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Manuel Castells Comunicazione e potere. I Potere Definizione di società in rete: “Una società in rete è una società la cui struttura sociale ruota intorno.

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Presentazione sul tema: "Manuel Castells Comunicazione e potere. I Potere Definizione di società in rete: “Una società in rete è una società la cui struttura sociale ruota intorno."— Transcript della presentazione:

1 Manuel Castells Comunicazione e potere

2 I Potere Definizione di società in rete: “Una società in rete è una società la cui struttura sociale ruota intorno alle reti attivate da tecnologie dell’informazione e della comunicazione elaborate digitalmente basate sulla microelettronica.” Castells, 2010:19

3 I Potere Il potere delle reti (p.42): Potere retificante (networking power) Potere in rete (network power) Potere reticolare (networked power) Potere di creazione di reti (network- making power)

4 I Potere I meccanismi del potere delle reti (p.47): La programmazione degli obiettivi della rete Il controllo dei punti di connessione delle reti

5 I Potere I meccanismi del contropotere delle reti agiscono sugli stessi elementi e usando le reti stesse(p.49): Riprogrammando gli obiettivi della rete con nuovi codici e nuove istruzioni Bloccando i punti di connessione delle reti

6 I Potere Nella società in rete globale le fonti del potere restano uguali, ma cambia il terreno (p.53): L’esclusione di soggetti dalle reti La ridefinizione dello spazio e del tempo

7 II Comunicazione “La comunicazione è la condivisione di significato tramite lo scambio di informazione. Il processo di comunicazione è definito dalla tecnologia della comunicazione, dalle caratteristiche dei mittenti e dai destinatari dell’informazione, dai loro codici culturali di riferimento e protocolli di comunicazione, e dalla portata del processo di comunicazione. Il significato non può essere inteso che nel contesto delle relazioni sociali in cui informazioni e comunicazione vengono elaborate” (Schiller, 2007, p.18)

8 II Comunicazione In base alla portata del processo possiamo distinguere: Comunicazione interpersonale Comunicazione di massa Autocomunicazione di massa

9 II Comunicazione Le trasformazioni della comunicazione: Tecnologica Struttura della comunicazione organizzativa e istituzionale Cultura globale e identità multiple (individualismo e comunalismo) Digital divide

10 II Comunicazione Verso l’audience creativa: Tutti i mittenti sono destinatari e viceversa I messaggi a mittenti e destinatari arrivano da fonti differenziate La comunicazione è multimodale (tecnologie) e multicanale (media) L’interpretazione è un processo complesso e selettivo e produce significati in modo interattivo “l’audience creativa, la fonte della cultura del remix che caratterizza il mondo dell’autocomunicazione di massa” p. 162

11 III Reti della mente e potere “La comunicazione avviene attivando menti nella condivisione di significato. La mente è il processo di creazione e manipolazione di immagini mentali (visive o meno) nel cervello. Le idee si possono vedere come configurazioni di immagini mentali. Con ogni probabilità, le immagini mentali corrispondono a modelli neurali. I modelli neurali sono configurazioni di attività nelle reti neurali. Le reti neurali connettono i neuroni, che sono cellule nervose. I modelli neurali e le immagini corrispondenti aiutano il cervello a regolare la sua interazione con il corpo fisico e con il suo ambiente” Castells: 169

12 III Reti della mente e potere I frame definiscono le narrazioni Ci sono frame nella mente umana e nelle situazioni “Il framing risulta dall’insieme delle corrispondenze tra ruoli organizzati in narrazioni, narrazioni strutturate in frame, semplici frame combinati in narrazioni complesse, campi semantici (parole correlate) nel linguaggio connessi a frame concettuali, e la mappatura dei frame nel cervello grazie all’azione di reti neurali costruite sulla base dell’esperienza.” Castells:176, Cfr. Goffman, 1959.

