La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Formazione Miur - Puglia- 2006

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Formazione Miur - Puglia- 2006"— Transcript della presentazione:

1 Formazione Miur - Puglia- 2006
Io sono logopedista e mi occupo quindi di bambini con d.l e con d.a. Nella mia relazione oggi cercherò di spiegare alcuni semplici principi della fonologia e di come l’attività fonologica sia molto importante per sviluppare e aiutare il percorso di apprendimento della letto scrittura nel bambino in difficoltà. Farò alcune precisazioni teoriche ma cercherò spero di farlo con esempi concreti e con spunti di attività che derivano dalla esperienza condotta in ambito riabilitativo. La fonologia e l’apprendimento della lingua scritta Claudio Turello Claudio Turello Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007

2 Formazione Miur - Puglia- 2006
Significato /significante F. De Sausurre Il segno linguistico è dato dall’unione di significato e significante. Significato = concetto Significante = suoni linguistici che definiscono il concetto Claudio Turello Es. significato (concetto di albero) (insieme dei suoni che formano la parola albero) significante “albero” Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007

3 Formazione Miur - Puglia- 2006
Imparare a parlare significa sviluppare alcune competenze: Parole (es. seta) Lessico Morfologia Comprendere Es. pronomi (prendeteli) Sintassi Es. frase negativa (Il bambino non mangia) Lessico Claudio Turello Produrre Morfologia Sintassi Ripetizione = coinvolgimento della memoria fonologica a breve termine Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007

4 Formazione Miur - Puglia- 2006
I sottocampi della linguistica Fonologia: è il sottocampo della linguistica che studia i suoni e la loro distribuzione in una determinata lingua. Morfologia: è il sottocampo della linguistica che studia la struttura interna delle parole ed i rapporti che intercorrono tra esse. Sintassi: è il sottocampo della linguistica che studia la struttura interna delle frasi ed i rapporti che intercorrono tra le loro parti. Semantica: è il sottocampo della linguistica che studia la natura del significato delle parole singole e quello della parole raggruppate in sintagmi e frasi. Claudio Turello Pragmatica: è il sottocampo della linguistica che studia l’uso delle parole ( dei sintagmi e delle frasi ) nel contesto della conversazione. Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007

5 Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007
Fonetica e fonologia La fonetica è la scienza che studia i suoni del linguaggio articolato ( detti in termine tecnico foni), in quanto entità fisiche e quindi dal punto di vista articolatorio, acustico e uditivo-percettivo) La fonologia è la scienza che studia come i foni si raggruppino in classi (dette fonemi), che hanno la funzione di distinguere le parole tra loro nelle varie lingue es. Palla - balla Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007

6 Formazione Miur - Puglia- 2006
La fonologia La fonologia è il sottocampo della linguistica che studia i fonemi ( unità della lingua che hanno funzione di distinguere il significato es. palla/balla) in una determinata lingua. Per prima cosa dobbiamo dire cosa è la fonologia………. Differenza con la fonetica….. Quanti fonemi abbiamo nella nostra lingua….. E quanti grafemi ………. cane cane Claudio Turello cane Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007

7 Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007
Il fonema Unità funzionale minima astratta del sistema dei suoni linguistici con funzione distintiva nelle singole lingue. palla balla Fonemi standard di una lingua : l’insieme dei fonemi propri di quella lingua. Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007

8 I FONEMI DELLA LINGUA ITALIANA
Cons. occlusive /p/ /b/ /t/ /d/ /k/ /g/ Cons. nasali /m/ /n/ /ɲ / Cons. fricative /f/ /v/ /s/ /z/ /ʃ / Cons. affricate /ʧ / /ʤ / /ʦ / /ʣ / Cons. laterali /l/ /r/ /ʎ / Semiconsonanti /j/ /w/ Vocali /i/ /e/ /ɛ / /a/ /ɔ / /o/ /u/ Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007

9 Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007
Caratteristiche dei fonemi Modo di articolazione E’ il modo come gli organi buccofonatori interferiscono sul flusso d’aria che attraversa il cavo orale . Si va dalla massima apertura (fonema /a/ ) alla massima chiusura ( fonema /p/). Determina fonemi occlusivi, fricativi, affricati, nasali, laterali. Luogo di articolazione E’ il luogo dove il flusso d’aria incontra la resistenza. Determina fonemi labiali labiodentali, dentali, palatali, velari. Sonorità Definisce il tempo di inizio della vibrazione delle corde vocali e determina i fonemi sordi e sonori. Le caratteristiche dei fonemi spiegano spesso gli errori di linguaggio e di scrittura!!! Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007

