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La violenza FEMMINICIDIO.

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Presentazione sul tema: "La violenza FEMMINICIDIO."— Transcript della presentazione:

1 La violenza FEMMINICIDIO

2 Sin dalla preistoria,la donna ricopriva nella società un ruolo secondario e veniva vista dagli uomini come uno strumento utile solo alla riproduzione. Soltanto nel 1900,le donne presero coscienza della propria posizione e iniziarono a protestare attraverso colorate manifestazioni di piazza cui obiettivi erano la società maschilista e sessista del tempo: una società che divideva ruoli e funzioni secondo il sesso e privilegiava in ogni campo l’uomo,relegando la donna alla procreazione dei figli.

3 Purtroppo le violenze sia di tipo fisiche che psicologiche sono all’ordine del giorno. In Oriente,ad esempio,per “crimini d’onore “ le donne vengono addirittura lapidate nelle piazze pubbliche da tutta la famiglia. E viene automatico chiedersi: -Può la buona reputazione dei genitori essere più importante per loro della vita della loro stessa figlia? -Può un marito sentire tanto offesa la sua virilità per un tradimento da ritenere necessaria l’eliminazione della donna che l’ha umiliato?

4 Possiamo prendere in considerazione anche la nostra terra,l’Italia
Possiamo prendere in considerazione anche la nostra terra,l’Italia. Fino a non molti anni fa, l’uomo che uccideva la moglie o la fidanzata “per gelosia” poteva contare su un’attenuante giuridica: il movente d’onore,grazie alla quale se la cavava con pochi giorni di prigione. La sanzione prevista andava dai 3 ai 7 anni,”la stessa che si da a chi da fuoco ad un motorino: quindi la donna come uno scooter”. Ancora oggi le stragi di violenza maschile sulla donna vengono codificate dalla cronaca con le parole ‘’omicidio passionale,d’amore,raptus,momento di gelosia’’,quasi a testimoniare il bisogno di dare una giustificazione a qualcosa che in realtà è mostruoso.

5 Ma cosa si può fare per contrastare questo terribile e crescente fenomeno radicato nella nostra cultura? Qualcosa è stato fatto, negli ultimi tempi in particolare: oltre alla nascita dei centri anti violenza, di case-rifugio,in occidente è stato introdotto il reato di ‘’femminicidio’’, con il quale si tenta di passaere il messaggio che uccidere una persona perché ci si ritiene proprietari del suo corpo, della sua vita, della sua libertà, è una aggravante giuridica, e non più un’attenuante.

6 Recentemente le ricerche psicologiche hanno dato rilievo ad una forma di violenza contro le donne molto diffusa, il cosiddetto stalking, cioè il comportamento, prevalentemente maschile, caratterizzato da persecuzione reiterata, molestie asfissianti, appostamenti, intromissione nella vita privata verso una persona generalmente di sesso opposto. La violenza sulle donne non è naturalmente soltanto un problema italiano. Secondo i dati dell’organizzazione Mondiale della Sanità almeno una donna su cinque ha subito abusi fisici o sessuali da parte di un uomo nel corso della propria esistenza.

7 La violenza sulle donne non è naturalmente soltanto un problema italiano. Secondo i dati dell’organizzazione Mondiale della Sanità almeno una donna su cinque ha subito abusi fisici o sessuali da parte di un uomo nel corso della propria esistenza. Il primo passo da compiere, quindi, sarebbe quello di cercare di modificare le culture dove il maschio ha ancora una posizione dominante e troppi privilegi da difendere. Compito non facile se non impossibile, laddove c’è chiusura mentale e adesione totale ai dogmi della tradizione.

8 LA LEGALITA’ ADOLESCENZA E COMPORTAMENTI A RISCHIO

9 Che cosa accomuna un adolescente che si riduce ostinatamente al digiuno e un giovane che rischia la vita sfrecciando con l’automobile ad altissima velocità? O ancora,un gruppo di amici che si diverte a compiere atti vandalici o chi abusa di sostanze psicoattive come alcool o altre droghe? Tutte queste condotte sono definite comportamenti adolescenziali a rischio, in quanto hanno la caratteristica comune di poter compromettere nell’immediato o a lungo termine il benessere fisico,psicologico,e sociale dell’individuo.

