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Rielaborazione cap 5 Rosen

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Presentazione sul tema: "Rielaborazione cap 5 Rosen"— Transcript della presentazione:

1 Rielaborazione cap 5 Rosen
I beni pubblici Rielaborazione cap 5 Rosen

2 Non rivalità Un bene pubblico puro è caratterizzato da
Non rivalità nel consumo:il consumo di un bene da parte di un individuo non preclude il consumo del bene da parte di altri e non riduce il beneficio che si ottiene dal bene. Ne consegue che: La quantità di bene consumata è uguale per tutti, ma il beneficio che si ottiene da ogni unità di bene può essere diverso Una volta che il bene è fornito, l’aggiunta di un consumatore addizionale non aumenta il costo di produzione, ossia il costo marginale del consumo da parte di un individuo aggiuntivo è nullo; Esempi:la difesa nazionale, il faro, l’illuminazione stradale ecc 2

3 Non escludibilità tecnica
Non escludibilità dal consumo del bene: escludere qualcuno dal consumo del bene è tecnicamente impossibile (faro, difesa nazionale) o è molto costoso (parco, strada). La non escludibilità dipende dai livelli tecnologici raggiunti (in un futuro non troppo lontano il faro potrebbe diventare un servizio escludibile). 3

4 Inefficienza della non escludibilità
La conseguenza della non rivalità è che l’escludibilità anche se tecnicamente realizzabile, è inefficiente Bisogna distinguere il costo marginale di produzione dal costo marginale di fruizione del bene: produrre un faro in più costa , ma una volta prodotto, il fatto che più navi ne usufruiscano non comporta alcun costo aggiuntivo Escludere un individuo dal consumo di un bene non rivale mediante il pagamento di un prezzo non è efficiente perchè il costo marginale di fruizione è nullo

5 Beni pubblici intermedi
Tra i beni offerti dal pubblico solo i beni pubblici puri (faro, difesa) sono caratterizzati sia da non rivalità (e esclusione efficiente) che non esludibilità tecnica (impossibile o costosa) Beni pubblici intermedi: Beni a consumo non rivale (e quindi l’esclusione è inefficiente) ma escludibili tecnicamente Beni a consumo rivale (e quindi l’esclusione è efficiente) ma non escludibili tecnicamente . Questi sono beni privati per i quali la gestione del sistema dei prezzi è molto costosa ed è quindi efficiente affidarla al pubblico (strade e autostrade , ponti a pedaggio…) Come vedremo nella slide successiva ci sono beni che possono rientrare sia nell’una che nell’altra categoria

6 Beni pubblici intermedi
Ci sono beni per quali la presenza o l’assenza di rivalità nel consumo dipende dall’intensità di fruizione del bene: strada, beni collettivi o clubs(rappresentazione teatrale, piscina, biblioteca) Data una certa capacità di produzione (la capienza di una strada, di una piscina, di un teatro) per bassi livelli di fruizione il consumo di un individuo addizionale non riduce il consumo o il beneficio dei consumatori esistenti In questi casi l’esclusione , sebbene tecnicamente realizzabile, non è efficiente 6

7 Beni pubblici intermedi
Quando la fruizione del bene ha saturato la capienza o la dimensione (strada congestionata…) allora il bene diventa rivale perchè l’aggiunta di un nuovo individuo riduce il beneficio dei consumatori esistenti In questi casi l’escludibiltà è efficiente Se l’esclusione è tecnicamente realizzabile, allora il bene può essere classificato come bene privato perchè rivale ed escludibile Se invece non è realizzabile (strada ad accesso libero) allora il bene è un bene pubblico intermedio perchè rivale ma non escludibile. Alcuni beni possono avere una dimensione spaziale ossia possono essere goduti solo da coloro che risiedono in una data area geografica: beni pubblici locali che sono non rivali e non escludibili per coloro che fanno parte della comunità ed escludibili per i non residenti 7

8 Beni pubblici intermedi
Altri beni caratterizzati da rivalità nel consumo , ma non escludibilità sono: Beni di proprietà comune: sono quelli collegati allo sfruttamento delle risorse naturali: per esempio il lago in cui pescano tutti i residenti della zona. Ognuno pescherà fino a che il suo beneficio marginale è nullo e non tiene conto dell’effetto che la sua azione ha sullo stock di pesci esistenti e sulla loro capacità di riproduzione. Beni misti ossia che hanno una componente privata (rivale ed escludibile) ed una componente pubblica (non rivale e non escludibile). Un esempio è il servizio di vaccinazione obbligatorio: la componente privata consiste nell’immunità dalle malattie che acquisiscono gli individui vaccinati; la componente pubblica consiste nella riduzione del rischio di diffusione della malattia per tutti coloro che vivono in una società in cui la vaccinazione è obbligatoria. Se la componente privata è più forte, il bene può essere offerto dal mercato. 8

