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AVIGLIANA 24 MAGGIO 2016 PERCORSI PROFESSIONALIZZANTI PER IL DOCENTE REFERENTE/COORDINATORE PER L’INCLUSIONE LA GOVERNANCE TERRITORIALE DELL’INTEGRAZIONE.

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Presentazione sul tema: "AVIGLIANA 24 MAGGIO 2016 PERCORSI PROFESSIONALIZZANTI PER IL DOCENTE REFERENTE/COORDINATORE PER L’INCLUSIONE LA GOVERNANCE TERRITORIALE DELL’INTEGRAZIONE."— Transcript della presentazione:

1 AVIGLIANA 24 MAGGIO 2016 PERCORSI PROFESSIONALIZZANTI PER IL DOCENTE REFERENTE/COORDINATORE PER L’INCLUSIONE LA GOVERNANCE TERRITORIALE DELL’INTEGRAZIONE Marilena Gally

2 AVIGLIANA 24 MAGGIO 2016 Marilena Gally Inclusione e altri servizi e territorio

3 AVIGLIANA 24 MAGGIO 2016 Marilena Gally LINEE GUIDA II PARTE: L’ORGANIZZAZIONE Uffici Scolastici Regionali III PARTE: LA DIMENSIONE INCLUSIVA DELLA SCUOLA

4 AVIGLIANA 24 MAGGIO 2016 Marilena Gally USR L’azione di coordinamento ed indirizzo di loro competenza fa prevedere che:  attivino ogni possibile iniziativa finalizzata alla stipula di Accordi di programma regionali per il coordinamento, l’ ottimizzazione e l’uso delle risorse;  promuovano la costituzione di G.L.I.R. (Gruppo di Lavoro Interistituzionale Regionale), al quale demandare la realizzazione dell’obiettivo sopra individuato;  Tenendo conto dell’attuale ruolo istituzionale dei G.L.I.P., che devono essere intesi come organismi attuativi, in sede provinciale, delle linee di indirizzo e coordinamento stabilite a livello regionale;

5 AVIGLIANA 24 MAGGIO 2016 Marilena Gally USR  organizzino attività di formazione per dirigenti scolastici e personale della scuola (ivi compreso il personale ATA);  favoriscano la costituzione di reti territoriali per la realizzazione sia delle attività formative sia di ogni altra azione a favore dell’inclusione;  potenzino il ruolo e il funzionamento dei Centri di Supporto Territoriale istituiti dal Progetto “Nuove Tecnologie e Disabilità”, nonché quello dei Centri di Documentazione /Consulenza/Ascolto.

6 AVIGLIANA 24 MAGGIO 2016 Marilena Gally USR Rapporti interistituzionali Nella logica del decentramento, il concetto di Governance è il paradigma di riferimento per i rapporti interistituzionali, in quanto inteso come la capacità delle istituzioni di coordinare e orientare l’azione dei diversi attori del sistema sociale e formativo valorizzando le attività di regolazione e orientamento.

7 AVIGLIANA 24 MAGGIO 2016 Marilena Gally DEFINIZIONE DI GOVERNANCE ‘insieme dei princìpi, dei modi, delle procedure per la gestione e il governo di società, enti, istituzioni, o fenomeni complessi, dalle rilevanti ricadute sociali’ locuzione corporate governance (in italiano dal 1994) vale «nel linguaggio aziendale, il metodo e la struttura organizzativa con la quale si distribuisce il comando tra i dirigenti di un’impresa» (Treccani.it).

8 AVIGLIANA 24 MAGGIO 2016 Marilena Gally USR Rapporti interistituzionali Il termine Governance è sempre più utilizzato come categoria- guida nell'ambito delle politiche pubbliche, per sottolineare la prevalenza di logiche di tipo negoziale e relazionale, coordinative Si tratta, quindi, di stabilire azioni di raccordo fra gli enti territoriali (Regione, USR, province, comuni), i servizi (ASL, cooperative, comunità), le istituzioni scolastiche, per la ricognizione delle esigenze e lo sviluppo della relativa offerta sul territorio.

