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MINORE STRANIERO NON ACCOMPAGNATO

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Presentazione sul tema: "MINORE STRANIERO NON ACCOMPAGNATO"— Transcript della presentazione:

1 MINORE STRANIERO NON ACCOMPAGNATO
DEFINIZIONE MINORE STRANIERO NON ACCOMPAGNATO “ il minorenne non avente cittadinanza italiana o d’altri Stati dell’UE, che, non avendo presentato domanda d’asilo, si trova per qualsiasi causa nel territorio dello Stato privo d’assistenza e rappresentanza da parte dei genitori o d’altri adulti per lui legalmente responsabili in base alle leggi vigenti nell’ordinamento italiano” l’aggettivo “SEPARATO” è ritenuto più appropriato dell’espressione “NON ACCOMPAGNATO” Nella tipologia rientrano, infatti, anche quei minori che, pur apparendo a prima vista “accompagnati”, in realtà non lo sono perché il loro adulto di riferimento non è il loro tutore legale, ma semplicemente un conoscente, se non addirittura il loro oppressore.

2 MSNA a Modena - DATI 34 60 163 93 197 N msna in affido familiare
PERIODO 01/01/ /12/10 01/01/09 31/12/09 60 163 93 197 N nuovi arrivi TOT msna sui quali sono stati effettuati interventi

3 Attività anno 2010 ingressi dimissioni In comunità al 31.12
Totali minori nel 2010 93 61 (di cui 19 dimessi tra i ragazzi in carico da prima del arrivati e scappati nel corso del 2010)‏ 98 197 di cui 42 scappati , 34 in affido.

4 MSNA a Modena NUOVI ARRIVI: DATI
01/01/09 31/12/09 01/01/10 31/08/10 FASCE D'ETA' 0 – 10 11 – 14 4 16 15 – 18 56 77 SESSO M 58 75 F 2

5 GLI OBIETTIVI Pronta accoglienza al momento del ritrovamento mediante
un’azione integrata tra forze dell’ordine, ente locale e terzo settore; Reperimento risorse residenziali comunitarie e/o familiari; Tutela socio-sanitaria; Predisposizione e valutazione periodica di un progetto educativo e di formazione; Sviluppo di un approccio integrato e collaborativo tra i diversi Enti e soggetti coinvolti nella presa in carico e tutela del minore; Monitoraggio del fenomeno; Valutazione dell’opportunità del rimpatrio assistito come alternativa più adeguata all’interesse del minore, rispetto al percorso di integrazione sociale e civile in Italia.

6 LE AZIONI Ritrovamento, fotosegnalamento, collocamento del minore in P.I. Segnalazione ex art. 403 c.c. alla procura minorile, Giudice Tutelare, ufficio minori questura, polizia municipale Primo colloquio conoscitivo e primo contatto telefonico con la famiglia d’origine e successivi colloqui di approfondimento Screening sanitario e avvio delle vaccinazioni necessarie Segnalazione al Comitato Minori Stranieri e richiesta di indagine familiare, per valutare il rimpatrio assistito Richiesta di apertura della tutela ex art. 343 c.c. Collocamento del minore in comunità educativa/casa famiglia Reperimento famiglia, istruttoria affido, affidamento familiare Inserimento a scuola e in corsi di formazione professionale Integrazione all’interno dell’associazionismo locale Reperimento documentazione dal paese di origine e richiesta passaporto Richiesta permesso di soggiorno Iscrizione anagrafica Avviamento al lavoro

7 GLI ATTORI NELLA PRIMA ACCOGLIENZA: UNA RISPOSTA ALL’EMERGENZA
Giudice Tutelare di Modena Procura minorile Tribunale per i Minorenni CMS e ANCI (Programma Nazionale Minori) Cooperativa di Mediazione Linguistica Culturale Famiglia di origine dei minori Pediatria di Comunità AUSL di Modena (Centro Torrenova)‏ Singoli cittadini Privato sociale Centro stranieri Prefettura Pronto Intervento Forze dell’ordine PROGETTO MSNA COMUNE DI MODENA

8 GLI ATTORI NELLA SECONDA ACCOGLIENZA: UNA PROGETTUALITÀ CONDIVISA
Consolati e famiglie d’origine Pediatria di comunità, Consultorio, Sert, NPI Anagrafe Questura (uff Immigrazione e uff Minori)‏ Comune di Modena CMS e ANCI Programma Nazionale Minori P.M. (uff P.Giudiziaria)‏ Famiglie affidatarie Comunità di accoglienza U.S.S.M Magistratura minorile: Giudice Tutelare MO e Tribunale per i Minorenni BO Prefettura CTP, CFP, scuole dell'obbligo Ass.sportive, scout, GMI, parrocchie,... Coop MLC Uff.Ins.Lav. e aziende

9 CRITICITA’ Capacità id integrazione delle azioni dei molteplici enti e soggetti coinvolti; Incertezza legislativa Problematiche al compimento della maggiore età, relative alla possibilità regolarizzazione Instabilità del fenomeno Capacità di risposta all’emergenza Sostenibilità economica del sistema di accoglienza

10 Punti di forza Capacità di risposta all’emergenza
Capacità di individualizzazione del progetto educativo Reperimento nuclei idonei e disponibili all’affido familiare Capacità di sinergia con i molteplici soggetti della rete coinvolti: associazioni e comunità, polizia municipale, centri formazione, pediatria di comunità


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