9 Beni pubblici:classificazione
Escludibile (tecnicamente) Non escludibile (tecnicamente) Rivale (escludibilità efficiente) Beni privati (anche strada a pedaggio congestionata) Vaccinazione Risorse comuni Strada congestionata Non rivale (escludibilità non efficiente) Beni club o beni a uso collettivo (piscina, teatro, con utilizzo inferiore alla capienza) strada a pedaggio non congestionata Beni pubblici puri: faro difesa, illuminazione pubblica, strada non congestionata

10 Domanda aggregata del bene privato
La funzione di domanda diretta di un bene privato, abbigliamento per esempio, indica la quantità che ciascun individuo è disposto ad acquistare in corrispondenza di ciascun prezzo; poichè gli individui sono diversi per reddito e/o preferenze, tali quantità saranno diverse. La funzione di domanda inversa indica la disponibilità marginale a pagare per un’unità addizionale di abbigliamento o il prezzo massimo che ciascuno è disposto a pagare; tale prezzo massimo misura il saggio marginale di sostituzione tra l’abbigliamento ed il cibo (il cui prezzo è pari a 1) La domanda di mercato del bene privato si ottiene sommando, per ciascun prezzo, la quantità acquistata da ciascun consumatore (somma orizzontale).

11 Domanda aggregata del bene privato
11

12 Fornitura efficiente di bene privato
L’uguaglianza tra la funzione di domanda aggregata e la funzione d’offerta aggregata del bene privato, abbigliamento per esempio, determina il prezzo d’equilibrio e la quantità complessivamente domandata dal mercato; poiché gli individui sono diversi, le quantità acquistate da ciascun individuo allo stesso prezzo d’equilibrio sono diverse.In corrispondenza dell’equilibrio: Il prezzo di domanda, che indica il saggio marginale di sostituzione tra l’abbigliamento ed il cibo (se il prezzo del cibo =1), è uguale al prezzo di mercato Il prezzo d’offerta, che indica il saggio marginale di trasformazione tra abbigliamento e cibo o il costo marginale dell’abbigliamento in termini di riduzione del cibo, è uguale al prezzo di mercato. Ne consegue l’equilibrio concorrenziale con beni privati è Pareto efficiente

13 BENEFICIO MARGINALE Adamo = BENEFICIO MARGINALE Eva = 4
COSTO MARGINALE = 4 Nel punto (3, 5) non c’è uguaglianza tra MB e MC 13

14 Fornitura efficiente beni pubblici
Per determinare se una quantità di bene pubblico è efficiente bisogna chiedersi se l’offerta di un’unità addizionale comporta l’aumento del beneficio di alcuni senza ridurre quello di altri. Come nel caso del bene privati, conviene offrire un’unità addizionale del bene se il beneficio marginale derivante dal consumo di questa unità alla collettività è superiore al costo marginale di produzione. MA, a differenza del bene privato, l’unità addizionale di bene pubblico, una volta prodotta, è consumata da tutti gli individui che compongono la collettività (Adamo ed Eva) e quindi il beneficio marginale è la somma del beneficio che Adamo ottiene dall’unità addizionale più il beneficio che ottiene Eva ottiene.

15 Domanda di mercato dei beni pubblici
La funzione di domanda inversa del bene pubblico per ciascun consumatore indica la disponibilità marginale a pagare per ogni unità addizionale di bene pubblico ossia il prezzo massimo che si è disposti a pagare; essa misura il saggio marginale di sostituzione tra bene pubblico e bene privato numerario (il cui prezzo è pari a 1) . A differenza del bene privato, la quantità di bene pubblico consumata è la stessa per tutti i consumatori ma la disponibilità marginale a pagare per un’unità addizionale di bene è diversa La domanda aggregata del bene pubblico si calcola sommando per ciascuna unità di bene la disponibilità marginale a pagare degli individui (somma verticale). In tal modo si ottiene una curva della disponibilità complessiva a pagare che è pari alla somma dei saggi marginali di sostituzione

