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Economia del benessere

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Presentazione sul tema: "Economia del benessere"— Transcript della presentazione:

0 10.Equilibrio economico generale – il trade-off efficienza/equità
ELFELLI – Corso di Economia Politica – Uniroma3, 2011

1 Economia del benessere
Economia normativa. Il suo fine non è descrivere come l’economia funzioni bensì come possa funzionare al meglio See the introduction to chapter 16 in the main text. ELFelli- Uniroma

2 L’equilibrio economico generale
L=H-TL Y Y=F(K,L)=F(K,H-TL) L’output come funzione del tempo libero Y Y* ELFelli, Corso di Economia Politica, Uniroma3 2009® Pendenza = -MPL Pendenza = MPL H H Input di lavoro, L Tempo libero, TL ELFelli- Uniroma

3 La frontiera tecnologica
Frontiera delle possibilità produttive, PPF C C=F(K,L)=F(K,H-TL) ELFelli, Corso di Economia Politica, Uniroma3 2008® Pendenza = -MPL TL ELFelli- Uniroma

4 L’equilibrio competitivo
Tecnologia A Consumo, C L’equilibrio competitivo è efficiente nel consumo e nella produzione (il saggio marginale di trasformaione tecnica è eguale al prezzo reale e al saggio marginale di sostituzione) Vincolo di bilancio Preferenze ELFelli, Corso di Economia Politica, Uniroma3 2008® B U1 Tempo libero, TL H ELFelli- Uniroma

5 Concorrenza perfetta ed efficienza paretiana
Se in un sistema economico ogni mercato fosse un mercato perfettamente concorrenziale (imprese price-takers), l’allocazione delle risorse (sia in ogni singolo mercato sia nell’intero sistema) sarebbe efficiente in senso paretiano Dati i gusti dei consumatori, le risorse e la tecnologia, una allocazione delle risorse è efficiente in senso paretiano se non è possibile muoversi ad altra allocazione che migliori la condizione di qualcuno, senza peggiorare la condizione di qualcun altro Ciò avviene attraverso quella che Adam Smith chiamava la “mano invisibile”. ELFelli, Corso di Economia Politica, Uniroma3 2008® See Section 16-2 in the main text. ELFelli- Uniroma

6 Equilibrio economico generale
TL ELFelli, Corso di Economia Politica, Uniroma3 2011® ELFelli- Uniroma

7 L’output come funzione del tempo libero Funzione di produzione
H 0, 0 Output, Y Y* Pendenza = − MPL 2 Input lavoro, L H 0, 0 A Output, Y Y* Pendenza = MPL 1 Y = zF(K,L) In equilibrio L = H − TL Y = zF(K,h − TL) (TL,Y) = (H,0) corrisponde a (L,Y) = (0,0) del grafico 1. Tempo libero, TL Frontiera delle Possibilità Produttive h 0, 0 (Y*− G) Pendenza = − MPN -G D A B 3 C TL Y = C+G ELFelli- Uniroma

8 Benefici del commercio internazionale
Auto In assenza di commercio internazionale, l’equilibrio competitivo è in N. Con la possibilità di esportare/importare al/dal resto del mondo, la produzione nazionale viene massimizzata in Z, mentre il consumo nazionale si porta in I, (C**-C*) unità di computer verranno importate e (A*-A**) unità di auto saranno esportate. L’utilità aumenta (da U1 a U2). PPF Z A* Export A** U2 N I -PCW/PAW U1 C* C** Import Computer ELFelli- Uniroma

9 Equità ed efficienza: trade-off?
Equità orizzontale è il pari trattamento di persone che si trovano nelle stesse condizioni Equità verticale consiste nel trattamento diverso di persone diverse al fine di ridurre le conseguenze di differenze innate ELFelli, Corso di Economia Politica, Uniroma3 2008® See Section 16-1 in the main text. ELFelli- Uniroma

10 Concorrenza perfetta ed efficienza paretiana
Per un output qualsiasi, ad esempio Q1, l’ultimo film deve dare al consumatore una utilità almeno pari P1* altrimenti non consumerebbe Q1 La curva di offerta (S) del settore mostra il costo marginale di produzione della collettività di un film. Per qualsiasi allocazione diversa da P1*, Q1*, vi sarebbe una differenza tra il beneficio marginale che i consumatori otterrebbero da un film in più ed il costo marginale dello stesso film. D Prezzo dei film S ELFelli, Corso di Economia Politica, Uniroma3 2011® P1* See Section 16-2 in the main text, and Figure 16-3. D Q1* Quantità di film ELFelli- Uniroma