10 Aldilà della specifica forma con cui si esprimono,questi comportamenti,rimandano a problematiche comuni dell’adolescenza: non devono essere intese come azioni prive di senso o la conseguenza di cieca imitazione o il frutto di un’insufficiente conoscenza del pericolo, ma rappresentano delle modalità dotate di senso utilizzate da numerosi adolescenti, in uno specifico momento della loro vita e in un particolare contesto, per raggiungere scopi personali e sociali significativi per lo sviluppo individuale. L’adolescenza rappresenta un momento della vita potenzialmente critico per l’individuo: La graduale emancipazione dei genitori la ricerca di nuovi modelli È un processo che genera facilmente inquietudine emotiva e disorientamento perché determina la perdita di quei riferimenti stabili su cui il soggetto si è sostenuto durante tutta l’infanzia e la necessità di impegnarsi a costruire un personale progetto di vita.

11 L’adolescenza rappresenta un momento della vita potenzialmente critico per l’individuo:
La graduale emancipazione dei genitori la ricerca di nuovi modelli È un processo che genera facilmente inquietudine emotiva e disorientamento perché determina la perdita di quei riferimenti stabili su cui il soggetto si è sostenuto durante tutta l’infanzia e la necessità di impegnarsi a costruire un personale progetto di vita.

12 La sofferenza dell’adolescente può assumere forme e direzioni diverse, a seconda delle caratteristiche della sua personalità e dalla possibilità di fruire di un supporto adeguato da parte del proprio ambiente di appartenenza. Una modalità attraverso cui il giovane può esprimere il disagio: Abuso di alcool e droghe Digiuno.

13 L’intervento educativo richiede un’azione preventiva centrata sulle funzioni attenta al significato e ai vantaggi che gli adolescenti traggono dai comportamenti a rischio. Occorre lavorare affinché il giovane ottenga gli stessi obiettivi di sviluppo senza mettere in pericolo la propria salute e benessere e favorire il ricorso ad altri comportamenti che possono svolgere funzioni positive.

14 TERRA DEI FUOCHI La locuzione’’ terra dei fuochi’’ individua una vasta area situata nell’italia meridionale,tra le province campane di Napoli e Caserta ,caratterizzata dalla forte presenza di rifiuti tossici e soprattutto di numerosi roghi di rifiuti,da cui l’appellativo.

15 Da sempre l’uomo, davanti alle tante difficoltà della vita, ha cercato sempre di evadere e addirittura di rifugiarsi in un mondo sereno, in cui potesse dimenticare le ansie quotidiane e cosi sfuggire alle paure, alle angosce che lo assillano e lo perseguitano. Questo posto è stato sempre la propria casa,ma purtroppo,da un po’ di tempo a questa parte,noi Campani,abitanti della cosiddetta “terra dei fuochi”,non possiamo più fare riferimento a questa sorta di riparo poiché un mix costituito da interessi criminali e indifferenza delle istituzioni ha soffocato totalmente la popolazione,posta nella propria casa,al potere dei boss e all’aggressione di patologie devastanti come l’incridebile aumento di malattie come tumori,leucemie tra bambini,e infezioni respiratorie.

16 Un tempo le parole vita,salute e ambiente,avevano un significato di proliferazione,di dignità mediterranea,oggi,invece,indicano una regione,cioè la Campania e precisamente le due province di Napoli e Caserta,ridotte al degrado ambientale dovuto alla delinquenza,alla criminalità organizzata,la quale,non curandosi del proprio territorio e preferendo lo sporco ed egoistico guadagno,ha contribuito a riempire i campi di sostanze altamente tossiche a tal punto da contaminare anche le falde acquifere e di conseguenza,gli ortaggi e la verdura che,naturalmente,ha portato ad un aumento della mortalità,tanto da essere chiamato da molti ‘’triangolo della morte’’

17 Tutto è iniziato anni addietro,anche se la verità è uscita nel 1997,quando il camorrista Schiavone,dopo il suo arresto,ha,nelle vesti di pentito,evidenziato la situazione del sottosuolo campano. Lo stato naturalmente,ha tentato di insabbiare il tutto per evitare onerose bonifiche,o forse perché aveva sottovalutato la reale gravità del problema,tentando di tamponare le varie emergenze rifiuti che si sussedivano nel corso del tempo,non dando però alcun intervento risolutivo.

