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Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Le parole della scienza, la scienza delle parole. Facoltà di Ingegneria.

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1 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Le parole della scienza, la scienza delle parole. Facoltà di Ingegneria Università di Catania 9 maggio 2008

2 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone La definizione di “scienza” pura: quella fine a se stessa applicata: quella che ha per oggetto l’applicazione pratica delle scoperte scientifiche sperimentale o positiva: quella le cui conoscenze sono fondate sull’esperienza sapere, conoscenza “insieme di conoscenze rigorosamente controllate e sistematicamente ordinate che consente di giungere a verità obiettive intorno a un determinato ordine di fenomeni o di concetti.”

3 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone La definizione di “parola” unità distinguibile nelle frasi che usiamo nel parlare e scrivere facoltà naturale di parlare modo, capacità di esprimersi espressione del proprio pensiero, delle proprie idee

4 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Scienza accademica Neutra, obiettiva, ha un METODO che si basa su strumenti concettuali precisi: ipotesi, teoria, esperimento, osservazione, inferenza, modello, sistema, formalizzazione… La Leggenda racconta lo scienziato puro come «un solitario ricercatore della verità […], un amatore, nel vero senso del termine».

5 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Esistono diverse teorie che affrontano ognuna alcuni aspetti peculiari della comunicazione. "Un processo di scambio di informazioni e di influenzamento reciproco che avviene in un determinato contesto tra due o più individui" Cosa significa “comunicare”

6 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Gli individui Le informazioni Il contesto Lo scambio Elementi costitutivi della comunicazione

7 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone SI COMUNICA SEMPRE PER RAGGIUNGERE UN OBIETTIVO Fare in modo che qualcuno si comporti in una determinata maniera Scoprire o spiegare qualcosa Esprimere i propri sentimenti Stare in compagnia Alleviare l'ansia Dimostrare interesse per una data situazione Perchè la situazione lo richiede Perché si comunica

8 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Perché si comunica Emittente messaggio medium ricevente FEEDBACKFEEDBACK la comunicazione è efficace soltanto se emittente e ricevente danno lo stesso significato al messaggio

9 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Un paradosso..... Il Capitano al Maresciallo “Come sa, domani alle 9 avremo l’eclisse di sole, cosa che non avviene tutti i giorni. Alle ore 7 conduca gli uomini, in tenuta da campagna, in piazza d’armi: avremo modo di vedere questo raro fenomeno e io darò le necessarie spiegazioni. In caso di pioggia non vi sarà nulla da vedere e quindi farà passare gli uomini in palestra.”

10 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Un paradosso..... Il Maresciallo al Sergente “Per disposizione del Signor Capitano, domani alle 7 vi sarà l’eclisse di sole. Lui alle 9 darà le istruzioni, il che è un raro fenomeno che non avviene tutti i giorni. Se il tempo sarà piovoso gli uomini in tenuta da campagna non avranno nulla da vedere fuori e l’eclisse avrà luogo in palestra.”

11 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Un paradosso..... Il Sergente ai soldati “Per ordine del Signor Capitano, domani ci sarà l’inaugurazione dell’eclisse di sole in tenuta da campagna con le istruzioni, nel caso dovesse piovere, in palestra.”

12 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Un paradosso..... I Soldati tra loro “Pare che domani il sole in tenuta da campagna darà le istruzioni per far eclissare il Capitano in palestra, se piove. Peccato che questo non avvenga tutti i giorni.”

13 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone ma neanche tanto! Repubblica 6 febbraio 2008 Dottor analfabeta Nell'Italia dei laureati che non sanno scrivere Laureati analfabeti 1 su 5 non sa scrivere De Mauro: "E' un'emergenza sociale” Un laureato su cinque ha serie difficoltà a usare la parola scritta. Il fenomeno dell’ “illetteratismo” colpisce ben il 20% dei laureati italiani. Parliamo di dottori con cinque, sei anni di università alle spalle, ma che hanno problemi anche solo a comprendere la frase che hanno appena letto. E’ quanto emerge dal report 2006 del ramo italiano dell’indagine internazionale All-Ocse (Adult Literacy and Life Skill), coordinato dalla pedagogista Vittoria Gallina.

