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CODICI VISIVI E CODICI VERBALI NELLA COMUNICAZIONE

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Presentazione sul tema: "CODICI VISIVI E CODICI VERBALI NELLA COMUNICAZIONE"— Transcript della presentazione:

1 CODICI VISIVI E CODICI VERBALI NELLA COMUNICAZIONE

2 CODICE VISIVO E CODICE VERBALE
la comprensione migliore deriva dall’integrazione dei due codici Il contenuto di un messaggio può essere indipendente dal tipo di linguaggio utilizzato

3 CODICE VISIVO favorisce la comunicazione di concetti spaziali (piantine geografiche, disegni anatomici, indicazioni stradali) Universalità può essere compreso anche da individui che non parlano la stessa lingua L’universalità dipende dalla relazione di somiglianza strutturale/percettiva con l’oggetto descritto

4 REGOLE DI CONFIGURAZIONE SPAZIALE
Alcuni principi di organizzazione percettiva sono considerati innati (Psicologia della Gestalt) Articolazione figura-sfondo: la capacità di isolare le diverse configurazioni presenti nel campo visivo.

5 REGOLE DI CONFIGURAZIONE SPAZIALE
articolazione figura - sfondo Rubin: Quali zone del campo tendono ad assumere il ruolo di figura? Candelabro o Profili. Non entrambi Lo sfondo si estende dietro alla parte che viene percepita come figura. lo sfondo non ha forma né contorni

6 REGOLE DI CONFIGURAZIONE SPAZIALE
articolazione figura - sfondo - grandezza relativa delle parti rapporti topologici tipo di margine - grandezza relativa la zona più piccola è la figura - rapporti topologici la zona inclusa è la figura

7 REGOLE DI CONFIGURAZIONE SPAZIALE
articolazione figura - sfondo - tipo di margine diventa figura l’area con i margini convessi convessità concavità la figura sta (percettivamente) davanti o sopra lo sfondo

8 articolazione figura - sfondo
Figure reversibili (inversione sistematica fra figura e sfondo): a) Instabilità percettiva b) Impossibilità di percepire i due stimoli contemporaneamente

9 Principi di Organizzazione percettiva
Gli elementi presenti nel campo visivo tendono a organizzarsi in unità percettive, cioè a venire raggruppati in modi diversi in funzione delle leggi di unificazione legge della vicinanza legge della somiglianza legge del destino comune legge della chiusura legge della pregnanza Tutte le “leggi” sono governate dal principio del tutto

10 tendono a diventare oggetti fenomenici elementi vicini
vicinanza tendono a diventare oggetti fenomenici elementi vicini modificando la distanza relativa tra i punti si ottengono figure stabili

11 tendono a diventare oggetti fenomenici elementi vicini
vicinanza tendono a diventare oggetti fenomenici elementi vicini 3 colonne verticali sottili non 2 colonne larghe gli elementi tra loro vicini vengono percepiti come un tutto 11

12 Wayfinding - Paul Arthur and Romedi Passini, McGraw-Hill Ryerson
Administration Cafeteria Cashier Elevators Information Maintenance Pay phones Security Washrooms Administration Cafeteria Cashier Elevators Information Maintenance Pay phones Security Washrooms Wayfinding - Paul Arthur and Romedi Passini, McGraw-Hill Ryerson

13 principio di vicinanza
© PAOLA BRESSAN, IL COLORE DELLA LUNA. LATERZA, 2007 principio di vicinanza esempio di raggruppamento per vicinanza. alcuni pesci piccoli nuotano in formazione, in modo da simulare un pesce grande.

14 somiglianza tendono a diventare oggetti fenomenici elementi simili
è possibile modificare caratteristiche qualitative e non spaziali per ottenere oggetti definiti somiglianza cromatica somiglianza di forma

15 somiglianza tendono a diventare oggetti fenomenici
elementi simili

16 Lac Meech Plage Belvédère Meech Lake Beach Lookout Meech Lake Beach Lookout Lac Meech Plage Belvédère

17 principio di somiglianza
© PAOLA BRESSAN, IL COLORE DELLA LUNA. LATERZA, 2007 principio di somiglianza raggruppamento per somiglianza di colore. riuscite a vedere gli stambecchi?