10 Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007
Modo di articolazione E’ il modo come gli organi buccofonatori interferiscono sul flusso d’aria che attraversa il cavo orale . Si va dalla massima apertura (fonema /a/ ) alla massima chiusura ( fonema /p/). Blocco dell’aria + esplosione = fonemi occlusivi ( p – b- t- d- k-g) Blocco dell’aria + esplosione + risonanza nasale = fonemi nasali ( m n ɲ ) Passaggio dell’aria attraverso una stretta fessura = fonemi fricativi ( f v s z ʃ ) Blocco dell’aria poi passaggio attraverso una stretta fessura = fonemi affricati (/ʧ ʤ ʦ ʣ ) Non c’è interferenza con il flusso d’aria che esce lateralmente = fonemi laterali ( l r ʎ ) Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007

11 Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007
Luogo di articolazione (è il luogo dove il flusso d’aria incontra la resistenza) Fonemi orali Labbra: p/b Labbra e denti: f/v Denti e alveoli: t/ d/ s/ z / ts/ dz/ l/ r Palato:/ʧ /ʤ / ʃ /ʎ / Velo: k/g Fonemi nasali Labbra: m Denti e alveoli : n Palato : /ɲ / Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007

12 Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007
Fonemi sordi e sonori Fonemi sordi P T K F S Ts ʧ ʃ Fonemi sonori B D G V Z Dz ʤ Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007

13 Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007
Il V.O.T. ( +/- sonoro) RILASCIO IMPOSTAZIONE TENUTA -180ms ms ms ms ms ms. Sonore it B (it) son .ingl P(it) sorde inglesi Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007

14 Formazione Miur - Puglia- 2006
Rapporto lingua orale/lingua scritta MELA Proviamo a spiegare allora i rapporti che intercorrono tra il linguaggio el’apprendimento della lingua scritta. Se un bambino vede questo oggetto e denomina la parola mela ha fatto quello che si dice un rapporto di prima simbolizzazione , che è un rapporto arbitrario in quanto io quell’oggetto lo potevo chiamare apple pom ecc. o anche pera. La parola mela è composta dai fonemi m e l a. Parola orale (fonemi) Claudio Turello Rapporto di prima simbolizzazione Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007

15 Formazione Miur - Puglia- 2006
Rapporto lingua orale/lingua scritta Ma io la parola mela posso anche scriverla o leggerla e in questo caso effettuo quello che viene detto un rapporto di seconda simbolizzazione cioè la parola mela ( prima simbolizazzione) viene tradotta in parola scritta ( rapporto di seconda simbolizzazione) con un rapporto che passa dai fonemi ai grafemi. E’ chiaro che per scrivere la parola mela devo conoscerla, ma non solo. Parola orale (fonemi) Parola scritta (grafemi) MELA Claudio Turello Rapporto di seconda simbolizzazione Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007

16 LA RAPPRESENTAZIONE GRAFEMICA
/p/ p /b/ b /t/ t /d/ d /k/ c – ch – q /g/ g – gh /m/ m /n/ n /ɲ/ gn /f/ f /v/ v /s/ s /z/ s /ʃ/ sci –sc /ʦ/ z /ʣ/ z /ʧ/ ci – c /ʤ/ gi – g /l/ l /r/ r /ʎ/ gli – gl /j/ i /w/ u /i/ i /e/ e /ɛ/ e /ɑ/ a /ɔ/ o /o/ o /u/ u Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007

17 TRASPARENZA E OPACITA’
DELLA LINGUA ITALIANA Trasparenza Opacità Rapporto grafema/fonema unitario Rapporto grafema/fonema multiplo /p/ = p /l/ = l /ʎ / = gli /ʃ / = sci Rapporto grafema/fonema instabile Rapporto grafema/fonema stabile /s/ /z/ c q ch /ɲ / = gn f = /f/ /k/ s Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007

18 Formazione Miur - Puglia- 2006
La trasparenza di una lingua L U P O /l/ /u/ /p/ /o/ Non solo ad un certo punto il bambino non solo si deve rappresentare una struttura fonologica che diventa via via più complessa, parole più lunghe e con gruppi, ma deve rappresentarsi delle corrispondenze tra fonemi e grafemi che non sono più biunivoche. Infatti nella parola lupo ad ogni fonema corrisponde un grafema, così non avviene nella parola chiesa dove il fonema K viene reso con l’artificio dell’uso dell’h. o nella parola ciglia dove addirittura un singolo suono (gl) viene reso con tre grafemi. Si parla in questo senso di trasparenza di una lingua e l’italiano sappiamo è trasparente ma non troppo. Abbiamo i digrammi e i trigrammi, alcuni suoni vedi K rappresentati in modi diversi es. c q o suoni diversi rappresentati nello stesso modo es. S z ts dz. C H I E S A /k/ /i/ /e/ /z/ /a/ Claudio Turello C I G L I A ʧ i ʎ a Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007