13 III Reti della mente e potere “Il processo decisionale coinvolge emozioni, sentimenti, componenti di ragionamento” “Gli individui tendono a selezionare le informazioni in modo da favorire la decisione che sono già inclini a prendere.” Castells: 177 La cognizione politica è plasmata dalle emozioni secondo le teorie dell’intelligenza affettiva Il comportamento politico è condizionato soprattutto da due tipologie di emozioni: entusiasmo e paura Le campagne mediali producono emozioni e influenzano i comportamenti politici

14 III Reti della mente e potere La formazione dell’opinione pubblica è un processo complesso che dipende da valori, predisposizione di gruppo e interessi materiali I media creano meccanismi emozionali attraverso specifici dispositivi selettivi: agenda setting, priming, framing, indexing Questi meccanismi agiscono a cascata nei vari sistemi: es. dal governo alle élite ai media alla costruzione dei frame delle notizie al pubblico e poi all’indietro attraverso meccanismi di feedback e influenza reciproca tra sottosistemi Castells, fig. p. 202

15 III Reti della mente e potere Un esempio di questo processo si è visto all’opera nella guerra in Iraq, partita da una politica mediale di diffusione di frame di paura che hanno facilitato l’accettazione della guerra contro il terrore C’è stata una sostanziale adesione alla campagna governativa e i media hanno aderito all’attivazione a cascata dei frame della guerra giusta; solo con il passare del tempo e con le elezioni politiche sono emerse altre letture della situazione. In questo caso si è potuto misurare concretamente il potere dei media di generare percezioni e consolidare stati mentali positivi rispetto alla narrazione della guerra contro il terrorismo

16 IV Politica mediatica, scandali e crisi della democrazia Il potere dell’immagine: “Messaggi, organizzazioni e leader che non hanno presenza sui media non esistono nella mente del pubblico”Castells: 241 Il killer politico: 1. Raccoglie il fango; 2. Il fango viene messo in mano a sondaggisti che ne fanno materia di comunicazione; 3 i sondaggisti passano i risultati a coloro che si occupano di pubblicità elettorale, che poi passano le informazioni ai media. S. Marks, cit. in Castells:245

17 IV Politica mediatica, scandali e crisi della democrazia Le attività chiave della politica mediatica: Assicurare l’accesso ai media Elaborare messaggi e produrre immagini che servono agli interessi di potere degli attori Trasmettere i messaggi sui media e misurarne l’efficacia attraverso sondaggi Trovare fondi e risorse per finanziare queste costose operazioni

18 IV Politica mediatica, scandali e crisi della democrazia Alcune azioni tipiche della politica mediatica: Orientamento delle informazioni per creare letture preferite dei fatti (spin doctor) Think tank creati con l’obiettivo di influenzare l’agenda setting dei media (politica informazionale) Profiling della cittadinanza attraverso accurate tecniche di personalizzazione dei messaggi Sofisticate tecniche di fund raising in quanto le campagne diventano sempre più onerose Manipolazione delle notizie

19 IV Politica mediatica, scandali e crisi della democrazia Le campagne scandalistiche sono essenziali nelle politiche mediatiche: Le reti digitali rendono possibile globalizzare all’istante voci e rumors In genere il processo comunicativo prevede l’attivazione attraverso siti e reti informative via internet e poi il passaggio ai grandi media broadcast per la propagazione della notizia (vedi caso Lewinsky) La personalizzazione della politica rende particolarmente efficace demolire una politica attraverso l’attacco ai leader e ai loro comportamenti controversi e discutibili

20 IV Politica mediatica, scandali e crisi della democrazia Le campagne scandalistiche sono essenziali nelle politiche mediatiche. Eppure rischiano di minare la fiducia pubblica e di rendere irreversibile la crisi di legittimazione della politica Castells: 362. La maggioranza dei cittadini nel mondo non si fida dei governi e dei parlamenti C’è da parte dell’opinione pubblica una diffusa percezione della corruzione, che si ritiene particolarmente estesa nelle istituzioni pubbliche, nei partiti,nel sistema legale e giudiziario Recenti ricerche evidenziano che i poveri sono le principali vittime di questo sistema e, a livello mondiale, una persona su dieci sostiene di aver dovuto pagare una tangente nell’ultimo anno. Gli intervistati sostengono che i tassi di corruzione sono destinati ad aumentare nei prossimi tre anni (Global Corruption Barometer Survey, pp. 8-9, cit. in Castells: 364

21 IV Politica mediatica, scandali e crisi della democrazia Non necessariamente la crisi di legittimazione della politica significa crisi della partecipazione e della democrazia Gli scandali minano la fiducia dei cittadini, ma la società delle reti offre nuovi e più efficaci e flessibili strumenti di mobilitazione e di intervento dei cittadini attraverso gli strumenti digitali

22 V Riprogrammare le reti di comunicazione Il cambiamento è essenziale all’interno della società I movimenti sociali sono gli attori che mirano al cambiamento e possiamo definire insurgent politics il processo che punta al mutamento politico e istituzionale I movimenti sociali oggi nascono e vivono in un nuovo spazio pubblico, connotato dalle reti di comunicazione