16 caso di beni pubblici COST0 MARGINALE = ?
NB le quantità devono essere consumate nella stessa misura cioè 20 nell’esempio Per ottenere la disponibilità a pagare sommiamo i prezzi caso di beni pubblici 16

17 Fornitura efficiente di bene pubblico
Come per il bene privato, l’allocazione d’equilibrio del bene pubblico è determinata dall’eguaglianza tra funzione di domanda aggregata e funzione d’offerta aggregata. In corrispondenza dell’allocazione d’equilibrio: La quantità di bene pubblico consumata è la stessa per tutti gli individui ma i prezzi pagati sono diversi e pari alla disponibilità marginale a pagare di ciascuno in corrispondenza della quantità d’equilibrio (punto sulla funzione di domanda individuale). Poiché la funzione di domanda aggregata misura la somma dei saggi marginali di sostituzione e la funzione d’offerta aggregata misura il saggio marginale di trasformazione, ne consegue

18 caso di beni pubblici 18

19 Allocazione efficiente in equilibrio parziale
Allocazione efficiente del bene privato : La quantità del bene è determinata dall’uguaglianza tra le disponibilità marginali a pagare di ciascun individuo con prezzo d’offerta (il costo marginale) Il prezzo è uguale per tutti (e pari alla disponibilità marginale a pagare) e in corrispondenza di questo prezzo ciascuno acquista la quantità corrispondente sulla propria funzione di domanda. Allocazione efficiente di bene pubblico: La quantità offerta è determinata dall’uguaglianza della somma delle disponibilità marginali a pagare per il bene e ed il costo marginale. Ciascuno deve pagare un contributo pari alla sua disponibilità marginale a pagare in corrispondenza della quantità offerta. Nell’esempio precedente la quantità efficiente è 45, per ciascuna unità, Eva paga 2 ed Adamo 4

20 Efficienza in equilibrio generale un bene privato ed un bene pubblico
Consideriamo un’economia con un bene privato ed un bene pubblico che sono stati prodotti in quantità efficiente (graficamente sono tutte le allocazioni di bene privato e pubblico che si trovano sulla frontiera della produzione) L’allocazione efficiente è data dalla quantità complessiva di bene pubblico, di bene privato e la ripartizione della quantità di bene privato tra gli individui, che massimizzano l’utilità di Eva dato un livello prefissato di utilità di Adamo (indicato da una curva d’indifferenza) La soluzione è dimostrata graficamente

21 Teorema di Samuelson NB.
La curva DD è ottenuta dalla differenza tra la CC e la IA1. per costruzione ha la pendenza pari alla differenza delle pendenze di queste curve cioè = SMTra – SMSra, Adamo Ci da per ogni possibile dotazione di Adamo (a parità della sua utilità) la dotazione corrispondete di Eva Nel punto di tangenza tra la DD e la IE1 otteniamo la dotazione di Eva (e quindi la produzione di bene pubblico che massimizza l’utilità di questo agente) Nel punto di tangenza abbiamo che SMTra – SMSra, Adamo = SMSra, Eva Da cui: SMTra = SMSra, Adamo + SMsra, Eva 21

22 Ottimo paretiano In un’economia con due beni privati l’ottimo paretiano è determinato dall’uguaglianza dei saggi marginali di sostituzione con il saggio marginale di trasformazione: In un’economia con un bene privato ed un bene pubblico , l’ottimo paretiano è dato dall’eguaglianza della somma dei saggi marginali di sostituzione con il saggio marginale di trasformazione

23 Fallimento del mercato con beni pubblici inesistenza del mercato
Quando il bene non è escludibile le persone possono essere incentivate a nascondere le loro vere preferenze. Supponiamo, per il momento, che lo spettacolo dei razzi (l’esempio considerato nel libro di testo) sia non escludibile. Adamo potrebbe sostenere, mentendo, che lui non ama i fuochi d’artificio e se convince Eva a pagare il biglietto da sola, riesce a vedere ugualmente lo spettacolo e a tenersi il denaro da spendere in cibo e abiti. Questo comportamento opportunista, consistente nel godere benefici di un bene per cui altri hanno pagato il prezzo, è definito problema del free rider. 23