19 Formazione Miur - Puglia- 2006
Prerequisiti all’apprendimento PREREQUISITI ESECUTIVI Allora che cosa è che serve per apprendere a leggere e scrivere. Negli ultimi anni è diventato sempre più frequente vedere le insegnanti della scuola materna lavorare sul linguaggio e sulla fonologia e sulla metafonologia. Negli anni precedenti invece si tendeva ad enfatizzare come principali prerequisiti all’apprendimento quegli aspetti che qui vengono definiti come prerequisiti esecutivi non considerando invece il vero nucleo del problema che è quello dei prerequisiti costruttivi . Sono i prerequisiti che si attengono alla realizzazione del sistema scritto, non alla sua conoscenza es. segno grafico, coordinazione occhio-mano orientamento spaziale ecc. PREREQUISITI COSTRUTTIVI Claudio Turello E’ il livello di concettualizzazione sulla “lingua” es. che lo scritto rappresenta la parola e non l’oggetto. Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007

20 Formazione Miur - Puglia- 2006
I prerequisiti costruttivi Per imparare a leggere e a scrivere un bambino deve imparare quattro concetti che riguardano l’unità fondamentale del sistema di scrittura : Infatti è banale dirlo ma per imparare a leggere e scrivere il bambino deve ……….. E queste operazioni sono il nucleo fondamentale della lingua scritta e molti bambini iniziano a fare queste operazioni già nella scuola materna Quanti elementi ci sono in una parola Quali sono gli elementi della parola Come questi elementi sono disposti Come questi elementi sono rappresentati Claudio Turello Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007

21 Attività metafonologiche
Formazione Miur - Puglia- 2006 Attività metafonologiche Globali Rime Segmentazione sillabica Identificazione sillaba iniziale Giochi sulle parole es. morta-della Analitiche Identificazioni suoni iniziali – finali- interni Spelling Tapping Sintesi fonemica Elisione di suoni Qui vediamo raggruppate tutta una serie di attività metafonologiche ( riflessione sulla fonologia della lingua capacità di manipolare parti di parole) che andrebbero effettuate nella scuola materna e anche nella scuola elementare per permettere al bambino di fare quello che dicevamo prima cioè rappresentarsi la struttura fonologica delle parole. E’ chiaro che come vedevamo prima nel bambino sillabico la rappresentazione parte dalla sillaba per i motivi che abbiamo detto ed è importante seguire anche nella scuola materna questo percorso. Quando si lavora sui fonemi che abbiamo visto essere impossibili da pronunciare separati dalla vocale conviene partire dai fonemi che in fonologia si dicono continui che permettono al bambino più facilmente di percepirli fonderli e segmentarli es. s f v m n l r ecc. non mi dettaglio sui giochi ci sono ormai molti libri che in modo molto creativo e vario propongono attività metafonologiche. Rimarco solo l’importanza di lavorare sempre prima sulle attività metafonologiche globali. Bastimento. Claudio Turello Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007

22 Formazione Miur - Puglia- 2006
Consigli alla scuola materna Registrare il linguaggio dei bambini per valutare: La capacità di produrre i suoni della lingua es. tole x sole La capacità di combinare i suoni della lingua es. cimena parole complesse e lunghe. La costruzione della frase Lo sviluppo lessicale es. parole generiche “coso” Ma io voglio spendere 5 minuti del mio tempo per dire che è molto importante ancora prima di lavorare sulla metafonologia cercare di ascoltare i bambini come parlano; è infatti fondamentale che il bambino dopo i 4 anni di età abbia una fonologia della lingua orale ben strutturata perché se abbiamo capito che la lingua scritta rappresenta la lingua orale e chiediamo al bambino di rappresentarsi la fonologia della lingua come potrà fare questo se l’aspetto automatico del linguaggio che è quello della produzione non è ancora stabilizzato. E allora io dico sempre alle maestre di scuola materna, ma ritengo importante farlo anche all’inizio della prima elementare di ascoltare il linguaggio. Eventualmente servizi sanitari. Predittore negativo. Lessico è un predittore importante per lo sviluppo dei sistemi di scrittura. Importante l’ambiente…. Vi faccio vedere con un esempio perché…….. Claudio Turello Importante il lavoro sul lessico Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007