11 Distorsioni Vi è una distorsione allocativa quando il costo marginale della produzione di un bene non equivale al beneficio marginale derivante dal suo consumo. Alcune distorsioni sono inevitabili e potrebbe essere più efficiente distribuirle su un numero maggiore di mercati piuttosto che concentrarle in uno solo secondo le conclusioni della teoria del second-best ELFelli, Corso di Economia Politica, Uniroma3 2008® See Section 16-3 in the main text. ELFelli- Uniroma

12 I fallimenti del mercato e i fallimenti dello stato – il conflitto efficienza equità
Fallimenti del mercato: si verificano quando un libero mercato non riesce a raggiungere una allocazione efficiente. Le cause: Potere di mercato- economie di scala; imperfezioni-asimmetrie informative; Esternalità Beni pubblici Fallimenti dello stato: quando la regolamentazione non migliora il benessere sociale e peggiora l’efficienza RENDITE-LOBBYNG ELFelli, Corso di Economia Politica, Uniroma3 2008® See Section 16-4 in the main text. ELFelli- Uniroma

13 Le economie di scala Le economie di scala possono avere tre distinte cause: Indivisibilità (costo fisso); Specializzazione (divisione del lavoro); Relazioni fisiche area/volume (il costo aumenta meno dell’aumento della capacità produttiva) – negli oleodotti (forma cilindrica) il costo è collegato all’area A e la capacità al volume V (A/V~2/3). Economie di scala “esterne” e localizzazione /distretti ELFelli- Uniroma

14 Le politiche pubbliche
Per affrontare i fallimenti del mercato, possono essere adottate varie politiche pubbliche: Regolamentazione; Tassazione/Sussidi; Nazionalizzazione; ELFelli- Uniroma

15 Distorsioni e tassazione
L’introduzione di un’imposta sulla produzione di Q, pari a E’F. Quando l’equilibrio è Q’, per i consumatori il beneficio marginale è P1 ma il costo marginale sociale è P2. Q’ è socialmente inefficiente. La distorsione associata alle imposte dipende dalle elasticità della domanda e dell’offerta. Se queste sono grandi, anche la distorsione lo è! P S’ ELFelli, Corso di Economia Politica, Uniroma3 2008® E’ S P1 tassa E D =MSB P2 F Q’ Q Q ELFelli- Uniroma

16 Second best Con una tassa sui pasti e non sui film, l’equilibrio concorrenziale è a E’, D rappresenta l’utilità marginale dei film per i consumatori. Il beneficio marginale privato (MPC) è inferiore a quello sociale (MSC). MPC, il costo marginale privato dei film, è il costo opportunità dei pasti – il prezzo al netto dell’imposta fatta pagare ai produttori di pasti. MSC perciò è il costo marginale sociale delle risorse impiegate per produrre film anziché pasti. MSC P MSC>MPC perché i benefici per i consumatori di un pasto extra eccedono il costo di un pasto extra per i produttori. Per eguagliare i due è necessario tassare anche i film con un’imposta pari a FE*. In E* il beneficio marginale sociale e il costo marginale sociale sarebbero uguali. Questo è il principio del second best MPC ELFelli, Corso di Economia Politica, Uniroma3 2011® tassa E* P2* P1* E’ F D=MSB Q* Q’ Q(Film) ELFelli- Uniroma

17 Secondo best Un’applicazione del principio del second best è rappresentata da una politica pubblica di regolamentazione di un monopolio consistente nell’ imporre la fissazione del prezzo al livello del costo medio (e la produzione di un volume di output in corrispondenza dell’intersezione di AC con la curva di domanda). L’ottimo sociale sarebbe un prezzo al livello del costo marginale; per questo la politica menzionata è di second best. PM P=AC P=MC QM QAC QPC ELFelli- Uniroma

18 Esternalità una esternalità nasce ogni qual volta le attività di produzione o consumo di un bene incidono sulla produzione o sul consumo di un altro bene e questi effetti non sono mediati dal mercato, ossia valutati dal prezzo… ad esempio: impresa chimica che scarica rifiuti in un lago e inquinando rovina la pesca (esternalità negativa) Cultural heritage: il lascito delle arti alle generazioni successive (esternalità positiva) ELFelli, Corso di Economia Politica, Uniroma3 2008® See Section 16-5 in the main text. ELFelli- Uniroma