14 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone ma neanche tanto! Repubblica 6 febbraio 2008 Da noi il buco nero si manifesta a tratti, in modo clamoroso, come un mese fa, a Roma, al termine dell'ultimo dei concorsi per l'accesso alla magistratura. Preso d'assalto da 4.000 candidati, in gara per 380 posti. Nonostante questo, 58 posti sono rimasti scoperti: 3.700 candidati, tutti ovviamente laureati (magari anche più) hanno presentato prove irricevibili sul piano puramente linguistico. "Per pudore vi risparmio le indicibili citazioni", commentò uno dei commissari d'esame, il giudice di corte d'appello Matteo Frasca.

15 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Gli assiomi della comunicazione Il comportamento non ha opposto. Ogni persona ha sempre un comportamento. Ogni comportamento trasmette un messaggio, quindi comunica. Anche il silenzio o l'immobilità comunicano qualcosa.

16 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Gli assiomi della comunicazione "NON SI PUO' NON COMUNICARE" (Paul Watzlawick)

17 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone La percezione Processo attraverso il quale diventiamo consapevoli della moltitudine di stimoli sensoriali che riceviamo. Filtra i messaggi o gli stimoli ricevuti assegna loro significanza e li rende leggibili alla consapevolezza.

18 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone La percezione Nel ricevere i messaggi usiamo tutti e cinque i sensi. Impressioni e messaggi sono assimilati insieme ad altre informazioni nel cervello. I messaggi vengono associati ad esperienze passate già memorizzate in precedenza. Le nuove informazioni vengono immagazzinate insieme alle altre.

19 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Le barriere Limitatezza della capacità del ricevente Distrazione (disturbo) Incompatibilità di schemi Intervento di meccanismi inconsci Differenze di attribuzione di senso Ruolo/autorevolezza della fonte

20 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Fattori che condizionano la comunicazione Situazione ambiente (luogo e tempo) Contenuto dell’informazione Condizioni psicologiche Fattori sociali

21 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Contenuto e relazione Gli aspetti di relazione qualificano quelli di contenuto Quale reazione comportano

22 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone La relazione Una serie di comunicazioni può considerarsi come una sequenza ininterrotta di scambi di messaggi. In qualunque sequenza possiamo determinare un punto d’inizio. Partendo dal presupposto che la comunicazione è circolare, stabilire un punto iniziale è comunque arbitrario.

23 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Elementi soggettivi La decisione su cosa è indispensabile o irrilevante è personale e varia da individuo a individuo; dipende dal nostro back-ground culturale e affettivo. Ciascuno di noi riceve diecimila impressioni sensoriali al secondo. Tutti adottiamo un processo di selezione che porta la nostra attenzione su un solo stimolo per volta.

24 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Il minimo comun denominatore... forse La parola è l’elemento minimo della comunicazione. Ferdinand de Saussure ( XX secolo) “segno linguistico”: ciò che risulta dalla combinazione del significante (la parte del segno che si percepisce coi sensi) e del significato (il concetto che viene richiamato )

25 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone “Le parole sono fatte, prima che per essere dette, per essere capite: proprio per questo, diceva un filosofo, gli dei ci hanno dato una lingua e due orecchie. Chi non si fa capire viola la libertà di parola dei suoi ascoltatori. E’ un maleducato, se parla in privato e da privato. E’ qualcosa di peggio se è un giornalista, un insegnante, un dipendente pubblico, un eletto dal popolo. Chi è al servizio di un pubblico ha il dovere costituzionale di farsi capire.” Tullio De Mauro

26 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Quale comunicatore della scienza oggi? A che serve? Cosa deve fare?

27 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Il compito primario di un comunicatore è quello di favorire lo scambio tra individui/comunità diverse per realizzare relazioni basate su: conoscenza riconoscimento per creare un clima di consenso approvazione fiducia

28 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Le decisioni rilevanti vengono prese in compartecipazione tra scienziati esperti e gruppi di non esperti. Gli scienziati si trovano a dover instaurare un flusso di comunicazione con attori sociali che prima vivevano fuori dal loro mondo. La scienza pervade la vita quotidiana, individuale e collettiva, delle persone. Una serie enorme di questioni scientifiche sale ai primi posti dell’agenda culturale, sociale, economica e politica. La necessità di comunicare

29 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone La comunicazione della scienza diventa sempre più un’esigenza sociale diffusa. La società ha bisogno di informazione scientifica per gestire la sua vita democratica. Doppia necessità: Gli scienziati devono comunicare con i non esperti, per assumere insieme decisioni rilevanti per il loro lavoro. La società ha bisogno di essere informata sulle dinamiche tecnoscientifiche per poter governare se stessa. La necessità di comunicare

30 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Per mostrare la bellezza della natura? Per mostrare la bellezza della scienza (e dello scienziato)? Per educare, spiegare, insegnare? Per garantire il diritto all’informazione? Per ottenere fondi/riconoscimenti/agibilita’? Anche per garantire una cittadinanza piena? Anche perché è cultura? Anche come watchdog e critica? Perche’ la comunicazione della scienza?

