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Nuovi criteri tecnico-scientifici per la caratterizzazione, classificazione e gestione dei sedimenti marini da dragare Allegato tecnico all’art. 109 D.lgs.

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1 Nuovi criteri tecnico-scientifici per la caratterizzazione, classificazione e gestione dei sedimenti marini da dragare Allegato tecnico all’art. 109 D.lgs 152/2006 David Pellegrini (ISPRA) Ravenna, 30 Marzo 2016

2 …2015: sinergia tra ISPRA - CNR - ISS

3 Quaderno ICRAM 2002 Manuale ICRAM-APAT 2007 Saggi ecotossicologici sul 30% dei campioni, batterie anche molto diversificate, EC20-EC50 I riferimenti tecnico- scientifici pregressi: Documentazione ISPRA-ISS-CNR 2015

4 Approccio ponderato ed integrato Approccio Chimico (Valutazione dei livelli di concentrazione di sostanze inquinanti) Approccio Ecotossicologico (Valutazione degli effetti sul biota) NEW

5 La gestione dei sedimenti da dragare è funzione della loro qualità: definizione di criteri di caratterizzazione e classificazione ++++

6 Approccio “pass to fail” o “tabellare” -La classificazione chimica viene determinata dal superamento, anche lieve e di un solo parametro, di un livello chimico di riferimento (LCB – LCL) -La classificazione ecotossicologica basata sul risultato peggiore ottenuto nella batteria di saggi biologici (3 prove) Criteri di “valutazione ponderata e successiva integrazione” -La batteria dei saggi viene valutata nel suo insieme, pesando la rilevanza biologica degli endpoint, la significatività statistica e l’entità degli effetti, la tipologia di esposizione (durata e matrice) -Valutazione del numero dei contaminanti che superano un riferimento, l’entità di tali sforamenti e la pericolosità dei contaminanti I dati vengono elaborati tramite un software reso disponibile da ISPRA e realizzato con la collaborazione dell’Uni. Politecnica delle Marche CONFRONTO TRA “MANUALE” E “ALLEGATO TECNICO AL 109” CAMBIO DI APPROCCIO…

7 SCHEMA DELLA PROCEDURA DI CARATTERIZZAZIONE, CLASSIFICAZIONE E GESTIONE DEI SEDIMENTI MARINI Scheda di inquadramento dell’area di escavo PRESCRIZIONI TECNICHE PER LA GESTIONE DEI MATERIALI SECONDO LA CLASSE DI QUALITA’ E MONITORAGGIO AMBIENTALE DEL DRAGAGGIO, TRASPORTO E IMMERSIONE IN MARE Gestione Capitolo 3 Caratterizzazione ecotossicologica, chimica standard, fisica e microbiologica* (*se ripascimento) B A Con tossicità assente o bassa è possibile una caratterizzazione chimica mirata e l’uso di criteri integrati ma non ponderati di ecotossicologia e chimica Caratterizzazione ecotossicologica, fisica e microbiologica* (*se ripascimento) Applicazione di criteri di integrazione ponderata dei dati di ecotossicologia e chimica ABCD EC se [C] > L2 se [C] < L2 Percorso I Caratterizzazione completa - validità delle analisi 2-3 anni Percorso II Caratterizzazione semplificata - validità delle analisi 3 -5 anni PORTI TURISTICI, IMBOCCATURE PORTUALI < 40000m 3, AREE COSTIERE O FLUVIALI AREE INTERNE AI PORTI, incluse le IMBOCCATURE > 40000m 3 Percorsi di: Caratterizzazione e Classificazione Capitolo 2 (Percorso I) (Percorso II) Informazioni sull’area Capitolo 1