24 Fallimento del mercato con beni pubblici inesistenza del mercato
Ne consegue che se un produttore privato volesse offrire il bene non potrebbe offrire la quantità efficiente (beneficio marginale sociale =costo marginale sociale) perché non potrebbe coprire i costi con i ricavi corrispondenti E’ molto probabile che non riuscirà ad offrire nessuna quantità perché nessuno sarà interessato a pagare volontariamente potendo usufruire del bene senza pagarne il costo: il mercato del bene pubblico non esiste 24

25 Perché lo Stato può far meglio?
Lo Stato può offire il bene perché può imporre ai contribuenti il pagamento delle imposte per il finanziamento del bene pubblico. Ma se l’imposta è commisurata alla quantità di bene pubblico desiderata dagli individui, il problema del free rider si ripresenta. Le soluzioni che lo Stato può adottate sono: collegare il pagamento dell’imposta alla capacità contributiva e non al beneficio derivante dal bene oppure può utilizzare meccanismi che inducono a rivelare le preferenze.

26 Fallimento del mercato con beni pubblici inefficienza dell’equilibrio di concorrenza
Anche se gli individui rivelano le loro preferenze ed è quindi possibile derivare la domanda individuale, il mercato di concorrenza perfetta non realizzerebbe l’allocazione efficiente Ciò è dovuto al fatto che il prezzo d’equilibrio in concorrenza è unico per tutti Mentre nel caso del bene pubblico, la quantità è la stessa , ma i prezzi devono essere diversi perché devono riflettere i benefici marginali che sono diversi per gli individui in corrispondenza della stessa quantità consumata 26

27 Fallimento del mercato con beni pubblici inefficienza dell’equilibrio Cournot- Nash
In presenza di beni pubblici le funzioni d’utilità dei due individui sono interdipendenti: il benessere di ciascuno dipende dalla quantità di bene pubblico acquistata dall’altro Questa interdipendenza pone i due consumatori in una situazione di interazione strategica, nel senso che le scelte di ciascun consumatore dipendono dalle scelte dell’altro. Il comportamento del consumatore è analizzato sulla base dell’ipotesi di Cournot-Nash secondo cui ciascun consumatore massimizza la propria utilità considerando la scelta dell’altro come data. L’equilibrio di mercato di Cournot Nash si riscontra quando le scelte dei due soggetti sono mutuamente compatibili. Si dimostra che questo equilibrio è inefficiente (si rimanda alla dispensa per una dimostrazione ed esempi)

28 Fornitura vs. produzione
Il fallimento di mercato del bene pubblico riguarda la fornitura non la produzione In altri termini il mercato di concorrenza perfetta non realizza l’offerta efficiente del bene (beneficio marginale sociale =costo marginale sociale), ma realizza l’efficienza nella produzione (massima quantità prodotta date le risorse). Il bene pubblico può essere prodotto sia dal privato che dal pubblico. 28

29 Efficienza paretiana e distribuzione del reddito
Esistono diverse quantità efficienti di bene pubblico a seconda della distribuzione del reddito Supponiamo che lo Stato trasferisca un euro da Adamo ad Eva: la curva di domanda individuale di Adamo si abbassa e quella di Eva si sposta verso l’alto Poiché non c’è motivo di ritenere che queste variazioni devono necessariamente compensarsi, la domanda aggregata si modifica e quindi l’intersezione tra la domanda e l’offerta avviene in corrispondenza di una diversa quantità. La modifica della distribuzione del reddito, se effettuata con imposte in somma fissa, modifica la quantità offerta, ma preserva l’efficienza

30 Offerta efficiente ed imposta distorsiva
Lo Stato deve finanziare il costo dei beni pubblici con imposte commisurate alla capacità contributiva (reddito, consumo,ecc) Come abbiamo dimostrato nella lezione 13, queste imposte determinano una perdita di risorse monetarie per gli individui superiore al gettito che consentono di ottenere. Ne consegue che la quantità di risorse private che gli individui devono cedere per ottenere un’unità di bene pubblico aggiuntiva (che chiamiamo saggio marginale di trasformazione economico) è superiore alla quantità che la tecnologia richiede per produrre un’unità aggiuntiva (saggio marginale di trasformazione tecnico)ossia il costo marginale economico aumenta In presenza di imposte distorsive, la condizione d’offerta del bene pubblico sarà determinata dall’uguaglianza tra la somma dei saggi marginali di sostituzione ed il saggio marginale di trasformazione economica; essa sarà quindi inferiore a quella efficiente.


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