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’ Lo Scopo dell’ L’ è una manifestazione di natura non commerciale, che ha lo scopo di creare uno spazio per il dialogo internazionale fra cittadini.

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Presentazione sul tema: "’ Lo Scopo dell’ L’ è una manifestazione di natura non commerciale, che ha lo scopo di creare uno spazio per il dialogo internazionale fra cittadini."— Transcript della presentazione:

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2 ’ Lo Scopo dell’ L’ è una manifestazione di natura non commerciale, che ha lo scopo di creare uno spazio per il dialogo internazionale fra cittadini. L’ rappresenta un momento privilegiato in cui ogni paese ha l’opportunità di presentare al mondo quanto di meglio ha prodotto attraverso la creatività e l’ingegno dei suoi abitanti. All’ di Milano si tratta il tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” affrontando il problema della nutrizione per l’uomo nel rispetto della terra sulla quale vive. E’ l’occasione per riflettere e confrontarsi per trovare soluzioni alle contraddizioni del nostro mondo.

3 Padiglione Nel padiglione sono stati realizzati attività, workshop, laboratori e percorsi didattici dedicati ad adulti e bambini per approfondire le tematiche della nutrizione, in particolare la Lotta alla Malnutrizione che causa oltre il 45% delle morti dei bambini sotto i 5 anni. L’Expo rappresenta per “Save the Children” un’opportunità per discutere i temi della fame e della nutrizione, anche nell’ambito della definizione dei nuovi obbiettivi di sviluppo post-2015 dell’ONU. è la grande campagna internazionale del padiglione “Save the Children” che si propone di ridurre la mortalità infantile di 2/3 entro il 2015.

4 BE the CHANGE SAVE the CHILDREN

5 Be the Change Save the Children

6 Padiglione Vaticano “Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio” è la frase che rappresenta il padiglione della Santa Sede all’EXPO. Al centro della stanza un enorme tavolo interattivo mostra come, grazie alla collaborazione, si possono svolgere anche le più semplici attività quotidiane. Le azioni sono semplici: prendere una medicina, mangiare, disegnare, cucinare e giocare a scacchi. Il gesto della tavola rappresenta la comunione e la condivisione fra persone, tra loro anche sconosciute. Tutto questo è illustrato da un sensore, che appena viene a contatto con una persona, fa partire il filmato.

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8 Ovviamente, dato il tema del cibo, il vaticano ha scelto di esporre «L’Ultima Cena» del Tintoretto. La tavola al centro in questo caso ha un simbolo religioso.

9 Padiglione francese Come nutrire il pianeta oggi e domani? E’ questo quello su cui si concentra il padiglione Francese. La Francia presenta all’Esposizione Universale tutta la sua gamma riconosciuta di caratteristiche esclusive dalla capacità di gestione del territorio all’agricoltura. Il padiglione della Francia presenta il tema «produrre e nutrire in altro modo» e intende farlo investendo più di 20 milioni di euro, ha una struttura essenziale, interamente costruita in legno e realizzata con una forma spettacolare e tecnologica.

10 Nel padiglione Francia si posso ammirare delle piccole «cupole», molte di esse con effetti sonori legati a ciò che espongono: per esempio il the è legato alla musica orientale rilassante che, in questo modo, isola chi la ascolta.

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12 L’Eredità Immateriale è la sfida più importante che Expo Milano 2015 si propone.

13 MILANO

14 Muro Del Femminicidio A Milano i giocattoli che accompagnano l'infanzia diventano il simbolo della lotta ai maltrattamenti ed ai femminicidi. L'installazione, nata da un’idea di Jo Squillo e inaugurata nella settimana della moda maschile, rimarrà durante l’Expo. Il muro del Femminicidio ricorda quindi come sia fondamentale garantire una maggior assistenza alle vittime di violenza sessuale e di genere attraverso, per esempio, il potenziamento dei centri anti-violenza con lo scopo di prevenire il fenomeno.

15 La Galleria

16 Vittorio Emanuele II

17 La Galleria Vittorio Emanuele II di Milano è un passaggio coperto cruciforme, con un largo spazio ottagonale all’incrocio dei bracci che collega piazza duomo e piazza della scala e, tramite i due corti bracci perpendicolare all’asse principale, le due vie laterali: Via Silvio Pellico e Via Ugo Foscolo. La tradizione afferma che ruotare su se stessi per tre volte stando col tallone del piede destro piantato in corrispondenza dei genitali del toro ritratto a mosaico entro lo stemma della città di Torino (dedicato al re d’Italia) sul pavimento dell’ottagono della galleria, porta fortuna. Questo rito scaramantico, ripetuto centinaia di volte al giorno dai passanti, principalmente turisti, usura velocemente l’immagine del toro (creando un foro nel pavimento mosaicato) che deve essere ripristinata frequentemente.

18 La Scala Il teatro “La Scala” di Milano è uno dei teatri più famosi al mondo. Da oltre 200 anni ospita artisti internazionalmente riconosciuti. Prende nome dalla chiesa di Santa Maria alla Scala, a sua volta così intitolata in onore della Regina della Scala. Fu costruito in conformità al decreto dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria dopo che un incendio aveva distrutto in teatro di corte. Il teatro non era solo luogo di spettacolo: la platea era spesso destinata al ballo, i palchi venivano usati dai proprietari per ricevere gli invitati, mangiare e gestire la propria vita sociale.


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