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COMPRESENZA LINGUAGGI NON VERBALI - PSICOLOGIA

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Presentazione sul tema: "COMPRESENZA LINGUAGGI NON VERBALI - PSICOLOGIA"— Transcript della presentazione:

1 COMPRESENZA LINGUAGGI NON VERBALI - PSICOLOGIA
FIGURA E SFONDO

2 La figura è l'oggetto dell'attenzione e appare più vicina.
FIGURA E SFONDO Per riconoscere una figura è necessario isolarla dallo sfondo, mettendola a fuoco La figura è l'oggetto dell'attenzione e appare più vicina. Lo sfondo occupa tutto il resto e sembra continuare anche dietro la figura.

3 La figura si distingue dallo sfondo principalmente per il fatto di essere delimitata da un contorno reale o apparente. Il nostro apparato visivo è specializzato nella visione dei contorni. La retina contiene un sistema di fotorecettori capaci di captare il confine luce e ombra trascurando il resto. Così già a livello dell’occhio, di un’immagine viene messo in evidenza immediatamente il contorno

4 PERCEZIONI FLUTTUANTI E FIGURE AMBIGUE
A volte però non è chiaro se una linea faccia da contorno a una zona o alla zona vicina. Il nostro cervello non può leggere contemporaneamente la figura e lo sfondo, con lo stesso grado di attenzione, per cui formula due ipotesi, ragionando ora sull’una ora sull’altra. Si tratta di percezioni fluttuanti, oscillanti tra la figura e lo sfondo. Si ha perciò il controscambio continuo tra figura e sfondo e le immagini che ne derivano si dicono ambigue.

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8 ESTRAIBILITA’ Per poter staccare una figura dallo sfondo, è necessario anche estrarla da eventuali figure più complesse in cui risulta inserita. Nel mondo animale è noto il fenomeno del mimetismo

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11 ESTRAIBILITA’ E CONTRASTO
Uno figura é percepita FACILMENTE solo in contrasto al suo sfondo. Il principio della figura/sfondo è uno dei principi base della percezione ed è usato continuamente nella composizione grafica. Si usa il contrasto tra figura sfondo per aggiungere interesse visuale al documento e creare gerarchie e connessioni fra i vari elementi. Il contrasto deve essere netto e non solo accennato (altrimenti si ha semplicemente conflitto). Quando si vuole attirare l’attenzione su qualcosa, un modo è creare un contrasto

12 PERCEZIONE La percezione è definibile come il processo psichico che opera la sintesi dei dati sensoriali in forme dotate di significato. Se devo studiare per capire l’immagine, allora la visualizzazione non è efficace.

13 LEGGI DELLA GESTALT legge della prossimità o vicinanza
Le fasce formate dalle linee ravvicinate ci appaiono come figure, mentre quelle formate dalle linee più distanziate ci appaiono come sfondo. Linee vicine individuano superfici più piccole, per cui possiamo dire che Noi tendiamo a vedere una regione tanto facilmente come figura, quanto più essa è piccola. Così, al diminuire della superficie della croce gialla da 1 a 2, la sua tendenza ad essere vista come figura aumenta. più sono fra loro vicini due o più elementi, maggiore è la probabilità che essi siano visti come una figura

14 Legge della chiusura linee e forme familiari anche se non sono chiuse e complete sono percepite come linee continue e forme chiuse piuttosto che come linee e forme incomplete. Uno stimolo viene completato creando bordi artificiali Legge della Similarità elementi visivi tra loro simili (per forma, colore, dimensione, movimento, etc) saranno visti collegati. La similarità è un prerequisito per notare la differenza

15 Legge della pregnanza la forma che si costituisce è tanto “buona” quanto quanto più regolari, simmetriche, coesive, omogenee, equilibrate, semplici, concise esse sono, tanto maggiore è la probabilità che hanno d’imporsi alla nostra percezione. Forme delimitata da un contorno convesso assumono il ruolo di figure rispetto a quelle delimitate da un contorno concavo. Un altro fattore fondamentale per la percezione delle figure è quello della semplicità. Le forme semplici possiedono maggiori capacità espressive: è il caso delle cosiddette forme geometriche pure, quali il cerchio, il triangolo o il quadrato

16 LE COSTANZE PERCETTIVE: GRANDEZZA, FORMA, COLORE
Le stimolazioni SENSORIALI VISIVE cambiano continuamente per forma, grandezza e intensità luminosa, però il nostro CERVELLO tende a percepire l’ambiente come stabile, costante, nonostante il continuo variare di queste caratteristiche degli oggetti, annullando le informazioni di cambiamento che gli arrivano dall’occhio. Possiamo distinguere, allora, una costanza per: FORMA, gli oggetti non cambiano forma anche se osservati da differenti angolature e in diverse condizioni ; Il nostro sistema percettivo, esplorando un’immagine, ne coglie istintivamente la struttura e l’organizzazione essenziale dei segni che la compongono, cioè ne percepisce la configurazione: e’ la struttura essenziale, semplice, a cui un’immagine puo’ essere ricondotta. Il sistema percettivo organizza gli elementi che costituiscono un’immagine in un insieme significativo formato da linee rette o curve che ne sorreggono la forma.


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