23 V Riprogrammare le reti di comunicazione Nella società in rete la battaglia delle immagini e dei frame si svolge entro reti di comunicazione multimediali Il processo di cambiamento richiede la riprogrammazione delle reti di comunicazione nei termini dei loro codici culturali e dei valori e degli interessi sociali e politici impliciti veicolati I processi di autocomunicazione di massa rendono molto più facile penetrare all’interno di queste reti di potere comunicazionale per inserirvi modalità alternative di programmazione e di funzionamento dei codici

24 V Riprogrammare le reti di comunicazione Casi di studio ed esperienze: Il riscaldamento globale (dal 1988 al 2008 si registra un forte spostamento dell’attenzione dell’opinione pubblica dovuta all’interesse congiunto dei media, alle pressioni del movimento ambientalista, alla comunità scientifica, alle celebrità…Gore & C, ai grandi eventi. I movimenti contro la globalizzazione, il World Social Forum a Porto Alegre nel 2001 e il ruolo del networking, l’agenzia indipendente Indymedia, la teatralizzazione dello scontro (tute bianche, black bloc), gli attivisti haker.

25 V Riprogrammare le reti di comunicazione Casi di studio ed esperienze: La resistenza cellulare, grazie alla diffusione dei telefoni mobili sono possibili reti costituite in tempo reale dai messaggi, la mobilitazione via cell è stata fondamentale nelle mobilitazioni in Spagna, nel 2004, a seguito dell’attentato terroristico di Al Qaeda. E nel determinare gli esiti delle successive elezioni politiche La telefonia mobile diventa un indispensabile media di comunicazione alla base dell’attivismo moderno in quanto è una sintesi dei fenomeni che caratterizzano la nostra società: individualismo e comunalismo reticolari. Nascono così vere e proprie comunità di pratica: effimere ma intense. Le reti cellulari rendono possibili comunità insorgenti istantanee. “Se pensate che la cosa sia troppo teorica, chiedete a Josè Maria Aznar cosa ne pensa delle conseguenze pratiche” Castells:463

26 V Riprogrammare le reti di comunicazione Casi di studio ed esperienze: La campagna elettorale di Obama. L’aumento degli iscritti al voto, soprattutto tra i giovani. Dal potere del denaro al denaro dei senza potere. Le emozioni fanno leva sull’entusiasmo: il leader ispiratore. La tradizione comunitaria urbana di Chicago. L’uso di internet come base di consensi. Tattiche di mobilitazione degli elettori: mybarackobama.com (15 ml di membri); vote for change per registrarsi al voto; obama organizing fellows, volontari per formare studenti di college sulle tattiche di mobilitazione; database centralizzato dei microdonatori; successo virale del video “Yes we can”. Abile gestione degli “scandali” (punti di debolezza): Obama musulmano.

27 Conclusioni Il potere è esercitato costruendo significati nella mente umana attraverso processi comunicativi attivati da reti multimediali globali/locali, compresa l’autocomunicazione di massa Il medium non è il messaggio! La digitalizzanzione amplifica a dismisura e in modo incontrollabile la diffusione dei contenuti Nelle reti multimediali è fondamentale il potere di networking (far andare un messaggio in rete), anche con nuove procedure di gatekeeping Il potere reticolare (networked power) è la forma di potere di alcuni nodi su altri nodi della rete e si esercita attraverso agenda setting e meccanismi di influenza tra attori del sistema mediale Il potere di creazione delle reti (network making power) è la capacità di creare una rete di comunicazione di massa (Murdoch, Page, Brin, Bloomberg, ecc…)

28 Conclusioni Nella società attuale il potere è essenzialmente capacità di creare delle reti, di programmarle e di esercitare un ruolo di commutazione di messaggi tra diverse tipologie di reti di comunicazione Operativamente, nella nostra società esiste un potere multidimensionale basato sulle reti di comunicazione di massa; le reti di potere si intrecciano senza fondersi; stato e politica rivestono un ruolo essenziale di “retificazione” e regolazione e coordinamento del sistema Il contropotere è il tentativo di modificare le relazioni di potere riprogrammando le reti intorno a valori e interessi alternativi e facendo saltare i commutatori dominanti collegando reti di resistenza e cambiamento sociale Castells: 549


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