8 CARATTERIZZAZIONE Un criterio di gradualità nelle indagini ambientali in funzione del livello presunto di contaminazione: più dettagliate dove il rischio di contaminazione è maggiore (le banchine di un grande porto industriale) e via, via, più semplici (quantità e qualità) dove la contaminazione è minore (una spiaggia ad uso turistico).  Un minore numero di campioni da analizzare (lo strato 100-150cm e 150-200cm delle carote viene considerato un unico livello e non più due separati). Viene data la possibilità di accorpare campioni di aree unitarie adiacenti (Percorso II e Percorso I se destinati ad ambiente conterminato), in presenza di dati idonei e sufficienti:  Un più esteso periodo di validità delle analisi (fino a 5 per le aree del Percorso II, fino a 3 per le aree del Percorso I) basandosi sulle informazioni esistenti idonee e sufficienti (viene richiesta una scheda di inquadramento dell’area di escavo), riducendo in questo caso anche parte delle analisi chimiche da aggiornare.  Vengono definiti due livelli chimici di riferimento (L1 e L2), in parte mutuati dai livelli LCB ed LCL del Manuale ICRAM-APAT 2007, in parte da altri riferimenti normativi in vigore per situazioni che sono state ritenute cautelative per la salute umana.  Qualora il campione sia costituito da oltre l’80% di ghiaia (diametro > 2 mm), le analisi chimiche possono essere omesse, a meno di macroscopiche evidenze di inquinamento. NEW Alcune “novità”…

9 La batteria di saggi biologici deve essere composta comprendendo almeno tre specie diverse, di cui: 1 a - una da applicare alla fase solida del sedimento (sedimento tal quale o privato dell’acqua interstiziale); 2 a - una da applicare alla fase liquida (elutriato/acqua interstiziale); 3 a -un saggio con effetti cronici/sub-letali/a lungo termine e di comprovata sensibilità La batteria può essere composta scegliendo dalla tabella una delle prove indicate dal segno “X” come primo saggio, una come secondo saggio e una come terzo saggio. CARATTERIZZAZIONE ECOTOSSICOLOGICA A = saggio acuto C = saggio cronico/lungo termine/subcronico/risp. subletale GruppoBatteriAlgheCrostaceiMolluschi BivalviEchinodermi Specie Vibrio fischeri (Bacteria) Dunaliella tertiolecta Pheodactylum tricornutum Skeletonema costatum (Algae) Amphibalanus amphitrite (Crustacea) Corophium spp (Crustacea) Acartia tonsa (Crustacea) Tigriopus fulvus (Crustacea) Crassostrea gigas (Bivalvia) Mytilus galloprovincialis (Bivalvia) Paracentrotus lividus (Echinodermata) Matrice fase liquida fase solida fase liquida Sed. intero fase liquida Sed. intero fase liquida EndpointBioluminescenza Crescita algale Mortalità Mort. (48 h) Mort. (7 gg) Sviluppo larvale Mortalità Sviluppo larvale Fecon- dazione Sviluppo larvale 1 a tipologia XA XC 2 a tipologia XAXCXA 3 a tipologia XC NEW

10 CLASSIFICAZIONE  Viene invertita la priorità delle analisi: prima l’ecotossicologia e poi la chimica (una inversione cultutale)  Viene indicato uno strumento di valutazione ponderata ed integrata delle analisi ambientali che nella maggior parte dei casi consente di ottenere classi di qualità migliori, perché cautelati da un più robusto livello di elaborazione dei dati. Si parla di classi di pericolo (HQ: Hazard Quotient), rispetto a valori soglia chimici (L1 e L2) e a valori di “effetto soglia” per la batteria di saggi.  Vengono ridotte da 6 a 5 le classi di qualità (rispetto il Manuale 2007). Classe di pericolo ecotossicologico elaborato per l’intera batteria (HQ Batteria ) Classificazione chimica Classe di Qualità del materialeAssente HQ C (L2) ≤ TrascurabileA Basso ≤ HQ C (L2) ≤ MedioB HQ C (L2) = AltoC HQ C (L2) > AltoD Basso HQ C (L1) ≤ BassoA HQ C (L1) ≥ Medio e HQ C (L2) ≤ Basso B Medio ≤ HQ C (L2) ≤ AltoC HQ C (L2) > AltoD Medio HQ C (L2) ≤ BassoC HQ C (L2) ≥ MedioD ≥ Alto HQ C (L2) ≤ BassoD HQ C (L2) ≥ MedioE NEW


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