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Piano Annuale per l’Inclusività

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Presentazione sul tema: "Piano Annuale per l’Inclusività"— Transcript della presentazione:

1 Vademecum di compilazione delle schede per la sperimentazione del PAI informatizzato Aprile 2016

2 Piano Annuale per l’Inclusività
Cos’è il Piano Annuale per l’Inclusività principali riferimenti normativi : C.M. 8 del 6/3/2013 2. Nota MIUR prot. n del 25/XI/2013

3 C.M 8 del 6/3/2013 Il Gruppo di lavoro per l’inclusione (in sigla GLI) svolge le seguenti funzioni: rilevazione dei BES presenti nella scuola; raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione; focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle effettive esigenze, ai sensi dell’art. 1, c. 605, lettera b, della legge 296/2006, tradotte in sede di definizione del PEI come stabilito dall'art. 10 comma 5 della Legge 30 luglio 2010 n. 122 ; elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno). A tale scopo, il Gruppo procederà ad un’analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati nell’anno appena trascorso e formulerà un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusività generale della scuola nell’anno successivo. Il Piano sarà quindi discusso e deliberato in Collegio dei Docenti e inviato ai competenti Uffici degli UUSSRR, nonché ai GLIP e al GLIR, per la richiesta di organico di sostegno, e alle altre istituzioni territoriali come proposta di assegnazione delle risorse di competenza, considerando anche gli Accordi di Programma in vigore o altre specifiche intese sull'integrazione scolastica sottoscritte con gli Enti Locali.

4 Nota MIUR prot. n. 2563 del 25/XI/2013
Piano Annuale per l’Inclusività Il Piano annuale per l’inclusività deve essere inteso come un momento di riflessione di tutta la comunità educante per realizzare la cultura dell’inclusione, lo sfondo ed il fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni, non dunque come un ulteriore adempimento burocratico, ma quale integrazione del Piano dell’offerta formativa, di cui è parte sostanziale (nota prot del 27 giugno 2013). Scopo del piano è anche quello di far emergere criticità e punti di forza, rilevando le tipologie dei diversi bisogni educativi speciali e le risorse impiegabili, l’insieme delle difficoltà e dei disturbi riscontrati, dando consapevolezza alla comunità scolastica - in forma di quadro sintetico - di quanto sia consistente e variegato lo spettro delle criticità all’interno della scuola. Tale rilevazione sarà utile per orientare l’azione dell’Amministrazione a favore delle scuole che presentino particolari situazioni di complessità e difficoltà.

5 Come è nato il nuovo PAI Il nuovo PAI è stato elaborato da un gruppo di dirigenti scolastici, docenti ed esperti di inclusione all’interno della Commissione Inclusione della Conferenza Cittadina delle Autonomie Scolastiche del Comune di Torino, in cui erano presenti, oltre alle scuole, anche le Agenzie Formative. L’informatizzazione della scheda e la costruzione del database è stata possibile grazie al contributo dell’Area Istruzione e Formazione professionale della Città Metropolitana di Torino La sperimentazione del nuovo PAI con le scuole di Torino Città e con quelle della Città Metropolitana è stata concordata con l’Uff. IV della Direzione Generale dell’USR Piemonte che estenderà la sperimentazione alle province di Asti, Alessandria e Vercelli. I dati integrati del nuovo PAI saranno condivisi tra l’ USR e gli Enti locali (Comuni e Città Metropolitana) e raccoglieranno anche quelli della Formazione Professionale.