18 Di recente tutta questa situazione è venuta fuori dopo delle dichiarazioni e delle indagini che hanno mostrato lo stato della nostra terra. Molti hanno sostenuto che il problema dei rifiuti tossici,sia il risultato di un patto tra la criminalità organizzata con i vertici dello stato,con i servizi segreti e con la massoneria,per favorire la salvaguardia dell’industria nazionale. La domanda da porsi è se è giusto che per salvaguardare l’economia dobbiamo essere sacrificati noi, “noi” non solo nel senso di cittadini del “ Triangolo”, ma noi essere umani. Noi campani eravamo abituati ad essere conosciuti come regione di stragi, ma non pensavamo minimamente che una tragedia ancora più grande si consumasse sotto i nostri occhi, lentamente giorno per giorno. Purtroppo per bonificare i territori ci vorranno dei decenni,ma una cosa è sicura noi cittadini non ci piegheremo e vogliamo credere un’ultima volta nelle istituzioni sperando che si mobilitino in modo deciso per bonificare il suolo e per far sì che un giorno, i nostri figli possano dire che vivono non nel “triangolo del terrore” ma nel territorio che dai romani fu definito “pianura felix” poiché molto fertile e fiorente.

19 La domanda da porsi è se è giusto che per salvaguardare l’economia dobbiamo essere sacrificati noi, “noi” non solo nel senso di cittadini del “ Triangolo”, ma noi essere umani. Noi campani eravamo abituati ad essere conosciuti come regione di stragi, ma non pensavamo minimamente che una tragedia ancora più grande si consumasse sotto i nostri occhi, lentamente giorno per giorno. Purtroppo per bonificare i territori ci vorranno dei decenni,ma una cosa è sicura noi cittadini non ci piegheremo e vogliamo credere un’ultima volta nelle istituzioni sperando che si mobilitino in modo deciso per bonificare il suolo e per far sì che un giorno, i nostri figli possano dire che vivono non nel “triangolo del terrore” ma nel territorio che dai romani fu definito “pianura felix” poiché molto fertile e fiorente.

20 LIBERTA’ D’ ESPRESSIONE
<<Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione,incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare,ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere>> Così recita l’articolo 19 della Dichiarazione universale dei Diritti umani. A 60 anni dalla promulgazione di questi principi,questo diritto ancora oggi è pero’ largamente disatteso. Linfa vitale di ogni democrazia e di ogni sviluppo socio-economico durevole,l’informazione libera è la prima minaccia per i regimi antidemocratici che sulla censura e sul controllo del consenso fondano la propria sopravvivenza.

21 Così recita l’articolo 19 della Dichiarazione universale dei Diritti umani. Tutte le legislazioni si basano sulla libertà di pensiero e di parola a meno che,ovviamente,le idee di qualcuno non offendano gli altri. E’ un diritto e un dovere,dunque,avere proprie idee e prendere posizione su argomenti importanti che riguardano l’intera umanità. Spesso però si tende a dimenticare questo concetto e insultare chi la pensa diversamente da noi.