31 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Processi, metodi? Cosa comunicare della scienza? Fatti/scoperte/gesta? Storie, personaggi, vicende? Concetti, idee? Soluzioni? Proposte?

32 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Gli strumenti di base: come tradurre il linguaggio della scienza: il livello lessicale, quello sintattico, quello semantico, quello pragmatico, quello retorico…... e ancora: come contestualizzare il fatto, come descrivere il processo, come passare l’emozione, come condividere i contenuti, come democratizzare la conoscenza Per comunicare bene la scienza

33 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Il mondo è il risultato dell’accelerazione subita dallo sviluppo scientifico e tecnologico degli ultimi decenni. Da questo deriva una corresponsabilità del mondo scientifico e tecnologico nella gestione e nella risoluzione dei problemi che affliggono il pianeta: un problema specialistico, che può essere risolto solo da chi possiede competenze specialistiche. Perché è importante che la scienza comunichi bene

34 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza Gli esseri umani hanno bisogno di conoscere. In particolare, conoscere le questioni che li riguardano da vicino: la mucca pazza, l’AIDS, la SARS, l’inquinamento ambientale ecc.. Si può vivere bene senza sapere cosa sono i quark o le galassie; meno bene si vive ignorando gli effetti di un’alimentazione basata sui prodotti transgenici. Il bisogno di conoscenza è direttamente proporzionale al grado di minaccia percepita. Che cosa porta la gente a interessarsi di scienza?

35 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone L’emozione rappresenta un comportamento di risposta che si manifesta a tre diversi livelli: psicologico comportamentale fisiologico L’emozione può essere definita come la complessa catena di eventi compresa tra la comparsa dello stimolo scatenante (INPUT) e l’esecuzione del comportamento rispondente (OUTPUT). Le emozioni

36 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Gioia Approvazione Sorpresa Paura Dispiacere Disgusto Aspettativa Rabbia Le emozioni primarie

37 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone La paura rappresenta la risposta evolutiva ad uno stimolo percepito e classificato come MINACCIA. Alcuni psichiatri sostengono che è all’origine del pensiero razionale. Le emozioni primarie Come faccio a non farmi mangiare dallo squalo?

38 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone L'ansia è uno stato caratterizzato da una sensazione di paura non connessa ad alcuno stimolo specifico. Si distingue dalla paura vera e propria per il fatto di essere aspecifica, vaga o derivata da un conflitto interiore. Iperattività del sistema nervoso autonomo e in generale della classica risposta del sistema simpatico di tipo "combatti o fuggi". L’ansia

39 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Studio ESEMeD (European Study of the Epidemiology of Mental Disorders), in sei paesi europei. In Italia: 11% soffre di un qualche disturbo affettivo e 11% di qualche disturbo d'ansia. Media europea: 14% soffrono di depressione e 16 % con disturbi d'ansia. Stati Uniti: I National Institutes of Health dicono che nel corso di un anno 20% soffre di un qualche disturbo mentale. più del 30 % degli universitari americani dichiarano di soffrire di ansia e depressione. Qualche dato sulla diffusione del fenomeno

40 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone A partire dagli anni settanta si è sviluppata una vasta serie di studi sulla psicologia della percezione per individuare le mental strategies e gli heuristic principles con cui le persone cercano di orientarsi in un mondo percepito come incerto. Queste strategie possono portare a distorsioni percettive. In particolare, è stata riscontrata una frequente sensazione di “immunità soggettiva”da parte di coloro che avevano familiarità con una determinata situazione, ad esempio i tecnici di un impianto, o coloro che ritenevano di poter controllare i fattori che potevano portare ad un disastro. La percezione del rischio

41 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Una differenza importante nel grado di allarme è data dalla differenza fra rischi di origine naturale e altri imputabili all’uomo, così come la differenza fra rischi assunti volontariamente e rischi imposti da altri, e infine fra rischi noti e rischi occulti che, una volta trapelati, si trasformano fatalmente in rischi occultati. La percezione del rischio

42 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Concetti emergenti RISCHIO (risk) PERICOLO (danger/hazard) INCERTEZZA (uncertainty) SICUREZZA (safety) VANTAGGIO (benefit) ESPOSIZIONE (exposure) La percezione del rischio

