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DEFINIZIONE DI COMUNICAZIONE

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DEFINIZIONE DI COMUNICAZIONE Comportamento Categoria psicologica molto vasta che comprende qualsiasi azione motoria compiuta in modo più o meno consapevole.

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Presentazione sul tema: "DEFINIZIONE DI COMUNICAZIONE"— Transcript della presentazione:

1 DEFINIZIONE DI COMUNICAZIONE
La comunicazione è uno scambio interattivo osservabile tra due o più partecipanti, dotati di intenzionalità reciproca e di un certo livello di consapevolezza, in grado di far condividere un determinato significato sulla base di sistemi simbolici e convenzionali di significazione e di segnalazione secondo la cultura di riferimento (Anolli, 2002) ComportamentoCategoria psicologica molto vasta che comprende qualsiasi azione motoria compiuta in modo più o meno consapevole da un individuo. Comunicazione Categoria mentale inclusa in quella del comportamento; ogni atto comunicativo è un comportamento ma non viceversa Informazionetrasmissione involontaria di un segnale da parte di A che è percepita in modo autonomo da parte di B indipendentemente dall’intenzione di A. Comunicazione scambio nel quale A, dotato di una qualche consapevolezza, intende rendere B consapevole di qualcosa

2 FUNZIONI BASE DELLA COMUNICAZIONE
FUNZIONE PROPOSIZIONALE: la comunicazione serve a elaborare, trasmettere e condividere conoscenze organizzate in proposizioni. Il LINGUAGGIO è il dispositivo specie-specifico che consente di comunicare il pensiero, poiché gli fornisce una forma comprensibile. La relazione pensiero-linguaggio ci permette di passare dai sensi al significato, traducendo l’esperienza percettiva in forme proposizionali. Il linguaggio è caratterizzato da: sistematicità: regolato da struttura sintattica con regole esplicite produttività: consente di generare e di comprendere un nymero infinito di significati  possibilità di dislocazione:la referenza saziale o temporale a cui ci si riferisce può essere diversa da quella in uso

3 FUNZIONI BASE DELLA COMUNICAZIONE
2) FUNZIONE RELAZIONALE: la comunicazione è un’attività sociale. Socialità e comunicazione hanno un rapporto di interdipendenza, inserito in un processo reciproco di continui rimandi. La comunicazione grazie alla sua natura relazionale, è centrale nella costituzione dei giochi psicologici che i protagonisti realizzano.

4 CARATTERISTICHE DELLA COMUNICAZIONE
la comunicazione è un’ATTIVITA’ SOCIALE la comunicazione è PARTECIPAZIONE importanza della matrice culturale, della natura convenzionale, della radice filogenentica la comunicazione è un’ATTIVITA’ COGNITIVA la comunicazione è strettamente connessa con l’AZIONE

5 APPROCCIO PSICOLOGICO
La comunicazione come elemento fondante della IDENTITA’ PERSONALE E SOCIALE Bateson (1972): le persone non si mettono in comunicazione, non prendono parte alla comunicazione, ma SONO in comunicazione, all’interno di una rete di relazioni La comunicazione si articola in più livelli: quello della comunicazione (i contenuti che si scambiano) e quello della meta-comunicazione (la comunicazione che ha come oggetto la comunicazione stessa, oggetto diventa la cornice-frame) Focus dell’attenzione non è più l’informazione e il contenuto, ma la RELAZIONE INTERPERSONALE che si crea, poiché la comunicazione mantiene e rinnova i LEGAMI fra i soggetti

6 La comunicazione è la dimensione psicologica che produce e sostiene la definizione di sé e dell’altro, continua e reciproca. La comunicazione è un flusso continuo a molti livelli e si crea una sequenza ininterrotta e una spirale di messaggi tra stimolo, risposta e rinforzo. L’individuo tende a segmentare in modo arbitrario il processo circolare continuo della comunicazione da qui possono nascere i CONFLITTI giochi senza fine Nella comunicazione si giocano le relazioni umane. Bateson individua due modelli di scambi comunicativi: Relazione simmetrica: si basa sull’uguaglianza dei rapporti, in cui l’atto comunicativo di un partecipante rispecchia e ingrandisce l’atto comunicativo dell’interlocutore basi per la competizione Relazione complementare: si basa sulla differenza dei rapporti tra i partecipanti, in rapporto di dominanza-sottomissione

7 MODELLO MATEMATICO: Shannon e Weaver (1949)
FONTE Informazione come differenza tra due dati Encoding Trasmettitore Segnale Rumore Canale Recettore Informazione come valore di probabilità che si realizza all’interno di molte possibilità combinatorie tra H simboli Decoding Messaggio DESTINATARIO

8 APPROCCIO SEMIOTICO L’approccio semiotico intende la comunicazione come significazione e come segno. Il processo di significazione consiste nella capacità di generare significati e come la proprietà fondamentale di ogni messaggio di avere un senso per i comunicanti. Referente = gli oggetti e gli eventi su cui comunicare Codice = i sistemi impiegati dagli attori per comunicare DIAGRAMMA DELLA SIGNIFICAZIONE: Ogden e Richards, 1923 REFERENZA SIMBOLO REFERENTE

9 SEGNO COME EQUIVALENZA
De Saussure il segno come unione di un’immagine acustica (il SIGNIFICANTE) e di un’immagine mentale (il SIGNIFICATO). Funzione segnica/semiotica  il segno non è una realtà fisica, ma una relazione tra due funtivi. Segno come equivalenza corrispondenza piena e stabile tra espressione e contenuto. Il segno ha carattere arbitrario e oppositivo. La lingua  un sistema di differenze di suoni combinati a un insieme di differenze di significati. Nozione di codice

10 SEGNO COME INFERENZA Pierce  il segno è qualcosa che per qualcuno sta al posto di qualcos’altro per qualche rispetto o capacità. Funzione di rimando il segno rimanda a qualcosa di diverso da sé. Segno come inferenza il segno costituisce un indizio da cui trarre una conseguenza Risemantizzazione contestuale il segno è plastico, in determinate circostanze si può usare uno specifico segno al posto di un altro Nozione di contesto


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