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Da Basilea I a Basilea II: le tappe di un processo evolutivo

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Presentazione sul tema: "Da Basilea I a Basilea II: le tappe di un processo evolutivo"— Transcript della presentazione:

1 Da Basilea I a Basilea II: le tappe di un processo evolutivo
Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia Da Basilea I a Basilea II: le tappe di un processo evolutivo nel rapporto banca-impresa Prof. Francesco Faraci web site: Anno Accademico 2003/2004

2 Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia
Sommario Accordo di Basilea I Sintesi della proposta di Basilea II Il rapporto banca-impresa (PMI) Il risultato di alcune simulazioni empiriche Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia

3 Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia
PREMESSA: L’attività di intermediazione finanziaria ha fatto riscontrare in molti Paesi un livello crescente di rischiosità testimoniato, a partire dagli anni ‘70, dal ricorrere di numerose e rilevanti crisi bancarie. Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia

4 Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia
Nella maggior parte dei casi sono state determinate dalla presenza di maggiori rischi incontrati dalle imprese debitrici per effetto di: accresciuta competitività (apertura dei mercati); progresso tecnologico; per valori troppo elevati del rapporto sofferenza/patrimonio; crescente volatilità dei tassi di interesse e di cambio. Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia

5 Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia
Contemporaneamente, in tutti i Paesi industrializzati, si afferma il principio che l’attività di banca è attività di impresa. Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia

6 Ciò ha indotto le Autorità di vigilanza a
sostituire progressivamente la vigilanza “strutturale”(controlli all’entrata e disciplina delle reti distributive) con la vigilanza “prudenziale” che viene esercitata attraverso la fissazione di un insieme di regole che prevedono il rispetto di parametri basati sul patrimonio, con lo scopo di garantire l’equilibrio della gestione bancaria. Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia

7 Il COMITATO DI BASILEA (coordina l’attività di vigilanza dei Paesi G10) ha indirizzato la propria attività alla definizione di norme prudenziali riguardanti la principale fonte di rischiosità bancaria: il RISCHIO DI CREDITO Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia

8 Ciò ha condotto il COMITATO DI BASILEA a formulare nel luglio 1988
l’ACCORDO SUL CAPITALE DELLE BANCHE schema normativo uniforme in tema di adeguatezza patrimoniale basato sull’imposizione di coefficienti minimi di capitalizzazione (capital ratios) recepito dalla CEE con la direttiva 647/89. Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia

9 Requisito patrimoniale (1) RISCHI DI CREDITO
Coefficienti patrimoniali minimi obbligatori: 1. coeff. di solvibilità individuale: Patrimonio di vigilanza  8% Totale attività* ponderate * in bilancio e fuori bilancio (garanzie rilasciate, impegni e contratti derivati) 2. coeff. collegato alle dimensioni aziendali:  4,4% Crediti per cassa in euro e valuta Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia

10 Requisito patrimoniale (1) RISCHI DI CREDITO
FORMULA: 1. coeff. di solvibilità individuale: C Risk asset ratio =  8% n  Ai * Pi i=1 Ai = attività i-esima Pi = ponderazione per il rischio dell’attività i-esima C = patrimonio di vigilanza Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia

11 Requisito patrimoniale (2) RISCHI DI CREDITO
Calcolo delle attività di rischio il rischio creditizio delle diverse attività viene valutato sulla base dei seguenti fattori: - natura controparti debitrici - rischio paese - garanzie ricevute - blocchi omogenei di attività Vedi Fattori di ponderazione Banca d’Italia. Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia

12 L’ACCORDO SUL CAPITALE DEL 1988
ha riguardato la valutazione del patrimonio solo in relazione al rischio di credito tuttavia, lo stesso stabiliva l’impegno ad esaminare altre tipologie di rischio, come i rischi di mercato. (rischio di interesse,di cambio e di prezzo) Il Comitato di Basilea nel 1996 (recepito con Direttiva UE n. 98/31 del 1998) ha integrato l’Accordo del 1988. Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia

13 Requisito patrimoniale (in sintesi)
La dotazione patrimoniale assume una importanza cruciale in quanto ad essa fa riferimento la capacità della banca di: erogazione di finanziamenti investimento in valori mobiliari acquisizione di partecipazioni sviluppo dimensionale e competitivo emissione di obbligazioni trasformazione delle scadenze assunzione dei rischi Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia

14 In questi ultimi anni è in corso un profondo
processo di revisione dell’ACCORDO SUL CAPITALE del 1988 che ha portato alla stesura del NUOVO ACCORDO noto come “BASILEA 2” la cui entrata in vigore è prevista per l’inizio del 2007. Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia

15 Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia
ITER PROCESSO DI REVISIONE: giugno 1999: proposta Nuovo Accordo gennaio 2001: Presentazione Nuovo Accordo dicembre 2001: Nuovo Accordo (nuova bozza) aprile 2003: Nuovo Accordo (nuova bozza) gennaio 2007: Introduzione Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia

16 Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia
IL NUOVO ACCORDO SI BASA SU 3 PILASTRI: PILLAR 1: requisiti patrimoniali minimi obbligatori: - rischi di credito, di mercato, operativi PILLAR 2: controllo prudenziale dell’adeguatezza patrimoniale;(monitoraggio interno e della Vigilanza) PILLAR 3: impiego della disciplina di mercato per promuovere la solidità e l’efficienza;(obblighi di trasparenza e di disclosure su rischi e capitalizzazione) Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia

17 NUOVO ACCORDO SUL CAPITALE
I 3 pilastri si rafforzano reciprocamente; I 3 pilastri costituiscono un insieme unitario; I 3 pilastri dovrebbero contribuire congiuntamente a una maggiore sicurezza e solidità del sistema finanziario. Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia

18 Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia
IL NUOVO ACCORDO - PILLAR 1: lascia invariata la definizione di patrimonio di vigilanza; amplia le categorie di rischi da assoggettare ai vincoli patrimoniali (introduzione del rischio operativo); migliora la misurazione del rischio di credito. Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia

19 PILLAR 1 - REQUISITI PATRIMONIALI MINIMI:
RISCHIO DI CREDITO RISCHIO OPERATIVO RISCHI DI MERCATO RISCHI DEFINIZIONE Insolvenza controparte. Rischio di perdite dirette o indirette risultanti dall’inadeguatezza dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi di origine esterna Rischio di interesse, di cambio e di prezzo. Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia

20 PILLAR 1 COEFF. PATRIMONIALE MINIMO
Risk asset ratio =  8% A + [ ( M + O) * 12,5] A = attività ponderate per il rischio di credito M = requisiti patrimoniali a fronte dei rischi di mercato O = requisiti patrimoniali a fronte del rischio operativo C = patrimonio di vigilanza Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia

21 PILLAR 1 - REQUISITI PATRIMONIALI MINIMI:
RISCHIO DI CREDITO RISCHIO OPERATIVO RISCHI DI MERCATO RISCHI MISURAZIONE METODO STANDARD RATING INTERNI di base avanzato indicatore semplice metodo standard misurazione interna la misurazione rimane invariata rispetto all’Emendamento del 1996. Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia

22 Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia
Indagine campionaria Unioncamere ottobre 2003 L’ universo statistico è stato rappresentato da n.7860 PMI di cui il 51% da imprese aventi da 1 a 9 dipendenti. Sulla base dei bilanci anno 2000 il 65% delle imprese esaminate era compreso nel range (bbb-, bb+,bb, bb-) Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia

23 Risultati della simulazione
Distribuzione per classe di rating ELABORAZIONE UNIONCAMERE OTT.2003 Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia

24 Basilea II – Assorbimento di capitale IRB Foundation
ELABORAZIONE UNIONCAMERE OTT.2003 LGD = 45 % (Esposizioni assistite da garanzie collaterali) Maturity = 5 anni Assorbimento di capitale. Esposizione totale nei confronti del gruppo <= Operazioni gestite come crediti al dettaglio. 8 % Sicurezza Vulnerabilità Rischiosità Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia

25 Basilea II – Assorbimento di capitale IRB Foundation
ELABORAZIONE UNIONCAMERE OTT.2003 LGD = 75 % (Esposizioni non assistite da garanzie collaterali) Maturity = 5 anni Assorbimento di capitale. 8 % Sicurezza Vulnerabilità Rischiosità Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia

26 Da una esperienza di simulazione al portafoglio crediti di una
Banca di credito cooperativo si ha la seguente rappresentazione: Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia

27 RIPARTIZIONE CLIENTELA X RATING IN % BANCA DI CREDITO COOPERATIVO
Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia

28 Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia
SINTESI DEI DATI: Si evidenzia che anche in questo caso la somma (BBB, BB e B) rappresenta il 64% circa della distribuzione per classi di rating della clientela; Tale tabella indica, in prima approssimazione, che la politica degli impieghi bancari dovrà essere revisionata al fine di mantenere i coefficienti patrimoniali minimi entro i limiti della nuova disciplina; Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia

29 Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia
BASILEA II: TALUNE PROSPETTIVE Le nuove indicazioni di Basilea II tendono a correlare con maggiore intensità il fabbisogno di capitale di vigilanza al rischio relativo ad ogni finanziamento concesso; La struttura finanziaria delle imprese diviene elemento fondamentale sia ai fini della concessione del credito bancario che del pricing del credito; Per le grandi imprese la struttura finanziaria è più aperta al mercato finanziario; Alcuni recenti episodi di risparmio tradito riducono la fiducia del risparmiatore Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia

30 Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia
Le PMI soprattutto quelle in cui la copertura dei fabbisogni finanziari avviene prevalentemente con il ricorso al credito bancario l’applicazione del Nuovo Accordo può presentare alcuni aspetti di criticità, suffragati da alcune verifiche empiriche, in ordine a restrizione del credito bancario e tassi d’interesse; Le PMI rappresentano la struttura portante della nostra economia (96% delle imprese occupa meno di 10 addetti); Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia

31 Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia
Su iniziativa di Banca d’Italia e Bundesbank è stata prevista una riduzione fino al 25% del capitale di vigilanza per le operazioni di credito relative al portafoglio retail (prestiti fino a 1 milione di euro) I fattori di rischio, preliminari ai fini della determinazione dei coefficienti di ponderazione, devono essere calcolati non per singola esposizione ma per pool omogenei di crediti.(portafoglio retail) Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia

32 Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia
Ruolo dei dottori commercialisti e/o consulenti aziendali: orientare le imprese verso nuovi modelli di struttura finanziaria, in direzione di una maggiore dotazione di capitale proprio rispetto agli investimenti; Crescita dimensionale dei mezzi propri come strategia delle PMI ; Incidenza della capitalizzazione e dell’equilibrio strutturale dell’impresa ai fini dell’ottenimento del rating; Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia

33 Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia
Meno garanzie e più mezzi propri: questo è lo scenario delineato da Basilea II riguardante il rapporto banca-impresa (thin capitalizazion); Il cambiamento dei modelli organizzativi bancari; Abbandono dell’affidamento multiplo e ricerca di una banca di riferimento da parte delle PMI; Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia

34 Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia
Proiezione in prospettiva del modello di hausbank tedesco in cui la banca non si limita ad erogare solo il credito ma anche, entro limiti disciplinati dalla vigilanza, finanza mobiliare; Basilea I richiede un requisito patrimoniale minimo uniforme per tutti i crediti concessi alle imprese ponderati per fattori di rischio; Le nuove regole di Basilea II determinano requisiti differenziati in funzione della PD (probabilità d’insolvenza); Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia

35 Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia
Per molte imprese siciliane la cui attività di vendita è rivolta alla Regione Sicilia il ritardo di 90 giorni nel pagamento è una utopia. Si registrano ritardi di 10 mesi o di anni per talune imprese (settore sanità, settore lavoro, settore lavori pubblici). Secondo una rigida applicazione dei modelli di Basilea II ,giacchè tale credito rappresenta una presunta perdita , come conseguenza si peggiora il rating dell’azienda affidata con maggiore assorbimento di patrimonio bancario e di aumento del tasso d’interesse. Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Economia


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