9 AVIGLIANA 24 MAGGIO 2016 Marilena Gally USR Rapporti interistituzionali Lo strumento operativo più adeguato a tal fine sembra essere quello rappresentato dai Tavoli di concertazione costituiti in ambiti territoriali che coincidano possibilmente con i Piani di Zona. Si delinea, in tal modo, un sistema di co-decisioni e “cooperazioni interistituzionali” che realizza un policentrismo decisionale declinato, di volta in volta, secondo l’oggetto della decisione da assumere in cooperazione o collaborazione, accordi o intese, coordinamento.

10 AVIGLIANA 24 MAGGIO 2016 Marilena Gally USR Rapporti interistituzionali Gli ambiti territoriali diventano il luogo privilegiato per realizzare il sistema integrato di interventi e servizi

11 AVIGLIANA 24 MAGGIO 2016 Marilena Gally ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE L’organizzazione territoriale per l’inclusione prevede : · GLH a livello di singola scuola, eventualmente affiancati da Gruppi di lavoro per l’Inclusione; i GLH di rete o distrettuali · CTI Centri Territoriali per l’Inclusione a livello di distretto sociosanitario · CTS almeno uno a livello provinciale

12 AVIGLIANA 24 MAGGIO 2016 Marilena Gally CENTRI TERRITORIALI di SUPPORTO – CTS- Le funzioni basilari dei CTS sono:  Informazione e formazione  Consulenza  Gestione degli ausili e comodato d’uso  Buone pratiche e attività di ricerca e sperimentazione  Piano annuale di intervento  Risorse economiche  Promozione di intese territoriali per l’inclusione

13 AVIGLIANA 24 MAGGIO 2016 Marilena Gally CENTRI TERRITORIALI di SUPPORTO – CTS – e Centri Territoriali per l’Inclusione – CTI - Ad un livello territoriale meno esteso, che può coincidere ad esempio con il distretto socio-sanitario, è risultato utile individuare altre scuole polo facenti parte di una rete per l’inclusione scolastica. Tale esperienza è stata già sperimentata con successo in alcune regioni in cui ai CTS, di livello provinciale, sono stati affiancati i CTI- Centri Territoriali per l’Inclusione, di livello distrettuale

14 AVIGLIANA 24 MAGGIO 2016 Marilena Gally LA DIMENSIONE INCLUSIVA DELLA SCUOLA Il ruolo del dirigente scolastico Il Dirigente scolastico è il garante dell’offerta formativa L’integrazione/inclusione scolastica richiede una vigorosa leadership gestionale e relazionale da parte del Dirigente Scolastico La leadership dirigenziale si concretizza anche mediante la promozione e la cura di una serie di iniziative da attuarsi di concerto con le varie componenti scolastiche atte a dimostrare l’effettivo impegno del Dirigente e dell'istituzione scolastica in tali tematiche

15 AVIGLIANA 24 MAGGIO 2016 Marilena Gally LA DIMENSIONE INCLUSIVA DELLA SCUOLA Il ruolo del dirigente scolastico Al Dirigente Scolastico viene richiesto:  promuovere e incentivare attività diffuse di aggiornamento e di formazione del personale operante a scuola,  valorizzare progetti che attivino strategie orientate a potenziare il processo di inclusione,  guidare e coordinare le azioni/iniziative/attività connesse con le procedure previste dalle norme di riferimento: presidenza del GLH d’istituto, formazione delle classi, utilizzazione degli insegnanti per le attività di sostegno; 