43 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone “Oggi la comunicazione viene considerata una funzione strategica dalla maggioranza delle organizzazioni che interagiscono nel nostro sistema sociale. Le identifica, le legittima, permette loro di guadagnarsi consenso e di operare per conseguire gli obiettivi che hanno tutti i sistemi: sopravvivere, proteggersi, procurarsi risorse, espandersi. Annamaria Testa La necessità di comunicare... bene

44 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Alcune istituzioni, come la National Sciences Foundation e i Research Council britannici hanno prodotto linee guida sulla comunicazione e moltissime hanno creato uffici stampa o si sono dotate di un responsabile della comunicazione, promuovendo iniziative di ogni tipo, dai siti web educativi ai documentari, dalle mostre al volontariato nella ricerca. Anche in Italia da qualche anno le cose si stanno muovendo. La necessità di comunicare... bene

45 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Il grande paradosso che vive oggi la scienza è quello di essere una cultura di fatto egemone - poche altre sono capaci di cambiare così a fondo e rapidamente il nostro modo di vivere, lavorare e pensare - ma tra le meno diffuse e condivise. Le indagini internazionali sono quasi unanimi nel denunciare la carenza di cultura scientifica anche nei paesi più avanzati. G. Carrada Il paradosso

46 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone L’obiettivo generale di una efficace attività di comunicazione della scienza è (ri)costruire un clima di reciproca conoscenza e fiducia tra scienza e società, stabilendo un dialogo nel quale l’atteggiamento di apertura sia autentico e non “cosmetico”. Le priorità

47 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Dalla competenza tecnica alla competenza relazionale La nuova necessità di comunicare al pubblico misura il successo della scienza: sapere, e saper fare non bastano più. Oggi occorre anche: saper ascoltare, saper spiegare, saper dialogare, saper comunicare. Le priorità

48 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Dall’esattezza all’efficacia Il principale problema nel comunicare la scienza è quello del linguaggio. I concetti espressi nel linguaggio scientifico, devono trovare corrispondenza nel linguaggio ordinario, ricco di termini che designano più cose diverse. Gli scienziati spesso sono restii a “semplificare”... ma “semplificare” non è “banalizzare”. Le priorità

49 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Dalla divulgazione alla comunicazione La comunicazione della scienza deve essere fatta “dalla scienza”. Chiunque altro si trovi nel ruolo di interprete, deve essere competente, conservare rigore e precisione, pena la perdita parziale (o addirittura completa) del contenuto del messaggio scientifico, una sua mistificazione. Dall’informazione “a una via” alla comunicazione “a due vie” Le priorità

50 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Dal contatto mediato al contatto diretto Cercare, inventare, perseguire tutte le possibili occasioni di contatto diretto tra scienziati e società che servano ad avvicinare cittadini e mondo scientifico fuori e dentro le sedi istituzionali. Assumersi la necessità di contenere il sensazionalismo mediatico. Le priorità

51 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Dai mass media ai new media La “rivoluzione” del web 2.0 Gli strumenti di comunicazione sono aumentati e sono considerati più autorevoli: Social Networking Forum Community Blog comunicazione tra pari diffusione “virale” nuovi segmenti “trasversali” Le priorità

52 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Dai mass media ai new media Dati sulla diffusione dei blog 200.000 nel mondo 5.000 nuovi ogni ora Raddoppiano ogni 6 mesi In Italia 2,1 milioni L’italiano è la quarta lingua al mondo nella blogsfera 47.000 post nuovi al giorno Le priorità

53 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Dall’opinione pubblica alle tribù Non si può più ragionare in termini di “opinione pubblica” indifferenziata. La rivoluzione del web 2.0 ha ridefinito i gruppi di interesse, che si aggregano spontaneamente, si scambiano informazioni e si considerano autorevoli. stakeholders/influenti comunità tribù partner Le priorità

54 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone Le ricadute sociali di un’efficace comunicazione scientifica sono notevoli: i destinatari acquisiscono consapevolezza del proprio mondo e si fanno partecipi delle scelte di sviluppo scientifico. Si tratta perciò di raggiungere una democrazia dell’accesso al sapere scientifico: partecipare alle scelte, essere responsabili delle decisioni. In conclusione

55 Le parole della scienza, la scienza delle parole Maggio 2008 Anna Maria Carbone GRAZIE PER L’ATTENZIONE


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