19 Una esternalità P MPC D Q supponete che D sia
la domanda di un prodotto (e rappresenta dunque il beneficio marginale sociale). Prezzo ELFelli, Corso di Economia Politica, Uniroma3 2008® MPC MPC è il costo marginale privato di un’impresa che produce quel bene (per semplicità ipotizziamolo costante). P Q Il mercato è in equilibrio al prezzo P e con una quantità scambiata Q. See Figure 16-6 in the main text. Quantità ELFelli- Uniroma

20 Una esternalità negativa (2)
MSC Se l’impresa inquina, impone un costo alla società, per cui il costo marginale sociale è MSC. Quantità Prezzo D (MSB) MPC Q Q* Allora l’ottimo sociale è in Q*, punto in cui D=MSB=MSC La perdita di benessere sociale dovuta al fallimento di mercato è data dal divario tra MSC e MPC per tutte le quantità comprese tra Q* and Q. See Figure 16-6 in the main text. ELFelli, Corso di Economia Politica, Uniroma3 2008® ELFelli- Uniroma

21 Un’esternalità positiva
(i vicini beneficiano da un giardino ben tenuto). Una esternalità associata al consumo provoca una differenza tra il beneficio marginale privato e quello sociale DD (MPB) MPC, MSC Quantità Prezzo Q MSB Q' che è inferiore rispetto all’ ottimo sociale Q', in cui MSB = MSC. L’area rossa mostra la perdita di benessere sociale. Se MSB>MPB, il mercato determina una quantità scambiata pari a Q. See Section 16-5 in the main text, and Figure 16-7. ELFelli, Corso di Economia Politica, Uniroma3 2008® ELFelli- Uniroma

22 Soluzioni non iterventiste al problema delle esternalità
Ronald Coase, “The Poblem of Social Cost”, Journal of Law and Economics, 1960 (vol 3, pp. 1-44). Teorema di Coase (TC): in assenza di costi di transazione, se le parti interessate da un’esternalità possono contrattare liberamente tra di loro, negozieranno una soluzione Pareto-efficiente, indipendentemente da come e a chi la legge assegna i diritti di proprietà (la responsabilità dell’effetto esterno). La logica alla base di TC è che gli individui razionali (ragionevoli) hanno un incentivo a internalizzare le esternalità. In questo caso si raggiunge l’efficienza senza intervento pubblico – a patto che possano contrattare senza costi ELFelli- Uniroma

23 Il Teorema di Coase in azione
Giulia e Piero hanno dei giardini comunicanti dove amano cenare nelle serate calde. Ma Piero ama farlo ascoltando musica rock, mentre Giulia non sopporta il rock (ama Chopin). Chi la spunta? Si potrebbe pensare che tutto dipenda da come la legge assegna i diritti: se è stabilito che Piero ha il diritto di ascoltare la musica preferita, Giulia si deve rassegnare; se al contrario la legge stabilisce che Piero può ascoltare la sua musica solo con il consenso di Giulia, Piero dovrà rinunciare ai suoi amati AC/DC. Ma Coase suggerisce che il risultato non dipende dai diritti fissati dalla legge: i due possono stipulare un accordo privato. Se Piero ha il diritto di ascoltare la musica, Giulia può pagarlo per non farlo, e se ha bisogno del permesso di Giulia, può essere lui a pagarla per ottenerlo. Se Piero trae dall’ascolto della musica un beneficio maggiore del costo sopportato da Giulia, le serate di entrambi saranno all’insegna del rock; altrimenti si svolgeranno in “religioso” silenzio. ELFelli- Uniroma

24 Troppa aria calda ? ELFelli, Corso di Economia Politica, Uniroma3 2008® This Figure is based upon the data presented in Box 16-2 in the main text entitled "A lot of hot air". In the animated version, it will appear series by series. The first series shows emission levels as at 1990, expressed as an index based on 1990 = (But draw to your students' attention the fact that the USA level of emission is way beyond that of other countries. The second series shows the relative change between 1990 and 1995, with emissions increasing in Japan, USA and Italy. The third series then shows the targets agreed for 2012 under the Kyoto Protocol This shows that progress has been rather mixed! Some issues are raised in the main text box that can be discussed with your students here. Clorofluorocarburi: anidride carbonica, ossido di azoto, metano, etc. Accordi di autolimitazione (Kyoto ’97). Alternative: creare un mercato di licenze di emissione limitandone il numero ELFelli- Uniroma


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