16 AVIGLIANA 24 MAGGIO 2016 Marilena Gally LA DIMENSIONE INCLUSIVA DELLA SCUOLA Il ruolo del dirigente scolastico Al Dirigente Scolastico viene richiesto:  indirizzare l’operato dei singoli Consigli di classe/interclasse affinché promuovano e sviluppino le occasioni di apprendimento, favoriscano la partecipazione alle attività scolastiche, collaborino alla stesura del P.E.I.;  coinvolgere attivamente le famiglie e garantire la loro partecipazione durante l’elaborazione del PEI;  curare il raccordo con le diverse realtà territoriali (EE.LL., enti di formazione, cooperative, scuole, servizi socio-sanitari, ecc.);

17 AVIGLIANA 24 MAGGIO 2016 Marilena Gally LA DIMENSIONE INCLUSIVA DELLA SCUOLA Il ruolo del dirigente scolastico Al Dirigente Scolastico viene richiesto:  attivare specifiche azioni di orientamento per assicurare continuità nella presa in carico del soggetto da parte della scuola successiva o del percorso post-scolastico prescelto;  intraprendere le iniziative necessarie per individuare e rimuovere eventuali barriere architettoniche e/o senso-percettive

18 AVIGLIANA 24 MAGGIO 2016 Marilena Gally COLLEGIO DEI DOCENTI E CONSIGLIO D’ISTITUTO Il contributo del Collegio dei docenti e del Consiglio di istituto deve assicurare l'elaborazione del Piano dell'Offerta Formativa che descrive, fra l'altro, le decisioni assunte in ordine all'integrazione scolastica.

19 AVIGLIANA 24 MAGGIO 2016 Marilena Gally FUNZIONE STRUMENTALE Per la realizzazione operativa delle attività concernenti l'integrazione scolastica, il Dirigente Scolastico può individuare una figura professionale di riferimento (figura strumentale), per le iniziative di organizzazione e di cura della documentazione, delle quali tale figura è responsabile e garante.

20 AVIGLIANA 24 MAGGIO 2016 Marilena Gally I Gruppi di Lavoro sull’Handicap Operativi si riuniscono per le problematiche di un singolo alunno. Sono formati dal Dirigente scolastico, dal Consiglio di classe, dai genitori dell’alunno e dal personale sanitario. Hanno il compito di redigere il Piano Educativo Individualizzato e di verificarne l’efficacia per un percorso formativo dell’alunno con disabilità che garantisca lo sviluppo delle sue potenzialità. A tale scopo possono formulare delle proposte ai Gruppi di Lavoro per l’Inclusione su effettive esigenze emerse nel Piano Educativo Individualizzato (da http://www.rizzolieducation.it/)

21 AVIGLIANA 24 MAGGIO 2016 Marilena Gally I Gruppi di Lavoro per l’Inclusione sostituiscono i GLH di istituto e ne estendono le competenze a tutti gli alunni con BES. Sono formati dal Dirigente scolastico, da docenti curricolari e di sostegno, da genitori e da rappresentanti del Consiglio d’istituto e possono avvalersi della consulenza di esperti. Le loro funzioni sono articolate nella CM 8/2013: rilevazione dei BES presenti nella scuola, raccolta e documentazione degli interventi didattici-educativi posti in essere, confronto sui casi e consulenza, rilevazione e valutazione del livello di inclusività della scuola, raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH operativi, elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività. (da http://www.rizzolieducation.it/)

22 AVIGLIANA 24 MAGGIO 2016 Marilena Gally I Centri Territoriali per l’Inclusione possono essere organizzati a livello di rete territoriale e assorbono le funzioni dei Centri territoriali per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità, i Centri di documentazione per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità e i Centri territoriali di risorse per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità. Sono composti da docenti con specifiche competenze, come indicato dalla CM 8/2013, “al fine di poter supportare concretamente le scuole e i colleghi con interventi di consulenza e formazione mirata” (da http://www.rizzolieducation.it/)

23 AVIGLIANA 18 MAGGIO 2016 Marilena Gally ORGANIZZAZIONE DELL’USR PIEMONTE UTS-NES L’unità territoriale di servizi professionali per i docenti Necessità Educative Speciali Le finalità  Favorire la qualificazione dell’offerta formativa riferita alle necessità educative speciali nell’ottica della piena integrazione scolastica  Collaborare con la scuola dell’autonomia per trovare le soluzioni formative adatte alle specifico problema  Modificare la domanda di consulenza in modo che diventi mirata/consapevole e capace di individuare il problema