18 principio di somiglianza
© PAOLA BRESSAN, IL COLORE DELLA LUNA. LATERZA, 2007 principio di somiglianza questi animali tendono a formare un’unità col proprio sfondo, risultando così perfettamente mascherati.

19 principio di somiglianza
© PAOLA BRESSAN, IL COLORE DELLA LUNA. LATERZA, 2007 principio di somiglianza le macchie di questo serpente a sonagli non formano unità fra di loro, ma vengono raggruppate assieme agli elementi simili dello sfondo (qui, foglie e pezzi di legno), rompendo la coesione percettiva del corpo.

20 principio di somiglianza
© PAOLA BRESSAN, IL COLORE DELLA LUNA. LATERZA, 2007 principio di somiglianza le divise mimetiche adottate a scopi militari si basano sugli stessi princìpi. qui: un militare del corpo dei Marines in Afghanistan.

21 principio di somiglianza
© PAOLA BRESSAN, IL COLORE DELLA LUNA. LATERZA, 2007 principio di somiglianza questi pesciolini si nascondono raggruppandosi con i coralli per somiglianza di forma, colore e grandezza.

22 buona continuazione tendono a diventare oggetti
fenomenici elementi con lo stesso andamento

23 buona continuazione tendono a diventare oggetti
fenomenici elementi con lo stesso andamento

24 © PAOLA BRESSAN, IL COLORE DELLA LUNA. LATERZA, 2007
uso del raggruppamento per buona continuazione nella pubblicità

25 principio di buona continuazione
© PAOLA BRESSAN, IL COLORE DELLA LUNA. LATERZA, 2007 principio di buona continuazione raggruppamento per buona continuazione (pubblicità di cibo per gatti)

26 chiusura tendono a diventare oggetti fenomenici forme che si
chiudono i raggruppamenti si realizzano secondo la vicinanza e la somiglianza gli elementi neri sono percettivamente completati dietro ai rettangoli bianchi si “formano” due esagoni in parte coperti

27 chiusura tendono a diventare oggetti fenomenici forme che si
chiudono il nostro sistema percettivo tende a completare le parti mancanti

28 chiusura tendono a diventare oggetti fenomenici forme che si
chiudono PAROLA telegiornale legislatura

29 Il tappo a corona e la fettuccia su cui è scritto il nome dell'aperitivo,
inducono in chi guarda questa illustrazione il completamento amodale: chiudere percettivamente i contorni l’osservatore difficilmente dimenticherà questa immagine perché lui stesso l'ha costruita mentalmente.

30 esperienza passata tendono a diventare oggetti fenomenici le
forme familiari l’esperienza passata non è molto forte e agisce quando non agiscono altri fattori la configurazione difficilmente “diventa” una frase speculare

31 © PAOLA BRESSAN, IL COLORE DELLA LUNA. LATERZA, 2007

32 principio di esperienza passata
© PAOLA BRESSAN, IL COLORE DELLA LUNA. LATERZA, 2007 principio di esperienza passata per noi i volti sono configurazioni molto familiari. alcuni elementi della scena (rocce, ombre, fronde) si raggruppano assieme grazie al principio di esperienza passata, diventando occhi, nasi, bocche.

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37 pregnanza tendono a diventare oggetti fenomenici forme
coerenti equilibrate simmetriche e armoniche le tre forme sono percepite come figure distinte per il principio di chiusura quando le tre figure si avvicinano si trasformano in due figure diverse e non è più possibile vedere le tre figure di partenza nel nuovo insieme ogni linea trova un nuovo ruolo ed appartiene al contesto che è più congeniale

38 ancora la pregnanza

39 ancora la pregnanza 39

40 ancora la pregnanza 40

41 ancora la pregnanza 41


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