22 Uno dei più grandi filosofi antichi,Socrate,basava la sua ricerca filosofica sui dialoghi,durante i quali,per portare il suo interlocutore alla verità con l’ironia,demoliva i pregiudizi di colui con cui parlava. Socrate riteneva infatti che i pregiudizi ci portino ad avere idee sbagliate e che difficilmente ci rendono aperti al dialogo inteso come confronto di idee diverse che permettono di raggiungere un’opione mediatrice. Tutti dovremmo cercare di mettere da parte i nostri preconcetti e dovremmo imparare un po’ di più dai filosofi antichi. Ci sono poi ovviamente idee che possono essere più o meno giusto,ma la caratteristica comune a tutte,quella di essere discutibile. E’ fondamentale quando si ha un’opinione essere in grado di esprimerla adeguatamente,senza offendere nessuno,bisogna poi ascoltare gli altri e soprattutto avere il coraggio e la coerenza di mettere in pratica ciò che si sostiene. Se ci facciamo influenzare dalla massa e sopprimiamo ciò che pensiamo,non saremo mai in grado di mettere davvero in pratica i concetti che esprimiamo,perché non ci apparterranno mai davvero.

23 Ci sono poi ovviamente idee che possono essere più o meno giusto,ma la caratteristica comune a tutte,quella di essere discutibile. E’ fondamentale quando si ha un’opinione essere in grado di esprimerla adeguatamente,senza offendere nessuno,bisogna poi ascoltare gli altri e soprattutto avere il coraggio e la coerenza di mettere in pratica ciò che si sostiene. Se ci facciamo influenzare dalla massa e sopprimiamo ciò che pensiamo,non saremo mai in grado di mettere davvero in pratica i concetti che esprimiamo,perché non ci apparterranno mai davvero. Quando parliamo di libertà d’espressione la prima cosa che salta in mente è la libertà di stampa. Essa è una delle garanzie che ogni Stato di diritto,assieme agli organi d’informazione dovrebbe garantire ai cittadini ad alle loro associazioni,per assicurare l’esistenza della libertà di parola e della stampa libera, con una serie di diritti estesi principalmente. Il diritto di libera stampa comprende anche i membri delle agenzie di giornalismo.

24 IL PROGRESSO

25 La scienza è sempre stata una delle dottrine più importanti per l’evoluzione umana, capace di rivelare all’uomo ciò che la sua intelligenza non sarebbe mai capace di immaginare. È un’opinione ampiamente diffusa che la scienza si apriva di emozioni. In realtà la scienza mira a vedere oltre. Essa ebbe origine in Europa, durante un periodo di profondi cambiamenti, in cui la scoperta dell’America, la caduta di Costantinopoli e le scoperte di Aristotele spinsero il mondo verso un desiderio comune di avere sotto controllo verità fino ad allora indiscutibili e cercare risposte per le nuove domande che ne sorsero. Nacque cosi lo studio di ciò che ci circonda,ciò che siamo e che saremo.

26 La scienza odierna vede come principale protagonista un’evoluzione scientifica che sfocia in un nuovo campo: quello della tecnologia. “il progresso è progresso solo se raggiunge la popolazione”, afferma Henry Ford. Negli ultimi decenni, la tecnologia, ha, infatti fatto “ passi da gigante” modificando, a poco a poco, non solo il mondo che ci circonda, ma anche la nostra vita.

27 Nel 2013, il nostro pianeta ha conosciuto diverse “ rivelazioni scientifiche” che non sono molto note, ma che potrebbero essere la chiave per un mondo ancora più evoluto: Grazie alle rivelazioni del satellite Plank, ad esempio, si è scoperto che la materia oscura è presente nell’universo con il 20%, in più di quanto finora stimato. Ciò significa che l’età dell’universo è di 13,82 miliardi di anni. inoltre, è stata raggiunta per la prima volta una temperatura sotto lo zero assoluto ( - 273,15 gradi) ; si tratta di un esperimento tedesco basato su studi italiani, eseguito utilizzando atomi di potassio. -è stato realizzato, in Italia, il primo laboratorio quantistico nel mondo. Primi modelli di processori fotoni per simulare fenomeni fisici complessi. per la prima volta si è riusciti a prevedere uno degli eventi più spettacolari scientificamente importanti per l’astronomia: l’esplosione di una supernova. realizzato il primo minicervello umano in provetta, costruito con le cellule staminali; massa indefinita, ma funzionante.

28 SETTIMANA DELLO STUDENTE A.S. 2014-2015
CLASSE II F LICEO SCIENTIFICO E.FERMI


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