24 AVIGLIANA 18 MAGGIO 2016 Marilena Gally UTS-NES L’unità territoriale di servizi professionali per i docenti Necessità Educative Speciali Gli obiettivi  ampliare l’entità della domanda di consulenza sul tema  offrire formazione specifica individuando i nodi cruciali Le attività L’attività dell’unità territoriale di servizi professionali per i docenti “Necessità educative speciali” è suddivisa in cinque sezioni: Informazione – Documentazione – Consulenza – Formazione – Promozione.

25 AVIGLIANA 18 MAGGIO 2016 Marilena Gally CTS CENTRO NUOVE TECNOLOGIE E DISABILITA’ MIUR progetto nazionale per “Le Nuove Tecnologie e Disabilità” e USR Piemonte che, dal 2 novembre 2006, presso l’ITC Arduino, il Centro di supporto per le Nuove Tecnologie e Disabilità di Torino e Provincia (CTS) che si propone le seguenti finalità :  Garantire la fruizione delle tecnologie a tutti gli alunni con disabilità che possono usarle come strumenti personali per l’autonomia e l’integrazione.  Permettere che tutte le attività informatiche che si svolgono a scuola, in particolare quelle previste dalla riforma, tengano conto delle esigenze degli alunni con disabilità per favorire la loro integrazione.  Intervenire sui fattori di criticità che condizionano l’utilizzo corretto e diffuso delle tecnologie per l’integrazione..

26 AVIGLIANA 18 MAGGIO 2016 Marilena Gally CTS CENTRO NUOVE TECNOLOGIE E DISABILITA’ ITC Arduino, il Centro di supporto per le Nuove Tecnologie e Disabilità di Torino e Provincia (CTS) ha i seguenti compiti :  Ottimizzare le risorse intervenendo sia nella fase di acquisizione delle attrezzature che nella loro gestione;  Fornire assistenza tecnica, ossia aiutare le scuole a risolvere i più comuni problemi di funzionamento e adattamento delle tecnologie alle esigenze dei singoli utenti;  Fornire assistenza didattica, ossia aiutare le scuole a utilizzare lo strumento in modo davvero efficace in tutte le attività scolastiche;  Curare con la scuola l’ addestramento iniziale dello studente e seguirlo nelle successive azioni volte ad accrescere le sue competenze;  Curare la formazione degli operatori con interventi flessibili e mirati, in grado di rispondere anche ad esigenze contingenti.

27 AVIGLIANA 18 MAGGIO 2016 Marilena Gally RETE HANDICAP TORINO Scuole in rete Accordo di Rete Integrazione degli alunni in situazione di handicap Premesso che le istituzioni scolastiche firmatarie riconoscono:  l’opportunità di operare per lo sviluppo della cultura dell’integrazione sul territorio e per lo sviluppo delle buone prassi;  la necessità di realizzare nuove modalità di spesa, ottimizzando l’acquisto di strumenti e tecnologie;  la necessità di realizzare acquisti territoriali che favoriscano lo sviluppo di reti, anche interistituzionali;  la necessità di garantire la massima utilizzazione degli strumenti acquistati.