23 Formazione Miur - Puglia- 2006
Esempi di scritture Questo è un bambino che a fine gennaio della prima elementare in un dettato di 16 parole effettuato come screening nella classe non sa scrivere nemmeno una parola ( la parola sole non è stata dettata). Molte insegnanti di scuola materna riconosceranno nella scrittura di questo bambino le scritture di tanti loro bambini ai 5 anni di età. Questo è un bambino preconvenzionale. Questo bambino era in grado di parlare eppure dopo tre mesi di scuola non sapeva ancora scrivere?? Perché?? Le ipotesi possono essere tre: non era in grado di capire il valore simbolico della letto scrittura, non sapeva rappresentarsi la fonologia della lingua e/o non era in grado di fare la trasposizione fonema / grafema. Bambino Preconvenzionale (la parola sole non è stata dettata) Claudio Turello Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007

24 Formazione Miur - Puglia- 2006
Esempi di scritture Questo bambino sempre a gennaio della prima ci dice che la sua ipotesi linguistica è un po’ più avanzata rispetto al bambino precedente, ma è un’ipotesi chiaramente sillabica, non alfabetica. Cosa vuol dire che la sua rappresentazione fonologica del linguaggio è ancora incompleta. Cosa vuol dire rappresentazione fonologica : vuol dire competenza di conoscere non solo di riprodurre in modo distinto le componenti delle parole. E questo bambino fa come molti bambini di scuola materna identifica solo la sillaba che sappiamo essere l’unità minima pronunciabile. M il nostro non è un sistema sillabico è un sistema alfabetico e per scrivere bisogna imparare a smontare le sillabe in fonemi e molti fonemi sono impronunciabili es. p b c d t g ( fonemi occlusivi) se non associo la vocale. Bambino sillabico Claudio Turello Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007

25 Formazione Miur - Puglia- 2006
Esempi di scritture Questo altro bambino invece è è chiaramente alfabetico è in grado di rappresentarsi le singole componenti delle parole (fonemi) ma ha difficoltà quando deve rappresentarsi strutture più complesse come per esempio i gruppi consonantici dove la struttura tipica della nostra lingua che è CVCV viene violata. Un’altra difficoltà è quella dei suoni omologhi K/G . In entrambe queste difficoltà è coinvolta la fonologia della lingua ( questi aspetti li vedremo in seguito). Bambino alfabetico Claudio Turello Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007

26 Formazione Miur - Puglia- 2006
MODELLO DI SCRITTURA DETTATA INPUT UDITIVO ANALISI UDITIVA MEMORIA FONOLOGICA Vediamo allora per capire come fare ad aiutare il nostro bambino che inizia l’apprendimento il modello di scrittura. Viene dettata la parola mela input uditivo vuol dire la parola dettata. Il bambino deve fare un’analisi uditiva, se non sente ovviamente non può scrivere la parola, ma poi soprattutto deve fare un’analisi fonologica cioè analizzare e riconoscere i costituenti della parola. Per fare questo deve usare la memoria fonologica che specialmente nelle prime fasi dell’apprendimento è molto importante. Quando il bambino di prima scrive la lentezza dell’analisi fa sì che spesso debba riciclare la parola e cercarla in memoria ( importanza del lessico e della lunghezza della parola.) poi si passa alla conversione fonema/grafema. Ogni fonema ha una rappresentazione astratta specifica. Poi si passa alla fase allografica che vuol dire scegliere i grafemi per rappresentare i fonemi e per fare questo vado in un magazzino dove ci sono le mie rappresentazioni grafiche che possono essere in diversi caratteri . Da ciò si deduce l’importanza di usare in fase di apprendimento un carattere solo, e si capisce l’importanza per aiutare i bambini in difficoltà dell’uso di lettere magnetiche che semplificano alcuni passaggi. A questo punto viene dato il programma motorio per la scrittura e si ha l’output cioè la realizzazione della scrittura. Vediamo quindi che la realizzazione grafica che è uno degli aspetti più enfatizzati in realtà non è che il processo finale di un lungo lavoro fonologico e il motivo per cui un bambino può essere vario e diverso. ANALISI FONOLOGICA CONVERSIONE FON/GRAF. BUFFER GRAFEMICO FASE ALLOGRAFICA Claudio Turello PROGRAMMA MOTORIO OUTPUT Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007

27 Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007
Modello di apprendimento della lingua scritta Legge e scrive parole in modo globale. FASE LOGOGRAFICA Si iniziano ad applicare regole di conversione fonema/grafema e grafema/fonema. FASE ALFABETICA Si sviluppano nuove associazioni con parti più complesse es. sillabe suffissi morfemi di/trigrammi FASE ORTOGRAFICA Le parole vengono lette e scritte senza bisogno di trasformazioni parziali. FASE LESSICALE Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007

