezzi ombra stimato oggi non necessariamente è valido per domani. Sarebbe necessario riaggiustare non solo pochi parametri nazionali, ma date le interrelazioni, cambiano tutti i prezzi stimati e ciò può essere molto oneroso.  L’uso di due sistemi paralleli di prezzi, quelli vigenti e quelli ombra, può apparire spesso artificioso. I prezzi vigenti, benchè distorti, spesso lo sono perché incorporano obiettivi specifici, ad esempio elevata tassazione di beni demeritori, defiscalizzazione di oneri sociali in aree ad alta disoccupazione, ecc.  L’impossibilità di esprimere grandezze non economiche.  Il problema della “tirannia dello sconto” ANALISI ECONOMICA


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