28 AVIGLIANA 18 MAGGIO 2016 Marilena Gally RETE HANDICAP TORINO Scuole in rete Accordo di Rete Integrazione degli alunni in situazione di handicap Si stipula il seguente accordo di rete tra le istituzioni scolastiche:  ITC Vera e Libera Arduino (scuola Polo), rappresentato dal dirigente scolastico Sergio Sandrone  le Direzioni Didattiche del Comune di Torino di cui all’allegato 1  gli istituti comprensivi del Comune di Torino di cui all’allegato 2  le scuole secondarie di I grado del Comune di Torino di cui all’allegato 2  le scuole secondarie di II grado del Comune di Torino di cui all’allegato 3

29 AVIGLIANA 18 MAGGIO 2016 Marilena Gally ORGANIZZAZIONE DI TORINO MIUR – USR per il Piemonte, dal 20-11-2015, ha istituito sul territorio regionale i seguenti Centri Territoriali per l’Inclusione(C.T.I.): - IC Carmagnola II - IC di Cambiano - IC Nasi Moncalieri - Pinerolo I Circolo - IC “Piero Gobetti” di Rivoli - IC Settimo III - Liceo N. Rosa di Susa - IC Volvera di Volvera

30 AVIGLIANA 18 MAGGIO 2016 Marilena Gally CTI LICEO NORBERTO ROSA – SUSA –

31 AVIGLIANA 18 MAGGIO 2016 Marilena Gally POLO HC - C.T.I. Norberto Rosa  Nel 2002 incarico di “ Scuola Polo HC ” per coordinare la rete delle scuole della Valle di Susa e della Val Sangone per l’integrazione degli allievi disabili. Da allora la Scuola Polo si occupa principalmente di:  acquistare e gestire i sussidi didattici in base alla disponibilità finanziaria assegnata dall’Ufficio Scolastico Territoriale e ottimizzare l’utilizzo di quelli già in uso;  organizzare attività di formazione e aggiornamento per tutti docenti del territorio, di recente alla luce delle ultime normative sul tema B.E.S., Bisogni Educativi Speciali.

32 AVIGLIANA 18 MAGGIO 2016 Marilena Gally POLO HC - C.T.I. Norberto Rosa  Dal 20 novembre 2015 il Liceo Norberto Rosa, in qualità di Scuola Polo, è diventato C.T.I., Centro Territoriale per l’Inclusione L'obiettivo istituzionale di ogni C.T.I. è di fornire supporto all’inclusione degli allievi con BES delle Istituzioni Scolastiche nel territorio di riferimento.

33 AVIGLIANA 18 MAGGIO 2016 Marilena Gally POLO HC - C.T.I. Norberto Rosa La Scuola Polo coordina una rete di rapporti interistituzionali alla luce dell 'Accordo di programma per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità o con esigenze educative speciali, ai sensi dell’art.34 d.l.vo 18/08/2000 n. 267/200, in attuazione della legge 5/02/1992 n. 104 e della legge regionale 28/12/2007 n. 28.Accordo di programma per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità o con esigenze educative special

34 AVIGLIANA 18 MAGGIO 2016 Marilena Gally POLO HC - C.T.I. Norberto Rosa Accordo di programma, stipulato inizialmente nel 2004, rinnovato nel dicembre 2010 e recentemente da:  le Scuole della Valle di Susa e della Val Sangone, le Agenzie formative  gli Enti gestori dei Servizi Socio-Assistenziali (Con.I.S.A. Valle di Susa, Unione Valsangone)  le Unioni Montane della Valle Susa, dell’Alta Valle Susa, dell’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea  la Comunità Montana del Pinerolese di Perosa Argentina  l'ASL TO3  i Comuni della Valle di Susa e della Val Sangone  la Città Metropolitana di Torino  l’Ufficio Scolastico Territoriale di Torino

35 AVIGLIANA 18 MAGGIO 2016 Marilena Gally POLO HC - C.T.I. Norberto Rosa l'Accordo di programma si prefigge di sistematizzare, formalizzare, sviluppare e implementare i compiti istituzionali e le buone prassi attuate negli anni dagli enti sottoscrittori in materia di inclusione scolastica. Partendo da una verifica dei servizi e degli interventi che ogni Ente autonomamente eroga, l’Accordo intende migliorare le sinergie, in una logica di rete da realizzarsi attraverso modalità di lavoro concrete e condivise.

