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Realizzato da Jessica Crisarà, Antonello Pedà, Christian Nicoletta e Roberta Cavalieri.

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Presentazione sul tema: "Realizzato da Jessica Crisarà, Antonello Pedà, Christian Nicoletta e Roberta Cavalieri."— Transcript della presentazione:

1 Realizzato da Jessica Crisarà, Antonello Pedà, Christian Nicoletta e Roberta Cavalieri.

2 INCENDI BOSCHIVIINCENDI BOSCHIVI, di cui si occupa la forestale, il calore si distende nell’area e viaggia. Così si forma la linea di fiamma che si espande. Si può chiamare anche fronte di fiamma. INCENDI DOMESTICI di cui si occupano i vigili del fuoco, perché il calore non esce e rimane confinato nell’edificio. ATTENZIONE ! Questo non è del tutto vero, infatti nei casi più gravi anche alla Centrale unica di Soccorso i pompieri e i forestali collaborano nello spegnimento.Centrale unica di Soccorso

3 Il 25 agosto 2009 è stata attivata la Centrale Unica del Soccorso che ospita gli operatori della Protezione civile regionale, del Soccorso Alpino Valdostano, del Corpo Forestale della Valle d’Aosta, del 118 Valle d'Aosta Soccorso e del Corpo Valdostano dei Vigili del Fuoco. Questa struttura, prima in Italia, è stata concepita per l’organizzazione di un sistema integrato per il coordinamento dei cinque principali enti dell’emergenza presenti sul territorio valdostano ed è un progetto nato dalla volontà e dall’esigenza di unificare le procedure di comando nel rispetto dei diversi ruoli e delle differenti competenze degli operatori dell’emergenza,, all’ottimizzazione dell’impiego dei mezzi e degli strumenti disponibili e, non ultimo, alla riduzione dei costi grazie alla comunità d’uso delle risorse quali apparati di comunicazione e sistemi informativi. L’operatore provvede a ricevere la chiamata, analizzare la richiesta, attivare le risorse e coordinare l’intervento, secondo i propri protocolli operativi.

4 Possono essere: Colposi, cioè quando viene appiccato un incendio per errore, senza volerlo, per incuria. Dolosi, cioè quando viene appiccato un incendio volutamente essendo coscienti di quello che si sta facendo. Si dividono in : INCENDI DI CHIOMA INCENDI SOTTERANEI INCENDI RADENTI Quando finiscono le operazioni di spegnimento inizia la bonifica

5 L’Incendio di chioma è quando il calore si espande sulla chioma. Questi incendi sono molti pericolosi e certe volte sono anche incontrollabili anche se si chiamano i canadair, perché il problema principale è il fumo.

6 Gli incendi sotterranei sono quelli che si formano sotto terra, nel suolo e non c’è una fiamma viva. L’avanzamento è molto lento ed il fuoco si sviluppa nella materia organica in decomposizione o lungo gli apparati radicali della vegetazione; la velocità di propagazione è estremamente bassa, quindi il fuoco per avanzare per pochi metri impiega anche alcuni giorni, è pericoloso perché in apparenza non si vede.

7 L’ incendio radente è il tipo di incendio boschivo più frequente: nello strato erbaceo, nella lettiere, nei cespugli e nei piccoli arbusti. Si individua in tre tipologie : INCENDIO DI LETTIERA : è quando la propagazione delle fiamme nella parte superficiale e meno compatta della lettiera, composta da foglie secche,frammenti di corteccia e rami morti di piccole dimensioni. L’altezza delle fiamme è generalmente contenuta entro il metro, il fronte di fiamma relativamente limitato e quindi la propagazione è limitata. INCENDIO ERBACEO :è quando la propagazione delle fiamme nello strato erbaceo, con combustione parziale o totale delle parti epigee, a una velocità di propagazione condizionata dal vento e comunque più rapida dell’incendio di lettiera: si può quantificare una velocità di circa 5 -10 metri al minuto con fiamme di 1 o 2 metri di altezza, anche se in particolari casi si sono verificate fiamme di oltre 4 metri. Importante da considerare lo stato idrico della zona interessata, se c’è molta siccità maggiore l’ intensità dell’incendio aumenta. INCENDIO DI SOTTOBOSCO: è quando la propagazione del fuoco tramite arbusti cespugli e piccole piante, è elevata e può raggiungere i 70 metri al minuto con grande intensità calorica. L’altezza delle fiamme può essere anche di 12 metri da qui l’incendio può diventare di chioma.

8 La bonifica è un’operazione molto importante. Quando viene spento l’incendio si passa alla bonifica, ovvero il cospargimento d’acqua su tutto il territorio colpito dall’incendio. Questo procedimento può durare parecchio tempo, poiché se non si bonifica bene l’incendio, si può assistere ad una ripresa dell’incendio stesso.

9 IL DOS è il direttore delle operazione di spegnimento cioè colui che dirige le operazioni per spegnere gli incendi. Egli copre il più alto grado del corpo forestale. Se non presente in un intervento, il comando compete al più alto in grado del corpo nazionale dei vigili del fuoco, se quest’ ultimo non è presente compete al più alto in grado della protezione civile.

10 Preservare funzione bosco Funzione ecologica (CO2/02) Reti ecologiche Utilizzo legname Produzioni frutti/funghi Protezione valanghe e frane Funzione ricreativa Pericoli disboscamento malattie incendi INCENDI Fuoco di chioma ( + pericoloso ) Fuoco sotterraneo (insidioso) Fuoco radente (brucia sottobosco lettiera) Fulmine (in quota)non molto estesi Dolosi (pochi) Colposi(+ comuni in VDA) Bonifica Un accurato controllo di tutto il perimetro dell'incendio e spegnimento dei focolai residui periferici. Individuazione dei focolai centrali pericolosi e loro spegnimento. Controllo dell'area bruciata al fine di impedire riprese d'incendio.


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