6 Quali sono i vantaggi del nuovo PAI
Il PAI è costituito da alcune schede in excel che contengono dati quantitativi e qualitativi confrontabili e che rappresentano uno schema comune esaustivo con cui confrontarsi Il nuovo PAI è in formato digitale, in coerenza con le indicazioni per la dematerializzazione degli atti amministrativi consente l’importazione dei dati in un database condiviso tra le diverse Istituzioni ed Enti del territorio in un’ottica di collaborazione sinergica Il database consente la lettura e l’analisi delle necessità delle scuole relativamente a tutti gli allievi con Bisogni Educativi Speciali (disabilità, disturbi evolutivi specifici e svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale) I dati territoriali verranno restituiti alle Istituzioni Scolastiche per una lettura comparata mirata alla progettazione di azioni di miglioramento

7 Informazioni generali
Nel mese di giugno, nei tempi definiti da una futura comunicazione UST, ogni Istituzione Scolastica riceve: Primo Ciclo: un file di excel contenente le schede da compilare di Infanzia, Primaria Secondaria di I°, Dati comuni e il prospetto riportante il codice meccanografico dell’Autonomia Secondo Ciclo: un file di excel contenente le schede da compilare di Liceo, Tecnico, Professionale, Dati comuni e il prospetto riportante il codice meccanografico dell’Autonomia NB. Gli Istituti Omni-comprensivi riceveranno entrambe le schede

8 Informazioni generali
All’apertura del file rispondere ‘SI’ alla domanda se si vogliono attivare le macro. La scuola compila solo le schede di proprio interesse lasciando vuote le altre. La scheda “dati_comuni” riguarda l’istituzione scolastica nel suo complesso ed è da compilare in ogni caso. NB. Nel caso degli istituti omnicomprensivi i dati comuni saranno distinti per il primo e il secondo ciclo. Le schede sono protette per far sì che l’importazione delle informazioni sia la più precisa possibile.

9 Modalità di compilazione
Anche le celle sono protette, quelle in cui è possibile inserire i dati sono di due tipi: Numeriche (rosa) NB Il range è pre-determinato. Descrittive (azzurre). Nota bene: si consiglia di contenersi entro i 2000 caratteri. Il codice meccanografico MIUR è modificabile nel caso in cui, per qualsiasi motivo, fosse errato.

10 Modalità di compilazione
Se, tra le schede degli ordini/indirizzi di propria competenza, la cella B24 = 0: Si devono comunque obbligatoriamente compilare le celle: Tutti gli ordini A.4 - Totale degli … (cella B23) Infanzia e Primaria B.3 – Personale totale … (cella B33) B.3.1 – Insegnanti (cella B34) B.3.2 – Collaboratori … (cella B35)

11 Modalità di compilazione
Secondaria I° e II° B.3 – Personale totale … (cella B36) B.3.1 – Insegnanti (cella B37) B.3.2 – Collaboratori … (cella B38) Le restanti sezioni B.4 e B.5 non sono da compilare Tutta la sezione C non è da compilare NB. Si ricorda che la scheda “dati_comuni” è da compilare in ogni caso.

12 Modalità di compilazione
Nelle schede sono presenti molte celle SI/NO a risposta chiusa (con una tendina di scelta) e sono obbligatorie Alla fine di ogni scheda è necessario fare click sulla macro: NB. Affinché il controllo funzioni ricordarsi di rispondere ‘SI’, in apertura del file, all’attivazione delle macro. Facendo ciò saranno segnalate le celle obbligatorie che non sono state valorizzate. Ripetere l’operazione fin quando non saranno più segnalati errori. Tralasciare le segnalazioni di errore che sono inerenti alle sezioni la cui compilazione non è necessaria.

13 Modalità di compilazione
NB. Il file, che ha estensione ‘.xls’ (Excel 2003), deve essere salvato nello stesso formato e deve mantenere il nome con cui lo avete ricevuto. Per essere chiari: - NON DEVE ESSERE SALVATO IN FORMATO .xlsx, IN .pdf O ALTRO! - NON DEVE ESSERE RINOMINATO!

14 Informazioni generali
Al termine della compilazione il file dovrà essere inviato, in un’unica mail come allegato di posta elettronica, agli indirizzi Referenti UST - Ufficio inclusione Sara Coccolo Città metropolitana di Torino - Ufficio Diritto allo studio Flavio Buson Francesca Indelicato 14

15 Informazioni generali
Supporto tecnico per la compilazione della scheda Giuseppe Spinnato 15


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