36 AVIGLIANA 18 MAGGIO 2016 Marilena Gally Vediamo come si è giunti alla stipula dell’Accordo di programma

37 ACCORDO DI PROGRAMMA 2010 - 2013 PER L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA’ O CON ESIGENZE EDUCATIVE SPECIALI BUSSOLENO, 13 DICEMBRE 2010

38 ACCORDO DI PROGRAMMA 2004 -2006 IL GRUPPO DI LAVORO ALL’INIZIO

39 DOPO ALCUNI MESI DI LAVORO ABBIAMO COMINCIATO A REMARE NELLA STESSA DIREZIONE SQUADRA

40 ABBIAMO PRODOTTO ACCORDO DI PROGRAMMA STIPULATO AI SENSI DELL’ART. 34 DEL D.LGS 18 AGOSTO 2000 E IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 5 FEBBRAIO 1992 N. 104 “LEGGE QUADRO PER L’ASSISTENZA, L’INTEGRAZIONE SOCIALE E I DIRITTI DELLE PERSONE HANDICAPPATE”

41 RINNOVO ACCORDO RIECCOCI INSIEME PRONTI A LAVORARE MA

42 QUALCHE DIFFICOLTA’ 1.CAMBIAMENTI IN ASL 2.CAMBIAMENTI IN COMUNITA’ MONTANA 3.CAMBIAMENTI SERVIZI SOCIO – ASSISTENZIALI 4.LEGGI REGIONALI DA EMANARE

43 TUTTAVIA VITTORIA!

44 IL NUOVO ACCORDO SOTTOSCRITTO DA: 44 COMUNI COMUNITA’ MONTANA VALLE DI SUSA E VAL SANGONE PROVINCIA DI TORINO 20 ISTITUTI SCOLASTICI MIUR UST TORINO 3 AGENZIE FORMATIVE ASLTO3 CONISA CASA COMUNITA’MONTANA VALLI CHISONE

45 PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITA’ O CON ESIGENZE EDUCATIVE SPECIALI ART. 1  COLLABORAZIONE  CONDIVISIONE  COORDINAMENTO

46 L’ACCORDO E’ RIFERITO ALL’INTERO PERCORSO EDUCATIVO-SCOLASTICO DALL’ASILO NIDO ATTRAVERSO UN PROGETTO DI VITA E DI INTEGRAZIONE SOCIO-LAVORATIVA AL COMPLETAMENTO ISTRUZIONE E FORMAZIONE

47 LA FAMIGLIA DEVE ESSERE:  INFORMATA  COINVOLTA  SOSTENUTA

48 IMPEGNO DELL’ACCORDO I SERVIZI SIANO: ACCESSIBILI GLI INTERVENTI DI SOSTEGNO SIANO: CONTINUI E INTEGRATI TEMPESTIVI FLESSIBILI ADEGUATI AL BISOGNO

49 PERCHE’ IL PROGETTO INDIVIDUALE NON E’ LA SOMMA DEGLI INTERVENTI MA LAVORO INTEGRATO DEGLI OPERATORI

50 LE OMBRE QUALCHE NUVOLA C’E’: RISORSE FINANZIARIE RISORESE UMANE DIFFIDENZA SCARSA INFORMAZIONE … …

51 MA CONFIDIAMO CHE L’IMPEGNO DI TUTTI NOI PRODUCA UN CAMBIAMENTO IMPORTANTE

52 AVIGLIANA 18 MAGGIO 2016 Marilena Gally Grazie A tutti voi!!

53 AVIGLIANA 18 MAGGIO 2016 Marilena Gally Bibliografia Tony Booth – Mel Ainscow « L’INDEX per l’inclusione. Promuovere l’apprendimento e la partecipazione nella scuola» Edizione italiana a cura di Fabio Dovigo e Dario Janes Edizioni ERICKSON Corredata da ampissima bibliografia a cui rimando Sitografia Sito del MIUR Sito dell’USR PIEMONTE www.rizzolieducation.it/guide it.eipass.com/pdf/BES_guida_normativa.pdf E molti altri


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