28 Formazione Miur - Puglia- 2006
Modello di Seymour (1987) Fase 1 LOGOGRAFICA LOGOGRAFICA ALFABETICA Fase 2 Nella fase alfabetica la scrittura in genere previene la lettura il pattern in genere si modifica. Il passaggio alla fase ortografica è testimoniato da: Diminuisce il numero di fissazioni oculari rispetto al numero di parole Aumenta in proporzione il numero di parole coperte con un’unica fissazione Diminuisce il tempo tra le fissazioni Diminuisce il numero delle regressioni. ALFABETICA ORTOGRAFICA Fase 3 ORTOGRAFICA Claudio Turello lettura scrittura Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007

29 Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007
Esperimento la copia La nebbia agl’irti colli piovigginando sale e sotto il maestrale urla e biancheggia il mar. E’ detto delle frutta acerbe o degli stridori che producono un effetto sgradevole sui denti. Tempo :42” Volte :4 Tempo : 45” Volte: 5 Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007

30 Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007
Esperimento la copia 2 Woran denkst du nur immer wahrend der Stunde Ich habe schon manche schone Stunde bei euch. ヅォホ ㄌ㈵㌟ Tempo:65” Volte: 30 Tempo :55” Volte :15 Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007

31 Formazione Miur - Puglia- 2006
Classificazione degli errori di scrittura ERRORI FONOLOGICI ( errori in cui non è rispettato il rapporto fonema/grafema) scambi di suono es. p/b f/v r/l riduzioni di gruppo/ dittonghi es. tota x torta pede x piede aggiunte /omissioni di suoni es. torota x torta inversioni/migrazioni ecc. es. Banela x balena Per capire come affrontare gli errori è importante anche chiarire la classificazione degli errori ciò ci permette anche di capire quali errori sono a matrice linguistica e quali no, quali errori più tipici di alcune fasi evolutive ecc. ERRORI FONETICI (errori legati ad aspetti quali l’intensità e la tenuta dei suoni) omissione/aggiunta di doppie omissione/aggiunta di accento. Claudio Turello Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007

32 Formazione Miur - Puglia- 2006
ERRORI ORTOGRAFICI ( errori in cui non sono rispettate le convenzioni ortografiche ecc.) omissione dell’h omissione di apostrofo scambi di suoni omofoni non omografi es. quore cuaderno fusioni/separazioni illegali es. in sieme conla errori di regole es. cie/ce errori nella rappresentazione dei di/trigrammi es. gni/gn gl/gli cs/sc Per esempio gli errori ortografici vanno in genere affrontati utilizzando la memorizzazione, in quanto non sono affrontabili in genere con le modalità tipiche degli errori fonologici e fonetici ma facendo ricorso alla memorizzazione. Claudio Turello Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007

33 Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007
transatlantico tiocolchicoside ? ? Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007

34 Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007
PAROLA SCRITTA MODELLO DI LETTURA A DUE VIE SISTEMA DI ANALISI VISIVA LESSICO DI ENTRATA VISIVO CONVERSIONE SCRITTO/SUONO SISTEMA SEMANTICO LESSICO DI USCITA FONOLOGICO BUFFER FONEMICO Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007 PAROLA LETTA

35 Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007
Errori di lettura 1 Errori di suoni : Scambi di vocali es. sole x sale Scambi di consonanti : - omologhe es. fento x vento - fonologicamente simili es. chilurgo x chirurgo - visivamente simili es. dando x bando Omissione di suoni es. deuncia x denuncia Aggiunta di suoni es. sfrogo x sfogo Riduzione di gruppi es. potta x porta Riduzione di dittonghi es. pede x piede Errori di linea ( inversioni migrazioni) es. rase x resa Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007

36 Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007
Errori di lettura 2 Errori di recupero errato dei di/trigrammi es. magnone x maglione Errori di omissione/ aggiunta di doppie es. cerro x cero, distaco x distaco. Errori di recupero del lessico ortografico es. pesce x pace Errori di accentazione es. margìne x màrgine Omissioni di parola Salti di righe Errori di anticipazione: Lessicale es. contributi sanitari x contributi previdenziali Morfosintattica es. mangiavano x mangiano Gli errori di lettura possono essere revisionati o non revisionati. Formazione Miur - Val D'Aosta- 2007


Scaricare ppt "Formazione Miur - Puglia- 2006"

Presentazioni simili


Annunci Google